Tra i giochi che ho realizzato di recente, ce n'è uno che ha un'ambientazione un po' “borderline” . Il gioco si chiama Camioneros de Tijuana, ed è un gestionale semplice ambientato nel periodo della guerra in Messico dei corrieri della droga del Cartello di Tijuana ( 1999 ) .
Nel gioco, ogni giocatore interpreta il capo di una banda di camionisti criminali. Si trasportano carichi di merce contraffatta oltre il confine messicano, e il giocatore può scegliere di nascondere nel convoglio carichi di droga e/o clandestini, sperando di non essere beccato dai controlli di frontiera.
Tra le azioni possibili c'è anche quella di andare a seminar zizzania , cercando di picchiare e rapinare le altre bande .
IL gioco è piaciuto maledettamente ai playtester , ed è diventato uno dei più richiesti nelle serate in cui convinco qualche vittima a provare le mie creazioni .
Credede che sia un'ambientazione ” TROPPO ” fuori dal giro commerciale o no ?
Più che altro mi chiedo : se hanno senso videogames come Gran Theft Auto può aver senso un boardgame come Camioneros ?
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Al 99% se il gioco è piaciuto ai tester (e parlo di meccanica) se lo proponi con quell'ambientazione a un editore con tutta probabilità la sua risposta sarà: “non è male, ma è decisamente da cambiare l'ambientazione”. E' vero che esistono in commercio titoli come Squillo ma sono rari (oltretutto è autoprodotto se non sbaglio), conosco un titolo presente in una fiera dove le persone dovevano cercare di far stare quanti più meeples possibili dentro un convoglio ferroviario, solo al termine della partita veniva detta loro la destinazione del convoglio: Auschwitz. Naturalmente questo era un titolo estremo, didattico e creato con lo scopo ben definito di mettere in contrasto gioco e realtà e le emozioni degli utenti. Crearne uno con ambientazioni “forti” con lo scopo di divertire, meh… non so… Il paragone videogames e boardgames a mio avviso non è possibile farlo, sono due mondi diversi, con utenza differente e ci sarebbe da fare un discorso molto ampio che non credo sia il caso di far partire. Genericamente posso dirti come consiglio personale di pensare già a un tema differente e applicagli piuttosto le stesse meccaniche.
Presidente associazione ludica DADODADODICI di Orzinuovi (BS) www.dadodadodici.it
Ci sono dunque determinate ambientazioni che non sarebbero vendibili (o meglio: proponibili a case editrici)?
(dalla mia profonda ignoranza…) mi verrebbe da dire che più genericamente CERTI giochi non sono presentabili a CERTE case editrici. Se in un gioco si spara, difficilmente te lo prenderà un editore tedesco. Magari però un francese si, ancora più chance potresti averle con un americano!
Aspirante Ideatore di Giochi. Apprendista a tempo pieno.
In realtà non si spara a nessuno, e se la polizia ti becca vieni arrestato.
Pensate che ambientandolo in un mondo più arabeggiante , come Commercianti di Spezie , e invece della polizia i predoni , abbia più senso ?
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Effettivamente il tema non è proprio politicamente corretto, non conosco il gioco ma se cambiasse l'ambientazione storica? Potrebbe essere sicuramente meglio visto se i contrabbandieri operassero durante la seconda guerra mondiale per salvare clandestini o altro. Fare qualcosa di illegale ma per un fine più nobile risulta sempre eroico (robin Hood docet) . Sto lavoricchiando ad un gioco sugli zombi…ho provato in tutti i modi a cambiare tema ma lo zombi è l unica cosa “viva” a cui è moralmente accettato sparare, infilzare, sprangare, ecc. Sta qui il segreto del loro successo
a parte le facezie… non vedo perché non potrebbe funzionare un'ambientazione “scorretta”. Secondo me c'è l'humus necessario perché si possa sviluppare un sense of huomr anche nei giochi in tale direzione (secondo me Vlaada ad es.ne ha già una bella dose) nel tuo caso però escluderei a priori la “Ggioga” tema sempre spinoso, soprattutto se giochi la parte dei cattivi.
io farei “virare” l'ambientazione con un poco di fantasia propongo: i “narcos” diventano i “nachos” una terribile banda di… topi contrabbandieri di formaggio che devono eludere i gatti guardiani (speedy Gonzales insegna) penso che in tal caso nessuno si offenderebbe giusto
Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato la carta va bene così, ben playtestata firmato: le forbici
potresti anche mettere come ambientazione lo spazio,con i giocatori che interpretano una razza aliena cattivissima e la polizia magari la fai fare agli umani. Così puoi anche sbizzarrirti sul tipo di clandestini che possono essere di qualsiasi razza possibile immaginabile
Qualcosa di simile la sto realizzando con un gioco dal nome “Transnistria” in cui i giocatori sono esponenti del nuovo governo transnistriano. E' ambientato nel 2011 e la Transnistria è un territorio realmente esistente che pur essendo considerato parte della Moldavia si è dichiarata indipendente da più di vent'anni, con un proprio esercito, un parlamento, una moneta, un passaporto; non è riconosciuto dalla comunità internazionale e viene considerato il buco d'europa perchè lì, si svolgono i traffici illeciti più importanti da e per l'Europa. Tra i vari modi per fare punti, oltre a sviluppare le attività economiche locali e cercare di ottenere il riconoscimento internazionale, c'è anche quello di parteggiare per la fazione dei trafficanti o della polizia internazionale. Nei playtest da me fatti mi è stato suggerito di sostituire l'attività illecita di droga, armi e prostituzione con qualcos'altro; sulla base delle reazioni dei playtester ho deciso di parlare nel gioco genericamente di attività illecita disitnguendola non più in base alla tipologia ma utilizzando personaggi fumettati di fantasia poco credibili stile banda bassotti.
La vita è una cosa seria...per fortuna c'è il gioco! (A. Randolph)
Grazie per il tuo contributo giudigio. e anche a tutti voi altri.
Alla fine temo dovrò virare verso qualcosa di leggermente più edulclorato. spero che i giocatori non se ne abbiano a male.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Penso, di contro, che delle licenze o brand particolari ti permettano di parlare di quei temi, o perlomeno ti forniscono spunti su come trattare certi argomenti senza essere scabroso o eccessivo. Ad esempio penso a Sons of Anarchy dalla cui serie hanno tratto un board game( ci sono traffici di vario genere) potrebbe essere interessante prendere spunto da breacking Bad. Penso sia possibile trattare certi qrgomenti sebbene lo si debba fare con molta accortezza.
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
Elaborando anche l'uragano di idee e consigli di Torino ,
Che ne pensate se giro tutto a tema Proibizionismo anni '20 ?
I giocatori contrabbandano vino e liquori ( che mi sembrano più “accettabili” come elemento ) cercando di non farsi beccare dalla polizia Le estorsioni e le risse tra gang , restano catalogate come non meglio precisate ” Faccende per il boss ” .
Esistono già parecchi giochi editi a tema Gangster , magari così la cosa fila liscia e il Flavor del gioco ne esce immutato ( se non rafforzato ) .
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==