Censimento degli autori e dei loro giochi

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  • #24726
    Mariov
    Partecipante

    Beh, ti assicuro che l'editore fa molti più sbattimenti, rischia dei soldi (spesso non pochi) e non credere che gli resti in tasca il 95% :(

    Bisogna solo vedere se il 5% che da è veramente il 5% o meno…il punto chiave è questo…
    Splits è presente in almeno 20 siti che lo vendono online (se vuoi ti posto l'elenco) trovati navigando neanche tanto approfonditamente credo che qualcosa vendano anche loro…inoltre, per quello che ho potuto leggere navigando, ho visto che ha solo critiche positive e (per ora) nessuna negativa.

    Non è un parametro affidabile… Anche BauSquitMiao ai tempi era presente su diversi siti…
    Secondo me l'unico parametro che dica qualcosina (ma poco) è il numero di votanti: se ne ha 36 dal 2010, dubito che abbia venduto decine di migliaia di copie, ma anche questo è comunque un dato che dice poco.

    In passato Rose e Poison (non so se siano ancora attivi) si mostrò interessata a Oxxo poi (dopo averla tirata per le calende greche) non se ne fece più nulla. Successivamente venne pubblicato da Faro e dopo poco arrivò un ordine di 60'000 copie da parte di Focus al mio produttore…. e dopo un paio di anni arrivò un ordine di 3'000 copie da parte di un distributore russo.

    R&P ha chiuso, da quanto ne so. Il fatto che un gioco venga opzionato per lungo tempo e poi non se ne faccia più nulla è una cosa che purtroppo a volte succede :(
    Io non sarei comunque deluso da un gioco che ha tirato 63000 copie, comunque! Soprattutto se si tratta di un astratto!
    La versione Faro ce l'ho anch'io, fra l'altro :)

    Il 17 febbraio andrò a Cannes se non dovessi trovare accordi convincenti sareste interessati?

    Se si scrivimi in pvt nomecognome@gmail.com (senza punto tra il mio nome e cognome).  Se la cosa possa interessare Splits è in distribuzione da Oliphante http://issuu.com/oliphante/docs/primavera (pag,15) si tratterebbe di cambiare solo il nome del produttore.

    Non abbiamo mai fatto astratti e non abbiamo i canali adatti a distribuirli :(
    Di sicuro Oliphante è un ottimo partner per il gioco, molto più adatto di noi

    Il 5% è una percentuale assolutamente corretta per un esordiente, secondo me

    Per non esordiente intendi uno che ha in attivo poche pubblicazioni o pochi numeri alle spalle? Per i numeri non credo mi si possa considerare esordiente per le poche pubblicazioni a parte due di oxxo non ne ho.

    Poche pubblicazioni.

    E comunque:
    1) non ci sono solo gli autori esordienti ma anche i produttori esordienti e il mio produttore avendo una trentina di anni dubito che sia sul mercato da prima del 1999 (anno della mia prima pubblicazione) quindi tra i due l'esordiente (cronologicamente parlando) forse è lui.

    Vero che esistono editori esordienti (ho messo in piedi il servizio di consulenza di PS proprio per loro!), ma proprio in quanto tali difficilmente ti possono dare percentuali alte. Per loro le possibilità di guadagno sono molto più difficili che per gli altri!

    2) Comunque un 5% della Ravensburger non è un 5% di una piccola casa editrice

    Eh, grazie tante :)
    Ma partendo dalle case piccole, poi si può anche arrivare a Ravensburger, no? :)

    ciao
    Francesco

    Ciao,
    Mario

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #24728
    Fra
    Partecipante

    R&P ha chiuso,

    Ogni tanto una buona notizia :-D comunque non me ne sorprendo a EGI expo che si tenne a Genova 10 anni fa invece che controllare l'andazzo al mio tavolo andavano a tacchinarsi la lattaia nello stand della Tigullio. Non per far a gara a chi ce l'ha più lungo ma il mio stand era costituito da due tavoli ricavati da ante di armadio messe su cavalletti mentre il loro era uno stand…standard. Il mio era sempre pieno il loro non tanto (chiedere a Cottogni (che gentilissimamente mi dava una mano) o a Percivale). Se hanno chiuso ci sarà un perchè…. A me non danno fastidio i no ma i ni tirati alla lunga e senza una giustificazione e facendo promesse non mantenute.
    Con la Ravensburger ho avuto un veloce e intensissimo scambio di email (riguardo Konos) fatte con un inglese a dir poco maccaronico poi la mia spedizione, poi il loro reale play test (me ne sono accorto dall'usura dei materiali) e poi restituzione (non richiesta) del prototipo con un rifiuto giustificato (e condiviso da parte mia) e firmato su carta. Se la Ravensburger è quello che è e R&P ha chiuso ci sarà un perchè…

    da quanto ne so. Il fatto che un gioco venga opzionato per lungo tempo e poi non se ne faccia più nulla è una cosa che purtroppo a volte succede :(

    puntualmente (e nel mio caso ora succede qualche volta per i miei puzzle)e da molto fastidio

