ma di cosa stiamo parlando esattamente ? …ha senso?
E' iniziata con un reale censimento (che ha avuto praticamente zero adesioni) per poi mutare in una mia proposta a Post Scriptum anche se non sono ancora riuscito ad inquadrarli dato che Mario mi ha detto che non pubblicano astratti ma guardando sul suo sito noto che Savanèl è da considerare a tutti gli effetti un astratto…
allora ho ragione non ha senso …fine discussione
Senti, a meno che gli altri non dicano che trovano questa discussione istruttiva (cosa di cui dubito), direi di continuarla in privato, se proprio vuoi.
Ma anche no serve a tutti per conoscerci meglio.
non credo…
Secondo me gli autori dovrebbero fare gli autori e gli editori dovrebbero fare gli editori… Chi ha talento alla fine emerge comunque. Se proprio si è convinti della validità del proprio prodotto, perché non aprite partita iva, fate la vostra casa editrice e vi pubblicate il gioco come più vi piace per godere del vostro meritato successo… non sareste di certo i primi che fanno così!
ah ok allora stammi bene, ciao Comunque vedi molte cose non hanno senso come per esempio il tuo surreale intervento che non fornisce informazione ne è strutturato per riceverne. Ma così come tu hai considerato fondamentale intervenire per quanto mi riguarda questa discussione invece la ritengo molto utile (ovviamente scremandola un po' dagli interventi poco utili….) per conoscere meglio le realtà che mi circondano e muovermi di conseguenza.
E' iniziata con un reale censimento (che ha avuto praticamente zero adesioni) per poi mutare in una mia proposta a Post Scriptum anche se non sono ancora riuscito ad inquadrarli dato che Mario mi ha detto che non pubblicano astratti ma guardando sul suo sito noto che Savanèl è da considerare a tutti gli effetti un astratto…
Uh… oddio, la discussione ha preso un tono e un verso che non mi trovano molto in sintonia, però volevo comunque dire che questa considerazione in particolare NON ha senso.
Primo, Savanél è un gioco per famiglie ed è astratto quanto lo è un Carcassonne o un Labirinto Magico.
Giochi come Oxxo o Quarto sono decisamente astratti nel vero senso del termine, sia per tema che per meccaniche.
Secondo, se un editore ha pubblicato UN gioco di un genere non è che allora “pubblica quel genere”. Magari ha fatto semplicemente una prova?
ciao Francesco , non volevo essere ne ironico ne surreale ne offensivo facevo solo una valutazione di merito ti conosco dal 98 archimede a Cagli credo che tu non abbia bisogno di farti queste domande poichè conosci questo ambiente da moltissimo tempo, il tutto mi è parso stucchevole tutto qui.
se vuoi conoscere cosa fanno gli altri autori e discutere di questo forse dovresti tornare a frequentare ideag.
Per ottimizzare rendendo la comunicazione più efficace rispondo a Luca a Nero79 (e a Mario).
ciao Francesco , non volevo essere ne ironico… …il tutto mi è parso stucchevole tutto qui.
Non è necessario commentare tutto quello che si vede…il mondo è grande e si possono fare una miriade di cose che leggere questo thread o se si interviene bisognerebbe farlo in modo costruttivo e non inserendo un post autoreferenziale (ossia a sua volta stucchevole).
In questo thread ho fatto delle domande rivolte agli autori (possibilmente astrattisti come me) e uno solo (non astrattista) ha risposto (che tra parentesi è l'autore del sito…). Quindi invece che polemizzare sterilmente avresti potuto rispondere alle domande che rivolgevo agli autori e in special modo agli astrattisti (come te). Purtroppo la tua natura polemica ha scelto un'altra strada sporcando il mio thread con una non informazione.
Comunque quando scrivo che questo thread mi serve per conoscere meglio le persone so quello che scrivo poichè dato che non credo che molti autori possano fornire ad un editore:
1. Un gioco molto semplice (e quindi economico e veloce) da produrre. 2. Un gioco in crescita e con un reale feedback costituito sia da recensioni (da quello che vedo solo positive) e sia costituito da giocatori che quotidianamente fanno partite in rete http://tinyurl.com/GiocatoriSplits24h 3. Un gioco che è entrato nei finalisti di Boulogne-Billancourt. 4. Grosse catene distributive tedesche e italiane che stanno iniziando a distribuirlo…. 5. …e una grossa quantità di siti che lo vendono online. 6. Tavoli di 10 persone costantemente occupati con dietro tavoli di Abalone costantemente vuoti (credeteci o no)
vedermi dare delle risposte del tipo:
“Senti, a meno che gli altri non dicano che trovano questa discussione istruttiva (cosa di cui dubito), direi di continuarla in privato, se proprio vuoi.”
invece di una del tipo:
“Parliamone in privato poichè la tua proposta mi interessa”
magari a te risulterà stucchevole a me invece risulta molto utile.
