Ragazzi un consiglio, ma voi come o meglio quando riuscite a dedicarvi alla creazione di un gioco? Mi spiego meglio, l'idea del mio gioco nasce oltre 4 mesi fa', poi dopo una serie di appunti su personaggi, caratteristiche ecc…e' talmente tanto finito nell'oblio che addirittura alcuni appunti oggi…non mi dicono niente!!!!!! Mi sono rimesso da diversi giorni al lavoro, ho un po' “reinventato” il gioco, ma…ho lavorato sopratutto la notte! Adesso sono gia' tre giorni che non riesco piu' a dedicamici, e la notte crollo dal sonno! Oltretutto sono alla fase che ritengo importante anche se non l'unica e cioe' quella del dinamismo del gioco, come cappro si fa' cosi!?! Temo di partoriche cosi un obrobrio di gioco….. Succede solo a me? Voi come cavolo fate?!??? Edoardo
io partorisco idee nei più svariati modi. Alcune volte parto dall'ambientazione, altre da una dinamica o ancora da una domanda che mi posso porre. La domanda più frequente che mi faccio è cosa e come posso trasmettere ad i giocatori un mio pensiero e/o passione?
da qui parto e tendo a pensare solo al punto di partenza nei momenti di lavoro/sonno/bisogni corporali eccetera, poi quando e se trovo tempo incomincio a scrivere brevi idee che mi spieghino nel tempo cosa mi è balzato in mente quando scrivo.
Ma ognuno sveglia la mente come e quando può per cui smettere di dormire potrebbe per te non essere proficuo se crolli. partorire un obrobio è inevitabile servono a questo i playtest.
Non so se funziona con te….ma io quando mi blocco su una meccanica o sulla parte cruciale del gioco, ci penso i dieci minuti prima di addormentarmi….mi addormento e l'indomani appena sveglio trovo una soluzione…..provaci
La vita è una cosa seria...per fortuna c'è il gioco! (A. Randolph)
Bho … consumo chili di carta e scatole su scatole di bic. Scrivo, cancello, appallottolo, sottolineo …
Di giorno, al semaforo, sull'autobus, in metro, in pausa pranzo, di sera, di notte, mentre mi sto addormentando … Anche 20 secondi al semaforo possono servire a scrivere la regola che da lo spunto al gioco per partire … O l'attimo prima di addormentarti per cancellare un'intera pagina di appunti fitti, perché mentre ti lasci scivolare nelle braccia di Morfeo ti rendi conto di aver scritto una schifezza unica …
Prima andavo sempre in giro con un blocchetto di post-it, adesso mi porto dietro un taccuino dove prendo appunti che poi elaboro quando ho più tempo… mi sono reso conto che le idee, anche se importantissime o fondamentali, se non le scrivo poi le dimentico… per cui ogni momento è buono per prendere 1 appunto, anche se insignificante (non si sa mai).
Pausa pranzo, la sera tardi e (non ridete) il bagno sono i momenti in cui elaboro e trasformo gli appunti in regole e meccaniche. Poi vado a periodi… da ottobre a marzo è il periodo che ho sempre voglia di fare moltissimo e non mi pesa nemmeno fare le ore piccole (tipo anche 40 ore settimanali)… non so se poi è il traguardo di PLAY che mi sprona a completare tutto quello lasciato a metà.
Per i tempi di maturazione di una regola secondo me ci vuole il tempo che ci vuole, se ti accanisci troppo per finire poi non viene bene, a volte va lasciata in disparte finchè non viene l'idea giusta per finirla… se sono 3 giorni o 1 anno per me non ha importanza.
Faccio un esempio: Anno 1999 – progetto la prima versione del mio boardgame e metto insieme un semplice schema di carte tecnologia…
…sfruttando le immagini di un altro gioco e dandogli significati diversi
Anno 2005/2006 – prime modifiche alle tecnologie esistenti per ampliare le combo con gli altri componenti del gioco
Anno 2008 – Intenzione di rifare le tecnologie… mai cominciato
Anno 2010 – Raccolta di idee sparse, importanti e insignificanti…
… prime elaborazioni delle idee…
… elaborazioni più avanzate spostando tutto il contenuto teoricamente utile dai post-it a questo foglio…
Quando il gioco non me lo sogno direttamente la notte (sì, sul serio) in genere elaboro le idee nei tempi morti o prima di dormire, poi quando l'idea è sufficientemente matura mi prendo dieci minuti e scrivo il regolamento. Poi, forse, preparo tabelle ed elenchi carte, di nuovo nei tempi morti perché non è mai un lavoro fluido. Poi, ma siamo già nell'improbabile, faccio un prototipo e quel che ne consegue.
