Sto cercando di riordinare le idee sui playtest effettuati a Berceto, ma non riesco a ricordare tutto e mi spiacerebbe dimenticare qualcuno. Sicuramente ho provato:
– Enrico di Paolo Mori
– Sushi Bar di Karl
– Il gioco delle chiavi di Karl
– Leonardino degli Acchittocca
– Shipyards di Piero
– I monaci di Mesa
– Lighthouses di Mapa
– Fa’ il tuo dovere di Wentu
– Assist di Marco Donadoni (questa chicca solo salkaner ed io)
Dimentico ancora qualcuno? Se e’ così scusatemi ma non sono abituato a giocare così tanto, e l’eta’ comincia a fre i suoi danni
I miei giochi:
– Strada Romana (1 playtest)
– LochNess (1 playtest)
– Urkitect (Ø PT)
– Tokyo Train (3 PT: vabbe’, non ne aveva bisogno. Ma volete mettere il piacere di vedere Zizzi scendere dicendo che sopra non si riesce a sentire nemmeno i propri pensieri?)
PS: per favore non postate foto di Loch Ness, grazie.
K, opterei da questo momento in poi di non pubblicare più le foto dei giochi ma solo quelle di convivio. Valga questo quindi per i miei giochi, dallo stupido Boriken a Sushi Bar.
Wallover ha sollevato questo problema che fin ora avevo ignorato completamente.
Non tutti sono come noi di IDG!
Le foto dei giochi da me fatte quindi verranno spedite solo ai relativi autori che a loro volta possono farne ciò che vogliono. Le foto che non mostrano i giochi verranno invece inviate a Pa°l°.
Anch’io ho fatto l’errore di postare le foto di Enrico il Navigatore dopo Piossasco e subito è uscito un gioco – persino nei supermercati – con gli stessi componenti, che hanno chiamato “Tombola”. Mah!
A parte sta boiata, effettivamente ci sono giochi che si prestano più ed altri meno ad essere intuiti nei funzionamenti attraverso una foto, quindi il massimo rispetto per chi ha riserbo.
Personalmente, ho avuto modo di provare:
– Shipyards, di Piero Cioni
– Trollandia, di Mapa
– Tokyo Train, di Wallover
– Popolino, degli Acchittocca
– Leonardino, degli Acchittocca
– Leonardonzo, degli Acchittocca
– Borgo, degli Acchittocca
– Porta Portese, degli Acchittocca
– Una bottiglia di Rum, di SoloLuca
– Bruges, di Favar
– Fa’ il tuo dovere, di Wentu
– Fantasy epico di Linx
– Gilde, di Salkaner
– Portobello, di Magobaol
– Inca, di Magobaol e mio
– Lalibela, di Luca Chiapponi e mio
– Enrico il Navigatore, mio.
Presto i commenti.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
O my God! Non è facile ricordare tutti i giochi provati!!!!
ci provo ma dimenticherò sicuramente qualcosa:
Boriken di Karl
Pirati di Sololuca
Porta Romana e
Leonardino degli Acchittocca
Tokio Train di wallover
Un poco di Loch Ness di Wallover
Burges (o qualcosa del genere) di Favar
Enrico il cazzeggiatore di Paolo
Il gioco delle vacanze di Claudio
Esaland di Mapa
Le “carte che si girano” di Piero Cioni
di miei ho provato
Inca (paolo coautore che ci tiene e se nn lo cito di arrabbia), 3 playtest
Tribù 1 Playtest
Samarcanda due turni di Playtest
O my God! Non è facile ricordare tutti i giochi provati!!!!
