Buon bluff a voi! (mi serve un consiglio)
Sto progettando un gioco con una forte componente di bluff. Il rischio che vorrei evitare è che il bluff determini un caos nel gioco o una eccessiva imprevedibilità delle scelte dei giocatori. Insomma, se tu stai bluffando devi essere premiato se io non lo capisco e penalizzato se io lo capisco. Allo stesso modo se io capisco che stai bluffando devo avere un vantaggio, mentre se non lo capisco uno svantaggio.
Ora, sapreste indicarmi qualche gioco che sfrutta al meglio una componente di bluff senza determinare un eccessivo caos? Così mi metto un po’ a studiare!
A me, ad esempio, piacciono sia giochi come Clans (in cui però è il gioco stesso che ti fornisce un obiettivo-colore su cui bluffare) che giochi più semplici come Viva il Re e Xe Queo…
Il gioco che conosco con componenti di bluff è “Lupus in Tabula” in cui, quando diventi esperto del gioco, puoi creare dei bluff incredibili (come quando un lupo si finge il veggente e l’altro il medium…). Se, però, vengono scoperti la partita può terminare pima del previsto.
Il Trono di Spade
E’ il top del bluff e uno dei pochi giochi con bluff che mi piacciono.
Il fatto che delle mosse sul tabellone sembrino ovvie è sfruttabile per non farle e trarne evidenti vantaggi. Se il bluff è scoperto l’altro ne può trarre vantaggio.
Stessa cosa con gli scontri guidati dalle carte dove chi ha un certo vantaggio può calare una carta bassa contando sul fatto che l’avversario decida di non sprecare carte buone e in una battaglia persa. Il rischio anche qui può pagare sia per chi lo fa che per chi lo scopre.
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Ci dici qualcosa sull’argomento? So che sei famoso per trovare ambientazioni suggestive…
L’ambientazione è in via di definizione. Nel frattempo posso anticiparti l’obiettivo di massima che mi sono proposto: creare un gioco di 55 carte che sia del livello di complessità di Coloretto (magari leggermente più complesso…), con tempi di gioco contenuti e che, introducendo una componente di bluff, riesca a limitare il più possibile il peso della fortuna legata alla pesca delle carte.
Vincere perché si è riuscito a capire quando gli avversari bluffano e quando no secondo me è un punto di merito, ma allo stesso tempo è importante che questo non sia risultato solo del “caso” ma di una ponderata probabilità.
(e poi devo sempre scoraggiare questi avversari per il premio Archimede, no?)
TRAC! :laugh:
Grazie anche a voi due per il contributo! In effetti Citadels è un ottimo esempio di bluff “attivo”, quello che vorrei fare io. Mi piace più una situazione in cui il giocatore può decidere se e quanto bluffare/rischiare, rispetto ad una situazione di bluff “passivo” in cui si deve bluffare/rischiare per forza (esempio: mi viene assegnato un obiettivo e devo perseguirlo senza farmi capire). Ho letto il regolamento del Tokio, che non ho mai giocato, e in quella situazione lancio i dadi e sono forzato a bluffare se non mi viene un numero buono (meglio allora Dubito da quel che ho letto).
Per quanto riguarda Lupus in Tabula, lo conosco bene e incarna, nelle fasi iniziali del gioco, proprio alcuni aspetti che non mi piacciono: in pratica un giocatore dopo la prima notte viene spesso linciato sulla base di un’esecuzione sommaria, visto che gli altri non hanno solitamente nessun elemento per capire se è un lupo (e sta bluffando) o no.
Post edited by: romendil, at: 2007/10/17 12:42
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