Tutto esaurito, bei giochi, bellissima gente. Tanta stanchezza.
Non so se ha senso fare un report. Vorrei solo ringraziare moltissimo quelli che hanno partecipato, in particolare coloro che hanno dato una grandissima mano in cucina.
Personalmente sono molto soddisfatto, anche sono riuscito a giocare meno di quello che avrei voluto.
Ecco una lista dei giochi provati:
The kage – di Roberto Pestrin. Ben congegnato, piuttosto simulativo, anche se assurdo da giocare in sei. Non ho molti consigli se non quelli già dati anche da altri sul posto: aumentare la giocabilità a discapito della simulazione, e provarlo con combattenti più ‘variegati’ (facendomi concorrenza da solo, ti suggerisco dei bei robot!). Da provare anche le carte da svelare solo in ordine di iniziativa.
Awele Multiplayer – di Yari Piras. Premetto che non sono un astrattista. Gioco che funziona, ma che rende quasi impossibile programmare la propria mossa prima che arrivi il proprio momento di giocare. Inoltre una serie di piccole regole forse non così necessarie ‘sporcano’ l’eleganza e la pulizia che dovrebbero contraddistinguere un astratto.
Shadows in the fog – di Fabrizio Aspesi. Questo lo avevo già provato due se non tre volte, ed è sempre un divertimento provarlo. Difetto principale è che il gioco non scala molto bene, ed in sei si creano dei tempi morti, specie per chi di volta in volta non partecipa alle avventure, purtroppo lunghi.
Profiler – di Alberto Menoncin. Questo l’ho già massacrato in loco, e mi è spiaciuto farlo. L’idea è molto carina in sé, ma purtroppo ci sono troppe poche scelte da fare, anche se questa carenza di scelte è camuffata dalla soddisfazione di sapere sempre più o meno cosa fare. La carta “scambia obbiettivi” è un abominio.
Camion sui triangolini – di Alberto Menoncin. Anche questo gioco, con una bella meccanica di base, risente del problema di un tavoliere troppo variabile di turno in turno, che rende imprevedibile pianificare. Risultato: i tempi si allungano inutilmente. Ridurre le tessere da girare e mettere meno ostacoli potrebbe aiutare.. Pessimo lo sverniciare sulla track segnapunti .
Wizards of qualcosa – di Iz. Un gioco ‘espandibile’ di combattimenti tra maghi (che ci ricorda?). Le idee e le meccaniche sono ben congegnate e menarsi dà sempre gioia. Un test su questo gioco non basta per farsi un’idea precisa. La mia impressione già comunicata è che ci fossero troppi ‘attachment’ e poche ‘combo’. Non si creavano situazioni particolarmente forti, ma solo personaggi particolaramente forti.. Da riprovare, ma la strada è promettente.
Caligula – di Pierluca Zizzi. Playtest non terminato per sopraggiunto impegno. Bel gioco, già provato in una versione precedente a Piossasco, ora pulito e reso ancora migliore. Da capire come girano i punti vittoria, perché non si creino divari difficili da recuperare già dopo due round. Ma è un probabile acquisto ad Essen.
Glory to Alhambra – di Carlo Lavezzi. No, il titolo non è quello ma non mi ricordo, e il flavour è simile a questi due giochi messi assieme. Il che è cosa buona. Gioco con belle idee, che già funziona e che potrebbe forse essere ancora migliorato. Ma non è lontano dall’avere un suo perché sul mercato. Peccato non sia veramente un gioco di carte (fallo con delle tessere, guadagni anche di più su ogni copia venduta!).
Ash – di Piero Cioni. Axis and Allies rivisto dal nostro Piero nazionale. E decisamente ‘improved’. Molto bella la meccanica di pianificazione e di recupero delle azioni spese. Peccato avere interrotto con gli italiani alle porte di Mosca, ma senza più attacchi in mano… Impatto più che positivo, speriamo possa essere il secondo Monster Game di questo autore…
Ecco, questi sono i giochi che sono riuscito a provare, oltre i miei. Se qualcuno vuole fare il proprio report, parlando di giochi o di massimi sistemi, si accodi volentieri.
ciao, e alla prossima!