    Io non sarei comunque deluso da un gioco che ha tirato 63000 copie, comunque! Soprattutto se si tratta di un astratto!
    La versione Faro ce l'ho anch'io, fra l'altro :)

    Ma grazie! onorato. Comunque dietro a questo numero c'è il trucco dato che è stato un megaordine fatto da un solo cliente (appunto Focus)….senza questi i numeri sarebbero sempre stati bassi anche se all'inizio la mia esperienza di fiera con i miei prototipi era stata molto positiva (almeno per me)

    Non abbiamo mai fatto astratti e non abbiamo i canali adatti a distribuirli :(

    Ma vi ho fornito io il distributore…qual'è il problema?

    Di sicuro Oliphante è un ottimo partner per il gioco, molto più adatto di noi

    Ma lui è distributore e voi i produttori.

    Vero che esistono editori esordienti (ho messo in piedi il servizio di consulenza di PS proprio per loro!), ma proprio in quanto tali difficilmente ti possono dare percentuali alte. Per loro le possibilità di guadagno sono molto più difficili che per gli altri!

    forse non mi sono spiegato volevo dire che ci sono autori esordienti e produttori esordienti e questi ultimi dovrebbero alzare la quota per compensare.

    Ma partendo dalle case piccole, poi si può anche arrivare a Ravensburger, no? :)

    Assolutamente no. Io ho esordito lavorando per Focus Brain Trainer (come molti altri), pubblico sul Sunday Telegraph da più di 3 anni ora pubblico su una rivista americana (credo una delle più importanti (o almeno questo è quello che pensavo prima di pubblicarci sopra))….ma fossi riuscito a trovare un piccolo editore con il quale pubblicare O_o se rispondono picche devo pure sentirmi onorato….e il più delle volte bisogna tirarglielo fuori con la forza chiamandoli decine di volte….
    Secondo me tutto ha un perchè: che i piccoli sono piccoli proprio perchè hanno una mentalità piccola?

    Un consiglio agli autori esordienti. Nelle fiere evitate i piccoli ma mirate in alto.

    Francesco

    #24729
    Marquito
    Partecipante

    Un consiglio agli autori esordienti. Nelle fiere evitate i piccoli ma mirate in alto.

    Non sono completamente d'accordo… ma cercherò di puntare in alto :-)

    OT:Mario quando puoi ricordati il preventivo.

    #24731
    Mariov
    Partecipante

    A me non danno fastidio i no ma i ni tirati alla lunga e senza una giustificazione e facendo promesse non mantenute.
    Con la Ravensburger ho avuto un veloce e intensissimo scambio di email (riguardo Konos) fatte con un inglese a dir poco maccaronico poi la mia spedizione, poi il loro reale play test (me ne sono accorto dall'usura dei materiali) e poi restituzione (non richiesta) del prototipo con un rifiuto giustificato (e condiviso da parte mia) e firmato su carta. Se la Ravensburger è quello che è e R&P ha chiuso ci sarà un perchè…

    Ma non c'è bisogno di essere la Ravensburger per comportarsi come la Ravensburger… Di editori seri è pieno il mondo

    Ma grazie! onorato. Comunque dietro a questo numero c'è il trucco dato che è stato un megaordine fatto da un solo cliente (appunto Focus)….senza questi i numeri sarebbero sempre stati bassi anche se all'inizio la mia esperienza di fiera con i miei prototipi era stata molto positiva (almeno per me)

    Gli ho anche dato 7.5 su BGG, se è per quello :)
    Comunque gli astratti sono davvero un mondo difficile in cui lavorare. Non è affatto facile fare i numeri

    Non abbiamo mai fatto astratti e non abbiamo i canali adatti a distribuirli :(

    Ma vi ho fornito io il distributore…qual'è il problema?

    Di sicuro Oliphante è un ottimo partner per il gioco, molto più adatto di noi

    Ma lui è distributore e voi i produttori.

