Ciao avrei pensato a una gioco di carte molto semplice….cerco di spiegarlo.
L'idea è che ogni carta ( tonda) è divisa in cinque spicchi , in ogni spicchio è presente un disegno fra i cinque a disposizione. Un simbolo può essere presente da 0 a 2 volte per carta. I disegni rappresentano cose che possono essere descritti con un rumore es: Cane…..bau. Telefono……drinnn motocicletta…….vrrruummm tromba…..peppperepe. tamburo…….drum
ogni carta è diversa dalle altre per disposizione e tipo di disegni presenti ed è identificata da un numero
Il gioco funziona così.
Il giocatore attivo pesca 4 carte le guarda ne sceglie una e la legge ad alta voce agli altri facendo i rumori dei simboli in sequenza andando in senso orario
Es carta con CANE MOTO CANE TELEFONO TROMBA
potrebbe essere letta : BAU VRUUUM BAU DRIN PEPPEREPE se comincio dal cane, se conimcio dal telefono risulta
DRIN PEPPEREPE BAU VRUUM BAU.
il giocatore attivo mescola le quattro carte pescate e le dispone sul tavolo , Gli altri giocatori dovranno riconoscere la carta che è stata letta. Il più veloce ad indovinare conquista la carta. le carte rimaste vengono messe in fondo al mazzo e il giocatore alla sinistra di quello attivo diventerà il nuovo giocatore attivo. Il primo giocatore che raggiunge le 5 carte vinte vince. In caso di errore a scegliere la carta dovrà scartare una carta vinta ( se ne ha) oppure si possono fare un determinato numero di turni in modo che tutti siano giocatori attivi lo stesso numero di volte e che ha più carte vince ( in caso di pareggio si condivide la vittoria).
L'idea mi sembra molto interessante, si inserisce bene nel filone “Dobble”, ma sposta il tutto sulla memoria invece che sul colpo d'occhio. Il fatto poi che il giocatore attivo possa partire a fare i suoni da qualsiasi punto permette anche di non dare dei riferimenti chiari subito appena si mostrano le carte. Il fatto di fare i suoni poi lo rende adatto anche a bambini che di sicuro si divertono a “fare casino”
Carino davvero, seguo perchè sono curioso di sentire anche il parere di altri!
In pratica utilizzi le stesse carte di dobble applicandole ad un concetto diverso. L'idea è simpatica anche se ho la sensazione di averla già sentita! dovresti cercare su boardgamegeek se c'è qualcosa di simile. Nel frattempo direi che l'idea è molto interessante e che è un party game molto simpatico e divertente, magari non mettere proprio le carte rotonde
Concordo con tinen, l'idea merita e si spresta. prova a vedere ouga woga ( o qualcosa del genere ) ha un gioco con un sistema di memoria simile.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
L'idea mi sembra molto interessante, si inserisce bene nel filone “Dobble”, ma sposta il tutto sulla memoria invece che sul colpo d'occhio. Il fatto poi che il giocatore attivo possa partire a fare i suoni da qualsiasi punto permette anche di non dare dei riferimenti chiari subito appena si mostrano le carte. Il fatto di fare i suoni poi lo rende adatto anche a bambini che di sicuro si divertono a “fare casino”
Beh, le carte sono tonde per cui sarebbe impossibile non partire da un qualsiasi punto, a meno di marcarne uno apposta come inizio, e non fa davvero molta differenza ^__^; Sinceramente lo vedo giocabile fino a un certo punto, poi l'associazione suono-immagine diventa talmente automatica che io sento direttamente “cane auto cane telefono tromba” (per cui la cosa dei suoni in sé perde significato) e tutto finisce sulla sola memoria a brevissimo termine (che per carità resta un gioco valido alla “Simon”, ma non quello pensato)
Beh, le carte sono tonde per cui sarebbe impossibile non partire da un qualsiasi punto, a meno di marcarne uno apposta come inizio, e non fa davvero molta differenza ^__^; Sinceramente lo vedo giocabile fino a un certo punto, poi l'associazione suono-immagine diventa talmente automatica che io sento direttamente “cane auto cane telefono tromba” (per cui la cosa dei suoni in sé perde significato) e tutto finisce sulla sola memoria a brevissimo termine (che per carità resta un gioco valido alla “Simon”, ma non quello pensato)