Paolo
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Come già detto altrove ringrazio tutti di tutto!!
passo quindi velocemente al Report:
Awele Multiplayer: carino e divertente, ridurrei le regole speciali, molto carina l’idea della posta in quanto tiene alta la tensione anche in finale di partita
Power Up di Paolo: gioco di robot veloce, carino, molto dadoso, altamente mortale. Brillante e dinamica riduzione (dal punto di vista delle regole) di Battletech, da calibrare le carte equipment e magari portare a 13 il totale di punti struttura. ricordo l’idea del “dado Radar” e suggerisco, a proposito della carta raffreddamento (che attualmente ritengo troppo forte) , eventualmente, con l’inserimento di quella carta,di ridurre di 1(o2?) il pool totale di dadi(scritto direttamente sulla carta), in tal modo potrebbe essere pensabile ipotizzare carte raffredamento più potenti ma che riducono maggiormente il pool di dadi.
Ancient 1(1) di Paolo Mori: Brillante e dinamica riduzione (dal punto di vista delle regole) di Warhammer Fantasy, Molto carino e divertente (ho vinto!!) . Non ho particolari suggerimenti, immagino che per un gioco del genere l’unico sistema di valutazione dell’equilibrio sia solo la legge dei grandi numeri. Buon Lavoro
All’ombra del Camioncino di Menoncin: divertente e cervellotico gioco, da capire bene quale potrebbe essere l’hardware più funzionale, a me l’idea delle sverniciate anche sulla track del punteggio piaceva
Olimpiadi di Paolo Mori: quello che tra i giochi di paolo provati mi è piaciuto meno(sono arrivato ultimo!!), forse per questioni di gusto, fondamentalmente un gioco astratto con ambientazione un po’ posticcia, secondo me da ambientare un po’ più fortemente
e ripensare ad una posizione del segnalino iniziativa più ghiotta, chi arriva quarto si trova in una condizione più sfigata di chi arriva 5 che si beccava l’iniziativa (o era 6? comunque non cambia)
Città di Virginio: Bello! (ho vinto), un suggerimento a posteriori riguardo la track militare: diventa particolarmente forte maggiore è il numero di giocatori, stabilirei quindi un numero fisso di pillage (non in base alla distanza sulla Track)da un giocatore a propria scelta, magari 1 con il primo segnalino, 1 da un giocatore e 1 da un altro al secondo segnalino ed infine 1+1 ovvero 2 da un unico giocatore o 1 da un giocatore e 1 da un altro al terzo segnalino. Al momento ritiro l’ipotesi avanzata in corso di partita relativamente al momento in cui abbassare il valore d’asta, in fondo ho saputo avvantaggiarmi e alla fine il distacco tra i giocatori non era enorme.
Caligula: gioco di bastardate, nelle mie corde sebbene per i primi 2 turni non avessi praticamente capito una sega anzi peggio, il contrario di quello che si doveva fare… da rigiocare.
Pentole delle streghe di Simone: bellissimo gioco sulla memoria, sebbene sia completamente negato per questo tipo di gioco. l’unico difetto che ho trovato è… che non posso ancora acquistarlo… muoviti a farlo editare
Wizards of (the coast?) di Izzi: a parte gli scherzi divertente gioco(ho stravinto!!) collezionabile che su alcuni aspetti mi ha lasciato un po’ scettico ovvero alcune implicazioni strategiche un po’ strane sebbene mi abbiano detto che grazie alla presenza di altre carte questi dubbi vengano messi all’angolo, mi ha lasciato inoltre perplesso l’idea che debba per forza giocare una carta combat su una creatura per farla attaccare. da rigiocare per ulteriori valutazioni.
Mercante di pietre: Gioco che funziona ma che non rientra nei miei gusti, le meccaniche sembrano però filare liscio.
T-rex: gioco carino anzi adesso che ricordo.. Bellissimo (Ho vinto), da trovare uno stratagemma affinchè qualcuno non possa barare quando pesca dal sacchetto.