    La fai un po' semplice…
    Non basta avere un solo distributore in un solo Paese per pubblicare un gioco, specialmente se di un genere mai pubblicato prima (da noi)

    Vero che esistono editori esordienti (ho messo in piedi il servizio di consulenza di PS proprio per loro!), ma proprio in quanto tali difficilmente ti possono dare percentuali alte. Per loro le possibilità di guadagno sono molto più difficili che per gli altri!

    forse non mi sono spiegato volevo dire che ci sono autori esordienti e produttori esordienti e questi ultimi dovrebbero alzare la quota per compensare.

    Per compensare cosa???
    Un editore esordiente ha un sacco di spese e di difficoltà in più rispetto a uno già consolidato. Non vedo come (né perché) possa decidere di aumentare ulteriormente i propri costi se non è necessario. Poi è ovvio che se un esordiente pubblica un gioco di Knizia gli darà più del 5%, ma dipende dal fatto che è Knizia, non dall'editore.

    Ma partendo dalle case piccole, poi si può anche arrivare a Ravensburger, no? :)

    Assolutamente no. Io ho esordito lavorando per Focus Brain Trainer (come molti altri), pubblico sul Sunday Telegraph da più di 3 anni ora pubblico su una rivista americana (credo una delle più importanti (o almeno questo è quello che pensavo prima di pubblicarci sopra))….ma fossi riuscito a trovare un piccolo editore con il quale pubblicare O_o se rispondono picche devo pure sentirmi onorato….e il più delle volte bisogna tirarglielo fuori con la forza chiamandoli decine di volte….
    Secondo me tutto ha un perchè: che i piccoli sono piccoli proprio perchè hanno una mentalità piccola?

    Un consiglio agli autori esordienti. Nelle fiere evitate i piccoli ma mirate in alto.

    Sei troppo drastico come al solito, quindi lo sarò altrettanto: il tuo consiglio è sbagliatissimo.
    Senza gli editori piccoli ci sarebbero semplicemente meno autori editi. E riguardo alla mentalità, ognuno ha la sua. Ci sono editori che iniziano alla grande e restano grandi, editori che iniziano piccoli e si ingrandiscono sempre più, e altri ancora che iniziano grandi e spariscono in un anno. Ti potrei fare nomi ed esempi, ma non sarebbe carino. Il fatto è che la mentalità non dipende dal giro d'affari, ma dal modo di lavorare.

    Ciao,
    Mario

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #24732
    Mariov
    Partecipante

    OT:Mario quando puoi ricordati il preventivo.

    Nelle settimane appena dopo Norimberga i preventivi rallentano parecchio perché tutti gli editori del mondo chiedono preventivi per tutti i giochi del mondo a tutti gli stampatori del mondo :)

    Abbi fede :)

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #24735
    Wentu
    Partecipante

    Comunque gli astratti sono davvero un mondo difficile in cui lavorare. Non è affatto facile fare i numeri

    sigh… sniff…. sob….
    La cosa frustrante è avere fra le mani un gioco che pare essere molto molto apprezzato da chi lo gioca, ma una volta nelle mani degli editori diventa solo “un astratto bello che non riuscirei a vendere”

    ... e adesso vediamo cosa succede.

    #24736
    Mariov
    Partecipante

    sigh… sniff…. sob….
    La cosa frustrante è avere fra le mani un gioco che pare essere molto molto apprezzato da chi lo gioca, ma una volta nelle mani degli editori diventa solo “un astratto bello che non riuscirei a vendere”

    Purtroppo è così :(

    Anche perché spesso gli astratti non perdonano: se tu sei più forte di me è facile che mi batterai sempre, quindi che perdiamo entrambi interesse a giocarci :(

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #24737
    Wentu
    Partecipante

    Anche perché spesso gli astratti non perdonano: se tu sei più forte di me è facile che mi batterai sempre, quindi che perdiamo entrambi interesse a giocarci :(

    Qui non sono d'accordo. Il fatto che un gioco sia per due giocatori non vuol dire che verrà sempre giocato solo dalle stesse due persone.

    E spesso se in un gioco da più giocatori gioca uno molto più forte degli altri, è lui che vince (certo, non sempre). E' normale che un gioco da N giocatori non abbia questo problema più che altro perchè si tende a giocare poche volte tanti giochi invece che tante volte pochi giochi, quindi non si vede la supremazia di uno rispetto agli altri.