Si si, infatti, intendevo che è un punto a favore quello di non avere un inizio stabilito, lo rende molto variabile Per quanto riguarda l'associazione suono-immagine ti posso dare ragione relativamente, è vero che se ci giochi tanto poi la associ all'immagine, ma quando riveli le carte tra tenere a mente la sequenza e cercarla tra le carte in tavola non è semplice. Anche perchè, per quanto detto sopra, magari involontariamente cominci a “cercare” la sequenza partendo da un'immagine e ti sembra non torni, ma semplicemente dovevi partire da quella dopo, o cose simili. Secondo me queste 2-3 caratteristiche gli consentono una buona longevità (si tratta sempre di un party game). Sulla forma delle carte potresti farle a Pentagono e sfruttare questa caratteristica per un nome carino che includa “cinque” o “penta” ecc. Se ne esistono altri simili non so, ma ribadisco che la trovo un'idea semplice ma vendibilissima
Per quanto riguarda l'associazione suono-immagine ti posso dare ragione relativamente, è vero che se ci giochi tanto poi la associ all'immagine, ma quando riveli le carte tra tenere a mente la sequenza e cercarla tra le carte in tavola non è semplice. Anche perchè, per quanto detto sopra, magari involontariamente cominci a “cercare” la sequenza partendo da un'immagine e ti sembra non torni, ma semplicemente dovevi partire da quella dopo, o cose simili. Secondo me queste 2-3 caratteristiche gli consentono una buona longevità (si tratta sempre di un party game).
Sì ma le carte sono 4, a occhio non è difficile escluderne subito almeno un paio, a meno che siano estremamente simili tra loro
grazie dei feedback. Ho letto la recensione di fuga bouga, in effetti usano un suono che è già scritto sulla carta, manca quindi l'associazione immagine / suono. inoltre ouga è una gara a chi memorizza la sequenza più lunga, manca la parte di competizione diretta sul più veloce a trovare la carta che secondo me mette la giusta tensione. Sulla associazione immagini suoni in effetti potrebbe succedere, in realtà ho visto che alcune immagini sono lette tutte allo stesso modo ( cane tutti fanno BAU ) su altri tipi ognuno le legge a proprio modo ( TAMBURO: tatarata, drum drum, bum bum, SIRENA : ninnino….uaaaaaaa…..) ( scusatemi ma è difficile rendere degli esempi sonori scrivendo) quindi devo associare cmq il suono alla immagine e poi cercare quella.
Se la meccanica di base funzione devo capire come bilanciate i simboli ovvero se su ogni carta 5 simboli sono sufficienti ( troppi / pochi?) e quanti tipi simboli usare e quali.
sono aperto a suggerimenti di disegno che possano essere passibili di essere associata suoni diversi.
Beh… prova a mettere 4 cani diversi (magari uno di peluche) , oggetti ambigui, e altre amenità per alzare il livello di difficoltà
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
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Sulla associazione immagini suoni in effetti potrebbe succedere, in realtà ho visto che alcune immagini sono lette tutte allo stesso modo ( cane tutti fanno BAU ) su altri tipi ognuno le legge a proprio modo
Ma in effetti il mio dubbio è sulla rigiocabilità. La prima volta devo interpretare, ma poi a un certo punto, o in partite successive o nel corso di una stessa partita, so come Giangiulio trasforma in suono “Sirena” perciò non sto più a domandarmi che vuol dire, essenzialmente ha detto “sirena” e la parte “associa il suono all'immagine” se ne è bella che andata. Io mi sto ponendo il problema per il mio Dies Irae perché l'idea è che il giocatore di turno debba far capire un oggetto usando un suono e ho il dubbio che la difficoltà diminuisca rapidamente, perché da un lato non sono oggetti legati a suoni (far capire con un suono “mela rossa” non è esattamente semplice), ma una volta capito che Pierponzio per “mela rossa” batte le mani non avrò mai nessun problema a capire quando intende dirmi che devo giocare una mela rossa. Vero è che nel mio caso la difficile comprensione è fondamentale per il gioco, nel tuo non credo farebbe una differenza enorme se i disegni venissero enunciati anziché interpretati sonoramente, resta comunque il doverli ricordare e individuare.
