alla cieca?

Home Forum Meccaniche alla cieca?

  • Il topic è vuoto.
Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 20 totali)
  • Autore
    Post
  • #1408
    Gianlu
    Partecipante

    è un'idea che mi è balzata oggi mentre andavo all'università..
    Tutti i giochi da tavolo che conosco fanno riferimento a elementi visivi, ma esistono o potrebbero esistere giochi da tavolo per non vedenti? Giochi tattili o uditivi?
    Su che elementi si dovrebbero basare?
    Boh io la butto così perchè m'è venuta questa pulce nell'orecchio.. fatemi sapere :)

    #14748
    Izraphael
    Partecipante

    Se ne parlava non troppo tempo fa (o forse si, diavolo come passa il tempo!) con Luca (Bellalli): così come in giochi come Tokio Train si parla scherzosamente di “difficoltà di comunicazione”, non si potrebbe estendere la cosa ad altri sensi o a problemi veri e propri?

    Personalmente sono molto scettico. In moltissimi casi buttando la cosa sul ridere si rischia di offendere (e la cecità è ben diversa dai simpatici controllori giapponesi di Tokio Train); facendo una cosa seria l'unico sbocco che vedo è quello del “gioco sociale” la cui realizzazione, presentazione a chi di dovere e realizzazione mi sembra un sentiero ad ostacoli che a confronto Drachenreiter è una corsa di coniglietti :)

    Però così sembro disfattista, mettiamola in questo modo: per me è un lavoro davvero difficile che comporta grande impegno, oltre che a livello di concept e design, anche e soprattutto nella ricerca dell'editore (che non sarebbe un editore “classico” ma qualcuno tipo l'UIC), ma teoricamente è possibile e anzi può essere una sfida stimolante…

    Marco Valtriani
    Red Glove Edizioni & Distribuzioni
    Lead Designer
    --
    Board Game Designers Italia

    #14758
    littlee
    Partecipante

    Premetto di non essere assolutamente pratico…Comunque esistono anche ristoranti gestiti da  non vedenti dove le luci sono rigorosamente spente e la cena è servita al buio, e la cosa funziona. Questo per dire che non è una cosa impossibile, anzi..

    La butto li così: la grafica passa in secondo piano (ovviamente), in un gioco dove i giocatori sono non vedenti (bendati e non) dovrebbe essere più importante la meccanica, semplice e intuitiva; cosa molto importante sarebbe il supporto del gioco, fisso e fatto in modo che nessun giocatore possa barare o sbagliarsi. Assumerebbe molta importanza il tatto, quindi formine e pedine varie devono essere ben riconoscibili anche a discapito della bellezza, per l'udito non so quanto si possa fare, chiaramente i giocatori interagiscono con la voce ma fare un gioco che parli di per se diventa un po' complicato.

    Da quello che so io (da 10 min grazie a internet), per i ciechi esistono le carte, il cubo di rubik e la battaglia navale, gli scacchi e poco altro. Sarebbe bello inventare qualcosa di più complesso..al quale magari ci gioca anche chi ci vede benissimo.

    www.cartebomba.blogspot.com

    #14759
    Rayden
    Partecipante

    Beh, nei giochi “werewolves” la cecità è addirittura richiesta ai giocatori. Su un'idea simile (magari con formine o carte per ciechi, anziché carte da leggere), si potrebbe concepire un gioco che per giocarlo bisogna bendarsi, dunque naturalmente adatto ai ciechi.

    #14761
    Izraphael
    Partecipante

    Domande random: ma stiamo parlando di un “gioco per non vedenti”, in cui quindi si deve stare bendati dall'inizio alla fine o di un gioco che volendo consente ai non vedenti di giocare a patto che qualche “vedente” gli dia una mano? Il gioco è un modo per sensibilizzare sull'argomento?

    Io all'epoca avevo teorizzato un gioco (mai realizzato) in cui ci sono solo carte, e sono scritte sia in braille che in italiano (o inglese).
    Le carte sono tutte in mano ai giocatori (tipo scopone, per capirsi).
    In qualche modo, i giocatori devono passarsi le carte, magari cambiando giro o chiamandosi, e il primo che ottiene una combinazione particolare – attraverso gli scambi – vince.
    (ovviamente bisogna inserire una meccanica che regoli il tutto – io ne avevo pensata una “diplomatica” di contrattazione – e una che stabilisca la vittoria, mi pare chiaro)

    Quindi quello che conta per ogni giocatore è cosa c'è scritto sulle carte che ha attualmente in mano e le interazioni con gli altri (presumibilmente fatte a voce): se io dovessi fare un gioco per non vedenti, farei un gioco in cui non importa se ci vedi o no.

    @ rayden: in werewolf viene richiesta la cecità “a tratti”. Ma se tu fossi cieco veramente, non potresti MAI giocare a werewolf.

    Marco Valtriani
    Red Glove Edizioni & Distribuzioni
    Lead Designer
    --
    Board Game Designers Italia

    #14762
    Gianlu
    Partecipante

    wherewolf non si presterebbe all'idea perchè tutte le informazioni durante la fase notturna vanno date con gesti! XD

    Comunque l'idea di fondo è quella di un gioco che convolgerebbe i nonvedenti, fosse totalmente free-eyes sarebbe ideale (quindi con la totale assenza di elementi visivi), ma si potrebbe pensare a un gioco dove una minima parte (magari un master del gioco) si preoccupi a combinarlo…
    Il mio spunto sarebbe quello di abbandonare le carte per materiali misti che al tatto darebbero impressioni diverse e persino al suono..