The kage: beh.. Game of the Millenium!! che dite?? sembra un giudizio lievemente di parte?? ma noooooo… a parte gli scherzi ringrazio tutti coloro che ci hanno giocato fornendomi idee suggerimenti per migliorarlo e soprattutto entusiasmo
Forse ho dimenticato qualche gioco (l’ho sempre detto che il gioco dei calderoni non è per me) magari provvederò in seguito!!
ciao ciao
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
Insomma, il succo è che faccio “brillanti e dinamiche” riduzioni. Mi piace. :laugh:
:
infatti avevo brutalmente fatto copia e incolla!!! solo che mi son dimenticato di farlo notare!!
Effettivamente proporre alle 2 di notte una partita a 6 a the kage poteva risultare un po’ pesantino, è che mi mancava il test a 6 e l’occasione era ghiotta.. era come per uno scienziato avere di fronte 6 bianchi topolini… come non resistere! effettivamente he kage pare renda bene da 2-4 giocatori
mandi mandi
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
Comincio ringraziando calorosamente tutti coloro che si sono prodigati in più momenti per far divertire i miei figli, soprattutto Moemi, che sarà così contenta di tornare a torturarv… ad allietarvi anche i prossimi anni 😆
La presenza poi di molti nuclei familiari ha accentuato ancora di più l’aspetto conviviale del ritrovo, differenziandolo ancora più pesantemente da Piossasco. Se a Piossasco c’è un’atmosfera da caccia al giocatore e attaccamento al proprio tavolo (a parte Paolo che invece subisce solitamente un affogamento da eccesso di playtester e incatenamento al suo tavolo) a Berceto si è vissuta un’atmosfera opposta: è capitato più volte di vedere giocatori che si guardassero in faccia chiedendosi muti “..e adesso che si prova?” e andassero pure a cercarsi regole di giochi abbandonati dagli autori.
Riflettevo che non riesco a capire se i miei standard di giudizio si sono abbassati o se la qualità dei giochi che ho provato era mediamente alta rispetto ai titoli sul mercato… (oppure Paolo ha comprato troppo vino, come taluni sostengono)
Sta di fatto che nonostante la mia insofferenza per i titoli sull’astratto andante mi è piaciuto praticamente tutto:
partendo dall’astratto di Yuri che MAI avrei voluto provare sul posto e che invece mi ha incollato al tavolo a seguire una partita altrui. Bell’adattamento, come gli ho già detto
proseguendo col gioco sul consiglio dei quattro di MagoSimone che, nonostante troppo astratto, dal punteggio non stimabile fino alla conclusione e indubbiamente ampiamente da ritoccare anche pesantemente (per i miei gusti), ha stimolato la mia mente invece che annoiarla: segno che ha quella diversità che vale la pena di condire in modo giusto e portare avanti
il The Kage di Roberto, all’opposto, non ha nulla di veramente rivoluzionario ma mi dà l’idea di essere veramente ben implementato (certo le carte scritte a penna e evidenziatore non potevano stupire e stimolare i giocatori ma…) e mi sono divertito molto a giocarlo mettendone in luce l’unico vero neo del gioco multigiocatore: perchè picchiare gli altri se basta scappare e aspettare che si ammazzino di botte a vicenda? Basta un incentivo al picchiaggio e il gioco è a posto (personalizzazioni dei personaggi per editori american style a parte che sono sempre apprezzabili dal sottoscritto, meno da altri).
Ho portato per un bel pezzo con me la tua grandiosa risata da Babbo Natale che scalda il cuore
di Vasco de Gama di Marian… ah no, di Paolo, sinceramente, eviterei di parlarne perchè mi pare se ne sia già parlato fin troppo. Aspetto paziente di poter comprare la mia copia dopo Essen, sperando non ritardi oltre per il bene di tutti
ho poi fatto un bel test dalle regole del gioco di Karl dove bisognava guadagnare punti paura infestando edifici (ispirato a Monster & Co vagamente, mi pare di aver capito). I disegni delle carte erano stupendi ma la conformazione lasciava presagire un leggero astratto con le carte che normalmente non apprezzo. Invece il gioco aveva una profondità notevole… pure troppo per il target che sembra cercare in effetti. Mi è piaciuto (sarà perchè ho stravinto), anche se mi è sembrato avesse problemi a mantenere il divertimento per l’intera durata della partita (senza carte in mano potresti pure farti un the coi pasticcini aspettando di recuperarle) insieme a risolvibili problemi di bilanciamento. Mi scuso ancora di non aver dato modo di riprovarli sul campo con l’autore presente. Laura non stava bene e abbiamo dovuto affrettare la partenza.