a me le idee di un gioco nascono nei modi …. da un viaggio (mancato) ad una cosa vista in tv o durante la giornata, dalle mie passioni …. e nei momenti più disparati (prima di nanna, nei tragitti in treno casa/lavoro, pausa pranzo con le sue lunghe camminate, giri in bicicletta per esempio: stamattina viaggio in metro x arrivare al lavoro e guardando uno dei tanti cartelloni pubblicitari che sfrecciano veloci fuori dal finestrino ho notato un particolare che mi ha fatto venire in mente “e se mettessi questa cosa in quel gioco?”, poi la cosa si è trasformata ma è diventata una buona base per risolvere il problema che mi bloccava …. poi magari nnon funziona, xo' l'idea resta anch'io pasticcio fogli su fogli (spesso anche pagine e pagine di word) con idee di tutti i tipi, abbozzi di meccaniche, ambientazioni e a volte rogolamenti più o meno completi … poi li lascio decantare e magari li riprendo mesi dopo e mi stupisco di quello che ho scritto quando ho un po' di tempo a casa (almeno 1h consecutiva … cosa rara) mi dedico al playtest di qualche proto avanzato o mi metto a fare i pezzi del nuovo gioco che è passato dalla fase “pasticcio informe” alla fase “nella mia testa sta in piedi e mi piacerebbe provarlo” …. xo' mi sembra di avere davvero sempre troppo poco tempo ….. ciao!!
Apro e chiudo parentesi per veldriss: c'è un refuso sulla carta 100 del tessitore (movimento). Scusa, deformazione professionale Ma magari ti è utile. Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Apro e chiudo parentesi per veldriss: c'è un refuso sulla carta 100 del tessitore (movimento). Scusa, deformazione professionale Ma magari ti è utile. Ciao
Bhe immaginavo….la passione non sempre concilia con il lavoro. Mi rivedo in tanti di voi e credo che sia in realta' uguale per tutti! La vita e' un bel casino, vedete solo il tempo che ci ho messo a rispondere al mio Topic… Chi piu' chi meno scrive ed inventa a tempo perso, anche io ho il mio fedele notes al seguito, tre penne nere, piu' un macello di appunti sparsi presi al momento con cio' che avevo a portata di mano….bollette comprese hahahah Come diceva qualcuno tempo fa' : E' un mondo difficile
E' un mondo difficile, ma qualcun dovrà pur viverci! Anch'io prendo migliaia di appunti e soprattutto preparo tanti schemini, tabelle, liste ecc… come mostrato da Veldriss. Non solo per progetti ludici ma anche per altri tipi di attività creativa. Circa ogni sei mesi compro un pacco da 500 fogli A4 da fotocopiatrice ed un'altro da 100 cartoncini (70-80g), stock che si consuma regolarmente; in pratica una media di circa 4 fogli al giorno, ogni santo giorno. Comunque trovo che l'ispirazione non esista… o, in alternativa, si potrebbe anche dire che l'ispirazione non finisce mai. Siamo noi a scollegarci, ogni tanto, da essa. Il motivo? sempre il solito: manca il tempo… ma attenzione perché a noi esseri umani, quello che non manca è proprio quello, il tempo. Sarebbe quindi più corretto dire: “mancano i soldi”, ma anche questo risulterebbe errato, dato che in fondo i soldi non ci “mancano”, ma ci vengono i qualche modo imposti ed anche nei casi in cui i soldi li cerchiamo per scelta, assomigliano comunque alle catene che, nel tempo, diventano prima familiari, poi rispettate ed infine amate dagli schiavi che le portano. Non mancano ne tempo ne soldi, dunque… mancano soprattutto persone decise a sacrificare qualcosa per le loro idee o forse, mancano idee degne di sacrifici. Un saluto a tutti gli utenti di idg. Spero di incontrarvi a Venezia quando questo mese sarà concluso!