    Io credo che il vero “problema” degli astratti commercialmente sia che un astratto ti dà l'idea di un gioco dove c'è troppo da pensare senza appigli alla realtà che ti aiutano.
    Magari in un gioco di conquista devi pensare a tantissimi fattori ma vedi sulla plancia tanti tuoi soldatini in un punto e capisci che li sei forte.
    Prima di interpretare correttamente la situazione su “scacchiera” devi applicare la tua mente ad un livello più asciutto, più astratto appunto, senza l'appiglio di qualcosa di reale. Se c'è un vero tema, è come se una parte del lavoro mentale venisse fatto a livello più istintuale e quindi percepito come meno pesante.
    Questa differenza stimola alcune persone e spaventa tante altre persone. “Ah no, gli astratti non mi piacciono, c'è troppo da pensare” è una cosa che ho sentito più di una volta. Come se a Puerto Rico tu potessi pensare poco! Ma è così.
    C'è una parte di giocatori che adorano proprio la sfida mentale ridotta ai minimi termini, ma la maggior parte preferisce altro.

    Mi scuso per la deragliata OT…

    ciao

    W.

    ... e adesso vediamo cosa succede.

    #24738
    Fra
    Partecipante

    Ma lui è distributore e voi i produttori.

    La fai un po' semplice…
    Non basta avere un solo distributore in un solo Paese per pubblicare un gioco, specialmente se di un genere mai pubblicato prima (da noi)

    Ma li devo cercare io i distributori? Comunque:

    1) Per l'Italia Oliphante è uno dei maggiori distributori (o per lo meno ha in catalogo giochi di almeno la metà degli autori che scrivono qua), e già questo non so in quanti autori (inediti) possano garantirlo.

    2) Per la Germania è distribuito dalla Giseh verlag http://www.connexxion24.com/index.php?cat=c24_Giseh-Games.html la quale distribuisce anche Pentago ed altri giochi di successo (però non so se sia piccola o grande…se vuoi mi informo).

    3) Inoltre è presente su varie decine di siti che lo vendono online. Io ne ho trovati 20 (se vuoi te li elenco) se vuoi scovo gli altri e te li elenco tutti.

    Quindi riassumendo: Italia e Germania sono coperte. Quante nazioni vi devo coprire dalla distribuzione per rendere il gioco pubblicabile da voi?

    p.s. (intermedio) E' presente su http://www.boiteajeux.net dove si gioca veramente…A proposito ho visto che nella home gli altri due sono cambiati ma Split rimane sempre li….questo secondo me è un fattore molto importante.
    Ho cercato il grafico di ogni singolo gioco in base al numero delle giocate al medesimo ma non sono riuscito a trovarlo. Per me (e forse per voi) sarebbe molto utile se riuscissi a trovarla. Esiste?

    Per compensare cosa???

    Per compensare altre richieste di altri produttori più affermati di uno piccolo. Se poi il piccolo risulta l'unico anche un 1% va bene.

    Sei troppo drastico come al solito, quindi lo sarò altrettanto: il tuo consiglio è sbagliatissimo.
    Senza gli editori piccoli ci sarebbero semplicemente meno autori editi.

    Se ci fossero gli editori piccoli (riguardo i puzzle da rivista) sarei ancora inedito. Come ho scritto Ho esordito in Italia con la Mondadori i piccoli li devo ancora vedere nonostante sia sempre io a propormi anche dopo Focus e il resto.

    Francesco

    #24739
    Fra
    Partecipante

    Questa differenza stimola alcune persone e spaventa tante altre persone. “Ah no, gli astratti non mi piacciono, c'è troppo da pensare” è una cosa che ho sentito più di una volta.

    Ai Giochi Sforzeschi di Milano si avvicinano due persone al mio Konos: sono un maschio e una femmina. Il maschio chiede alla femmina di poter giocare. Lei risponde esattamente quello che hai scritto sopra. Giocano lo stesso. Dopo un po' mancando gli anelli (elemento fondamentale per il gioco) si ingegnano e usano altri oggetti per sopperire a tale mancanza arrivando così alla fine della partita. Alla fine vince lei e lei stessa mi chiede se era in vendita.

    Questo insegna che non ci sono persone non adatte agli astratti o chiuse mentalmente ma solo giochi astratti sbagliati o per usare un eufemismo “bioenergeticamente” molto impegnativi. In Konos accumuli e questa formula di capitalizzazione ludica produce una inevitabile soddisfazione.

    Francesco

    #24740
    mesaverde
    Partecipante

    non capisco questa discussione
    ….non capisco dove sta andando….. a chi é rivolta …

    editori grandi, piccoli, astratti, distributori …giocatori ….percentuali ,numeri, vendite, …

    ma di cosa stiamo parlando esattamente ?
    …ha senso?