fra tutti questi quello che funzionava peggio era proprio il mio Build’n Burn, anche se l’avevo previsto: era un primo test per decidere la direzione da prendere. Il secondo test il giorno dopo, rivoluzionato in gran parte, ha funzionato in un modo che mi ha soddisfatto. Avrà un futuro… credo…
Spero solo non aver lasciato un brutto ricordo a chi ha provato la prima versione esagerata nei contenuti…
sono rimasto piacevolmente stupito di aver potuto provare Shadows in the fog (la cui lunghezza americana normalmente spaventa e tiene a distanza ogni autore/tester) addirittura con 6 giocatori (me escluso!) che NON ho dovuto convincere a sedersi al tavolo. Una prova a sei è per me una rarità: sono infatti riuscito a portare alla luce la sua talvolta pessima scalabilità su quel numero (coi miei amici non era mai venuta alla luce per fattori caratteriali dei partecipanti). Ringrazio i partecipanti per i consigli (che verranno in gran parte applicati, in effetti) che sono importanti quanto tutte le risate e l’entusiasmo sentito in partita. Io mi sono divertito anche solo a guardare
Mi scuso con Michele e col suo Psionico emarginato da tutti tranne che dal mostro che è riuscito a centrarlo con un masso pure se si è nascosto in ultima fila…
il gioco di carte delle olimpiadi (TM) di Paolo è semplice, divertente e funzionale con poche modifiche sull’ordine di gioco e mi pare abbia convinto tutti della bontà della sua esistenza. Unico difetto: il giro di whisky prima della partita potrebbe aver influito sulla lucidità dei giudizi.
Ho tenuto in fondo il gioco senza nome di Zucchini portato dai Cogito con isole da conquistare, merci da far viaggiare, tasselli a iosa da prendere e collocare, stando attenti alla moralità della propria fazione pena l’infer… iorità di gioco che comporta la perdita della partita nonostante i punti fatti.
L’ho tenuto in fondo perchè mi è piaciuto veramente molto. Vario nelle strategie e semplice nelle meccaniche. Mi scioccava vedere i coautori così proccupati per minuzie di bilanciamento del gioco dove io sinceramente non ne vedevo la necessità. Non mi sono mai interessato ai giochi di Zucchini (troppo astratto), ma di questo… prenoto una copia. Complimenti.
Spero non aver dimenticato nessuno
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Allora, ovviamente ribadisco il grande clima di convivialità e accoglienza che caratterizza questo appuntamento, con uno stile “serata fra amici”. Ancora una volta una bellissima esperienza.
Per i giochi concordo con Linx. O sono stato fortunato o sono tutti di buon livello, dato che non c’è stato un tavolo a cui mi sono seduto pentendomene poi…..
I miei commenti:
The Cage: meccaniche eleganti e credo funzionali. Il problema è che l’ho testato in 6 in un tutti contro tutti che lo rendeva privo di significato. Forse in due potrebbe essere un pò deterministico, ma belle idee e ottima sensazione di simulazione. Ma la donnina non aveva il retro disegnato…
Vasco amico di Enrico che navigava: di Paolo Ottima l’idea di base, (anche se dadi calmierati invece di aride tesserine avrebbero dato un tocco di eleganza ed avrebbero fatto vendere di più). Il gioco è abbastanza buono ma risente di un paio di difetti. Primo parte Family complesso ma diventa Gamers. E, per essere un gioco da giocatori mancano elementi che diano il lungo termine (roba che compri e ti rimane tutta la partita, dando vantaggi ogni turno). I personaggi che girano li trasformerei in una serie di tessere permanenti tipo Age of Empire III, che danno il senso di costruire un percorso e attribuiscono maggiore varietà al gioco. Secondo il sistema di punteggio ancora è da perfezionare e soprattutto non soddisfa. In soldoni, se mi fai pensare così tanto a pianificare perchè tutto vada bene (e gli errori si pagano carissimo) voglio più varietà, più strategie, più modi di fare punti. Altrimenti dadi e semplificare l’impianti. So che questo è il giudizio da non dare mai su un gioco in fase di pubblicazione, ma tanto Paolo massacra sempre i miei giochi, quindi……
Gioco dei Ladri di Gemme: Molto bello e funziona. Non amo la scelta coperta delle azioni ma funziona. Probabilmente lo semplificherei leggermente. Ma uno dei migliori che ho visto.