Bhe' in parte mi trovi daccordo in parte meno, ogniuno di noi ha 24 ore e staad ogniuno decidere come impiegarle, ma e' anche vero che tanti hanno lavori di circa 10 ore giornaliere, a volte, e non raramente, anche di piu', altri lavorano di notte e il giorno per forza di cose…si riprendono… altri fanno turni, magari con parenti ammalati a cui si aggiunge il proprio lavoro ecc… la vita ci mostra quotidianamente le varie sfacettature, quindi a volte si e' costretti pena perdere quello che si ha' a dedicarsi ad altro. E i soldi…certo sono un mezzo attraverso cui si puo' fare del male o del bene, siamo noi esseri umani a farne uso e consumo secondo i nostri modi di essere. Credo che il denaro non faccia cattivi gli uomini ma siano ampliati i lati negativi di chi e' di propria natura gia' cattivo, ad ogni modo chi piu' chi meno tutti ne abbiamo,ma non tutti “fissi” e il non sapere cosa si avra' domani certamente limita anche eventuali iniziative, per non dimenticare chi con ex varie deve tentare dal 24 di arrivare perlomeno al 28 o 30! Poi ci sono cure, mutui, insoluti, truffe ecc… che aggiungono altra instabilita' economica e dunque di vita! Autoprodurre e' comunque roba da pochi, oggi come oggi. Mille scatole piu' 140 carte e regolamento per pacco poco poco occorrono 4.000€ e quanti di noi oggi possono dire : ma si prendiamo sti soldi e proviamo…..? Quanti? Per tanti forse l'unico sogno realizzabile e il proprio, la propria creatura che magari piacera' e magari qualche editore la editera…..magari…… Non so se in virtu' di una serata non eccezionale sia un po' negativo ma la vedo cosi….
E' un mondo difficile, ma qualcun dovrà pur viverci! Anch'io prendo migliaia di appunti e soprattutto preparo tanti schemini, tabelle, liste ecc… come mostrato da Veldriss. Non solo per progetti ludici ma anche per altri tipi di attività creativa. Circa ogni sei mesi compro un pacco da 500 fogli A4 da fotocopiatrice ed un'altro da 100 cartoncini (70-80g), stock che si consuma regolarmente; in pratica una media di circa 4 fogli al giorno, ogni santo giorno. Comunque trovo che l'ispirazione non esista… o, in alternativa, si potrebbe anche dire che l'ispirazione non finisce mai. Siamo noi a scollegarci, ogni tanto, da essa. Il motivo? sempre il solito: manca il tempo… ma attenzione perché a noi esseri umani, quello che non manca è proprio quello, il tempo. Sarebbe quindi più corretto dire: “mancano i soldi”, ma anche questo risulterebbe errato, dato che in fondo i soldi non ci “mancano”, ma ci vengono i qualche modo imposti ed anche nei casi in cui i soldi li cerchiamo per scelta, assomigliano comunque alle catene che, nel tempo, diventano prima familiari, poi rispettate ed infine amate dagli schiavi che le portano. Non mancano ne tempo ne soldi, dunque… mancano soprattutto persone decise a sacrificare qualcosa per le loro idee o forse, mancano idee degne di sacrifici. Un saluto a tutti gli utenti di idg. Spero di incontrarvi a Venezia quando questo mese sarà concluso!
Scusami, lungi da me il voler contraddirti, ma come e' possibile raggiungere quel prezzo per cosi pochi esemplari? La scatola in questione deve necessariamente avere le seguenti dimensioni: 21x16x5, le carte (numero approssimativo) il formato poker,e in piu' grafica avanti retro, spedizione, tasse, ecc… Non vorrei fare lo stra top ma almeno una qualita' “standard” e dai vari link che ho trovato i prezzi non sono tanto contenuti, se poi aggiungi, in questo momento di magra un po per tutti che il prezzo alla vendita lo avrei voluto contenuto, e aggiungi la percentuale da dare al rivenditore….
Non necessariamente. 50 scatole + 150 carte dentro più 80 token arrivi, più o meno, a 400€.
Per le scatole cerca su Spielmaterial. Per le carte e token (quadrati) vai su SuperiorPOD
Hai ragione, ho stretto troppo: Le scatole (50) 225€ Le carte (144 a scatola) 432€ Token da 1,5cm (176 a scatola – magari ne bastano di meno e quindi la spesa diminuisce) 99€
Totale 756 (facciamo 850 con le spese) : 50 = 17 €
Se il gioco vale lo vendi a 25 euro per un ricavo netto di 400€
E ci ordini altre 35 scatole.
Giri per fiere (Lucca, Ludica, Play …) Fai conoscere il gioco e magari la gente te lo chiede sul sito e ti viene a trovare alle fiere o incontri un produttore che ti porta a prendere un caffè per fare due chiacchiere.