ci provo ma dimenticherò sicuramente qualcosa:
Infatti hai dimenticato il mio fantasy che al momento si chiama: Ombre nella nebbia (Shadows in the fog fa più figo, però). Così anche Paolo può dargli un nome
Io ho provato il gioco sulle vacanze di Claudio,
Ekumen di… wentu mi pare,
Difesa di Agarthi e il gioco politicamente scorretto di Pierluca
Leonardo versione Card Game degli Acchitocca
Liabeila di Luca e Paolo
Qualche turno di Samarcanda di Mago
e i miei
Western Town (o Deadwood come si chiamerà) 2PT
Shadows in the fog 1PT
Post edited by: Linx, at: 2007/04/24 16:56
Post edited by: Linx, at: 2007/04/24 19:25
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
sapete che spesso mi perdo in chiacchere ma qualcosa ho playtestato
in ordine
Strada Romana di Wallover ( non è stato un vero playtest ) = un gioiellino
Krias (è il vero nome del gioco che Walter ha chiamato i monaci ) di Mesa = un buona base per farne altro
Lighthouses di Mapa=ha una meccanica interessante, ho il dubbio che il possesso dei fari non sia bilanciato. il playtest è stato pero’ il piu’ divertente che abbia mai fatto ( non è da tutti poter far schiantare i mercantili nel canale :laugh: )
Shipyards di Cioni = un giocone pieno di spunti eccellenti e ben bilanciato forse gli manca un pizzico di interazione in piu’.
Aggiornamento dei giochi da me provati:
– Enrico di Paolo Mori
– Sushi Bar di Karl
– Il gioco delle chiavi di Karl
– Leonardino degli Acchittocca
– Shipyards di Piero
– I monaci di Mesa
– Lighthouses di Mapa
– Esaland di Mapa
– la difesa di Agharthi di Pierluca
– Fa’ il tuo dovere di Wentu
– Assist di Marco Donadoni
-Inkas *Magobalo e Paolo*
-Tokyo Train *Wallover*
-Leonardino *Acchittocca*
-Porta Portese *Acchittocca*
-Giorno e Notte *Cioni* //Le carte che si girano
-Capitani di Ventura *Salkaner*
-Ostrega *Salkaner*
-Esagek A *Gelosa
-Esagek b *Gelosa
Test Off Play
-Loch Ness *Wallover*
Di mio ho fatto testare:
Sushi Bar (1)
Boriken (2)
Keylords (1/2)+(1/2)
Border Line (1)
A Boriken e Keylords sono seguite intense attività di Analisi e Brainstorming.
Inoltre, la mia Berceto è durata altre 3-4 ore grazie a un lunghissimo Brainstorming in auto con Magobaol.
Ed ecco un atteso breve commento ai giochi provati
Shipyards, di Piero Cioni
Primo prototipo, maestosamente curato. Si tratta di costruire navi mercantili e da guerra, sfruttando al meglio le proprie risorse e cercando di non regalarle troppo agli altri giocatori. Come al solito ottime idee di fondo, io l’ho trovato però un po’ troppo lento e ripetitivo nelle azioni da compiere, senza una vera sensazione di crescere durante il gioco.
Trollandia, di Mapa
Finalmente ho l’occasione di provarlo! Il gioco è leggero e davvero godibile. La mia opinione è che la prova di abilità in radura non c’entri una mazza.. nonostante questo mi sono divertito a farla!
Tokyo Train, di Wallover
Vabbè, questo non era un playtest.. ho solo sfruttato la possibilità di divulgare un gioco che adoro. Solo una possibilità per aumentare la rigiocabilità: non si potrebbe assegnare casualmente nome a colore all’inizio di ogni partita?
DISCLAIMER: Ho provato millemila giochi degli Acchittocca per il semplice motivo che la seconda metà del pomeriggio di Domenica sono rimasto solo io e loro, ed io non avevo nulla da provare!
Popolino, degli Acchittocca
Cerchiamo di superare subito il trauma dei nomi dati ai giochi dagli Acchittocca. Funziona così, cioè che fanno un gioco e gli danno un nome (normalmente non oltre una parola). Poi ne fanno altre quattro versioni, che a seconda della difficoltà rispetto all’originale guadagnano diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi.
