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18 Aprile 2006 alle 13:52 #357tanis70Partecipante
Sicuramente i libri sono ottime fonti di ispirazione per giochi, da tempo pressochè immemore.
Mi ricordo i vecchi giochi InternationalTeam dedicati all’Iliade, all’Odissea, ecc…
… in tempi più moderni ad esempio è evidente che “il mistero dell’abbazia” è ispirato da “il nome della Rosa”, anzi è uno dei pochi giochi che abbia mai visto con una bibliografia nel regolamento.
Il Trono di Spade è uno dei giochi recenti dove mi sembra migliore la perfetta fusione tra meccaniche, riferimenti al libro (in questo caso ai libri), e giocabiità.
Anche giochi più “tedeschi” come Ulysses non fanno certo mistero di dove hanno preso l’ispirazione… ci sono addirittura libri (chessò, Ivanhoe, o L’isola del tesoro) per cui è addirittura difficile tenere il conto dei giochi che hanno ispirato…
se non sbaglio è stato anche fatto di recente un “instant board-game” legato al Da Vinci Code (sic)…la domanda, analoga a quella di fantavir sulle canzoni, è: c’è un libro NON ANCORA SFRUTTATO che potrebbe “fare da base ispiratrice” per un buon gioco?
A me viene in mente solo il ciclo Invasione-Colonizzazione di Turtledove, ma ne verrebbe fuori probabilmente solo una specie di Axis & Allies con gli alieni a complicare il tutto…
18 Aprile 2006 alle 14:01 #6371RincewindPartecipantetanis70 wrote:
la domanda, analoga a quella di fantavir sulle canzoni, è: c’è un libro NON ANCORA SFRUTTATO che potrebbe “fare da base ispiratrice” per un buon gioco?
A me tempo fa venne in mente di fare un gioco basato sui promessi sposi. Secondo me ha parecchi elementi interessanti.
Ciao
Luca
18 Aprile 2006 alle 15:09 #6372PaoLoPartecipanteIo vorrei da matti fare un gioco su “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”, di Buzzati. O anche il deserto dei tartari. Ma ci sono un sacco di altre cose. Verne è stato usato pochissimo recentemente (il giro del mondo in 80 giorni e basta). Qualcuno sul forum proponeva l’Eneide. Ma anche l’Orlando Furioso, Gargantua e Pantagruele, il ciclo di Cu Chulainn, un sacco di romanzi epici. E il don Quixotte? Ahahahah! Quanta roba!!! Non ce la farò mai a pensarli tutti!
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."18 Aprile 2006 alle 16:52 #6373SoloLucaPartecipantePaoLo wrote:
il ciclo di Cu Chulainn
A dire la verità, i (pochi) progetti che io abbia mai realizzato si basano quasi esclusivamente su quello, sul Mabinogion gallese e su qualche opera scozzese misconosciuta
C’è da dire che nei giochi di ruolo sia libri che canzoni vengono ampiamente sfruttati per “ispirare” avventure… Ricordo (per le canzoni) le innumerevoli avventure basate su “Forth of firth” dei Genesis, una campagna di Cyberpunk basata su “Shock the Monkey” di Peter Gabriel, un’altra basata sulla “rima” popolare “Now I lie myself to sleep”…
I libri sono stati saccheggiati, e persino il teatro e l’opera (“On Stage”, l’ottimo gioco di interpretazione, permetteva di ricreare qualsiasi cosa, da Shakespeare a Verdi).
Ma ecco… che cosa interessante che ho detto (mi complimento con me stesso): l’opera.
Un boardgame sull’opera? Magari con un mazzo di carte speciali per determinare quando finisce la partita (ovviamente, la partita finisce solo quando si pesca la carta “La signora grassa ha cantato” perchè, si sa, “The opera’s not ended ‘til the fat lady sings…”). Berceto non è terra verdiana?
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