Gioco dei Fantasmi: Belle idee, ma un pò intricato (anche per l’ambientazione leggera) e una certa incontrollabilità (una situazione favorevole può determinare il vincitore a metà partita). Un pò bloccato e statico il recupero carte ed a favore di chi è in testa.
Città di Virgilio: Bello! nel complesso, a parte ritocchi di bilanciamento, può funzionare. Giudizio personale: il gioiellino del gioco, che è il sistema di piazzamento, incasso dei punti e gestione degli omini, è un pò diluito in altre meccaniche un pò pesantine. Io scremerei pesantemente il gioco tirandone fuori un family leggero con cui vincere lo SdJ. Acquisizione degli edifici Rapida e veloce, punteggio più lineare ed immediato e via. So che non è il consiglio da dare a Virginio ma fa lo stesso.
Il gioco delle isole e dei mercanti di Alex: bello ma un pò pesantina la fase di scelta delle tessere (15 sono troppe) e non avendolo finito non ho idea del bilanciamento del gioco.
Olimpicards: Bello, e funziona bene. Forse sarebbe da rivedere le carte in palio e direi che sette sono troppi. massimo fino a sei. Lo pubblicherei.
Mega Ur: di Linx. Le idee ci sono anche se immerse in una sovrabbondanza di roba. Solo mi rimane la perplessità: perchè partire da un gioco scarso come Ur per fare un gioco . No, a parte gli scherzi, partire da un gioco e sviluppare aggiunte e differenze mi pare un percorso faticoso e poco redditizio, ma magari è un modo di procedere diverso dal mio.
Quadri Mancala. Carini i materiali (il gioco di dadi) e le idee arricchiscono il gioco, ma lo complicano anche. In un gioco già matematicamente pesante, scremerei parecchie regolette mantenendo l’essenziale. E magari la “mossa speciale” la renderei qualcosa che mi semplifica la strategia piuttosto che aggiungere calcoli. Bella l’idea del “colpaccio finale”. Ah, sono il più forte.
Per la prima volta ho provato tutti i miei e con ottimi risultati
(o conferme o nuove direzioni da sperimentare)
Spero di non dimenticare niente.
ho poi fatto un bel test dalle regole del gioco di Karl dove bisognava guadagnare punti paura infestando edifici (ispirato a Monster & Co vagamente, mi pare di aver capito).
…
Un altro Karl???
Vedo che vi siete divertiti molto!!! Beati voi!!!
A presto! Spero!
Mi sono divertito un casino, mi sono rilassato… insomma tutto magnifico!
.. e anche la megalitica valigetta portamappe si e’ trovata a suo agio…
Ho provato a postare solo per vedere se il nuovo account funziona (mi sono dimenticato
la password per la 8473298 volta e Paolo me la rifatta). Oggi pomeriggio quando dovrei
avere piu’ tempo, posto il mio report.
Per ora dico solo che condivido il pensiero degli altri: il livello dei giochi si e’ alzato
in modo tremendo. Anzi quattromendo!
Quando ho letto Karl mi è preso un colpo!! Ho pensato: “è pazzo ad essere andato a Berceto un mese dopo il matrimonio!!… e che matrimonio!!!… e senza dirmi nulla!??!??!”
Chissà di chi si trattava
Eh sì, Linx avrà bevuto troppo vino ))))
Ciao
Karl wrote:
Linx wrote:
…
ho poi fatto un bel test dalle regole del gioco di Karl dove bisognava guadagnare punti paura infestando edifici (ispirato a Monster & Co vagamente, mi pare di aver capito).
…
Un altro Karl???
Vedo che vi siete divertiti molto!!! Beati voi!!!
A presto! Spero!
Karl
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Se traslochi nei weekend di “assoluto relax” chissa’ cosa fai quando decidi di lavorare!
Un saluto a tutti i partecipanti al Convivio durante il weekend piu’ affollato di eventi ludici che sia mai capitato.