Secondo me gli autori dovrebbero fare gli autori e gli editori dovrebbero fare gli editori… Chi ha talento alla fine emerge comunque. Se proprio si è convinti della validità del proprio prodotto, perché non aprite partita iva, fate la vostra casa editrice e vi pubblicate il gioco come più vi piace per godere del vostro meritato successo… non sareste di certo i primi che fanno così!
Se un produttore vende poco per me non è un problema. Se un produttore vende tanto e dichiara poco allora lo è. Il punto è solo questo. Comunque pubblico su Brain Trainer da qualche anno e credo che i miei giochi siano piuttosto apprezzati ma mai mi sognerei di fare una rivista mia. Al mondo non ci sono solo i giocatori ma i distributori che sarebbero un elemento negativo della catena. Comunque mi sto attrezzando per saltare i vari anelli negativi della catena e arrivare direttamente a colui che conta veramente: il Giocatore
Però… Fra… ci rendiamo conto, vero, che NESSUNO dei punti che tu porti a favore del gioco (Splits, che NON ho avuto modo di provare, anche se apprezzando Fjords e Amazonas forse potrebbe piacermi) hanno il benché minimo legame logico con il vero valore commerciale del gioco e la sua diffusione, si?
Su BGG Splits ha 36 rating. 36. Che sono quelli che potresti ottenere semplicemente ricordando ai visitatori di una SINGOLA fiera di andartelo a votare dopo averlo provato.
Cioè, è un dato che NON significa niente e che sopratutto non può servirti per capire la reale diffusione di un gioco, neppure se cerchi di “doparlo” con il numero di partire online fatte su un sito gratuito. Non ha alcun senso in relazione a ciò che cerchi di dimostrare.
Cioè, in effetti mi unisco anche io al coro del “Ma 'sta discussione a che serve”? Ora come ora mi sembra solo il mezzo per permettere ad un autore un po' frustrato e MOLTO pieno di se di lamentarsi, e come tale noto che sta funzionando. Ma per il resto la sua utilità (relativa al motivo per cui l'hai creata) è quantomeno labile, non credi?
nessuna polemica da parte mia non sono abituato a polemizzare allora adesso cercherò di essere costruttivo e non autoreferenziale (come dici tu)
io ho pubblicato un gioco (mi piacciono tutti i giochi, molto gli astratti ma non mi sento un astrattista sai le etichette poi lasciano il tempo che trovano ) …lo chiamano impropriamente astratto ma in realtà si differisce dagli astratti puri perché ha una dose di fortuna che per molti è anche troppa ho fatto un gioco che ha avuto la “fortuna” ( molta fortuna, il gioco giusto al momento giusto, non é un capolavoro ma ha la sua dignità) di esser pubblicato con una grossa casa editrice che si comporta correttamente e seriamente. I tuoi astartti oxxo é nella mia collezione (e non serve dirti che é un bel gioco) sono sicuramente veri astratti. Questo per dirti che ogni situazione e ogni gioco ha una sua storia difficilmente paragonabile
mi sono permesso di dire che non capivo, perché non ho capito bene le motivazioni di questo tuo censimento ( se le risposte forse non sono venute è forse anche perché non sono state motivate le richieste) anche perché come dicevo tu non sei l'ultimo arrivato ma da anni fai giochi e conosci l'ambiente.
altra cosa che non ho capito: quale richiesta facevi all'editore (Mario) scusa ma Splits non é un gioco edito nel 2010 ? non ha una sua distribuzione anche in Italia ?
e quindi mi pareva che la discussione andasse in una “non” direzione.
…capolavoro ma ha la sua dignità) di esser pubblicato con una grossa casa editrice che si comporta correttamente e seriamente.
Questo è molto importante.
I tuoi astratti oxxo é nella mia collezione (e non serve dirti che é un bel gioco) sono sicuramente veri astratti.
Grazie mille. Non è molto originale ma è abbastanza efficace.
Questo per dirti che ogni situazione e ogni gioco ha una sua storia difficilmente paragonabile
Era giusto per avere una idea di massima. Più punti in comune ci sono migliore è l'approssimazione
mi sono permesso di dire che non capivo, perché non ho capito bene le motivazioni di questo tuo censimento
Per poter effettuare un confronto tra vendite dichiarate e una simulazione.
altra cosa che non ho capito: quale richiesta facevi all'editore (Mario) scusa ma Splits non é un gioco edito nel 2010 ? non ha una sua distribuzione anche in Italia ?
