Quante volte vi è capitato di inventare l’acqua calda?
Inzio fuoriviante, ma evocativo. (non qualcosa di già esistente)
Vi è capitato mai d’inventare qualcosa che magari è spuntato fuori durante o poco prima il vostro processo creativo/produttivo/test?
A me continuamente… anche se non nel campo ludico.
Riporto un esempio; quasi due anni fa mi venne in mente un accessorio per l’autoradio… la chiave USB direttamente sul frontalino e tac tempo 1 settimana mi arriva un volantino di un centro commerciale con un siffatto attrezzo.
Di recente mi è accaduto nuovamente ed eccomi qui.
Ora… cit. Colovini (non so se è riportata correttamente).
Sono daccordo, ma credo che ci siano cose che aiutino, e non poco, a catturarle… o meglio a catturarle prima di altri.
Partendo dal presupposto che non si inventa più nulla e tutto è l’evoluzione di qualcos’altro, il livello informativo seguito da quello ‘tecnologico’ sono decisivi per lo sviluppo. Tipo Brainstorming e Giapponesi Insegnano. – Aggiungo: si crea qualcosa di nuovo, ma… attraverso il continuo evolversi. –
Tutto ovvio, ma se avete tempo di illustrare qualche vostro caso.
Karl D.P.C.
-Gioco di ambientazione pirata molto simile a Pirates di Sid Meyer,
girando su internet scopro che la Eagles ha in produzione il gioco!!
-Fumetto su una versione gotica de “Il mago di Oz”, giro su internet e scopro che è in uscita American McGee’s Oz, videogioco su Oz in versione gotica!
Bhè per Pirates mi ispiravo a piene mani dal gioco per PC quindi quando ho letto della trasposizione del gioco per PC da parte della Eagles ho lasciato il progetto…(avrei potuto anche continuarlo visto che sarebbe stato pronto per questa estate…la Eagles l’aveva annunciato per Agosto…ho lasciato perdere…e invece ora non ne parla più, sembra abbandonato!).
Io credo che quando uno ha un’idea e vuole svilupparla non solo per se’ ma per altri (se non fosse cosi’ può fregarsene di cosa c’è già!) dovrebbe fare una ricerca esaustiva per vedere se già c’è qualcosa di simile…nel caso la ricerca non dia niente allora puo’ mettersi al lavoro e cercare di sbrigarsi
mi vorrei agganciare a questo Thread, perchè negli ultimi giorni mi sono posto le stesse domande.
Pochi giorni fa ho avuto delle “fulminazioni” per dei nuovi giochi, mi sono attivato per produrre dei prototipi e per definire delle regole “decenti”.
Dopo di che ho iniziato dei mini-test in famiglia.
Durante tutto questo tempo ho cercato sul web se ci fossero già dei giochi simili, purtroppo mi sembra di cercare un ago nel pagliaio. Fortunatamente non ho trovato niente di simile, ma questo non mi può dare la certezza dell’univocità (i termini che ho usato sono state delle parole in italiano ed in inglese dei componenti principali dei miei giochi), dato che due giochi potrebbero essere simili nella logica pur utilizzando “componnenti” diversi.
Un altro metodo di ricerca è stato di chiedere a dei profondi conoscitori di giochi se, nella loro esperienza ludica, si fossero mai imbattuti in giochi simili.
Un’idea che mi è venuta in mente è quella di presentarli al prossimo incontro di Piossasco (e qui mi collego all’altro thread) se c’è ancora posto per iscrivermi.
Grazie per l’opportunità di condividere queste esigenze.
Da un lato è un rischio sempre presente, specialmente considerando le migliaia di titoli già esistenti e quelli in fase di sviluppo.
Inoltre può benissimo capitare che a due persone venga l’idea di fare un gioco sullo stesso argomento più o meno contemporaneamente (vedi il sottoscritto ed Icaro con WhackyRaces), ma con esiti ed idee totalmente differenti.
L’unica soluzione, secondo me, è cercare di rimanere aggiornatissimi su tutto quello che esce ed uscirà, e non pensare nemmeno a creare il proprio primo gioco prima di averne giocati quei 300-400 che ti permettono di avere un’idea dei principali meccanismi già sfruttati.