Ciao a tutti, finalmente dico la mia:
prima esperienza a berceto. Seppur per poche ore (sono arrivato nella notte fra sabato e domenica, dopo mezzanotte), sono molto contento di essere riuscito a venire, quest’anno.
Rispetto a Piossasco l’evento è decisamente più contenuto e più intimo, ma non mi sembra affatto una brutta cosa. C’è più spazio per una piacevole atmosfera di relax che a Piossasco ormai per me non c’è più molto (ma è un bene: meno tempo per rilassarsi = più tempo per lavorare ai nuovi giochi).
venendo a questa edizione, ammetto che ero venuto giù espressamente per far provare Caligula, e per provare insieme a Iz il suo gioco di combattimenti che nasce da una rielaborazione di un’idea mia. Avendo poche ore, ho potuto fare praticamente solo questo.
L’unico altro gioco che ho provato è stato The kage – di Roberto Pestrin, in due giocatori. A prima vista non ho notato particolari bachi o problemi, e tutto sommato l’ambientazione è resa piuttosto bene, visto che i due giocatori fondamentalmente si girano e saltellano un po’ intorno e quando riescono assestano il colpo, un po’ come in un vero incontro di boxe.
L’unica perplessità è sul fatto che mi sembra davvero scacchistico. Non vorrei che si arrivasse ad avere delle mosse obbligate. Per esempio, giocando per primo, ho sempre occupato la casella centrale della gabbia e secondo me se rigiocassi fare SEMPRE questa mossa all’inizio.
Ho il sospetto che due giocatori bravi possano prevedere la mossa dell’avversario con facilità, oppure che si possa finire in sequenze di mosse che danno forzatamente la vittoria al primo (o al secondo!) che muove.
Per finire vorrei rispondere a due cose scritte da Paolo: PaoLo wrote:
Wizards of qualcosa – di Iz. Un gioco ‘espandibile’ di combattimenti tra maghi (che ci ricorda?). Le idee e le meccaniche sono ben congegnate e menarsi dà sempre gioia. Un test su questo gioco non basta per farsi un’idea precisa. La mia impressione già comunicata è che ci fossero troppi ‘attachment’ e poche ‘combo’. Non si creavano situazioni particolarmente forti, ma solo personaggi particolaramente forti.. Da riprovare, ma la strada è promettente.
Io, essendo alla mia prima partita (anzi, alle prime 4!!!), sono rimasto soddisfatto della resa del gioco. Nel senso che secondo me ha un ottimo timing: c’è sempre qualcosa da fare, non ha tempi morti, e le fasi si susseguono rapidamente, e questa era la cosa più importante, secondo me, in questo primo playtest.
Per le combo credo sia giusto pazientare un po’, proprio perché il gioco è giovane e bisogna bilanciare le carte playtestando. Comunque secondo me è giusto che con un solo set di carte non ci siano combo fortissime, perché altrimenti si creerebbe inevitabilmente un mago più forte degli altri. Il giocatore bravo è quello che riesce a crearsi le SUE combo mischiando le carte dei vari maghi.
PaoLo wrote:
Caligula – di Pierluca Zizzi. Playtest non terminato per sopraggiunto impegno. Bel gioco, già provato in una versione precedente a Piossasco, ora pulito e reso ancora migliore. Da capire come girano i punti vittoria, perché non si creino divari difficili da recuperare già dopo due round. Ma è un probabile acquisto ad Essen.
Vista la mia esperienza di almeno 30 partite, ti confermo che non è così. Raramente ho visto giocatori tagliati fuori dalla vittoria finale. E se li ho visti era perché avevano proprio giocato male!
Addirittura una volta ho assistito a una partita in cui alla fine del secondo turno c’era un giocatore a 6 punti, uno a 4 e tre a 0… E c’era la regola che dava la vittoria arrivando a 10! Ebbene, ha vinto uno di quelli a 0, e quello che era a 6 è arrivato quarto, quindi mi sento di rassicurarti
Per quanto riguarda il probabilme acquisto a Essen… Ormai posso scrivere ufficialmente che la produzione si è avviata in questi giorni, quindi se lo vorrai, ti garantisco che lo troverai!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario