Cimento: Game Refactoring

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  • #16488
    littlee
    Partecipante

    Con quello che ho inviato io si fa alla svelta…due righe striminzite.

    www.cartebomba.blogspot.com

    #16491
    giudigio
    Partecipante

    Fatto, spero di essere arrivato in tempo.
    Ciao :)

    La vita è una cosa seria...per fortuna c'è il gioco! (A. Randolph)

    #16494
    luccio
    Partecipante

    Mi piace moltissimo l'idea di questo cimento, quello che non mi piace è il gioco su cui farlo.
    Del gioco dell'oca ne hanno fatto una miriade di varianti, fino alla sua forma piu pomposa che è quella di “Talisman”.
    In questi giorni, sono un po' incasinato, spero di poter comunque buttare una bozza di Cimento dell'oca :)

    Non è bello ciò che è bello...
    Ma che bello, che bello che bello!

    #16501
    icata
    Partecipante

                            Refactoring del Giuoco dell'Oca.

    Per il regolamento del gioco fate riferimento alla voce su Wikipedia.

    Sarà proclamato vincitore colui che presenterà
    1. l'elenco più esaustivo e preciso dei problemi identificati
    2. le soluzioni più brillanti e originali.

    non mi e' chiaro se posso mandarti il regolamento alternativo del gioco dell'oca o vuoi solamente un'analisi.

    In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.

    #16576
    Plautus
    Partecipante

    Ecco finalmente i risultati del Cimento!

    Mi sembra interessante aprire con questo excursus storico ad opera di Izraphael:

    Il gioco dell'oca, sebbene sia evoluto in gioco per bambini, nasce in realtà come gioco d'azzardo […] Non deve quindi stupire che ci sia un modo per vincere “al primo tiro” (il 9 se si usa il tabellone classico) o che la fortuna abbia un peso così spropositato. Con la nascita di giochi specifici e in generale con l'evoluzione ludica (anche dei gambling games), il Gioco dell'Oca viene “relegato” a gioco per bambini e rimane tuttora una scelta valida per far giocare bambini molto piccoli insegnando loro nel contempo sia a sommare le cifre dei dadi che a “contare le caselle”.

    La prima cosa interessante che è emersa è che in tutte le proposte presentate sono stati fissati innanzitutto i “punti fermi” ovvero ciò che del gioco andava preservato perché facente parte del suo “intento” o spirito o perché semplicemente ne costituiva un punto di forza. E’ stato utile probabilmente l’intervento di Fantavir al riguardo, che ci ha fatto riflettere su questo aspetto.

    Allo stesso tempo però la maggior parte dei partecipanti ha individuato solo pochi (3-4) di tutti i problemi presenti, risolvendone poi, di fatto, più di quelli dichiarati.

    Questo sembra indicare che molti di noi tendono a pensare soprattutto in termini di soluzioni, di miglioramenti, di regole innovative ma spesso senza aver individuato esattamente quali sono i problemi, che rimangono “impliciti”, anche se poi vengono risolti automaticamente da alcune meccaniche.
    Io questo lo supponevo già (e questo esperimento me l’ ha confermato) e siccome penso che ciò abbia un grosso impatto su come generalmente conduciamo un playtest credo che meriti un post a parte.

    In qualche raro caso invece il problema è stato individuato ma poi non risolto (o non risolto in modo convincente, a mio avviso).

    Prima di discutere le soluzioni proposte dai singoli partecipanti voglio riportare l’elenco di tutte le problematiche che sono state individuate (faccio una premessa: non ho considerato valide indicazioni generiche sui problemi del tipo “il gioco è noioso”: se lo è, è importante individuare esattamente perché).

    Totale casualità
    Questa era semplice da individuare. Non c’è molto da dire: un gioco in cui ogni mossa è governata dal caso, senza nessun modo di controllarlo o di limitarne i danni non può essere davvero interessante.

    Vittoria immediata
    Ottenendo 9 col dado al primo turno si vince subito, poiché si finisce subito su una casella “oca” che permette di ripetere il movimento, e le caselle oca sono tutte a distanza 9 l’una dall’altra fino al traguardo. Ovviamente era un fattore desiderato da chi ha creato il gioco ma rispetto ai canoni “moderni” può essere considerato un problema.