Così Popolini è la versione “light” di Popoli, dove si cerca di ottenere il controllo di popoli fantastici. Tutto giocando prima carte coperte che determinano l’ordine di gioco e poi segnalini coperti che determinano le maggioranze. Tutto troppo coperto, forse… Il gioco funziona (come tutti gli altri degli Acchittocca) ma l’ho trovato poco ‘ciccio’. Forse qualche segnalino scoperto e qualche carta triccosa potrebbe aiutare.
Leonardino, degli Acchittocca
Ecco quello che faceva Leonardo a otto anni: raccoglieva risorse per costruire invenzioni, assieme ai suoi amici. Giochino dal flavour vagamente Leonardiano, leggero e molto intrigante. Direi perfetto così com’è.
Leonardonzo, degli Acchittocca
Ultimo gioco provato, dopocena di Domenica. Bello, bello, bello. Una partita avvincente che mi ha fatto dimenticare di trovarmi di fronte ad un playtest. Spero lo vedremo presto in circolazione, non so in che forma (spero non con questo nome!).
Borgo, degli Acchittocca
Gioco funzionante, ma il meno entusiasmante tra quelli provati del team (forse se l’avessero chiamato Borghetto o Borghicino sarebbe stato meglio?). Ho faticato un po’ ad entrare nelle scelte del gioco, ma sicuramente ci sono delle cose belle ed originali. Un po’ ripetitivo?
Porta Portese, degli Acchittocca
Un vecchio classico, che ho avuto modo di provare per la prima volta a Berceto. Gendarme a parte, un giochinino che a me è piaciuto molto.
Una bottiglia di Rum, di SoloLuca
Gioco cattivo e ad eliminazione tra pirati che si cannoneggiano ed abbordano, fatto di scelte suicide e radicali. Potrebbe uscirne un gioco simpatico, con alcuni ripensamenti. Stay tuned.
Bruges, di Favar
Ne avevo sentito parlare diverse volte, finalmente ho avuto l’occasione per provarlo. Gioco di aste, contrattazioni, ordini da rispettare, che ho vinto a mani basse . Gioco interessante, forse poco legato tra la parte di negoziazione libera (detta “delirio”) e quella formale di aste ed acquisti. Ma una solita base su cui lavorare.
Fa’ il tuo dovere, di Wentu
Il gioco secondo classificato a Lucca 06, riambientato (ottimamente) e riproposto con alcune modifiche. Per un gran numero di giocatori, con ottimi spunti interessanti, il mitico “dilemma sociale”, ma forse un po’ troppo lento, soprattutto per chi rimane a guardare le avventure altrui.
Shadows in the fog, di Linx
Sono riuscito a giocarci solo una mezzoretta, ma credo di essermi reso conto del gioco. Mooolto interessante, con una parte continua. veloce e divertente di crescita e caratterizzazione dei personaggi.
– Gilde, di Salkaner
Bel gioco, veloce ed elegante, dal futuro garantito. Peccato che una trasformazione finale possa vanificare tutto… . Credo che servano un paio di limatine, e poi si è a posto!
– Portobello, di Magobaol
Questo è un gioco di Magobaol, ma l’avevo io in macchina, sempre pronto per farci una partitina. Potete vedere i miei commenti relativamente all’incontro di Piossasco .
– Inca, di Magobaol e mio
– Lalibela, di Luca Chiapponi e mio
– Enrico il Navigatore, mio.
In questi ci ho messo mano (o poche dita) io, quindi preferisco non proferire parola. Comunque con i consigli ricevuti sono decisamente ottimista rispetto al loro futuro.
E voi, che commenti avete da fare?
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
allora, ecco i miei commenti. Ovviamente in ordine sparso.
Tokio Train di Walter
Gioco confusionario e divertente. Probabilmente non è molto longevo per i miei gusti, ma una partitina ogni tanto ci starebbe sempre bene.
