Da inventori a auto produttori?

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  • #5590
    Mariov
    Partecipante

    Bloodwolf wrote:

    Andate alla grande con BSM, e non vediamo l’ora di farvi 3000 domande!!!!

    a disposizione :)

    Bloodwolf wrote:

    Rimango ancora in attesa della notizia che riuscirete a produrre Medaglia d’Oro!!

    Ti ringrazio. Il tuo entusiasmo (che hai avuto modo di dimostrarmo più volte) è veramente un toccasana per me. Il gioco è in una profonda fase di revisione: l’allenamento sta diventando più breve, più strategico e più semplice (come regole, intendo); i salti e i lanci hanno una nuova formula più semplice e secondo me più bella di prima. Le corse sono sempre uguali :)

    Stiamo provvedendo anche a eliminare un po’ di materiali (i soldi non ci sono già più) e ad adattare la plancia a misure più producibili.

    Io e Matteo ci crediamo davvero, in questo gioco e, soprattutto, ci divertiamo davvero tanto a giocarlo e a lavorarci su. Io spero che riusciremo a produrlo, magari in 500 copie, però è presto per dirlo, perché ci sono ancora un sacco di cose da vedere e valutare. Prima di tutto come va BSM: se sarà un flop non credo proprio che MdO avrà grandi possibilità!

    Bloodwolf wrote:

    Ok condivido le opinioni di utilizzare IdG come aiuto di tutto quello che necessita, eventuali contatti, metodi di creare mappe e fustelle (come già avevamo inserito in altri topic) e via così, ma alla fine la produzione spetta al creatore.
    I problemi di gestione sarebbero grandissimi, e penso che tutti abbiano la voglia di vedere un “loro” gioco prodotto.
    Ma ovviamente nessuno vieta che se un gioco viene prodotto oltre all’autore non venga anche indicato IdG come gruppo!!

    L’importante è lavorare uniti. Se non avessimo avuto la consulenza di Angelo e i consigli di tanti altri credo che BSM non avrebbe mai visto la luce.

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #5591
    Rifo
    Partecipante

    Mariov wrote:

    Nel successivo incontro con Porazzi abbiamo discusso della produzione di MdO e gli abbiamo fatto provare BSM. Alla fine si è concluso che produrre quest’ultimo era una mossa molto più “furba”.

    E così è successo che a GiocaVercelli 2005, dopo solo un anno dalla nostra primissima apparizione, in cui non conoscevamo nessuno e nessuno conosceva noi, ci siamo presentati con una copia già stampata e definitiva del nostro primo gioco! :)

    Innanzitutto grazie per le pronte risposte.

    Ok, i primi passi sono quelli ormai assodati: presentare il prototipo in giro, farlo provare a più non posso per vedere se piace, se funziona, se attira…

    …dici che vi siete stufati di cercare degli editori: avete tempestato tutte le case, vi siete affidati a qualcuno, …?

    …e infine, avete la copia stampata e definitiva.
    E qui sarà interessante approfondire molti aspetti:
    le fasi che avete affrontato, dalla decisione di produrlo alle scatole finali, numero di copie commissionate, come lo distribuirete, aspetti economici di contratti, partite iva o altre forme di compenso, ecc…

    ma non voglio stressarvi troppo, ci sarà il tempo per tutto.

    Grazie ancora,
    Rifo

    Post edited by: rifo, at: 2005/06/08 17:52

    #5592
    Mariov
    Partecipante

    Rifo wrote:

    …dici che vi siete stufati di cercare degli editori: avete tempestato tutte le case, vi siete affidati a qualcuno, …?