    Mancanza di scelte
    Curioso! Pochi hanno sottolineato questo aspetto, mentre tutti si sono soffermati sulla casualità. Eppure non sono la stessa cosa: la roulette è un gioco totalmente casuale, ma almeno lì una scelta c’è: la somma da puntare. Questo aprirebbe un interessante dibattito, che tratteremo magari in un post separato: che relazione c’è tra aleatorietà e scelte? (N.B. non è questo il caso ma, in altri giochi, mancanza di scelte può anche indicare la frequente presenza di scelte ovvie o forzate).

    Meccanismo di recupero
    Manca un meccanismo che consenta al giocatore più arretrato nella corsa di riguadagnare terreno.

    Nessuna interazione
    Anche questa è piuttosto evidente.

    Regola del traguardo
    Come alcuni hanno puntualizzato, la regola che impone di raggiungere la casella finale con un valore esatto sul dado è noiosa e frustrante. Benché sia in effetti funzionale: il giocatore in testa può essere costretto a ritardare la vittoria mentre altri cercano di raggiungerlo.

    Frustrazione dovuta alla perdita di un turno
    Star fermi un turno senza fare nulla è decisamente frustrante e per nulla divertente (eccetto forse…che per gli altri giocatori!). Quindi, a meno che non ci sia una qualche forma di compensazione (qualcuno dei partecipanti l’ ha prevista) … meglio eliminare questa regola.

    Pagamento della ‘Posta’
    Pochi hanno sottolineato questo aspetto! E invece è importante: nella formulazione originaria il Gioco dell’oca, come giustamente sottolineato da  Izraphael, non era un gioco per bambini, e prevedeva che venissero pagate delle somme di danaro quando l’oca capitava in corrispondenza di determinate caselle. Il vero problema, secondo me, è che questa meccanica è del tutto slegata dal resto del gioco: non incide sulle condizioni di vittoria né si integra con le meccaniche di movimento, tiro dei dadi ecc…(cosa che invece avviene in altri giochi d’azzardo, come il poker).  Manca quello che a me piace chiamare Ingranaggio, cioè un anello di congiunzione tra meccaniche. Già un piccolo accorgimento come, ad esempio, la possibilità di “pagare” per avanzare di un tot la propria oca sarebbe un passo avanti in questo senso (e infatti Izraphael e Schopenhoffen hanno escogitato qualcosa del genere).

    Ripetitività (o in altri termini bassa Longevità)
    Pochi  hanno sottolineato questo aspetto (anche se molti l’ hanno risolto inconsapevolmente attraverso le loro proposte): il tabellone è sempre uguale, quindi le partite saranno sempre simili.

    Ambientazione
    L’ambientazione è appiccicata sul gioco e non ha alcuna influenza sulle meccaniche.

    Nel post successivo trovate i commenti sulle singole varianti inviate.

    Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!

    #16577
    Plautus
    Partecipante

    Veniamo ora alle proposte dei singoli:

    Oche in gioco (Babachow) Le oche si muovono grazie a delle tesserine numerate. Ogni giocatore dispone di alcune tessere in modo che la somma totale dei movimenti sia uguale per tutti. Simpatica l’idea di differenziare le oche (una magra, una grassa ecc… ) e quella dell’oca che “salta in groppa” ad un'altra oca quando raggiunge la sua stessa casella, per prendere un passaggio (apprezzo l’onestà nell’aver dichiarato che non è proprio farina del tuo sacco).
    Attenzione: il problema che riporti relativo alle caselle di “resta fermo un turno” non esisteva nel gioco originario, l’ hai introdotto tu con una tua meccanica di movimento! Il problema del Traguardo inoltre non viene certo risolto dalla tua proposta, anzi, mi pare che diventi ancora più frustrante: come fai a vincere? Rimani fermo finché uno degli avversari non ti consegna la tessera giusta?
    Una precisazione: il meccanismo per cui quando capiti su una casella alzi una carta per vedere cosa ottieni non ha niente a che vedere col “push your luck” che citi tu (che si ha, banalizzando, quando si ripete un’azione più volte, aumentando il guadagno ma anche il rischio di perdere tutto).

    Gioco dello sporco anatroccolo (detto anche l'oca imbrogliona) (Schopenhoffen) Intrigante il nome e molto carina l’idea, semplice e risolutiva di un bel po’ di problemi. Ogni giocatore tira il dado di nascosto e può poi scegliere il risultato da dichiarare (che può essere diverso da quello reale); se nessuno obietta si muove del numero di case dichiarate ma se qualcuno dubita e scopre l’inganno sarà lui a muoversi del valore dichiarato; se in caso contrario il dubitante si fosse sbagliato dovrebbe consegnare un “gettone” al giocatore ingiustamente accusato. Se non si hanno gettoni non si può dubitare. La meccanica non è in effetti molto originale ma trovo che qui sia azzeccatissima  e inoltre un bambino potrebbe e vorrebbe giocarci di sicuro. A mio parere comunque, chi dubita dovrebbe rischiare qualcosa in più che un semplice gettone (es. se si sbaglia arretra di una casella).
    Bravo per aver individuato il problema della Posta. Interazione molto alta in questa variante.

    La corsa delle oche (Luceluce83) Unica, insieme a Paolo, ad aver sottolineato il problema dell’ambientazione! Ma si poteva sfruttare meglio : – (. Comunque il gioco è il più ricco di scelte (forse troppe) tra quelli presentati: ogni giocatore ha a disposizione 4 oche che si piazzano sul tabellone in modo da creare una corsa a staffetta: parte la prima oca, raggiunge la seconda cui passa il “testimone” e così via. Ogni oca ha una velocità differente (un fattore compreso tra 1/2  e 4 che va moltiplicato per il tiro del dado). Inoltre alcune carte speciali permettono di modificare il risultato. Ogni oca ha un chicco di mais che può lasciar cadere su una casella: la prossima oca che vi capita resta ferma un turno per mangiare il chicco (di cui quindi si impossessa): una “compensazione” che attenua la frustrazione del rimanere fermi. Le regole nel complesso sono, a mio avviso, un po’ farraginose: un po’ di linearità in più (eliminando eccezioni e sotto-regolette) gioverebbe.  Non mi convince per niente l’idea che una stessa oca, per una serie di casi fortuiti, possa correre due volte al posto di una sua compagna di staffetta.

    Foie Gras (Izraphael) Complimenti per la conoscenza precisa della storia e del regolamento. Veniamo al cimento: tralasciando il titolo (a dir poco raccapricciante, povera oca!) non sono d’accordo sul problema “durata incontrollata”, mi viene difficile pensare a una partita che duri più di qualche minuto. La variante proposta è semplice, pulita e funzionale: ogni giocatore dispone di un tot di gettoni ‘gourmet’ (che possono essere guadagnati in vari modi) da spendere per modificare il tiro del dado. Il dado viene scelto da un pull di 4 dadi tirati tutti insieme; sceglie per primo il giocatore che è più arretrato nella corsa. Quando due oche si incontrano sulla stessa casa i giocatori si sfidano a Porca l’oca, una sfida a chi fa il tiro più alto con un dado speciale, che consente di avanzare o (in caso di perdita) arretrare ulteriormente. Mi sembra ci sia un errore nel meccanismo della sfida: al difensore non conviene mai “ritirarsi” ma sempre “difendersi”. La cosa cambierebbe se il difensore dovesse pagare un gettone per difendersi (potrebbe non averne) e due per contrattaccare.
    Comunque, a parte questo dettaglio tecnico, nell’idea c’è tutto: tattica, strategia nella gestione dei gettoni, alea tenuta sotto controllo, meccanismo di recupero per chi rimane indietro. Interazione diretta (nel Porca l’oca).

    Non t’arrabbioca (Fantavir) Hai puntualizzato, giustamente, il problema della vittoria immediata. Faccio riferimento al primo regolamento da te proposto perché il secondo non è molto chiaro e anche perché in effetti la proposta doveva essere unica. E’ ispirato al gioco Non t’arrabbiare. Ogni giocatore ha due oche, e dopo aver tirato i due dadi sceglie come dividerli (uno a ciascuna oca o la somma dei due a un’oca sola). Si vince portando entrambe le oche al traguardo. Non è specificato l’ordine in cui eseguire le mosse. Quando si arriva su una casella già occupata da un avversario questo torna alla casa di partenza. : – ( un po’ frustrante.. non trovi?