Si ma cerco produttori che accettino un forfait annuo che sia l'attuale o un altro se non trovo accordi con nessuno fine del gioco e tornerà nel cassetto da dove è arrivato.
Scusate, ora credo che la situazione sia più chiara.
Cioè, in effetti mi unisco anche io al coro del “Ma 'sta discussione a che serve”? Ora come ora mi sembra solo il mezzo per permettere ad un autore un po' frustrato e MOLTO pieno di se di lamentarsi, e come tale noto che sta funzionando. Ma per il resto la sua utilità (relativa al motivo per cui l'hai creata) è quantomeno labile, non credi?
Molto pieno di me? Guarda che a me Splits non piace neanche più di tanto. Elencherei anche i difetti ma desidero siano le persone interessate a trovarli coi play test e non servire tutto su un piatto d'argento per giunta non richiesto. Mentre la variante invece mi piace molto di più ma non so neanche se sia stata presa in considerazione o no…pensa te….
Il problema è che quando mi si dice che ci sarebbero problemi di distribuzione se permettete io prendo questa osservazione come una falso problema, dato che il gioco è ben distribuito in almeno due nazioni, e non mi sembra poco. Quindi questo rifiuto sbrigativo a mio avviso nasconde altre motivazioni ben distanti dal reale concetto di distribuzione. Dopo di che (già che ci sono) elenco tutti i dati di fatto che caratterizzano Splits mettendo in condizione le persone di “svuotare il sacco”. Ogni tanto un po' di sana onestà intellettuale fa bene a tutti almeno non si spreca tempo entrambi.
Sul concetto di autore frustrato condivido appieno infatti spero di infilarmi il più velocemente possibile in realtà dove il migliore ha la possibilità di emergere sugli altri ma sono solo i giocatori a deciderlo e non altri per loro.
Se per te è essere pieni di sè se si desidera ricevere le vere motivazioni di un rifiuto allora si sono pieno di me.
Premetto che non sono nessuno ma provo a darti la mia motivazione mettendomi nei panni del produttore.
Motivazione: io non riuscirei a venderlo (nemmeno nei panni del giocattolaio) Tutti i dati che hai elencato ti abbiamo già fatto notare che non hanno alcuna valenza per indicare la commerciabilità del tuo prodotto. Non avevo mai sentito parlare di nessuno dei tuoi giochi (ma premetto che non mi piacciono gli astratti), visto che vivo in Germania, però ho cercato di documentarmi. Sono andato in vari posti molto forniti e competenti dove solitamente compro i giochi. Ho contattato anche siti online tedeschi per sapere se ne sapevano qualcosa e nessuno ha saputo dirmi nulla né di Splits né di Oxxo (ho provato anche a indicarlo come Form und Farbe ma niente). Ovviamente mi hanno chiesto il produttore e a quel punto ho detto jactalea, hanno cercato su internet e vedendo i loro prodotti mi hanno indirizzato verso negozi di scacchi. A quel punto ho gettato la spugna, ma capirai bene che persino qui in Germania un gioco che si trova forse solo in negozi di scacchi non ha esattamente un bacino utenza “popolare” diciamo (anche se sicuramente il target è quello giusto) e quindi molto probabilmente le stime di vendita che ti danno sono corrette.
Secondo me Mario non ti ha raccontato fandonie. I rapporti tra editori e distributori sono frutto di vari aspetti contrattuali e non. La sparo ma più per fornirti un'ipotesi plausibile che altro: magari Mario ha un buon rapporto e di fiducia con il suo attuaòle distributore che non “vuole tradire” per un gioco del quale non è convinto. Come dicevo ho sparato la prima che mi veniva in mente ma probabilmente ce ne potrebbero esserne molte altre più veritiere e plausibili e non mi fermerei a considerare come ipotesi vera esclusivamente quella:”non mi vuole dire la verità, è un falso problema”.
Sul concetto di autore frustrato condivido appieno infatti spero di infilarmi il più velocemente possibile in realtà dove il migliore ha la possibilità di emergere sugli altri ma sono solo i giocatori a deciderlo e non altri per loro.
capisci che tra le righe si legge che ti reputi il migliore? magari non è voluto… ma l'inconscio gioca brutti scherzi ;p
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
Tutti i dati che hai elencato ti abbiamo già fatto notare che non hanno alcuna valenza per indicare la commerciabilità del tuo prodotto.
