Il pubblico a cosa è interessato ? Secondo me prima di creare un gioco è importante essere a conoscenza di questo dato… se il gioco è bello ma poi l'ambientazione non paga ? E' giusto abbandonare una ambientazione perchè troppo usata o poco venduta ? Vedo che vanno molto le ambientazioni fantasy su tutto.
dal basso della mia ignoranza … l'ambientazione fantasy sarà anche ricercata, ma io la vedo com la più “semplice e banale” fra le scelte
Quindici anni fà non avresti detto così.
Il Fantasy, in specialmodo in Italia era ai più sconosciuto, e per la maggiorparte della gente -Fantasy=cose per bambino.- Ora è il genere è stato rivisitato da tanti a livello di letteraturafilmgiochi da risultare effettivamente in alcuni casi banale. Ma comunque a mio avviso resta una delle ambientazioni più suggestive anche se trovare cose nuove da proporre in questo ambito è un pò arduo.
Il problema che a parola Fantasy è troppo vaga, se parlate di elfi in calzamaglia, nani barbuti, e umani eroici, allora sì che il Fantasy è banale. Ma se Fantasy è anche la su detta ambientazione di spugne ninja e tacchini gravitonici beh non e' poi così banale. Ora sto creando un gioco su animali parlanti (non proprio ) anche questo è fantasy!
Miyazaki è fantasy? la città incantanta, il castello errante di howl, nausica della valle del vento, sono 4 ambientazioni straordinarie… poetiche e FANTASY.
Il mago di ozz? vedete forse nani?
Alice nel paese delle meraviglie non e' fantasy?
Oppure per parlare di qualcosa di recente c'e' la Bussola d'oro… anche quello è fantasy.
La cosa davvero triste (a mio avviso) sono i giochi, lasciatemi passare il termine, Tolkeniani, che fin quando c'era magic e d&d e qualcosa d'altro andava bene, ma ora c'e' di tutto e di più.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Nella mia risposta intendevo proprio i mondi “tolkeniani” e/o “alla D&D” con i nani barbuti, gli elfi con le orecchie lunghe, le spade parlanti e le birre a buon prezzo.
Scusatemi se sono stato vago
Aspirante Ideatore di Giochi. Apprendista a tempo pieno.
Vedo che vanno molto le ambientazioni fantasy su tutto.
tornando su questo argomento, si può dire che per tutti gli autori di qualsiasi cosa si tratti fiilm/giochi/fumetti/libri ecc. ecc. Il fantasy e l'ambientazione dove “tutto è valido”, per esempio se mi serve una scopa ballarina da inserire in qualche contesto non ci sono problemi e se dopo la scopa diventa ad esempio un albero parlante, la trama non ne risente a differenza delle altre ambientazioni non fantastiche.
A Lucca ho parlato con Faidutti (Citadel, Ad Astra etc.) e gli ho presentato il mio gioco, mi ha fatto un sacco di critiche sul fatto di continuare a sfruttare Fantasy e Fantascienza come ambientazioni.. “parla lui” ho pensato… poi effettivamente riflettendoci c'è una vera è propria assuefazione a determinate ambientazioni.
In linea di massima credo che il fantasy tolkeniano andrà sempre, ma è inflazionato… Se uno vuole rivolgersi ad un pubblico più di nicchia, può provare a fare delle cose davvero innovative, e magari riscuote più successo che provare a fare il nuovo WarHammer.
Io non creo giochi per “spaccare”, a me piace, mi da soddisfazione, probabilmente non diventerà mai un lavoro a tempo pieno, però magari avrò la soddisfazione di creare qualcosa a cui gli altri non avevano ancora pensato… o di sviluppare in maniera impeccabile qualcosa che ho visto e mi è piaciuto, come ora ad esempio sto cercando di fare con lo steampunk. O, cosa ancora più interessante, fare qualcosa che faccia dire ad alta voce: cazzo, era davanti agli occhi!
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Boh, io penso che l'originalità a tutti i costi non sempre paghi. Se hai un bel gestionale classico, gli metti un'ambientazione medievale e funziona sempre. Sempre. Se il gioco è bello, ovviamente…
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Il pubblico a cosa è interessato ? Secondo me prima di creare un gioco è importante essere a conoscenza di questo dato… se il gioco è bello ma poi l'ambientazione non paga ? E' giusto abbandonare una ambientazione perchè troppo usata o poco venduta ? Vedo che vanno molto le ambientazioni fantasy su tutto.