    Littlee Per tua scelta fuori concorso, hai fatto un’analisi filosofica della componente di azzardo presente nel gioco. Condivisibile o meno (è soggettivo) ma è un punto di vista interessante. Potresti postarlo se vuoi….

    GooseGoose (Khoril) Complimenti: l’elenco più preciso dei problemi (5 su 10). Pensavi davvero di risolvere il problema della ripetitività sostituendo il tabellone con 63 (!!!) tessere da disporre sul tavolo? (il setup rischia di essere lungo quanto il gioco…).  : -)
    I giocatori muovono la propria oca calando una carta di valore compreso tra 2 e 12 (ognuno ha un set di carte). Arrivati a destinazione si scoprono la tessera di arrivo e quelle adiacenti. Il giocatore guarda poi il colore della tessera di arrivo e (segretamente) quello della tessera posta più avanti a una distanza pari al valore della carta giocata e si sposta su quest’ultima se i colori coincidono. Sinceramente non vedo come si possa avere un controllo reale sul movimento, che permetta di sfruttare il tatticismo. L’interazione rimane molto bassa e tra l’altro del gioco originario non è rimasto praticamente nulla…

    Il gioco dell’oca e del cigno (Giudigio) Il tabellone di questo gioco (ambientato nello spazio) è composto da due spirali rappresentanti delle galassie, di cui una ha un numero doppio di case rispetto all’altra. Ogni giocatore ha una pedina per ogni spirale. Si vince portandole entrambe al traguardo. Il tiro di due dadi permette di scegliere come distribuire i movimenti delle due pedine, e alcune caselle “buchi neri” consentono il passaggio dalla spirale grande alla piccola,  sulla quale, fra l’altro, vengono piazzate tessere pescate a caso (con vari effetti). Soluzione funzionale ma non particolarmente entusiasmante. Interazione ancora molto bassa (ma poi l’ambientazione..che c’entra?)

    Il mangime – Espansione (Paolo) Unico ad aver sottolineato il problema di “recupero del giocatore arretrato”. Veniamo alla variante, che ha il pregio di poter essere giocata usando esattamente lo stesso materiale del gioco originario (i gettoni della posta, o le monete se preferite, diventano dei “chicchi di mais”). Le oche starnazzanti, durante la loro corsa, prendono i chicchi di mais che trovano, e possono poi utilizzarli per vari scopi (ritirare i dadi, aggiungere punti movimento eccetera). Il mais pagato rimane sulla casella dell’oca, e potrà essere preso dalla prossima che vi capita. L’interazione si porta così a un livello medio.  Il Mangime è una variante semplice e risolutiva di “tutti” i problemi.
    Ti propongo questa aggiunta, sempre nell’ottica “ambientazione”:
    c’è una volpe, che insegue le oche, e che il giocatore può muovere di 6 – x case (dove x è il valore ottenuto sul dado); ogni volta che la volpe cattura un’oca questa deve spostarsi di tre case indietro per sfuggirle (il traguardo è la fattoria), oppure pagare del mais per scappare in avanti.
    Poi lo proporrei alla Fantasy Flight, che ne dici? :D

    Il Gioco delli Orchi (Icata) Sull’analisi dei problemi…ti potevi sforzare un po’ di più! (es. che vuol dire.. “non è un gioco strategico” ?) Il gioco che hai proposto  è evidentemente fuori concorso.. perché non ha niente a che vedere col gioco originario, ma chissà…magari a qualche editore piacerà!

    In allegato potete trovare una tabella che riporta, per ogni partecipante, i problemi individuati e quelli risolti (cui corrisponde un sistema di punteggio).

    Dopo lunga e ponderata riflessione ho deciso di proclamare vincitore di questo cimento…. (rullo di tamburi)

                                IZRAPHAEL

    (a parità di punti con Paolo; ma la sua variante mi sembra più ricca e divertente).

    Menzione d'onore a Schopfenhoffen e Paolo, per aver presentato due varianti interessanti.

    Se volete presentarmi dubbi, precisazioni o obiezioni sono a vostra disposizione.
    Spero comunque che questo cimento vi abbia divertito e ci abbia fornito interessanti spunti di discussioni future.

    Grazie a tutti!
    Walter (Plautus)

    Quando l'allievo è pronto... il maestro arriva!