    Assolutamente no. L’abbiamo fatto vedere solo alla Tilsit e a Sciarra, proprio perché erano lì a Lucca e avevano tempo. La decisione di autoprodursi non è arrivata come “ultima spiaggia” dopo mille tentativi di pubblicazione andati a vuoto. E’ stata proprio una decisione nostra, perché eravamo convinti del nostro gioco e volevamo guadagnarci qualcosa. Tant’è che sia Sciarra, sia il responsabile Tilsit ci hanno dato il biglietto da visita e ci hanno detto di contattarli per email e noi non l’abbiamo fatto!
    Sì, lo so, siamo pazzi :)

    Rifo wrote:

    …e infine, avete la copia stampata e definitiva.
    E qui sarà interessante approfondire molti aspetti:
    le fasi che avete affrontato, dalla decisione di produrlo alle scatole finali, numero di copie commissionate, come lo distribuirete, aspetti economici di contratti, partite iva o altre forme di compenso, ecc…

    Il numero di scatole è stato scelto senza indugio: per un gioco del genere le 1000 copie sono il minimo. IMHO le 500 copie sono giustificabili solo per i “gioconi” che hanno un elevato prezzo al pubblico.
    Le fasi di produzione vere e proprie sono state semplici: 1-“ehi, ma questo gioco può essere benissimo prodotto usando le fustelle di carte, plancia e scatola di Peacebowl! Peccato che ci manchino le pedine di plastica!”
    2-“ehi, ma p4g.co.uk vende pedine come quelle che servono a noi a un prezzo che ci va bene! Peccato che non abbiamo i disegni del gioco”
    3-“ehi, ma Angelo di lavoro fa il grafico!”

    :)

    E poi ho aperto la partita iva (come ditta individuale), ho richiesto il regime fiscale per le nuove attività, mi sono iscritto alla camera di commercio e siamo partiti.
    Adesso il problema è distribuirlo, ma entrambi siamo ben disposti a farci fiere su fiere (sicure Modcon, Essen e Lucca), cosa assolutamente indispensabile se uno si vuole autoprodurre :)

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #5593
    Rincewind
    Partecipante

    Che bello sembra un romanzo ^_^

    Complimenti

    Luca

    #5594
    mesaverde
    Partecipante

    il mio post di ieri in realtà andava qui ma sapete l’etä e la stanchezza fanno brutti scherzi

    complimenti ragazzi coraggiosi e bravi
    ci vediamo presto
    mario quando sono a varallo p ti chiamo
    mesa

    Luca/mesa

    #5595
    Bloodwolf
    Partecipante

    Mariov wrote:

    Adesso il problema è distribuirlo, ma entrambi siamo ben disposti a farci fiere su fiere (sicure Modcon, Essen e Lucca), cosa assolutamente indispensabile se uno si vuole autoprodurre :)

    Benissimo, io non sono riuscito a provare BSM, ma ragazzi, tenetemi da parte una copia, lo prendo alla cieca!! Non appena ci incontriamo è fatta!!!
    Dai vari commenti non può che essere divertente.

    Ciao ciao

    #5596
    Rifo
    Partecipante

    Mariov wrote:

    E poi ho aperto la partita iva (come ditta individuale), ho richiesto il regime fiscale per le nuove attività, mi sono iscritto alla camera di commercio e siamo partiti.
    Adesso il problema è distribuirlo, ma entrambi siamo ben disposti a farci fiere su fiere (sicure Modcon, Essen e Lucca), cosa assolutamente indispensabile se uno si vuole autoprodurre :)

    Sempre grazie.

    Alcune domande ancora, continuando ad approfittare di te, relative a quanto estraggo qui sopra dal tuo intervento:

    Partita iva e camera commercio sono passi obbligati per poter poi vendere direttamente voi dalle fiere e convention, suppongo.
    Oppure ci sarebbero state alternative (magari meno convenienti)?
    E qui mi lego alla seconda domanda: lo scopo principale per cui presenzierete alle fiere è per vendere direttamente al pubblico o per cercare distributori?
    Avete constatato che la presentazione del gioco finito alle fiere è l’unico modo per venderlo, scartando (o constatando che è un vicolo cieco) l’idea di contattare un distributore?

    Non so se sono chiaro, penso che le mie domande si girino su se stesse…

    Grazie,
    Rifo

    #5597
    Mariov
    Partecipante

    Rifo wrote:

    Partita iva e camera commercio sono passi obbligati per poter poi vendere direttamente voi dalle fiere e convention, suppongo.
    Oppure ci sarebbero state alternative (magari meno convenienti)?

