Quella originale ha fanti, cannoni e cavalieri, come sulle carte. Non saprei se ne esistano con cubetti, l'unico gioco bellico con cubetti che io ricordi è Diplomacy
Lo potresti sfruttare facendo provare ad un altro un tuo progetto che si trova dall'altra parte dell'Italia,e dopo averlo in questo modo testato con più giocatori nessuno ti vieta di metterci su le carte adeguate, i pezzi adeguati e fare il tuo gioco non per il Kit ma come un “normale” gioco di società. Ma a me che mi chiedi magari un consiglio mi sarà più facile se mi dici usa questo o quel componente queste tot carte, e questo è il regolamento.
Ma infatti come kit per prototipi ha senso. È come gioco che non credo ce l'abbia.
è roba di circa 5 anni fa, ma mi sembra di ricordare che avesse detto che in germania ci fossero i cubetti. cmq il senso della frase era che alla fine anche l'occhio, la manualità e l'immedesimazione vogliono la loro parte. fine del mio OT. ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Sia La Conquete du Monde (1957), prima incarnazione di Risiko, che il Risk americano (1959) hanno cubetti (il brevetto originale di Lamorisse prevede anche triangoli per le flotte, ma il gioco pubblicato non le mette). Le pedine restano cubi anche nei vari Risk europei. Il gioco arriva in Italia pubblicato dalla Giochiclub, nel 1968, con le consuete pedine di legno a cubetto che usa nel resto del mondo. I carrarmatini appaiono nell'edizione del 1973, sempre della Giochiclub, assieme alla mitragliatrice (che vale 10 carrarmatini), poi abbandonata, e restano una peculiarità tutta italiana (anche se li ho trovati pure in un'edizione jugoslava dall'aria un po' piratesca). Fanti, cavalieri e cannoni appaiono nelle edizioni USA nel 1993, in quelle europee nel 1994, e si fanno metalliche nell'edizione Deluxe del 1999.
Trovate questoi e altro nel fondamentale “La storia di Risiko e l'anello mancante”, di Convenevole e Bottone, edizioni Novecento GeC.
Grazie per le info, non si finisce mai d'imparare. Comunque quello che tentavo di dire è che se Risiko non fosse stato un buon gioco, le versioni con carramati non avrebbe mai visto la luce.
Verissimo! Le mie notarelle erano solo per chiarire il dettaglio (e sono anche piccole curioosità che magari intrigano). Invece sulla discussuione che ha generato il dubbio lascio a voi ogni considerazione.
Sul Risk Lord of the Ring lasciatemi solo annotare che la Nexus con la Guerra dell'Anello
Grazie per le info, non si finisce mai d'imparare. Comunque quello che tentavo di dire è che se Risiko non fosse stato un buon gioco, le versioni con carramati non avrebbe mai visto la luce.
Ma questo perché il carrarmato in sé non è fondamentale per apprezzare il gioco (è un di più). Alla fine a Risiko ci giochi anche online, vedi solo numerini al posto dei carri e va bene ugualmente. Il punto è che non si può dire lo stesso di tutto il resto. Sì, posso anche giocare con “la carta numero 55”, ma non è la stessa cosa che “La Jacuzia è mia quindi prendo due armate in più”, con tanto di disegno del territorio.
Comunque, la soluzione per creare un Kit Universale è semplicissima:
Carta & Penna! (in una confezione da €1 secondo me se ne venderebbero tanti!)
Per quanto riguarda la Casa Editrice (post originale), è davvero così difficile avere a disposizione un grafico (pagato a progetto per la realizzazione), dei playtesters (pagati a sessione di playtesting), realizzare gli accessori necessari (con i dovuti macchinari o inizialmente produrli da terzi), pubblicizzare il prodotto (sito internet, forums, …) e organizzare le spedizioni per gli eventuali ordini?
Salvo la prima parte di questo post, la mia è una domanda seria.
La Logica è solo la premessa della Verità, non il suo epilogo!
Per quanto riguarda la Casa Editrice (post originale), è davvero così difficile avere a disposizione un grafico (pagato a progetto per la realizzazione), dei playtesters (pagati a sessione di playtesting), realizzare gli accessori necessari (con i dovuti macchinari o inizialmente produrli da terzi), pubblicizzare il prodotto (sito internet, forums, …) e organizzare le spedizioni per gli eventuali ordini?
mi piace molto la parte: “organizzare la spedizione per gli eventuali ordini”. Eventualmente dopo aver investito migliaia di euro insomma potrebbe accadere che eventualmente qualcuno potrebbe anche voler fare degli ordini… pazzesco!
In linea di massima gestire una qualsiasi attività imprenditoriale (stiamo parlando di questo vero?) non e' una cosa che si possa liquidare con “e' davvero così difficile?” …. penso che sia moooolto più difficile di quanto tu possa immaginare. A questo punto non posso che sottolineare l'ingenuità di questo tuo commento.
In UNO Extreme! compare uno smazzatore automatico a pile che sostituisce il mazzo pesca. All'atto di pescare quindi il giocatore attiva lo smazzatore, il quale può rilasciare un numero casuale di carte che va da 0 a 8.
Per quanto riguarda la Casa Editrice (post originale), è davvero così difficile avere a disposizione un grafico (pagato a progetto per la realizzazione), dei playtesters (pagati a sessione di playtesting), realizzare gli accessori necessari (con i dovuti macchinari o inizialmente produrli da terzi), pubblicizzare il prodotto (sito internet, forums, …) e organizzare le spedizioni per gli eventuali ordini?
si.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Per quanto riguarda la Casa Editrice (post originale), è davvero così difficile avere a disposizione un grafico (pagato a progetto per la realizzazione), dei playtesters (pagati a sessione di playtesting), realizzare gli accessori necessari (con i dovuti macchinari o inizialmente produrli da terzi), pubblicizzare il prodotto (sito internet, forums, …) e organizzare le spedizioni per gli eventuali ordini?
si.
Ma anche di più!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Premetto che il mio “eventuali” era solo un modo “cortese” di esprimere il concetto.
Ciò che volevo dire è che, secondo me, non è una cattiva idea quella di intraprendere la strada di una Società che possa ideare, produrre un gioco e semplicemente venderlo on-line ai clienti che lo ordinano tramite e-commerce (debitamente pubblicizzato). Ovviamente produrre un SOLO gioco non sarebbe un'idea brillante (causa costi macchinari) ma con qualche articolo in più la cosa diventerebbe fattibile (anche per interessare un maggior numero di potenziali acquirenti).
Personalmente ho qualche esperienza in qualità di Piccolo Imprenditore per il settore dell'Informatica e sto cercando di capire se la mia passione per i giochi possa darmi una qualche soddisfazione, oltre quella del divertimento.
Se, comunque, le mie parole vi sembrano ingenue probabilmente è perché c'é una forte intenzione di agire in questo senso e, pertanto, di documentarsi opportunamente.
Spero, infatti, che partecipare all'incontro del 15 e 16 Gennaio possa essere altamente istruttivo (sicuramente e per molteplici aspetti!).
Porterò uno dei miei giochi proprio per avere vostri commenti e sono sicuro che non si limiteranno ad un semplice “NO” e “MA ANCHE NO!”
P.S.: spero che queste mie opinioni siano colte con il tono umile e cordiale con il quale sono state scritte.
La Logica è solo la premessa della Verità, non il suo epilogo!
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