    #16578
    Schopfenhoffen
    Partecipante

    Penso che sia atata una gara emozionante.
    E' molto interessante l'analisi così condotta. E trovo anche che sia molto efficace.
    Ho mandato due idee non riuscendo a decidermi (e non sapendo come ci si cimentasse), ma vedo che Plautus ha automaticamente cestinato l'altro (Il gioco dell'oca normalizzata) e forse devo dire a ragione..
    Mi ritengo soddisfatto, e la prossima volta darò di più. In effetti ho investito giusto qualche ora.. Be' diciamo il giusto per essere un cimento e non un progetto.
    Spero che prima o poi farò davvero qualche test di questo giochillo, magari funziona anche..

    Bravo Plautus, per l'idea del cimento, per la pervicacia, e per l'analisi dei giochi (e anche per la rapidità nel rispondere)

    Inserire citazione a scelta

    #16579
    PaoLo
    Partecipante

    Complimenti a Izraphael per la vittoria, e di nuovo a Plautus per l'idea del Cimento e l'esaustività delle risposte. Allego il mio raffinatissimo ed elaboratissimo regolamento.

    "E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
    #16580
    littlee
    Partecipante

    Complimenti a Izraphael per la vittoria…E complimenti a Plautus per questo gran Cimento: ti prego, concedi un po' anche a noi una piccola parte della tua mente!!!

    Come da programma ecco la mail che ho inviato:

    Premetto che non amo molto la filosofia nei giochi, per me i giochi devono fermarsi al semplice stimolo per la mente, devono essere dei passatempi più o meno impegnativi ma non devono creare problemi mentali su questo o su quel significato interiore.
    Comunque, girovagando per internet si legge molto sulla filosofia e sulle metafore che stanno dietro a questo gioco, ma non si parla mai della posta che secondo me è un po' il fulcro. Adesso è un gioco per bambini ma la maniera giusta per giocarci secondo me è scommettendoci soldi: ogni giocatore deve piazzare una posta (decisa all'unanimità) e poi aspettare la fine della partita, determinata totalmente dal caso, per vedere se le sue tasche si riempono o si svuotano.
    In fondo il gioco d'azzardo è un must dell'uomo insieme all'alcool, alle droghe, al sesso e al rock&roll (forse questo no), non c'è da stupirsi se un re ha apprezzato tanto questo passatempo, quando sei abituato a giocare con i semplici dadi un gioco che mantiene un po' più di suspance senza però snaturare la componente totalmente casuale del risultato rende le giornate ancora più piacevoli. E poi se si è ricchi si può alzare la posta il che rende il tutto ancora più emozionante, è come se  si puntassero diecimila euro sul numero 4 della roulette, l'attimo prima che la pallina si fermi (sicuramente su un altro numero) si sente una scarica elettrica dietro la schiena che sparisce subito dopo lasciando spazio ad una irrefrenabile voglia di puntare ancora.
    Per me il gioco dell'oca è concepito talmente bene da non necessitare di modifiche tecniche, perfino la sequenza delle caselle speciali è talmente giusta che qualsiasi modifica lo renderebbe meno piacevole.
    L'unica modifica che mi sentirei di consigliare: obbligare chiunque vuole giocare ad usare solo ed esclusivamente soldi veri come posta, si sentiranno molte più emozioni così che non con una qualsiasi modifica strutturale o estetica, la posta si alza in automatico durante il gioco (tutte le volte che si paga la posta si aggiungono un po' di soldi alla pila iniziale), e poi non c'è mai un giocatore più in vantaggio di un altro grazie alle caselle che spostano le pedine.
    Una postilla per la grafica. Il tabellone più bello che ho trovato è su http://www.giochidelloca.it

    Paolo

    www.cartebomba.blogspot.com

    #16581
    icata
    Partecipante

    Il Gioco delli Orchi (Icata) Sull’analisi dei problemi…ti potevi sforzare un po’ di più! (es. che vuol dire.. “non è un gioco strategico” ?) Il gioco che hai proposto  è evidentemente fuori concorso.. perché non ha niente a che vedere col gioco originario, ma chissà…magari a qualche editore piacerà!

    ahahah mi sembra piu' che giusto

    vi allego il gioco giusto per darvi un esempio di come si faccia a creare un gioco che non ha niente a che vedere con il cimento :- D (logicamente secondo me è assolutamente attinente).