    Sinceramente non ho neanche cercato altre strade: la partita iva è gratis, la camera di commercio costa 80 euro all’anno, le facilitazioni fiscali sono comode, quindi mi ci sono buttato :)

    Rifo wrote:

    E qui mi lego alla seconda domanda: lo scopo principale per cui presenzierete alle fiere è per vendere direttamente al pubblico o per cercare distributori?Avete constatato che la presentazione del gioco finito alle fiere è l’unico modo per venderlo, scartando (o constatando che è un vicolo cieco) l’idea di contattare un distributore?

    Lo scopo è… Entrambi :)

    Diciamo che vendere direttamente al privato è ciò che più accontenta tutti: l’acquirente lo paga meno e io ho il ricarico più alto. Il problema è che il privato ne compra uno per volta!
    Per distributori bisogna distinguere fra quelli di nicchia, che trattano giochi per gamers, (come KDS) e quelli che lavorano in grande distribuzione.

    Farsi prendere un po’ di copie da KDS o affini non è difficile: basta che il gioco non faccia schifo! Però chiaramente non è che ne prendono tante.

    Per buttarsi nella GD invece… Bisogna essere miracolati! (Angelo ce l’ha fatta, però). Appena il gioco sarà pronto noi cercheremo senza indugio un distributore su scala nazionale.

    Il discorso è questo: se vuoi entrare in GD portando UN’IDEA a una casa editrice, allora devi proprio sperare in un miracolo (e avere un’idea veramente GALATTICA, ma allora se hai l’idea galattica perché non autoprodursi e guadagnarci di più?).
    Se invece vai da un distributore con un GIOCO, già prodotto e finito, allora qualche (minima) speranzella in più ce l’hai. Però questi non li trovi in fiera, ma devi rompergli i coglioni a casa loro :)

    In definitiva lo scopo della fiera è:
    -VENDERE a privati: ricarico massimo, numero di copie vendute si spera accettabile.
    -PRENDERE CONTATTO con i distributori di nicchia: poi una volta che il contatto è avviato, naturalmente, prosegue per conto suo al di fuori dell’ambito fieristico.
    -PUBBLICIZZARE il gioco, farlo conoscere, fare in modo che se ne parli, creare curiosità
    -PARLARE con gli altri soggetti del settore, conoscere autori, appassionati, accordarsi con gente come PaoLo o Giorgia che hanno siti internet di servizio.
    -GIOCARE e divertirsi il più possibile! ;)

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #5598
    Bloodwolf
    Partecipante

    Per mia opinione, e non solo mia, perchè anche altri autori la condividono, il fatto di essere direttamente Tu a portare il tuo gioco alle fiere e proporlo ha un enorme vantaggio: tu credi nel gioco e fai di tutto per spingerlo, sottolineando tutti i pregi e magari facendo fare le partite di prova alle persone rendendo il tutto molto divertente e leggero.
    Guarda come esempio Porazzi che gira per ogni fiera promuovendo e facendo giocare tutti con i suoi giochi, Peacebowl e Tatata, alla fine la gente li compra, sei li, ci giochi, ti piace ed è fatta!!

    Se invece il tuo gioco lo metti su uno scaffale di un negozio, ma nessuno lo conosce o lo spinge, chi può notarlo in mezzo agli altri 30 o 40 esposti??

    Ciao ciao ovviamente la parola a Mariov che adesso è protagonista!!
    Uso il singolare solo per il nick ovviamente :laugh:

    #5599
    Mariov
    Partecipante

    Bloodwolf wrote:

    Per mia opinione, e non solo mia, perchè anche altri autori la condividono, il fatto di essere direttamente Tu a portare il tuo gioco alle fiere e proporlo ha un enorme vantaggio: tu credi nel gioco e fai di tutto per spingerlo, sottolineando tutti i pregi e magari facendo fare le partite di prova alle persone rendendo il tutto molto divertente e leggero.
    Guarda come esempio Porazzi che gira per ogni fiera promuovendo e facendo giocare tutti con i suoi giochi, Peacebowl e Tatata, alla fine la gente li compra, sei li, ci giochi, ti piace ed è fatta!!
    Se invece il tuo gioco lo metti su uno scaffale di un negozio, ma nessuno lo conosce o lo spinge, chi può notarlo in mezzo agli altri 30 o 40 esposti??

