Ciao a tutti, sono Anto, sono nuovo del forum e del sito web. E avrei subito delle domande.. Ho creato un gioco di carte, non con carte già esistenti, ma con carte di mia creazione. Vorrei sapere: 1) esiste un modo per tutelarne effettivamente e d efficacemente i diritti di autore? Se sì, quale? 2) A chi occorre rivolgersi? Ufficio brevetti? SIAE? O chi? 3) Quanto costerebbe? 4) Qual è il modo migliore per monetizzare il gioco di mia invenzione? Cercare di produrlo e commercializzarlo autonomamente? O rivolgermi a editori di giochi affermati? Se si cede il gioco a un editore di giochi, sussiste la possibilità di ottenere una rendita futura sulla commercializzazione del gioco?
Ciao, benvenuto. Sostanzialmente tutte le risposte che cerchi sono nelle FAQ o in giro qui nel forum, ma in breve:
1) esiste un modo per tutelarne effettivamente e d efficacemente i diritti di autore? Se sì, quale? 2) A chi occorre rivolgersi? Ufficio brevetti? SIAE? O chi?
Non è né fattibile né utile, la legge italiana non prevede che si brevettino o si registrino i regolamenti dei giochi da tavolo. Aggiungici che è assai improbabile che qualcuno voglia copiare il tuo gioco (tuo come di chiunque altro, vale a dire) e che se proprio volesse farlo non ci sarebbe registrazione che tenga, basterebbe modificare il necessario per non renderlo identico
4) Qual è il modo migliore per monetizzare il gioco di mia invenzione? Cercare di produrlo e commercializzarlo autonomamente? O rivolgermi a editori di giochi affermati? Se si cede il gioco a un editore di giochi, sussiste la possibilità di ottenere una rendita futura sulla commercializzazione del gioco?
L'autoproduzione è una strada in salita, specie se non sai come muoverti. La cosa migliore è rivolgersi a degli editori e cercare di trovarne qualcuno interessato. Chiaramente se un editore pubblica il tuo gioco ti darà una percentuale del prezzo di copertina delle copie vendute (che non definirei però una rendita, se non vende non prendi un centesimo). Do per scontato che prima di presentare il gioco a un editore tu lo abbia testato fino alla morte (del gioco, ovviamente, non tua ^__^)
Grazie mille per il benvenuto e per le risposte. Per quanto riguarda l'auto-produzione, pensavo di avvalermi del crowfunding, per poi commissionare la produzione delle carte da gioco a qualche azienda che possa farlo, ma non so se è una strada percorribile. Riguardo il proporre il mio gioco ad un editore, il mio dubbio è: se non ho nessun copyright, chi gli impedirebbe di produrselo per cavoli suoi e non ricnoscermi nulla una volta che io glielo ho presentato?
Riguardo il proporre il mio gioco ad un editore, il mio dubbio è: se non ho nessun copyright, chi gli impedirebbe di produrselo per cavoli suoi e non riconoscermi nulla una volta che io glielo ho presentato?
Parlando di ambito italiano ed europeo nessun editore serio la farebbe mai. Potrebbe tecnicamente farlo. Una volta. Poi si sarebbe bruciato del tutto, in quanto la cosa si verrebbe a sapere e automaticamente si giocherebbe futuri autori (che ovviamente non gli sottoporrebbero più alcun gioco) sia una buona fetta di clienti, che in una categoria come questa stanno molto attenti anche a queste cose.
Ci sono, a dire il vero, esempi negativi (vedi la copia di Bang! cinese) che purtroppo vanno controcorrente in questo senso, ma è dimostrato che comunque non ci si può far molto quando viene coinvolto il mercato internazionale, in particolare cinese.
Le tue domande e i tuoi timori sono i classici di chi si avvicina per la prima volta questo settore. Come diciamo sempre, il modo migliore per “proteggere” il proprio lavoro è parlarne in giro il più possibile, portarlo agli incontri IdeaG, nelle associazioni ludiche, in primis per testarlo e provarlo, in secondo luogo per dimostrare anche che quel titolo è ideato da te.
Per quanto riguarda il crowfunding… non è così semplice, non basta raccogliere i soldi e poi farlo produrre a una azienda, c'è tutta una campagna pubblicitaria da mettere in piedi (altrimenti non te lo pledgiano di certo) e tutto il discorso distribuzione e coordinamento fra produzione e distribuzione stessa. Farlo da soli è praticamente un lavoro. Per chi è alle prime armi è molto meglio passare per editori secondo me che imbarcarsi in un'avventura su kickstarter.
Presidente associazione ludica DADODADODICI di Orzinuovi (BS) www.dadodadodici.it
Chiaramente se un editore pubblica il tuo gioco ti darà una percentuale del prezzo di copertina delle copie vendute (che non definirei però una rendita, se non vende non prendi un centesimo).
Piccola precisazione la percentuale non è sul prezzo di copertina delle copie vendute, ma sul prezzo di vendita della casa editrice all'intermediario (distributore, negoziante, ecc…) che è ovviamente più basso del prezzo di vendita finale.
Piccolo consiglio, se pensi di essere un autore di giochi e quindi pensi di essere capace di inventare giochi, non è detto che tu sia anche un editore di giochi. La domanda che io mi farei è: so giudicare il lavoro di un illustratore? di un grafico? di un distributore? so dove produrre a prezzi convenienti il gioco? so come fare una campagna di marketing di un gioco? Se la risposta alla maggior parte di queste domande è no… io non mi imbarcherei nell'avventura della produzione e cercherei semplicemente qualcuno disposto a pubblicarmi il gioco.
"Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est." (Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare) Seneca
Chiaramente se un editore pubblica il tuo gioco ti darà una percentuale del prezzo di copertina delle copie vendute (che non definirei però una rendita, se non vende non prendi un centesimo).
Piccola precisazione la percentuale non è sul prezzo di copertina delle copie vendute, ma sul prezzo di vendita della casa editrice all'intermediario (distributore, negoziante, ecc…) che è ovviamente più basso del prezzo di vendita finale.
Pardon, sono abituato ai libri (tant'è che ho scritto “prezzo di copertina” anziché “di vendita”, errore doppio ^__^;;; )