Contratto di edizione – punto 8

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  • #736
    wallover
    Partecipante

    8. L’Autore avrà diritto a (…) ((…)) copie gratuite del prodotto e potrà acquistarne altre al prezzo scontato del (…)% ((…) per cento) rispetto al prezzo di vendita praticato dall’Editore a soggetti che non svolgono in modo professionale l’attività di vendita di giochi (es.: privati, imprese o enti non esercenti abitualmente il commercio, etc.).

    Poco da dire anche qui. Normalmente all’autore vanno dalle 12 a XX copie del gioco prodotto. E’ pratica comune lasciare la possibilita’ all’autore di acquistare altre copie al prezzo di favore per proprio uso: normalmente destinate ad amici, parenti e playtesters, ma anche copie per recensione, per editori stranieri o destinate alle ludoteche. Bisogna dire che normalmente spetterebbe all’editore coprire queste ultime categorie, ma alcuni editori non lo fanno.
    Alcuni contratti specificano che queste copie non debbano essere vendute a scopo di profitto, per non ostacolare l’attivita’ di vendita dell’editore.

    Post edited by: wallover, at: 2008/02/18 12:46

    Walter Obert

    #8803
    Angiolillo
    Partecipante

    Sulle copie omaggio ok, anche se 12 è già una buona cifra (ho visto numeri inferiori). Al di là del contratto, comunque, gli editori astuti lasciano qualche copia in più specie se l’autore specifica di usarle a fini promozionali.

    Sullo sconto, di solito lo vedo praticato sul prezzo di listino: che non è necessariamente quello di vendita al pubblico, non essendo vincolante, ma è il prezzo al pubblico suggerito dall’editore. Di solito nella mia esperienza l’editore paga tra il 50% e il 70% del prezzo di listino: dal momento che sulle copie che vanno ai distributori l’editore ci ricava attorno al 50% (ma chi è nel commercio magari mi smentirà) trovo questa scontistica più equa, altrimenti l’editore guadagnerebbe un bel surplus sul suo autore e ciò non mi pare carino. IMHO.

    In ogni caso, anche con uno sconto del 50% l’editore ha un guardagno diciamo “normale” sulle copie che dà all’autore. Per cui, se capita che ogni tanto questi rivenda qualche copia non si crea un danno diretto. Certo, se l’autore si mette sistematicamente a comprare copie con sconto e a rivenderle può turbare i piccoli equilibri del nostro piccolo mercato, per cui la clausola di divieto è comprensibile.

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