quella che sto scrivendo è la pazzia del giorno, quindi, se sto a dire delle stupidate, parafrasando il buon Puck, spero che il nuovo giorno faccia scomparire i cattivi pensieri e ci faccia tornare amici.
Ecco, so benissimo di non essere uno dei più attivi e i che il mio curriculum non è dei migliori, ma i numerosi impegni e a volte la forzata assenza dalle patrie terre mi trasformano da volenteroso utente associato a utente nullo e asociale.
L’idea banale e spaventevole, che quasi mi vergogno a pronunciare è:
ci vuole tanto a passare da sito che fornisce consigli a novelli autori in erba a giovane associazione auto produttrice dei migliori virgulti che le capitano in seno??
In other words..il prodotto di qualcosa come cimento, magari con ulteriori presupposti, non potrebbe divenire la nostra officina e vetrina?
Vedo che spesso nei forum si parla di giochi di pirati, picchia duro ecc.
Allora dico io, sarebbe così stupido che durante le nostre riunioni, in giro per l’Italia non si decidesse di promuovere l’opera di qualcuno.
Organizzare squadre di lavoro (come si sta tentando nell’officina), per poi raggiungere scopi concreti (se possibile ovviamente). Naturalmente si tratta di una aspirazione potenziale…tutta da discutere.
Non so quali capacità possano venire fuori in mezzo a noi, ma se tutto quello che sto scrivendo è velleitario fatemelo sapere, saprò ridimensionarmi.
Peccato però, sigh, il marchio ce l’avevamo già…e l’idea della cooperativa fa purtroppo parte della mia parte emiliana che non so reprimere.
Intanto scusami, non so se sto rispondendo a Mattia Panara, che sta muovendo comunque i suoi primi passi nell’autoproduzione, o con qualche altro Mattia. Ad ogni modo… mi viene da sorridere, perché esattamente di queste cose e di questi progetti stavamo parlando in questi giorni su Lace (www.inventoridigiochi.it/lace). Tra le idee è uscita proprio quella di un IDG come incubatore di autoproduzioni (prima ancora che come editrice essa stessa). Sto provando a mettere le idee nero su bianco e farmi un progetto per il prossimo anno… Intanto, se hai altri suggerimenti o delucidazioni per le tue idee, facci o fammi sapere!
Paolo
(emiliano, con l’anima da cooperativa)
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Ehy, io sono d’accordissimo!!! Il mio obbiettivo è far diventare Fight un gioco commerciale… non tanto per guadagnarci qualche soldo in se, ma per aprirmi la strada ad obbiettivi ancora più grandi… beh, avete il mio completo supporto, se c’è qualcosa che posso fare, ditemelo…
Chila (Bulugnese di Bulugna… ora trasferito nel Valdarno… ma con l’anima Emiliana)
Io sono già un autoproduttore, quindi credo di poter dire la mia
Secondo me l’idea della cooperativa è ottima, tanto che ebbi già modo di parlarne con Rincewind in Città del Gioco.
Però il fatto di autoprodursi a nome di IDG non mi sembra molto facile.
Partiamo dal primo presupposto: chi mette i soldi? Iscrizioni a IDG a pagamento? MMMmmm, non mi sembra una buona idea. Ma anche se si trovassero i soldi, alla fine diventerebbe una casa editrice vera e propria, quindi qualcuno dovrebbe gestirne la contabilità ecc. ecc.
Inoltre ci sono gli aspetti burocratici: come la fondi giuridicamente l’associazione? Come ditta individuale no, perché poi resta tutto nelle mani di una sola persona. Come società costa tantissimo e secondo me non ne vale la pena, visto quale è il mercato dei giochi in Italia
Insomma, ci sono un po’ di casini e posso capire che uno voglia affrontarli per produrre il proprio gioco, in cui crede, ma mi sembra decisamente più difficile che uno lo faccia per un gioco altrui, di cui magari non è neanche convinto, soprattutto viste le esigue prospettive di guadagno.
Quindi ben venga la cooperativa per la realizzazione, l’ideazione, per i test e per le promozioni in fiera, ma la produzione secondo me è un discorso molto più difficile, anche perché dovresti mettere d’accordo molte teste.
IMHO IDG deve mantenere la sua filosofia originaria, anche magari ingrandendosi nelle direzioni già proposte (alludo principalmente alla promozione in fiera). Qui si propone, sperimenta e discute, ma poi la scelta di autoprodursi deve essere necessariamente individuale (poi se qualcuno vuole produrre un gioco altrui ben venga, ma è comunque una scelta individuale).
Poi una volta che uno ha deciso di autoprodursi DEVE mettersi in contatto con gli altri autoproduttori per ottimizzare al meglio i costi, cercando magari di utilizzare fustelle già esistenti, di fare ordini insieme ecc. ecc.
Altra cosa importante sarebbe quella di creare un bel sito vetrina con su tutti i giochi effettivamente prodotti, in modo che se uno compra il mio gioco trova dentro l’indirizzo del sito e vede anche gli altri.
Io con Post Scriptum (la mia “casa editrice”) sono dispostissimo a collaborare con altri autoproduttori. L’unione delle forze è INDISPENSABILE, ma, in fase di produzione, secondo me deve essere individuale.
Boh, il mio parere è questo.
Ciao!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Poi una volta che uno ha deciso di autoprodursi DEVE mettersi in contatto con gli altri autoproduttori per ottimizzare al meglio i costi, cercando magari di utilizzare fustelle già esistenti, di fare ordini insieme ecc. ecc.