    Innanzitutto grazie a te e mesaverde per i complimenti e gli incoraggiamenti, sempre graditi :)

    Sono perfettamente d’accordo con te: infatti l’ho scritto, che per autoprodursi bisogna essere disposti a fare fiere su fiere.
    Però, con lo stesso entusiasmo con cui proponi il gioco in fiera, lo devi anche proporre al distributore o al negoziante. L’importante è che sugli scaffali ci arrivi, poi si vedrà!

    Porazzi è un ottimo esempio: essere presenti come lui ed essere un “personaggio” come lo è lui è fondamentale per avere successo.

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #5859
    LOGIKTOY
    Partecipante

    Complimenti ! Veramente un gran bel passo!

    Vi posso chiedere quanto costa autoprodurre una copia del gioco?

    Come fate a calcolare il numero giusto di copie per ottenere il maggior profitto?

    Che guadagno in percentuale prevedete su un gioco autoprodotto?

    #5860
    Mariov
    Partecipante

    Non si può dare una risposta generica.
    BSM è stato prodotto in Italia e, contando proprio tutto, è costato quasi 7 euro a copia, che in effetti non è poco.
    Ovviamente però i costi dipendono dai materiali presenti: in BSM non ce ne sono molti, quindi abbiamo potuto inserire i pezzi in plastica, molto belli IMHO.
    La produzione in Italia è costosa, ma può essere seguita bene e da vicino. All’estero si spende sicuramente molto meno, però è più difficile visionare come sta venendo il gioco e inoltre è anche difficile contattare i fornitori. Per questo motivo a Essen speriamo di conoscerne e contattarne parecchi, sperando di potercene servire in futuro.

    Per quanto riguarda la tiratura, direi che 500 è veramente il minimo, ma la consiglierei solo per i “gioconi” con tanto materiale, alto prezzo al pubblico e magari ambientazione di nicchia (per es. il nostro Medaglia d’Oro).
    Il fatto è che più ne fai e meno spendi per la singola copia, quindi fare solo 500 di un gioco della fascia di BSM non conviene assolutamente perché viene a costare troppo all’acquirente finale.
    D’altra parte farne 2000 è un investimento decisamente grande, soprattutto se non sei sicuro di venderle.
    Noi ne abbiamo fatte 1000.

    Per quanto riguarda il margine di guadagno, fra copie vendute a negozi e distributori (ovviamente a poco prezzo), copie regalate e spese varie, stai tranquillo che è abbastanza basso :(

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #5862
    Mariov
    Partecipante

    Negli ultimi giorni in chat si è parlato un po’ di autoproduzione e mi sono state rivolte domande e considerazioni su BSM.
    Scrivo qui per far conoscere a tutti il mio parere in merito. Magari non frega niente a nessuno, però sono considerazioni fatte da una persona che ormai è entrata nel tunnel e certi meccanismi e problemi li conosce, quindi speriamo che a qualcuno possa interessare…

    LA MIA IDEA DI AUTOPRODUZIONE
    Come scritto nel post precedente, BauSquitMiao, fra produzione, grafica, traduzioni, avvio società e spese varie è costato quasi 7 euro a copia.
    Sicuramente è un prezzo abbastanza alto (anche se, come detto, non è il prezzo netto della semplice stampa). Inoltre il margine di guadagno è decisamente basso, soprattutto finché abbiamo un solo gioco in catalogo (più giochi permetterebbero di sfruttare meglio le fiere e le convention, che adesso incidono molto in percentuale sulle spese).
    Si aggiunga il fatto che l’investimento, per una sola persona (noi siamo in due, particolare non trascurabile) è nell’ordine dei 10.000 euro.

    Allora… Perché autoprodursi?

    Secondo me l’autoproduzione è un hobby che può avere tre sbocchi:

    1-un fallimento. Il gioco non vende e l’investimento finisce giù per il cesso;

    2-resta un hobby. Il gioco ti permette di rientrare nelle spese, tirando su qualche soldino. E’ un hobby impegnativo, ma anche bello, divertente e gratificante e fa colpo (almeno per i primi cinque minuti in cui glielo dici) sulle ragazze;

    3-diventa un lavoro. Ora, è ovvio che per diventare un lavoro non si può restare nelle dimensioni dell’autoproduzione, ma bisogna iniziare a pensare/agire da casa editrice vera: un po’ di titoli in catalogo, pubblicità, prodotti professionali ecc.