Giorno e notte di Piero Cioni
L’idea delle carte che si girano è decisamente carina, ma non si sposa perfettamente con la meccanica. Qualche problema nel bilanciamento tra tris e scale. L’idea centrale potrebbe essere sviscerata meglio.
Boriken di karl
L’avevo già provato e il gioco scorre, ma senza grossi patemi. Il sistema di maggioranze funzia, ma non funziona quello dei forzieri che dovrebbe creare due strategie percorribili. L’idea di coppie e tris probabilmente nn si incastra con la strategia di fondo del gioco.
Una Bottiglia di Rum
di Solo Luca
L’idea del draft per fare la ciurma è buona, come è simpatica quella di dividere ogni volta l’equipaggio in due parti. Il resto però non regge, con l’arrembaggio suicida e le scelte dei giocatori quasi sempre obbligate.
Porta Romana degli Acchittocca
Bella l’idea di fondo, Piacevole il gioco e la distribuzione dei ruoli. Uniche perplessità (marginali) riguardanti la longevità. Se i mazzieri diventano molto veloci il gioco diventa troppo breve e i commerci diventano troppo pochi.
Bruges di Favar
Un mix di diverse meccaniche, dall’asta alla contrattazione. Da rivedere il sistema di punteggio, che non permette recuperi e consente una sola strategia perseguibile. metterei anche qualche elemento di “novità” all’interno delle meccaniche (che so, l’asta renderla un pò particolare o la contrattazione con delle limitazioni) e più modi di fare PV.
Esaland di Mapa
Sistema di piazzamento interessante ma non del tutto innovativo. Da rivedere il concetto di chiusura delle aree e di assegnazione dei punti. Gioco al primo playtest con ancora molte questioni aperte.
Leonardino degli Acchittocca
Un gioco che funziona, non c’è che dire. Veloce al punto giusto, leggero ma non troppo. Non amo molto la scelta simultanea a carta coperta, ma questi sono gusti personali.
Loch Ness di Wallower
Sessione aperta con un gioco dall’impatto piacevole, con materiali belli. Ancora non riesce a girare, e a trovare una sua strada. Per bambini, family o più complesso? l’idea di fondo può essere vincente ma ancora nn saprei dare un giudizio, troppe questioni aperte…
Enrico di Paolo
Il sistema di fondo funziona ed è piacevole. L’alea durante le spedizioni non è bella (pianificare per poi vedersi tutto annullato da delle carte pescate non fa mai piacere). Altra cosa, aumenterei i modi di fare PV e, forse, anche le fonti di reddito. (in un gestionale del genere diverse strategie perseguibili sono quasi una necessità, mentre qui l’unico modo e fare navi grosse e spedirle). L’interazione tra personaggi e zone è una delle cose più piacevoli.
Gioco delle Vacanze di Claudio Gelosa
Non funziona, allo stato attuale. Troppo cervellotico per essere un gioco per bambini, totalmente abbandonato al caso per essere un gioco per famiglie, si blocca nel finale con molti turni “inutili”. Puuò venire fuori un titolo carino per bambini se rifinito e semplificato.
Ombre nella Nebbia
Veramente un fantasy ben fatto. Da controllare la durata ed il Game Flow (aspettare gli altri che fanno avventure non è piacevole). Aggiungerei un pizzico di competizione. Per il resto davvero piacevole.
– Enrico di Paolo Mori
Bello e originale il meccanismo base dei gettoni numerati, le altre fasi si innestano bene. Da rivedere solo il finale, con le missioni (proverei la possibilita’ di scalare la missione quando le cose si mettono male). Alcune mete potrebbero dare, invece di punti, dei bonus da utilizzare durante il gioco, simulando delle risorse appena trovate. Enrico da’ il feeling di giocare ad un gioco complicato anche a giocatori casuali, e questo e’ gratificante e dovrebbe piacere agli editori. Ottime possibilita’ di espansione in tutti i settori del gioco.