Un recente sondaggio su Gioconomicon da' ad oltre il 65% la meccanica sul tema nei gusti dei giocatori. Quel sito e' parecchio frequentato da appassionati di GDR quindi non so che valenza abbia, ma resta cmq indicativo. Secondo me, i giochi da gamer possono avere qualunque ambientazione, se sono belli e impegnativi si imporranno lo stesso. Chi comprerebbe un gioco sullo produzione coloniale, o la dura vita di una famiglia di contadini medioevali? Il tema aiuta quando e' originale (es. Dungeon Master), per avere quel minimo di visibilita' in piu', o per rendere appetibile il gioco anche ad una cerchia allargata di giocatori (es. Stone Age o Egizia) Come gia' detto, il fantasy va forte perche' permette di inglobare dettagli e meccaniche che non sarebbero coerenti con ambientazioni piu' realistiche. Va anche detto che si tratta di un genere “sdoganato” relativamente di recente grazie al successo globale di film come Il signore degli anelli. Prima quando parlavi di fantasy si pensava automaticamente ai nani e elfi di D&D, ora il quadro e' molto piu' ampio e “fantasy” non e' solo sinonimo di “medioevo fantastico”, ma piuttosto di “fantascienza senza tecnologia”. Ma qui andiamo per divagazioni letterarie.
zx21 il tuo esperimento è palese quello di Munchkin!!
Se prendiamo in esame munchkin è un gioco dove cambiando le ambientazioni e lasciando fisse le regole ottieni svariati tipi di gioco. Però son sicuro che i clienti sono in equal misura coloro che apprezzano quelle meccaniche. Questo perchè (secondo il mio punto di vista) i giochi da tavolo non vendono per l'ambientazione ma proprio per la meccanica. Secondo me l'ambientazione può servire a focalizzare meglio le regole e a immedesimare il giocatore nel contesto (come non accade nei giochi astratti) perchè di fatto se dò ad esempio un'ambientazione vampiresca, ci si aspetterà una meccanica per succhiare il sangue, una che rivede il caso dell'esposizione al sole e quant'altro.. se ci sono meccaniche che non c'azzeccano su questa ambientazione tanto vale prenderne un'altra che calzi di più. è inutile forzare un gioco a dover ambientare qualcosa perchè si pensa che è la moda del momento, può servire solo come specchietto per le allodole, ma di fatto l'ambientazione deve calzare sulle meccaniche e sono queste a rendere il gioco interessante.
Considerando anche che le ambientazioni vanno e vengono (per esempio quest'anno è di gran modo la produzione del vino, il prossimo forse quelle catastrofistiche e cosi via) io svilupperei il gioco nell'ambientazione che calza meglio.
Ovvero, il giocatore non deve avere l'impressione che l'ambientazione sia stata “appiccicata”. Sentire l'ambientazione appiccicata mi fa calare di molto il piacere di giocare.
Insomma, le meccaniche, l'ambientazione e le dinamiche devono essere tutte integrate bene tra di loro, e tutte devono legarsi con le altre. Se ci riesci l'effetto che si ottiene è quello di “sentire il vento nei capelli”.
Prendi un gioco di conquista del mondo con due ambientazioni storiche diverse, che so romana e contemporanea. Non puoi avere esattamente lo stesso gioco sotto queste due ambientazioni. Perche alcune cose calzano bene con una ambientazione ed altre con altre (le truppe aereotrasportate non c'erano ai tempi dei romani, mentre ora non abbiamo le invasioni barbariche).
Quindi io sceglierei l'ambientazione che si lega meglio alle meccaniche e con la quale riesci a trasferire maggior feeling fregandosene di quale è di moda e quale vende di piu. Pochi si sarebbero sognati che un gioco ambientato tra i contadini medioevali potesse essere un successo, eppure è successo! Per cui potrebbe capitare anche con giochi con ambientazioni assurde, tipo la pesca del merluzzo nel XVI secolo o sulle tribu amazzoniche. Tanto per citare due prototipi (uno mio ed uno di luceluce).
Ma sono solo i miei gusti personali.
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