Altra cosa importante sarebbe quella di creare un bel sito vetrina con su tutti i giochi effettivamente prodotti, in modo che se uno compra il mio gioco trova dentro l’indirizzo del sito e vede anche gli altri.
Io con Post Scriptum (la mia “casa editrice”) sono dispostissimo a collaborare con altri autoproduttori. L’unione delle forze è INDISPENSABILE, ma, in fase di produzione, secondo me deve essere individuale.
Ciao Mariov.
Sarebbe assai interessante se potessi darmi più dritte possibili su questi argomenti.
Non so se tramite email privata, tramite la nuova chat di questo sito, magari sfruttando la possibilità di creare “stanze” private ad invito (se vuoi sapere a chi stai parlando).
Si può organizzare qualcosa in tal senso?
Sarei molto interessato per farmi un quadro completo di quello a cui uno va incontro sulla strada della autoproduzione, che magari in partenza nemmeno sospetta possa accadere…
Mariov e Matteo ci hanno promesso un lungo report della loro avventura di autoproduzione, dall’idea di BauSquitMiao fino alla creazione della PostScriptum (PS – Panara Sacchi)… sarebbe bello che queste informazioni non fossero solamente private, se non è un problema… :rolleyes:
Appena siete pronti, vi aspetto
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Io sono dispostissimo a parlarne, sia in pubblico sia in privato
Diciamo che l’ambito privato è più adatto a parlare dei dettagli tecnici, sia economici che di produzione, più che altro perché ogni gioco è un caso a sé.
Oggi sono presissimo perché bisogna finire il regolamento di BauSquitMiao, ma spero che già domani avrò un po’ di tempo.
Il report arriverà, Paolo, promessissimo, anche se io a dir la verità partirei non dall’idea di BSM, ma dall’idea di Medaglia d’oro, cioè molto prima!! Siamo incasinati con gli ultimi dettagli per la produzione, ma appena abbiamo una sera libera lo scriviamo.
P.S. io ti avevo anche mandato un’email a cui non hai risposto!!!
Post edited by: mariov, at: 2005/06/08 11:51
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Oddio, a che indirizzo mi avevi scritto? Prova a rispedirmela a paolo.mori(at)gmail.com, ok? Scusami… io non ho letto niente, non so cosa sia successo…
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Io sono dispostissimo a parlarne, sia in pubblico sia in privato
Diciamo che l’ambito privato è più adatto a parlare dei dettagli tecnici, sia economici che di produzione, più che altro perché ogni gioco è un caso a sé.
Concordo.
Allora, possiamo vedere questo report “a tutto tondo” e poi eventualmente approfittare della tua disponibilià per questi dettagli.
Andate alla grande con BSM, e non vediamo l’ora di farvi 3000 domande!!!!
Rimango ancora in attesa della notizia che riuscirete a produrre Medaglia d’Oro!!
Ok condivido le opinioni di utilizzare IdG come aiuto di tutto quello che necessita, eventuali contatti, metodi di creare mappe e fustelle (come già avevamo inserito in altri topic) e via così, ma alla fine la produzione spetta al creatore.
I problemi di gestione sarebbero grandissimi, e penso che tutti abbiano la voglia di vedere un “loro” gioco prodotto.
Ma ovviamente nessuno vieta che se un gioco viene prodotto oltre all’autore non venga anche indicato IdG come gruppo!!
Allora, possiamo vedere questo report “a tutto tondo”
Intanto posso anticiparti la storia in poche righe:
Io e Matteo ci siamo presentati a GiocaVercelli 2004 con Medaglia d’Oro. Non conoscevamo nessuno e nessuno conosceva noi.
Il gioco è stato provato da Smilzo dei 3M, Lobo Faenza e da un ragazzo di Vercelli, che hanno fatto una partita insieme a me.
Il gioco è piaciuto e intorno al nostro tavolo si è anche formata una bella folla di curiosi
In breve, i ragazzi del 3M ci hanno invitato a portarlo a ModCon, e così abbiamo fatto. Anche qui pareri positivi, e così anche a Lucca, dove abbiamo fatto giocare molta gente e abbiamo mostrato il gioco alla Tilsit e a Emiliano Sciarra, che è rimasto con noi oltre un’ora.
A Lucca siamo andati a sentire la conferenza sull’autoproduzione e abbiamo conosciuto Porazzi e Vallerga, senza però approfondire la conoscenza a causa della frenesia dei giorni di fiera.
Tornando, Matteo mi fa: “Mario, il nostro gioco piace! Smettiamola di cercare una casa editrice e produciamolo noi!”
Devo dire che ci ha messo un po’ a convincermi, ma alla fine ce l’ha fatta.
Poi c’è stato Piossasco, dove abbiamo conosciuto un sacco di altra gente e abbiamo riscosso ancora pareri positivi. Qui abbiamo iniziato a parlare concretamente con Vallerga e soprattutto con Porazzi dell’autoproduzione. Alla sera del secondo giorno, quando ormai eravamo rimasti in pochi, abbiamo timidamente tirato fuori BSM, provocando una mezzora di divertimento e ilarità nei presenti.
Nel successivo incontro con Porazzi abbiamo discusso della produzione di MdO e gli abbiamo fatto provare BSM. Alla fine si è concluso che produrre quest’ultimo era una mossa molto più “furba”.
E così è successo che a GiocaVercelli 2005, dopo solo un anno dalla nostra primissima apparizione, in cui non conoscevamo nessuno e nessuno conosceva noi, ci siamo presentati con una copia già stampata e definitiva del nostro primo gioco!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
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