    In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.

    #16582
    Izraphael
    Partecipante

    Ehm, Plautus, hai ragione, sulla ritirata di Porca l'Oca m'è scappato un 5 anzichè un 2, quando posto il regolamento metto la versione corretta. Anche l'idea di costi incrementali non è male, solo che non vorrei che finissero troppo presto i segnalini :)
    Il terribile nome (dovevo mettere qualcosa di cattivo gusto, sennò non era farina del mio sacco) deriva semplicemente dal fatto che 'ste povere oche s'ingozzano dall'inizio alla fine del gioco di segnalini gourmet.

    Comunque ti ringrazio della “fiducia”, devo dire che a scriverlo mi sono divertito e credo sia questo quello che conta…

    Marco Valtriani
    Red Glove Edizioni & Distribuzioni
    Lead Designer
    --
    Board Game Designers Italia

    #16590
    Khoril
    Moderatore

    credo che come al solito il mio regolamento sia stato scritto da cani.

    ve lo sottopongo, sottolineando che è possibile gestire le tessere del percorso modificandolo ogni volta che la mia oca lascia la casella.

    #16591
    Babachow
    Partecipante

    Veniamo ora alle proposte dei singoli:

    Attenzione: il problema che riporti relativo alle caselle di “resta fermo un turno” non esisteva nel gioco originario, l’ hai introdotto tu con una tua meccanica di movimento! Il problema del Traguardo inoltre non viene certo risolto dalla tua proposta, anzi, mi pare che diventi ancora più frustrante: come fai a vincere? Rimani fermo finché uno degli avversari non ti consegna la tessera giusta?

    Grazie dei commenti e del grande lavoro di analisi e sintesi !!!

    Dalla tabella allegata mi pare che avessi anche indicato tu come esistente e frustrante il problema del “fermo un turno”, come mai dici che l'ho introdotto io ?
    Ho cercato solo di mitigarlo (hai perfettamente ragione sull'errata interpretazione del “push your luck”) mettendo le tesserine coperte (oca o fermo un turno) che fanno ritornare in gioco un po' di fattore fortuna.

    Il meccanismo del taglio del traguardo finale impone un impone un minimo di calcolo fra le tessere in mano a me (e quindi i punti che posso eventualmente regalare agli avversari per fargli sballare i conti) e quelle in mano agli avversari (e che quindi possono regalarmi punti o far sballare il calcolo a me). Taglio quindi il traguardo sia facendo il calcolo giusto delle tesserine che ho in mano io e che mi devo tenere per lo sprint finale esatto, ma anche in base a quello che gli altri potrebbero giocare.
    Mi sono un po' immaginato quindi queste oche di “forma” diversa che sgomitano all'arrivo spingendosi e tirandosi. Ecco anche perchè non ho indicato l'ambientazione come un problema; le oche che fanno caciara all'arrivo per vincere mi sono sembrate azzeccate ;)

    Un mezzo punto in più me lo sono guadagnato ? ;)))

    PaoloP

    #16592
    Babachow
    Partecipante

    Prima di discutere le soluzioni proposte dai singoli partecipanti voglio riportare l’elenco di tutte le problematiche che sono state individuate

    La casella “oca” che sembra essere presente in molti tabelloni vecchi riportati qui http://www.giochidelloca.it/index.php potrebbe essere da ritenere secondo te un problema alla pari di quello “fermo un turno” oppure rientra nella categoria “fortuna” (ma allora anche il fermo un turno ne fa parte) ?

    Io avevo cercato di accorparli come problemi legati alla fortuna, ma distinti dal puro tiro dei dadi.

    Allego la mia sintetica lista di regolette.

    Paolo

    #16593
    giudigio
    Partecipante

    Un bellissimo Cimento,
    complimenti a Plautus per l'analisi (scheda riepilogativa compresa),
    ammetto che le galassie poco “appattano” con il gioco….diciamo che la forma a spirale del percorso del gioco dell'oca, molto simile al modello più ricorrente di galassie nell'universo, mi hanno spinto a utilizzare questa “location”.
    Complimenti ancora! :D

    La vita è una cosa seria...per fortuna c'è il gioco! (A. Randolph)

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