ciao a tutti sono stefania la neofita ho creato un gioco molto semplice per bambini dai 3-8 anni. una specie di gioco dell'oca composto da tabellone (autostampato e plastificato) dadi (comprati) e pedine (autoprodotte). tutto molto “artigianale”. io ho la partita iva perchè faccio mercatini artigianali con tutt'altro articoli. pensavo quindi di proporre il mio gioco sul mio banchetto. perchè no??magari piace. ma non ho capito cosa devo fare per essere in regola. serve un marchio CE sulla confezione ???e chi lo da??? qualcuno nel forum parlava di autocertificazione. in che senso? o c'è un organo a cui presentare documentazioni? ci sono istituti ad hoc per fare test e analisi sui componenti del gioco. è d'obbligo rivolgercisi? anche nel mio caso?? cos'altro riportare sulla confezione??l'età a cui è destinato?? ecco sono questi obblighi o no? c'è altro? grazie ragazzi mi sarete di grande aiuto altrimenti la mia idea rimarrà solo tale!
il marchio CE per la vendita dei giocattoli ci va, ma non saprei dirti se la cosa vale anche per prodotti artigianali.
ti consiglio di indicare comunque l'utlizzo “vietato” dagli 0 ai 3 anni ( hai dadi e pedine che possono essere ingeriti ) . L'età a cui il gioco è destinato, oltre che la durata e il numero di giocatori sono utili a chi compra per capire se rientro o meno nella fascia ideale dei giocatori, inoltre in caso di certificazioni varie (marchio CE) sicuramente i controlli sui materiali variano in base all'età .
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
grazie MrPako quindi vuol dire che l'età(in questo caso non adatto 0-3) è una cosa che posso scrivere io. mentre il marchio Ce devo procurarmelo attraverso organi competenti, giusto???non oso immaginare i costi….
Ti consiglierei di rivolgerti a qualcuno che si occupa specificatamente di auto produzione, ci sono diverse realtà in Italia, potresti provare a chiedere a:
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Ciao Stefania, premetto che quello che scrivo si riferisce ai giochi industriali: dei prodotti artigianali non so nulla. Sì, per ogni gioco o giocattolo destinato a bambini nella fascia 3-14 anni ci va il marchio CE, accompagnato da altri simboli e avvertenze di sicurezza che dipendono dall'età a cui è destinato. Sono tutte cose che deve mettere l'editore stesso per certificare che il prodotto è a norma, ma ovviamente serve che lo sia davvero (e per saperlo va mandato ai laboratori di analisi).
Come dicevo, non so come ciò si applichi ai prodotti artigianali: immagino che ci siano leggi diverse, soprattutto per quelli fatti a mano (se non sono tutte standardizzate e identiche fra loro, il laboratorio non può analizzarle a campione). Se vuoi, ti consiglio di leggere questa guida che avevo scritto tempo fa insieme ad Andrea Chiarvesio (la prefazione è di Wallover, uno dei padri di questo sito), anche se si riferisce solo a produzioni “serie” da almeno 1000 copie. http://postscriptum-games.it/files/guida-all-autoproduzione.pdf
Ciao, Mario Sacchi Post Scriptum
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
grazie delle risposte. ho contattato warangel e devo dire che è veramente gentile e preparato. in effetti c'è molta divergenza tra artigianale e commerciale…
Approfitto della gentilezza di Mario per chiedergli se i produttori di giochi (mi riferisco a big come Ludo Fact, Granna, Trefl ecc) contemplino già nei prodotti che consegnano come finiti anche le certificazioni di legge. Se così fosse sarebbe una grande comodità per chi volesse risolvere il problema delegandolo al produttore effettivo.
grazie delle risposte. ho contattato warangel e devo dire che è veramente gentile e preparato. in effetti c'è molta divergenza tra artigianale e commerciale…
ciao stefissima, sono curioso anche io della risposta. quindi si possono vendere i propri “prodotti/gioco” ai mercatini?
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