La gestione dei feedback (P. Facchini)
Giugno 7, 2022 8:43 am 1 CommentoPer i game designers a qualsiasi livello, l’unico modo migliore per crescere è quello di ottenere feedback sul proprio lavoro. Bisogna interagire con chi gioca (o più in generale chi valuta) il tuo gioco e imparare cosa può essere migliorato attraverso il feedback. Il feedback è in molti casi un insegnante migliore di libri, articoli di riviste accademiche, corsi di formazione ecc. perché si fonda sull’artefatto da te creato ed è molto più diretto ed efficace per la tua crescita.
Tutti i feedbacks essendo molto spesso dei pareri personali oltre che tecnici sono soggetti a tanti BIAS (preconcetti) di diversa natura.
Le persone quanto più sono legate a te tanto più tendono a ridurre al minimo qualsiasi feedback spiacevole o tutt’altro che positivo, per la volontà di non ferirti ; questo accade spesso anche per una sorta di timore reverenziale nei confronti di una persona più esperta di chi fornisce il feedback in quel campo.
A questo si aggiunge anche che anche la tua reazione al feedback potrebbe cambiare sulla base della tua considerazione personale di chi te lo fornisce; potresti non interiorizzare il feedback perché non vedi il quadro generale, o perché magari è troppo vago, questo ti porterà a non interiorizzarlo o peggio a metterti sulla difensiva.
Seguono sei utili consigli che puoi usare migliorare il modo in cui ricevi i feedback al fine di crescere come autore, e di far crescere i tuoi giochi.
1: Inizia con un Grazie
La prima risposta da dare quando qualcuno ti dà un feedback dovrebbe essere una risposta di gratitudine. Non metterti sulla difensiva. Non offrirti di spiegare ciò che potrebbero non capire. E non saltare oltre a ciò che dovresti cambiare (ci arriveremo). Invece, prenditi del tempo per ringraziare per il dono che hai appena ricevuto: il dono del feedback.
Sebbene il feedback sia un dono, lo è ancora di più un rischio. Quando qualcuno decide di offrirti un feedback, si assume un rischio perché non sa come potrai reagire.
Stanno rischiando potenziali danni alla relazione sociale , di perdere tempo dando un feedback a qualcuno che non lo apprezzerà; iniziare con “grazie” fa sapere all’altra persona che ne è valsa la pena e tu ascolterai.
2: Rielabora subito ciò che hai sentito
Che si tratti di lodi, critiche o qualche altro tipo di feedback, prenditi il tempo per ribadire alla persona che le ha dato ciò che le hai sentito dire. Solo un rapido “Se ho ben capito, quello che mi dici è _____” può avere un potente effetto sulla tua conversazione.
La rielaborazione del feedback consente loro di sapere che la loro opinione è importante e rende più probabile che tu riceva feedback aggiuntivi in futuro da questa persona.
Il riassumere del feedback ha tre funzioni : la prima è che controlla la tua comprensione del messaggio, in modo da non rischiare di assimilare informazioni sbagliate; la seconda gratifica l’altra persona per essersi sentita ascoltata ; la terza ti permette di riformulare il feedback in modo più efficace per il tuo scopo correttivo e di riassumerlo in poche frasi (magari anche di trascriverlo in un blocco per appunti).
Far loro sapere che stavi davvero ascoltando e, proprio come il primo passo, che questa conversazione non è uno spreco fa sapere che la loro opinione è importante e rende più probabile che in futuro riceverai un feedback aggiuntivo da questa persona (e da chiunque altro che partecipa alla conversazione).
3: Gestisci le reazioni
Una cosa fondamentale per gestire le proprie emozioni quando si riceve un feedback è quello di ricordare che i feedbacks e i commenti negativi sono orientati al gioco e non alla persona. Un feedback negativo indica che il gioco ha un problema non che il suo autore non è capace. Indipendentemente dal livello di esperienza, talento e abilità autoriale, tutti facciamo giochi interessanti e tutti facciamo giochi orrendi, accogli quindi i feedback negativi e usali per migliorare il gioco non per abbattere il tuo morale.
Spesso chiedo ai tester di dirmi “ una cosa bella e due brutte della loro esperienza di gioco” proprio per indurli a cercare le cose che non hanno funzionato nella partita, e a capire anche se il feedback non è positivo cosa invece è rimasto di buono.
4: Prima ascolta poi modifica
Ascoltare il feedback da solo non porta crescita; è solo quando il feedback viene utilizzato per capire come agire in modo diverso (o iniziare o smettere di agire) che la crescita avviene effettivamente. E’ altrettanto importante ricordare che ogni gioco ha un suo target, e anche se spesso è utile testare giochi con persone fuori dal target di giocatori immaginato per il gioco, e normale che il loro parere possa essere viziato dal fatto che apprezzano generi di complessità/durata/feeling emotivo diverso dal gioco che stanno testando ; non tener conto di queste informazioni potrebbe portare a modificare il gioco in modo non efficace per il gioco stesso.
Non a tutti i feedbacks corrisponde una modifica poiché come diceva Mark Rosewater (lead designer di Magic the Gathering) i tester sono bravissimi nel trovare gli errori ma pessimi nel proporre soluzioni.
Per quanto sia spiacevole ammetterlo non tutti i feedbacks hanno lo stesso valore, l’abitudine a guardare il gioco anche sotto il profilo produttivo, a riconoscere i problemi e ad anticipare le criticità di un gioco di un autore esperto o di un giocatore abituato a fornire feedback oggettivi tendenzialmente ti aiuteranno a prevenire altri errori e a ridurre il numero di iterazioni delle fasi di test necessarie a portare il gioco da uno stato vicino a quello finale.
5: Il testing è un processo iterativo
Il feedback non è un intervento unico; è un processo. Cresci, cambi e migliori continuamente e per farlo avrai bisogno di più feedback ,quindi assicurati di sviluppare l’abitudine di cercare più feedback. Quando hai finito di indicare cosa cambierai, chiedi se puoi fissare un nuovo test con quella persona o gruppo per rivalutare come sta andando il cambiamento. Non solo migliorerai le capacità di fornire e ricevere feedback, ma le persone potranno constatare personalmente le conseguenze (si spera positive) dei loro consigli.
Questo garantirà più feedback in un secondo momento ma soprattutto, indicherà a tutti quanto sei veramente aperto a ricevere feedback e renderà più probabile che tu riceva feedback non richiesti in qualsiasi momento. E il feedback non richiesto da coloro di cui ti fidi è spesso il più efficace di tutti.
Nota: se ti sei accorto che i consigli non sono sei ma soltanto cinque, che la G del punto 1 doveva essere minuscolo, e che c’è una è senza accento nel punto 4 e hai sentito il bisogno di farmelo presente, allora probabilmente sei già sulla buona strada.
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Questo articolo è stato scritto da Khoril
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