Allora come ho scritto toglieremo la domanda “giro d'affari annuo?” dai vari business plan (che in genere viene chiesta a chi vuole richiedere finanziamenti europei e che di certo (per ragioni economiche) non viene affidata ad agenzie). Come ho scritto se non ha senso stimare un giro di vendite annue con prodotti simili tra loro figuriamoci con prodotti innovativi che non hanno eguali sul mercato.
Non avevo mai sentito parlare di nessuno dei tuoi giochi (ma premetto che non mi piacciono gli
Non lo metto in dubbio Oxxo (che in Germania si chiamava proprio col nome italiano di “Forma o Colore”) è stato editato per 1/4 d'ora dalla Hiku Spiele GmbH di Bonn e poi rieditato dalla Farotoys (o Faro) più famosa per i giocattoli che per i giochi. In veste di Oxxo è stato distribuito solo in Russia (dove gli amici compagni hanno cambiato titolo ed eliminato il mio nome e cognome) e in Italia in pochissimi negozi (probabilmente gli stessi che vendevano giocattoli Faro), mentre la Germania Oxxo non l'ha neanche vista di striscio.
però ho cercato di documentarmi. A quel punto ho gettato la spugna, ma capirai bene che persino qui in Germania un gioco che si trova forse solo in negozi di scacchi non ha esattamente un bacino utenza “popolare” diciamo (anche se sicuramente il target è quello giusto) e quindi molto probabilmente le stime di vendita che ti danno sono corrette.
I rapporti tra editori e distributori sono frutto di vari aspetti contrattuali e non. La sparo ma più per fornirti un'ipotesi plausibile che altro: magari Mario ha un buon rapporto e di fiducia con il suo attuale distributore che non “vuole tradire” per un gioco del quale non è convinto.
Già ma a me è stato scritto che c'erano problemi distributivi e null'altro.
Come dicevo ho sparato la prima che mi veniva in mente ma probabilmente ce ne potrebbero esserne molte altre più veritiere e plausibili e non mi fermerei a considerare come ipotesi vera esclusivamente quella:”non mi vuole dire la verità, è un falso problema”.
Vediamo….
Sul concetto di autore frustrato condivido appieno infatti spero di infilarmi il più velocemente possibile in realtà dove il migliore ha la possibilità di emergere sugli altri ma sono solo i giocatori a deciderlo e non altri per loro.
capisci che tra le righe si legge che ti reputi il migliore? magari non è voluto… ma l'inconscio gioca brutti scherzi ;p
Cercare di infilarsi in ambienti meritocartici è considerarsi il migliore? Comunque non rinnego di certo una mia vena competitiva. Siamo in competizione anche con noi stessi quando si tratta di sviluppare un gioco invece che un altro perchè consideriamo un gioco più meritevole di un altro. Di sicuro sono convinto di quello che faccio sia in positivo che in negativo. Sono il primo a sviluppare un'idea che ritengo meritevole ma sono anche il primo a cestinare un gioco se questi ha meccanismi farraginosi. E sono anche il primo a dire che un astratto non mio è geniale o pessimo. Quando un gioco è migliore del mio lo ammetto ma anche il contrario. Certe forme di ipocrisia non mi appartengono. Comunque quella frase l'avevo scritta in un contesto “imprenditoriale”a proposito del fatto che vorrei dipendere da meno entità possibili e rendermi il più possibile autonomo proprio per evitare diffidenze e frustrazioni nel caso considerassi meritevole un gioco che invece viene ignorato…tutto qua…
Facciamo finta che non esistano gli Scacchi e che tu un bel giorno nel 2012, con tutto il tuo curriculum di esperienze te li inventi. Mario (o chi per lui) te li pubblicherebbe? NO! E lo sai perché? Perché gli scacchi nel mercato di oggi non farebbero presa per mille motivi 1 – troppe regole 2 – troppi pezzi diversi 3 – astratto 4 – è solo per due giocatori ecc ecc…
Eppure gli Scacchi per me restano il gioco perfetto e li giocano in tanti no? Allora perché nessuno ci investirebbe dei soldi? Tu ce li investiresti dei soldi sugli scacchi (o sulla dama) nel 2012 se non fossero ancora stati inventati?
Pensaci…
Ma se rispondi di sì, allora ti stai facendo offuscare il giudizio imprenditoriale dalla tua passione per gli astratti (un genere che piacerà a te, e a un sacco di altre persone… ma non siete abbastanza per fare mercato a meno di coalizzarvi tutti all'acquisto di un singolo gioco).
Se tutti gli amanti degli astratti volessero una copia di SPLITS allora ok, ma ti assicuro che non è così, per quanto il tuo ego ti dica il contrario…
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