Volvevo chiedere il vostro parere in riguardo alle modifiche permanenti, non inerenti alle meccaniche di gioco, fatte alla componentistica.
Vi riporto due esempi per esser più chiaro: Im Bann der Pyramide. In questo gioco di carte, come segnalini vengono utilizzate delle carte piegate a metà. Bambuti. Qui invece le carte vengono addirittura tagliate per crearne di forma quadrata.
Adattamenti da giochi da tavolo in carte? Non era possibile travare un’altra soluzione? Avrei tante altre domande… …ma sono le 18:30 e devo scappare…
Beh, molto semplicemente, io penso che – essendo le carte il più versatile “media” di gioco – trovare nuovi metodi di utilizzarle non sia poi così difficile.
Alcuni esempi:
– Già alcune carte di “Magic” implicavano un uso “eretico”: una carta permetteva di lasciare la stanza ed andare a prendere un’altra carta, ANCHE DI UN ALTRO GIOCO, ovunque sul pianete; un’altra doveva essere lanciata dall’alto sul tavolo da gioco.
– Pirates of the Caribbean e Racer Knights of Falconius: Alcune carte sono in realtà fustelle per costruire navi o automobili da corsa.
– Arcadia: In questo vecchissimo gioco esistevano due “mazzi” – uno conteneva, tra l’altro, una carta da usare come segnalino infilandola in un supporto di plastica, l’altro conteneva carte che, messe una accanto all’altra, formavano un percorso;
– Abduction: In questo gioco i giocatori sono prigionieri di un ufo; alcune carte sono stanze dell’ufo (e si usano quindi come “tiles”), altre sono eventi o equipaggiamenti (e si usano perciò come vere carte). Tutte le carte, però, vengono dalla mano del giocatore – il che è più comodo che avere carte evento, carte equipaggiamento e carte che dicono: “Prendi un tile a caso e disponilo in gioco….”
Mi sa che sto confondendo le acque. Si parlava di modifiche permanenti – beh, se le carte sono fatte con quello scopo, benvengano le modifiche permanenti…
Se invece le carte, una volta modificate, non possono essere più usate e rendono necessario comprare un altro mazzo, beh, non credo di essere l’unico a sentire una vocina che dice: “Sfruttameeeentooo!”
bhè…c’è da dire che spesso io stampo le mie carte su computer, poi per dargli sostanza le incollo sulle classiche carte da gioco. Tra l’altro i risultati sono ottimi e considerando che un mazzo di carte costa 1 euro….non vedo cosa c’è di sbagliato…..
proprio per utilizzarle in questo modo ho comprato uno stok di 20 mazzi di carte a 20 euro……. :rolleyes: :blink:
altrimenti potrebbe essere fatto per dare ai bambini un doppio gioco
ovvero una prima fase di costruzione/assemblaggio potrebbe essere gratificante per un bambino
la seconda parte di gioco con i materiali da lui costruiti potrebbe dargli più soddisfazione
ma io di pedagogia ne capisco poco …
infatti mio figlio ha ricevuto in regalo
un puzzle che una volta costruito diventa una pista su cui corre una macchinina di cars
non si è divertito col puzzle e dopo 5 minuti di macchinina il giocattolo è finito nel dimenticatoio
Anche se non nego che mi piacerebbe discutere sugli usi altternativi in generale della componentistica.
Vedi l’esempio di SoloLuca di Magic.
Vorrei concentrare il post su un unica argomentazione e magari riprendere più in la gli altri esempi riportati.
L’esempio Pirates of the Caribbean è esatto, ma vorrei aggiungere una differenza. Il gioco non è di carte, esse rappresentano solo una fustella e scheda delle caratteristiche.
Cosa intendevo
La modifiche apportate, parliamo ora di GdC, sono definitive e non finalizzate al gioco. Se le si tagliano per renderle triangolari non si potrà più tornare indietro ne tantomeno ci sarà una foma di divertimento nel farlo. Diventano una componentistica fai da te.
A questo punto devo confessare che non ho capito la domanda…
Stai chiedendo cosa ne pensiamo di:
– Un gioco di carte “fai da te”;
oppure
– Un gioco di carte che, tagliato e assemblato, può diventare un altro gioco, diverso dal primo;
oppure
– Un gioco di carte in cui sia necessario tagliare e assemblare alcune parti, ad esempio le carte, ma che, dopo questa operazione, diventa ingiocabile?
Scusa la schematicità, ma davvero non ho capito la domanda
– Un gioco di carte in cui sia necessario Tagliare/piegare/modificare una o più carte per creare una componentistica del gioco. Il gioco naturalmente rimane giocabile.
Ripropongo l’esempio di Im Bann der Pyramide; dove le carte esploratore vengono piegate in due per farle reggere in piedi al fine di utilizzarle come pedine.
Sono interessato ad un vostro parere perchè penso che molti preferiscano sostituire questi ‘segnalini’ di carta con qualche componenete raccattato da altri giochi.
Lo stesso vale per le carte tagliate di Bambuti, preferisco fare una fotocopia colorata e ritagliarla.