– Sushi Bar di Karl
L’impatto e’ elegantissimo e questo gioco urla “Pubblicami”
Superato l’appeal iniziale, probabilmente una volta acquisita un po’ di destrezza il gioco rivela i propri limiti: il trucco sta nel rendere interessante la fase di piazzamento sulla propria board dei vari pezzi, attinendo da meccaniche ispirate a Sudoku e ricerche di combinazioni tra vari piattini e bocconi (non vedrei il Forza 4, e’ una board 3×3 . Buona l’idea di bonus sotto forma di contorni e condimenti. Mi e’ venuta fame.
– Keylords di Karl
Il meccanismo mi e’ sembrato abbastanza piatto e lineare, con scelte quasi obbligate. Avvio difficoltoso, credo dovuto al setup povero di risorse. Non penso migliori giocandoci in +2. Proverei a dargli un taglio piu’ originale, magari aumentando l’interattivita’ tra i giocatori e inserendo abilita’ aggiuntive sulle carte. Forse introdurre un valore in piu’ nel gioco, tipo gettoni-azione che se giocati permettano di infrangere il proprio turno. Le 4 pile-porta potrebbero diventare delle “caselle” di partenza di un dungeon, tipo Saboteur: alle caselle mostro si possono e devono alternare caselle chiave, ottenendo pazzamenti e altri punti azione. Anche la fase finale e’ scontata, con la cernita dei mostri piu’ redditizi.
– Leonardino degli Acchittocca
Raccogliere risorse per realizzare invenzioni. Una bella sfida realizzare un cardgame che si appoggi su un gioco complesso e di successo. Il meccanismo base fila bene, magari una carta da uno che possa ritardare, penalizzando, la pesca delle carte gia’ utilizzate. Oppure ne renda possibile solo una acquisizione limitata. Una volta definito, ci starebbero bene delle carte con qualche modifica al meccanismo base, per introdurre un po’ di varieta’ nello stile di gioco che altrimenti si riduce al prendi e costruisci. Magari un po’ di cattiveria in piu’ nell’attribuire la paternita’ delle scoperte, uscendo dall’ottica del solito majority. Voglio essere citato nei credits! Ho vinto giocando maluccio contro illustri giocatori, ma una brillante mossa giocata in originale controfase che mi ha assicurato un ricco ultimo turno: il Forrest Gump dei playtester!
– Shipyards di Piero
Classe da vendere e meccaniche oliate perfettamente, davvero un gioco alla Cioni. Le ruote per acquisire i materiali sono l’originalissimo perno del gioco, e alla lunga si rivelano meno laboriose di come appaiano ad un primo giudizio e ricche di strategie che ho scoperto solo parzialmente. Molto eleganti anche le carte che intervengono a segnare gli episodi storici che hanno contrassegnato l’epoca, e i personaggi speciali che intervengono ad arricchire le situazioni di gioco. Da giocarsi turno dopo turno, mirando a massimizzare le proprie risorse; molto tattico, come nelle intenzioni di Piero. Se ci fosse il modo di aggiungere anche un maggior respiro strategico, legato ad obiettivi a lungo termine, sarebbe davvero troppo bello. Solo il pranzo della domenica mi ha privato della giusta vittoria contro i guerrafondai Mesaverde e Luca Volpini.
– I monaci di Mesa
Quando si dice il talento… Buttato giu’ la notte prima, un gioco dalle regole semplici ma impegnativo nel giocarci. Si sente la necessita’ di variare e arricchire le strategie e di liberarlo dalla schiavitu’ indotta dalle carte che spesso limitano le scelte. Si sente la necessita’ di uscire da meccanismi di majority gia’ visti, e che da soli non bastano a dare soddisfazione. Ottime possibilita’ di arricchirlo, magari a quattro mani…
– Lighthouses di Mapa
Un gioco in apparenza sottovalutato. Durante un playtest con Piero e Luca si e’ trasformato in un esilarante gara tra gestori di fari, quasi un workshop. I gioc. sono impegnati ad amministrare la propria luce elettrica nel tentativo di guidare le navi in un canale col minor sforzo possibile e cercando di mettere nei guai gli altri. Un po’ limitata la scelta dei fasci di luce disponibili, che potrebbero coprire anche due righe successive e non una sola, con differenti opzioni e costi. Il gioco funziona, ma non sono sicuro che altri giocatori lo troverebbero così divertente.