    Personalmente trovo che lavorare nei giochi sia un bel sogno. A me piacerebbe tantissimo farlo di mestiere, ma partire a spron battuto aprendo una casa editrice dal nulla è una bella sfida, senza contare che bisogna avere i capitali per farlo.
    Nell’intervista apparsa oggi in Copertina, Alex Zucchini dice che a lui e ai suoi soci piacerebbe, un giorno, aprire una casa editrice, ma che per il momento hanno scelto di avviare uno studio di progettazione attendendo sviluppi futuri. La stessa cosa abbiamo fatto noi, con Post Scriptum, solo scegliendo una strada diversa, che può rivelarsi una scorciatoia, oppure un vicolo cieco.

    Io credo che l’autoproduzione vada vista proprio in questo senso: un hobby, intrapreso con la speranza di riuscire a portarlo avanti e con il sogno di riuscire a trasformarlo in qualcosa di più.

    Produrre un gioco come BSM, coi margini di guadagno e i rischi che comporta, come operazione fine a sé stessa e come esperienza destinata a rimanere unica non ha senso, secondo me. BSM è un gioco economico, ma con un buon rapporto qualità/prezzo (secondo noi) e deve avere la funzione di essere veicolo per farci conoscere e per avere la possibilità di reinvestire i capitali rientrati per altri giochi, sempre da promuovere a livello di hobby, ma con la speranza e il sogno di sottoporli a distributori importanti (come ha fatto Porazzi con Hasbro): le possibilità sono poche, ma sono comunque maggiori avendo il prodotto ready to sell che non solo il prototipo.
    E poi l’altra speranza, ma qui bisogna puntare decisi la preda e avere molta fortuna, sarebbe quella di trovare una persona disposta a investire entrando in società per fondare la casa editrice vera e propria, ovvero: aumentare le tirature e farsi pubblicità. Anzi, prima farsi pubblicità e poi, di conseguenza poter entrare nei negozi e aumentare le tirature.
    Ma questo, come già detto, è solo il sogno.

    Nel frattempo io mi godo il mio hobby :)

    Post edited by: mariov, at: 2005/09/23 00:59

    Mario Sacchi - Post Scriptum
    http://postscriptum-games.it
    Il mondo è bello perché è Mario

    #5863
    LOGIKTOY
    Partecipante

    Non ti nego che ammiro il vostro “avere le palle”!
    Riuscite a mettervi in gioco accettando rischi e derivati!

    1000 copie X 7 euro sono = 7000 € !!!!!!!
    Per non parlare delle spese a seguito degli spostamenti su fiere & Co.

    Non posso che augurarvi un grande in bocca al lupo!
    Ovviamente se vi becco… prenoto una copia del vostro gioco!

    #5864
    secondologin
    Partecipante

    Ehm, sono anni che ci penso, prima mi sembrava una buona idea fare l’inventore di giochi, ora però dopo aver fatto alcuni rototipi e qualche concorso, capisco che mi mancano due cose:
    non ho nessuno con cui testare i giochi
    non mi piace lavorare da solo

    e che cavolo i giochi di società non sono giochi per pc…

    per cui non riesco alla fine a portare avanti un qualcosa, sia perchè ho sempre nuove idee, sia perchè le idee non riguardano solo i giochi, sia perche’ non sono stimolato a impegnarmi per qualcosa che alla fine non riesco a realizzare.

    Ed allora ho pensato che sarebbe una bella idea fare il produttore di giochi. che serve qui?
    i soldi per finanziare l’impresa
    l’esperienza per non buttare i soldi al vento
    e nel mio caso dei soci con cui lavorare.

    Quindi cercasi soci, almeno uno… per aprre una casa editrice di giochi… idee ne ho molte, ma non necessariamente voglio pubblicare i miei. oh beh prima o poi si…

    il problema numero due è che per lavorarci seraimente occorre
    tempo per le fiere
    persone vicine a casa per testare i giochi assieme o almeno credo

    per ora io ho un lavoro, che mi conviene seguire dal lato economico, che mi tiene impegnato il sabato e la domenica pomeriggio… per cui posso permettermi solo poche manifestazioni all’anno.

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