– Fanari, di Andrea Nari: un gioco solo apparentemente semplice di piazzamento ambientato in un parco da illuminare.
Pensavo dovessero essere giochi astratti
Temo che la definizione di “gioco astratto” si auna di quelle domande che terminarono l'universo(cit.) . CMQ è un astratto nello stesso senso in cui sono astratti gli Scacchi, Nefatavl oppure, per arrivare ai nostri tempi, Epaminondas o Buffalo.
e visto che son 7 giochi… spendiamole altre due parole per gli altri giochi
Giusto!
2.4.10.men di daniele Tedesco.
Un gioco strategico dalle molte potenzialità e che si presta a diversi “scenari” giocabili (un paio già presenti nel regolamento inviato). A mio avviso “soffre “un po' la condizione di astratto e lo vedrei meglio come gioco più “ambientato”. NEcessita di unpo' più di sviluppo e sicuramente di un regolamento un po' più chiaro, ma ci sono le potenzialità
Caduta, di Emanuele Briano Un gioco senz'altro interessante e che potrebbe piacere al pubblico di Caldè per le sue implicaizoni matematiche, ma che purtroppo “manca completamente” il bersaglio del Cogita, con la sua informazione assolutametne incompleta.
Quanto ai finalsiti.. no nvorrei anticipare giudizi prima, per l'appunto, della finale ,ma lacio agli autori eventuali spiegazioni.
Un gioco strategico dalle molte potenzialità e che si presta a diversi “scenari” giocabili (un paio già presenti nel regolamento inviato). A mio avviso “soffre “un po' la condizione di astratto e lo vedrei meglio come gioco più “ambientato”. NEcessita di unpo' più di sviluppo e sicuramente di un regolamento un po' più chiaro, ma ci sono le potenzialità
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perfetto.. almeno ho un riscontro… devo pur capire cosa sbaglio
"Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione."
Il mio Eolo è un gioco molto semplice di carta e penna, le regole stanno in una pagina, potete giocarlo con chi vi pare in 3 minuti, ovunque. E' nato da 10 minuti di downtime tra una lezione universitaria e un'altra
I giocatori si alternano nel colorare un'area del campo (disegnato a caso ad inizio partita) che sia ancora bianca e che sia adiacente all'ultima area colorata dall'avversario. Quando colori un'area, fai 1 punto per ogni altra area del tuo colore adiacente a quella che hai appena colorato. Due regole ancora: se non ti è possibile colorare (tutto occupato intorno all'ultima area colorata dal tuo avversario) allora puoi colorare dove vuoi. Ci sono delle aree che, colorandole, ti danno un potere one-shot da spendere in futuro. Vince chi fa più punti ovviamente.
20milapaguri sotto ai mari invece è un gioco con meccanica descrivibile come “mancala+camel up” , con le pedine del proprio colore che devono arrivare al traguardo ma il più tardi possibile. Prima arrivano, meno punti fanno. Ma se arrivano troppo tardi, non fanno proprio punti. Anche qui ad inizio partita ci sono due tesserine che vengono piazzate sul percorso per attivare speciali effetti quando muovi in quella casella.
Un punto cardine di entrambi i giochi è legato alle “aperture” che solitamente affliggono i giochi astratti. Qui il problema è stato ridimensionato facendo sempre un setup variabile. Sebbene questa non sia una cosa nuova, a volte non viene usata nella creazione di un nuovo gioco astratto. Per me è invece molto molto importante, perché taglia la testa al toro in maniera semplice ed efficace, garantendo al gioco una elevata longevità e allo stesso tempo evita la bestia nera delle aperture. Noiose e “brutte” a mio avviso.
I tre giochi hanno raccolto il gradimento quasi generale dei giocatori, che hanno dato quasi tutti valutazioni molto alte ai tre finalisti.
La calssifica finale è stata, comunque…
al terzo posto Eolodi Martino Chiacchera.
é stato giudicato “il perfetto gioco da ristorante” perchè divertenten e giocabile solo con l'uso di un paio di penne ed un foglietto. Dopo il torneo si stavanpo sperimentatno strategie “estreme” che potrebbero avvantaggiare un o l'altro giocatore in modo determinate, ma non si è arrivati ad una conclusione certa.
al secondo posto 20.000 paguri sotto i mari di Martino Chiacchera e Guido Albini
Il gioco ha entusiasmato epr la sua meccanica semplice e al contempo elegante. Ha destato qualche perplessità il pescie pagliaccio, specie quando capita (è successo in un paio di partite) all'ultima casella prima dell'arrivo. che ha reso il gioco molto caotico.
e dunque vincitore Vortix di Samuele Nimis Che dire, il gioco ha letteralmente “Incollato ” i giocatori. L?unci punto debole è stata la lunghezza della artita, giudicata da alcunu eccessiva per il tipo di gioco.