    Ho già un idea in mente ma ci dovrei lavorare sopra e al momento voglio mettere un punto a almeno un gioco di quelli che ho prototipato.

    #14776
    Rayden
    Partecipante

    @ rayden: in werewolf viene richiesta la cecità “a tratti”. Ma se tu fossi cieco veramente, non potresti MAI giocare a werewolf.

    Si, beh, c'è la comunicazione notturna, e la necessità comunque di un narratore vedente.
    Ma io non volevo creare una versione per non vedenti di Werewolves, era solo per buttare una pulce sul fatto che un'idea come quella potrebbe essere usata per un gioco fruibile da non vedenti, magari opportunamente miscelata con meccaniche basate su sensazioni tattili come immagina Gianlu.

    #14790
    bellalli
    Partecipante

    come anticipato dal buon IZ, a me l'idea del creare giochi che impongano handicap di comunicazione o sensoriali piace molto e l'ho già usata in BRICK (quello che ho portato all'archimede …tra l'altro già modificato da quello che ha partecipato) e in BLACK OUT (dove si gioca a coppie nelle quali un giocatore bendato viene guidato dal compagno alla ricerca di candele ed accendini).
    ho in caldo un'altro paio di cose e la strada mi piace.
    ho trovato molta ispirazione da alcuni giochi educativi che si propongono appunto di sviluppare le percezioni sensoriali nei bambini: dischi e piastrelle tattili o cose simili.

    l'evoluzione non si può fermare ...al massimo la puoi prendere a colpi di clava per vedere se rallenta.

    #14793
    Khoril
    Moderatore

    sto lavorando da un mesetto a un gioco in cui i giocatori devono essere bendati o in una stanza al buio e devono rispondere a un input audio (traccia su cd) con una ricerca tattile e sono parecchio ingarbugliato sulla cosa.
    non ne ho ancora parlato con nessuno perchè trovo difficoltà nel realizzare il prototipo. ma ancora una volta è incredibile come idee simili vengano generate da più persone, magari prendendo strade diverse. probabilmente nemmeno ci rendiamo conto di quanto siamo simili gli input che riceviamo ogni giorno.

    #14979
    ConteGoblin
    Partecipante

    Posso dire una banalità che per ora nessuno ha ancora detto? Per creare un gioco adatto ai non vedenti, bisogna consultare un non vedente. Perché un vedente non può immaginare cosa voglia dire la cecità, dall'esterno. Non parlo di mancanza di rispetto, sia mai, ma di mancanza di riferimenti.

    Tempo fa (a me piace scrivere), avevo pensato di scrivere un romanzo con protagonista un non vedente. Ma poi mi sono chiesto, “come faccio io a sapere cosa proverebbe un non vedente in una determinata situazione?”

    La creazione di un gioco adatto a ciechi deve partire dalla collaborazione con un cieco.

    OK, Capitan Ovvio, lo so, ma vi avevo avvertito! :)

    #14980
    Khoril
    Moderatore

    Per lo sviluppo di Horror House pensavo infatti di rivolgermi a un'associazione di non vedenti per chiedere aiuto

    #15222
    Izraphael
    Partecipante

    Per lo sviluppo di Horror House pensavo infatti di rivolgermi a un'associazione di non vedenti per chiedere aiuto

    Doveroso. Inoltre, averne l'appoggio (es. il patrocinio) sarebbe secondo me un'arma in più per la pubblicazione, anche se magari su canali non convenzionali.

    Marco Valtriani
    Red Glove Edizioni & Distribuzioni
    Lead Designer
    --
    Board Game Designers Italia

    #15230
    CMT
    Partecipante

    Però mi sfugge come possa essere un gioco  per non vedenti.
    La meccanica richiede che si giochi senza usare la vista, e fin qui OK, ma:
    – se i giocatori sono non vedenti, fondamentalmente si perde la base del gioco (che non usare la vista sia una complicazione, laddove per loro è lo stato naturale delle cose. Sarebbe come far fare il gioco a dei non-non-vedenti dovendo selezionare delle  carte da un mazzo guardandoselo normalmente)
    – in teoria c'è una necessità di una verifica visiva di quello che è stato fatto mentre non si vedeva

    Cérto

    #15238
    littlee
    Partecipante

    E' proprio questo il bello. Tutti i giochi sono per vedenti, anche quelli per ciechi sono semplicemente adattati (scacchi e battaglia navale per esempio). L'idea, dovrebbe essere di riuscire a creare qualcosa che escluda a priori la vista, come se gli occhi non fossero mai esistiti; si può contare solo sul tatto e sull'udito.

    Se poi mi dici che “guardare” se il gioco procede per il verso giusto, è comodo e sicuro, ti do ragione. Però anche uno che ci vede benissimo può sempre rubare i soldi dalla cassa del monopoli facendo perdere tutta la poesia, e prendendo un sacco di botte. Spero di aver reso l'idea.

    Paolo

    www.cartebomba.blogspot.com

    #15239
    zx21
    Partecipante

    Secondo me c'è una cosa molto importante da valutare: è sicuro che persone non vedenti  siano interessati (appasionati) a giocare.?
    Sappiamo che già la maggiorparte delle persone vedenti non gioca  (purtroppo, sennò la nostra vita sarebbe migliore…), quindi si rischia di fare un gioco anche bello o molto bello che in difinitiva non interessa al ns Target  Principale.
    Forse l'energie utilizzate in questo senso potrebbero andare sprecate, credo che (forse) sarebbe meglio studiare una conversione di un gioco di sucesso e riadattarlo alle esigenze dei non vedenti.

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 20 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.