Fatto questo, con coraggio ed umiltà rendersi conto che è quasi impossibile inventare un gioco completamente inedito ed originale, ma che si può inserire un tocco personale ed un pò di originalità in un insieme di elementi già noti.
La prima passa inosservata e difficilmente vi si potrà riconoscere un elemento originale. In questo caso non si parlerà mai di elemento originale anche se confontato con l’elemento di origine non ha più nulla in comune. Le fasi intermedie strascicano i loro predecessori e quello successivo sarà sempre una ‘copia’.
L’innovazione di rottura rappresenta l’elemento originale inteso come nuovo ed è facilmente percepibile perchè non associabile a meccaniche vecchie e/o contemporanee.
In ambiente tecnologico per battere la ‘concorenza’ penso sia opportuno ‘prevedere’ gli sviluppi prima che essi si manifestino. Accelerando così i tempi. Saltando le fasi intermedie si ha un innovazione evolutiva di cui si può più facilmente percepirne l’originalità; perchè non vi sono prodotti simili (quelli immediatamente precedenti).
Non vedo nessuna utilità nel riportare ciò nella produzione ludica, ma ho questa idea in testa e forse… prima o poi.
X Tanis
Quindi: Conoscenza in primis, ma x quelli come me che sono in questo modo da poco tempo… provare 300-400 giochi… almeno per me sono 10 anni. Rimedio giocando i più ‘venduti’ e le ultime uscite.
Qualcuno potrebbe prendersi la briga di stilare un elenco dei giochi consigliati agli autori. Magari con diverse indicazioni sulle meccaniche o breve analisi del gioco. (Se qualcuno è interessanto anche solo a parlarne aprite un altro thread)
X Paolo …Un area nel forum dove si discutono le meccaniche dei giochi?
Karl wrote:
x quelli come me che sono in questo modo da poco tempo… provare 300-400 giochi… almeno per me sono 10 anni. Rimedio giocando i più ‘venduti’ e le ultime uscite.
Mi sembra di giocare da una vita ma non penso di essere riuscito a provare 300/400 giochi.
Sarò probabilmente intorno ai 150/180.
Se qualcuno trova il tempo di provare 300/400 giochi secondo me non ha mai avuto l’intenzione di inventarne uno: ne trova già abbastanza di interessanti sul mercato, mi sembra.
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
E’ risaputo che certe idee (non slo in campo ludico) sono “nell’aria”, e il merito va al primo che le capta – Leggevo giusto ieri che, oltre alla quasi contemporaneità tra Meucci e Bell, il telefono venne inventato altre 6 – 7 volte nel giro di 5 anni.
Quando la “tecnologia” (che, nel nostro caso, è “lo stato di evoluzione delle meccaniche di gioco”) raggiunge un certo livello, è inevitabile che qualcuno – anzi, qualche molti – pensi a quella che Karl chiami “innovazione di rottura”.
Ma è poi un pregio essere originali a tutti i costi?
Mi spiego. L’originalità, in tutti i campi, è sempre “premiata”, ma la maggior parte delle volte è premiata perché “originale” e non perché “bella”. Il primo che crea/scopre un nuovo meccanismo di gioco – o di smaltimento dei rifiuti, per quel che conta – ha il plauso di tutti, ma, se si limita a quello, difficilmente verrà riconosciuto un “grande game designer”.
Quali altre invenzioni di Meucci ricordate voi? E di Bell?
Perciò – appoggiandomi parzialmente a quel che diceva Walter – l’originalità “di rottura” (o anche evolutiva) può essere utile. Può.
Ma solo, ed unicamente, se è funzionale al gioco, e non se è stata “forzata” nel gioco per far vedere che c’è.
Forse sono un illuso, ma penso che lo scopo principale di un boardgame (e degli altri giochi, perbacco!) sia di far divertire. Se un insieme di meccaniche, tematiche, grafica, stile sono divertenti, il gioco è buono. L’originalità di ogni singolo componente, o del loro insieme, è un optional, purchè – chiaro – non si arrivi al plagio.
Questo è ciò che penso – opinabile, ovviamente.
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