io in realtà non nutro tutti questi dubbi per la rigiocabilità. A me sembra che questa idea sia di un gioco di abilità e memoria, “associato” alla simpatica azione del suono. Il suono però rimane un “mezzo” per fare il gioco che è di abilità e di memoria, non la meccanica principale. Quindi se anche tutti fanno BAU con il cane o UHAUHAUHA con la scimmia, il principio è di ricordare l'ordine dei suoni e la veolcità nell'indicare la carta, e non (solo) il fatto che “sei riuscito ad imitare il verso del cane”, altrimenti il gioco sarebbe un “pictionary con i suoni” che non mi sembra essere lo scopo di jvandick. Spero di essermi spiegato
ps altri suoni potrebbero essere: MOTORE, UCCELLO, ZOMBIE, MONETINE, MACCHINA DA SCRIVERE, SCIMMIA, ELEFANTE (in realtà quasi qualsiasi animale) xD.
l'idea originale del gioco mi è venuta pensando al codice morse in cui un suono si trasforma in un immagine . in effetti il gioco funziona anche con solo due suoni ( suono alto / basso o lungo/ corto) , ma usare simboli astratti non i piace percui ho pensato ad immagini collegate ad un suono che potesse attrarre anche i bambini. In effetti l'abilità sta nel memorizzare la sequenza e trovala su carte in cui non c'è un inizio e una fine prima degli altri, l'associare il suono ad un immagine è solo un passaggio in più.
l'idea originale del gioco mi è venuta pensando al codice morse in cui un suono si trasforma in un immagine . in effetti il gioco funziona anche con solo due suoni ( suono alto / basso o lungo/ corto) , ma usare simboli astratti non i piace percui ho pensato ad immagini collegate ad un suono che potesse attrarre anche i bambini. In effetti l'abilità sta nel memorizzare la sequenza e trovala su carte in cui non c'è un inizio e una fine prima degli altri, l'associare il suono ad un immagine è solo un passaggio in più.
che gli da anche un buon pepe e lo rende un family, ottimo. Io dico, persegui in questo progetto u.u
l'idea originale del gioco mi è venuta pensando al codice morse in cui un suono si trasforma in un immagine . in effetti il gioco funziona anche con solo due suoni ( suono alto / basso o lungo/ corto) , ma usare simboli astratti non i piace percui ho pensato ad immagini collegate ad un suono che potesse attrarre anche i bambini. In effetti l'abilità sta nel memorizzare la sequenza e trovala su carte in cui non c'è un inizio e una fine prima degli altri, l'associare il suono ad un immagine è solo un passaggio in più.
che gli da anche un buon pepe e lo rende un family, ottimo. Io dico, persegui in questo progetto u.u
Sono d'accordo, non mi porrei tutti i problemi che (seppur giustamente) sono stati elencati sopra. E' un gioco veloce e caciarone, e bon. Anzi, il fatto che ognuno possa interpretare il suono da fare e farlo in modo diverso è ancora meglio. Così, oltre a indovinare, si crea la fase di risate quando tu fai un suono assurdo perchè lo associ a quell'immagine e, una volta indovinata la carta, c'è l'altro che ti dice “Ooooo ma tu hai detto dsanjnjcndasijhauuuu per fare l'elefante?! Ma che elefanti hai visto tu?!!” e via di party game casinaro e grand risate
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