– Esaland di Mapa
L’idea base assomiglia molto a giochi che utilizzano elementi simili per la creazione-gestione-sfruttamento di territori, quindi deve trovare un suo punto di forza e sfruttarlo al meglio. Le carte non mi sembrano indispensabili, forse si potrebbe condensare la meccanica utilizzando un buon sistema di azioni a punti e una tabella costi-azioni ben progettata. Come primo playtest non e’ andata male, il turno di gioco breve facilita lo scorrere senza noia.
– la difesa di Agharthi di Pierluca
L’impronta americana dei giochi di Pierluca traspare appieno in questo gioco ricco di dati e caratteristiche speciali. Una ventata di originalita’ e di positivo “caos”, in mezzo a tanti giochi alla tedesca, non puo’ che far bene e allargare gli orizzonti. Dall’altro lato, il taglio “german” che controddistingue il nostro stile potrebbe essere utile ad armonizzare meglio la mole di informazioni che appare ridondante e che in certe situazioni rischia di offuscare il gioco. Un setup iniziale piu’ fitto renderebbe il gioco piu’ interessante fin dall’inizio. Alcune cose belle: la scelta tra il rafforzare la propria fazione e la necessita’ di ottenere rinforzi freschi fin da subito; l’uso del dado segreto per modificare le condizioni di battaglia; l’accurata personalizzazione delle caratteristiche delle unita’.
– Fa’ il tuo dovere di Wentu
Un semi-collaborativo con le carte, potrebbe funzionare. Il secondo posto al concorso di Lucca e’ un attestato di validita’. Alcune perplessita’ sulle abilita’ delle carte, belle ma poco utilizzate, e sui lunghi tempi di attesa da parte di chi non gioca (=la morte per un partygame). Ma sono problemi di facile correzione. Ad esempio introdurre la possibilita’ di creare azioni di disturbo da parte dell’altra squadra, o indurre membri di una squadra a rinunciare o addirittura a passare dall’altra parte nel corso del tentativo.
Ho trovato un minuto al lavoro per scrivere le mie impressioni su cio’ che ho provato a Berceto:
Esaland di Mapa
Il gioco si presenta bene, purtroppo deporre esagoni e metterci sopra un proprio dischetto e’ qualcosa che si e’ gia’ visto in molti giochi. Io consiglierei di rimuovere completamente le carte (spero che Mapa non mi sbrani) e di dire che i costi che si affrontano sono relativi all’acquisto degli esa che potrebbero essere propri o degli avversari. Essenziale e’ mantenere la rapidita’ del turno di ogni giocatore. Bisogna vederlo sul fine-partita.
Lochness di Walter
Dal punto di vista esteriore colpisce tantissimo (e fa bene Walter a chiedere di non mostrarne le foto). Al momento attuale le regole sono solo accennate e si e’ messa in piedi una sorta di workshop con interventi di diverse persone. Graficamente e’ troppo strafigo! S’adda da pubblica’!!!
Sushibar di Karl
Non mi sono cimentato direttamente con le bacchette ma ho assistito a una partita. L’idea e’ galattica! Mi piace un casino. Cosi’ com’e’ mi sembra gia’ buono. Io cercherei di tenerlo semplice in modo che il focus dei giocatori sia sul manovrare le bacchette piu’ che sulle regole (Paletti insegna). Cercherei di non farcirlo troppo di regole. Molto buono!