    Luca/mesa

    #24741
    Fra
    Partecipante

    non capisco questa discussione
    ….non capisco dove sta andando….. a chi é rivolta …

    editori grandi, piccoli, astratti, distributori …giocatori ….percentuali ,numeri, vendite, …

    ma di cosa stiamo parlando esattamente ?
    …ha senso?

    E' iniziata con un reale censimento (che ha avuto praticamente zero adesioni) per poi mutare in una mia proposta a Post Scriptum anche se non sono ancora riuscito ad inquadrarli dato che Mario mi ha detto che non pubblicano astratti ma guardando sul suo sito noto che Savanèl è da considerare a tutti gli effetti un astratto…

    #24742
    Mariov
    Partecipante

    Mah, più che propormi un gioco, sembra che tu me lo voglia imporre… :(

    Senti, a meno che gli altri non dicano che trovano questa discussione istruttiva (cosa di cui dubito), direi di continuarla in privato, se proprio vuoi.

    Wentu:

    hai ragione, senza ombra di dubbio. La mia precisazione era solo per un problema che è più comune agli astratti che agli altri giochi, almeno per la mia esperienza personale di giocatore

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #24743
    Stefano Negro
    Partecipante

    Secondo me gli autori dovrebbero fare gli autori e gli editori dovrebbero fare gli editori… Chi ha talento alla fine emerge comunque. Se proprio si è convinti della validità del proprio prodotto, perché non aprite partita iva, fate la vostra casa editrice e vi pubblicate il gioco come più vi piace per godere del vostro meritato successo… non sareste di certo i primi che fanno così!

    Se un gioco funziona, ha mercato in tot nazioni ecc… non è comunque detto che:
    1. sia adatto alla linea editoriale della casa editrice (quando proponete un gioco sapete analizzare le diverse linee editoriali o sparate sul mucchio?)
    2. piaccia al titolare della casa editrice (per mille motivi un gioco che magari potrebbe anche avere potenzialmente successo non piace a quell'editore… ad esempio io un gioco come Le havre non l'avrei mai pubblicato… non so perché ma è così. Eppure piace a molti…)

    Qui in Germania vedo un sacco di giochi che se avessi la possibilità, pubblicherei io in Italia, ma anche altrettanti che affollano il mercato inutilmente. Mi faccio entrambe le domande…
    a) Perché quel gioco viene pubblicato in Germania/USA e non in Italia?
    b) come ha fatto quell'altro gioco orrendo a venir pubblicato in Germania/Italia/USA?

    Secondo me non serve difendere a spada tratta il proprio prodotto… bisogna evolvere, capire come è cambiato il mercato e capire come ragionano i consumatori di giochi, ma senza rodersi il fegato!
    Finché inventare giochi resta qualcosa di divertente potete continuare a farlo e vedrete che prima o poi arriveranno le soddisfazioni… e ricordate che autori affermati come Faidutti, Bauza, Rosenberg o Schacht non girano mica in Ferrari e hanno tutti un impiego “vero” oltre a quello di game designer…
    (Schacht lo conosco personalmente e lavora nell'industria metallurgica per dire) 
     

    www.negrotraduzioni.com

    #24744
    Fra
    Partecipante

    Mah, più che propormi un gioco, sembra che tu me lo voglia imporre… :(

    Assolutamente no anche perchè magari troverò gli accordi con il mio attuale produttore o magari troverò accordi migliori con altri, non do' niente per scontato (come per esempio sta facendo erroneamente il mio attuale produttore) cerco solo di avere il maggior numero di proposte per scegliere al meglio. Nel caso specifico devo eliminare i falsi problemi per vedere qual'è la reale motivazione del rifiuto. Mi sembra chiaro che per qualche ragione che esula dal contesto della distribuzione non vuoi pubblicare Splits perchè avresti distribuzione già servita, potresti controllare su internet cosa realmente ne pensa la gente e su boite vedendola realmente giocare (e non fumo come nei siti che recensiscono giochi) potresti testare l'indice di gradimento reale e non ipotetico. Di più non posso fare. Se si parlasse più chiaro si vivrebbe tutti più sereni e soprattutto si sprecherebbe meno tempo entrambi.

    Senti, a meno che gli altri non dicano che trovano questa discussione istruttiva (cosa di cui dubito), direi di continuarla in privato, se proprio vuoi.

    Ma anche no serve a tutti per conoscerci meglio.

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