nuova idea per un astratto di dadi. 60 dadi in 6 colori diversi (quantità ancora da valutare) tabellone esagonale lato da 4 (dimensioni ancora da valutare)
preparazione: tutti e 60 i dadi vengono randomizzati e lasciati scoperti (l'ideale è scuotere la scatola del gioco e lasciarli all'interno.
svolgimento: ogni giocatore a turno sceglie un dado e lo appoggia su una casella del tabellone, dove vuole. Quando un giocatore appoggindoa un dado forma un gruppo di dadi da 3 o più dello stesso colore o stesso numero, li toglie e li segna come punti. Vince il primo che fa x ( 10?) punti.
l'idea è avere un gioco di abilità in cui le possibilità per entrambi i giocatore sono visibili dall'inizio, ma randomizzate a ogni partita. L'abilità sta nel piazzare i dadi in modo da obbligare l'avversario a farci prendere più dadi possibile.
sulla carta sembrerebbe funzionare, ma sono ancora indeciso sul numero di dadi e la dimensione del tabellone. Sono invece abbastanza convinto sull'utilizzare un tabellone a esagoni invece che scacchiera.
udio, non ho mai giocato a candycrush ma da quanto mi ricordo è un solitario, senza tutte le opzioni visibili e con dei powerup…sinceramente lo vedo più come un Go molto semplificato in cui la gestione del territorio e la visione di gioco sono più importanti della giocata singola^^
Ho fatto una cosa simile in passato ( ho ancora più di 120 dadini da 1 cm in 6 colori ) ma durante i playtest mi resi conto di quanto facile fosse far girare ( volontariamente o meno ) il risultato di un dado in mezzo ad un numero alto di dadi. anche involontariamente si finiva o per barare o per alterare il risultato dei dadi lanciati in qualche modo.
L'idea è interessante, ma ti suggerirei per esperienza di trovare qualche sorta di espediente per limitare il numero dei dadi a favore di tokens o carte.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
sì l'avevo pensato anche io del problema del “rotolamento”. Il problema è che i dadi permettono di randomizzare facilmente risultati altrimenti non facilmente randomizzabili. La soluzione potrebbe essere mettere nella scatola dove si randomizzano i dadi una struttura a grandezza dado che impedisce rotolamenti involontari (alla paroliere per dire).
il gioco funziona, ora vedo se gestirlo invece che sui dadi su token di colori e numeri differenti, ma i dadi secondo me sono ancora la soluzione migliore.
– se lo scopo è fare dei “tris” ma tu giochi solo un dado alla volta, in pratica lo scopo diventa “evita di mettere due dadi vicini”, perché al prossimo turno un avversario metterà il terzo dado e segnerà punti. E' un po' il problema di DOTS AND BOXES (https://en.wikipedia.org/wiki/Dots_and_Boxes), che però lì viene risolto facendo in modo che il tabellone non si “svuoti” man mano, e che quindi tu possa decidere quando è il caso di far fare una “presa” all'avversario se questo renderà possibile una tua presa in futuro. Visto che stai pensando di aggiungere dei “poteri”, prova a farli in modo di bilanciare questa cosa.
– prevedo molta “paralisi da analisi” finché capisci non solo quale sia la mossa migliore, ma anche se questa mossa è possibile in base ai dadi disponibili.
– una soluzione a entrambi i due problemi di cui sopra è aggiungere dei vincoli su DOVE puoi giocare i dadi; in questo modo anche se metto due dadi in fila magari ho calcolato che l'avversario non potrà metterci il terzo. Prova a inventare una regola semplice per ottenere questo effetto!
– i dadi sono scomodi *e* troppo costosi; suggerirei piuttosto dei gettoni double-faced per mantenere la casualità; e se vuoi più casualità puoi metterne più del necessario e scartarne a caso un certo numero per arrivare a 60.
Detto ciò, credo ci sia molto da lavorare, ma l'idea di “astratto con setup casuale” è molto buona e poco sfruttata, e quando viene bene (penso a Splits o a Hey, That's My Fish!) il gioco può diventare un capolavoro del genere, ma ci vuole molta pazienza e tonnellate di playtest.
– ho notato anche io che il gioco è ben diviso in fasi: una prima fase di preparazione dove principalmente cerchi di posizionare in modo da non far prendere, e man mano che il tabellone si riempie si arriva ad un punto in cui ci sono delle prese. Questo non è per forza un fattore negativo, mi sembra. Crea invece una sensazione piacevole di “sviluppo” del gioco. Avendo inoltre tutte le risorse a disposizione visibili dall'inizio della partita, questa situazione di libertà totale dovrebbe venire strategicamente utilizzata per preparare delle prese successive. Mi rendo anche conto che questo richieda una capacità analitica notevole, e che la maggior parte dei giocatori giocherebbe senza strategie così profonde, ma mi è parso comunque piacevole da giocare, perfino per gente che non è proprio nel mondo dei giochi.
– sono ancora indeciso se “svuotare” o meno quando ci sono delle prese. Non svuotare vuol dire rischiare situazioni più forzate, mentre svuotando si creano delle meccaniche carine sul come prendere, se prendere etc…
– certamente, come dicevo, c'è molto a cui pensare quindi la paralisi da analisi c'è. Però all'inizio è molto limitata dalla libertà di posizionamento, mentre verso la conclusione le mosse a disposizione sono limitate. Lo vedrei (moooolto alla larga) come un Go semplificato, in cui conta più la gestione del territorio e di come si posizionano i propri dadi piuttosto che la presa in se'. Forse un tabellone più piccolo potrebbe risolvere parte di questo problema
– stavo pensando a un qualcosa tipo i dadi bianchi neri hanno regole speciali, ma per ora vorrei sistemare le meccaniche base prima di aggiungere
– mi rendo conto del problema dei dadi, però risolvono il problema della randomizzazione in maniera egregia. capisco anche il problema del costo. Pensavo di risolverlo con dei token di vari colori e vari simboli, da pescare a inizio partita, in modo da randomizzare ogni volta le risorse a disposizione.
idea molto carina ! provo a dirti la mia: usare i dadi a 4 facce….non rotolano molto….
ti suggerisco due piccole modifiche: una clessidra…per limitare il tempo a disposizione…in modo da non lasciare troppo tempo per poter pensare…
E alcune variabili da poter giocare….magari una volta sola a partita tipo: gioca 2 dadi consecutivamente togli un dado dalla plancia cambia il colore di un dado presente
per la clessidra ci avevo già pensato, addirittura si potrebbe andare col timer da scacchi ma forse è esagerato. In realtà son 18 mosse a testa, se si considera che i primi turni teoricamente le mosse vanno per i 30-40secondi, più avanti difficilmente superano il minuto, minutemmezzo, forse non c'è davvero bisogno. Però dipende molto dal giocatore.
Per le varianti sono molto indeciso, in quanto i gioco procede bene così e non sembra necessitare di particolari aggiunte. forse potrei lavorare sui dadi di colori diversi con regole diverse, ma non ho ancora trovato una variante che valga la pena di complicare le regole.
Maaaa i dadi (che sono tanti). C'è uno spazio univoco in cui lanciarli? Hai provato a pensare a lanciare tot pool di dadi in tot recinti? E di aver qualche vincolo su quale recinto pescare (io ho la mia idea, ma lascio a te decidere) Risolvi in questo modo il problema del rotolamento involontario, ed anche limi molto l'altro problema.
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