Lighthouse di Mapa
Il buon Mapa si e’ presentato dicendo che il gioco non funziona. Cosi’ abbiamo giocato inventandoci un set di regole li per li. Il risultato e’ un gioco stranamente allegro e casinista. Con buona pace delle navi a cui si spengono i fari davanti alla prua… Secondo me occorre rivedere la ripartizione dell’energia quando una nave esce (ovvero che ognuno ne riceve indietro la stessa quantita’, cosi’ chi ha speso di piu’ su una nave ha meno energia per giocarsi la successiva) e limare numeri qua e la. Promette parecchio.
Carte con le chiavi di Karl
Il nome del gioco non lo ricordo, comunque quello delle carte-chiavi per aprire le porte e affrontare i mostri. Il background e’ purtroppo strausato da un sacco di gente (me compreso) e il gioco secondo me ha meccanismi che contraddicono la struttura del gioco stesso. Secondo il buon Karl (GRAZIE del passaggio!!!!) dovrebbe scegliere se cercare di fare un gioco light e fun (semplificandolo molto) o fare un gioco pesantuccio e in questo caso cercare di dare ai giocatori vaste scelte.
Popoli degli Acchittocca
Le oliatissime meccaniche del team romano non stupiscono piu’ nessuno, sono dei grandissimi! Io faccio spesso una gran fatica nei loro giochi a comprendere l’efficacia della mossa che sto per fare rispetto al punteggio finale. Comunque non sono arrivato ultimo!! Il gioco mi sembra quasi finito. Io ci aggiungerei qualche sorpresa, qualche carta con effetti diversi dalle altre. Quando ci ho giocato io Stefano ha trovato una strategia schiacciasassi, ma so che hanno gia’ cambiato qualcosa nella partita successiva.
Difesa di Agarthi di Pierluca
Mappa esagonata? Centinaia di segnalini con almeno 3 valori? Questo gioco e’ per me!!!
Ho riflettuto bene su cosa mi e’ iaciuto e cosa non mi e’ piaciuto di questo giocone. Il dado coperto con la distribuzione dei punti non mi piaciuto: si presta a discussioni antipatiche, io cercherei una soluzione differente per gestire la microbattaglia tattica. Il sistema dei punti reclutamento invece e’ molto bello. L’unica cosa su cui Luca deve riflettere e’ che il gioco e’ fortissimissimamente ambientato e questo lo rende di difficile comprensione per chi non conosce l’ambientazione. Il gioco mi e’ piaciuto ma mi ha lasciato l’amaro in bocca il fatto che abbia una mappa enorme di cui se ne usa pochissima e che disponga di centinaia di segnalini di cui se ne usano al massimo 10.
Alla prossima convention mi siedero con Pierluca per giocarlo ancora.
Partigame della strega di ??
Io non amo i partygames. Ma mi sono divertito. In questa caccia alla strega si muore decisamente meno che in Werewolf e il gioco dispone di piu’ appigli per capire chi puo’ essere la strega. Troppo simile a Werewolf, pero’. Decisamente troppo se si sta pensando a una pubblicazione. Comunque mi e’ sembrato migliore.
Incas di MagoBaol – Paolo
Tengo per ultimo il gioco che mi e’ piaciuto di piu’. L’ho proprio apprezzato!
Elegante, abbastanza ambientato, dal giusto ritmo… proprio bello. Credo che rimanga da mettere a posto solo i meccanismi del finale, i cubetti neri dovrebbero avere la loro importanza anche se non esiste un turno successivo. Per il reso mi sembra proprio proprio ok!
Ho fatto provare anche qualcosa di mio (il gioco delle navi e quello delle carte che si girano) e ringrazio tutti quelli che mi hanno dato consigli su come risolverne i difetti. Le navi ormai e’ finito mentre l’altro ha bisogno ancora di qualche ritocco.
C’e’ un premio per il gioco piu’ bello?
In questo caso voto Incas e Sushibar!
Superciao a tutti!!!!
P.S. Rimango dell’idea che dovremmo trasferirci tutti a Berceto e vivere la!