Demagogia

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  • #3666
    Jester86
    Partecipante

    Salve a tutti,
    finalmente dopo molte titubanze mi sono deciso a scrivere. Il mio atteggiamento in IdG fino ad oggi è stato sempre da osservatore, ora mi piacerebbe mettermi in gioco.
    Insieme ad alcuni amici dell'associazione di cui faccio parte ci siamo buttati nell'esperienza di scrivere qualche idea per realizzare dei giochi da tavolo. Tanti progetti sia in team sia in solitario…molta roba ferma a metà, ferma all'inizio, qualcosa solo a parole…insomma un calderone pieno di idee ma nessuna portata fino alla fine.

    Ora è arrivato il momento di fare le cose “per bene”, vorrei provare a portare avanti il più possibile un gioco che sto progettando.

    La Scelta
    Delle tante bozze nel comodino, ho scelto quella a cui tengo di più… attenzione, non il gioco che reputo più bello, ma quello che vorrei veramente portare a termine. Mi sono messo bene in testa che non farò soldi tramite giochi da tavolo, che niente di mio verrà prodotto e che non sarò mai un autore famoso…quindi a questo punto, mi dedicherò alla creazione di giochi solo per divertimento mio, del mio gruppo di amici e di tutti coloro che inciamperanno nei miei progetti.

    L'idea
    Il gioco che vi propongo gli ho dato il momentaneo nome di Demagogia, un party game da 10 + persone basato su una fittizia corsa all'elezione di un leader politico che governi un paese inventato di nome Eutopia.

    Perchè un party game?
    Questa tipologia di giochi personalmente non mi piacciono, se posso li evito. In genere giocherei sempre a Puerto Rico, Agricola o simili… però purtroppo nella città dove vivo i giocatori sono veramente pochi e nell'associazione ci vediamo pochissimo. Questo porta a molte serate con gruppi numerosi di amici che non sono gamer ma che vorrebbero ogni tanto provare qualche gioco da tavolo. Nel mercato non ci sono molti party game (e questo è bene) e io personalmente ho pochissimi titoli… questo ci costringe spesso a giocare a Where Wolf (non me ne vogliano gli appassionati, però odio con tutto il cuore questo gioco che però sembra attirare tanto questo tipo di giocatori)
    Fatta questa premessa, mi sono voluto mettere alla prova per realizzare un'alternativa da far provare ai miei amici.

    In cosa consiste il gioco?
    Qui una breve descrizione, poi se volete approfondire lascio il pdf scaricabile.
    Il gioco vede 2 o 3 leader di fittizi partiti politici che cercano di diventare i nuovi governatori del paese di Eutopia. I giocatori che non sono i Leader interpreteranno gli Elettori. Durante la prima fase di gioco i Leader avranno la possibilità di compilare il loro programma politico e di provare a convincere gli elettori a votarli. Dall'altra parte i giocatori che interpretano gli elettori dovranno capire quale partito vorranno votare durante le elezioni e provare a convincere gli altri giocatori a votare come loro.
    Nella seconda fase si andrà alla votazione vera e propria e si vedrà quale Leader governerà il paese e quali elettori avranno votato il partito vincente.

    Le basi su cui sto puntando nella realizzazione di questo gioco
    -> Si inizia con N giocatori, si finisce con N giocatori, nessuno viene escluso durante la partita.
    -> Forte componente goliardica, per non appesantire troppo le partite e garantire molte interazioni tra i giocatori
    -> Velocità d'azione per poter compiere il proprio turno in pochi secondi.

    Bene… spero di non avervi annoiato. Ora concludo qui e spero di ricevere delle opinioni sul gioco e capire se sto prendendo la strada giusta, se è tutto da buttare o se bisogna stravolgere il gioco.

    Grazie mille a tutti.

    Link al pdf del regolamento e delle carte:Demagogia

    #38033
    tinen23
    Partecipante

    Ciao Jester
    Fai sicuramente bene a portare avanti quello che ti piace, ti impegnerai certamente di più.
    D'altronde credo che tu ti sottovaluti, fare un gioco che ti piace non significa che sicuramente non avrà futuro, e partire a creare un gioco pensando questo sicuramente ti svantaggia e ti fa pensare meno. Comunque!

    Il gioco in sé potrebbe essere un buon party game, anche se descritto cosi in sintesi non si capiace molto.. gli argomenti per le elezioni sono decise da delle carte?
    I leader si alternano durante il gioco o restano sempre gli stessi?
    Conta che in un party, tutti devono essere partecipi..e la mia paura er che qui i vrri partecipi siano i leader, e i restanti siano gli spettatori.
    Cmq potrebbe essere una buona partenza, certo devi prenderla sul ridere, tipo che ne so eleggere il re dei pompelmi, o cose così!:)

    Play is the way to forget the rain.

    #38035
    Jester86
    Partecipante

    Grazie Tinen23 per la risposta.
    Per approfondire il regolamento del gioco e vedere le carte basta cliccare sul link in fondo al messaggio, c'è il pdf di tutto quello che ho realizzato fino ad ora.

    Magari non si vede, lo metto più in evidenza.

    #38037
    tinen23
    Partecipante

    Leggiucchiato
    Sinceramente cosi struttrato il gioco sembra essere una simulazione di una reale elezione più che un party game.. non trovo in effetti elementi simpatici se non, forzatamente, il nome del partito..
    Fossi in te metterei delle carte decisamente più divertenti e mi distaccherei dalla politica vera.. andando su un gioco che si, serve per scegliere un partito, ma in maniera stupida.. poi certo se la tua compagnia di giochi è tutta laureanda in giurisprudenza, allora è un sltro discorso xD

    Play is the way to forget the rain.

    #38042
    Mr_Pako (P.Facchini)
    Partecipante

    Concordo con tinen. Manca l'elemento Party nel senso di festa e non di partito.

    Ti consiglio di spingere molto di più sull' “assurdo” , un party game funziona se si ride e se ci si può sfottere. 

    Inoltre cerca sempre di considerare che essendo giochi di gruppo il gioco deve poter funzionare anche in caso di “giocatore timido” ,
    pensa a dixit, io posso anche non essere “strasimpatico” però posso comunque godermi la partita se gli altri scelgono temi più idioti per le carte giocate (che di solito è il 90% della bellezza di una partita di dixit, per farti un esempio: per me è memorabile la partita in cui mio padre ha dichiarato come tema “mia moglie”, e ha fatto punti solo dagli uomini perchè TUTTI avevamo votato la sua carta che rappresentava un'ancora gigante).

    In un gioco del genere, ci vedrei bene dei gettoni con valore da 0 a 3 , e l'obbligo di distribuire i propri gettoni tra gli altri giocatori, in modo da essere tutti sia leader che elettori, inoltre ci vedrei bene una meccanica che fa si che un elettore faccia punti anche se un'altro giocatore viene eletto leader, ma se le sue promesse elettorali rispettano delle carte missione che ho in mano ( ad esempio faccio 3 punti se riesco ad ottenere la promessa elettorale di aprire un casinò ad uso esclusivo dei Nani da Giardino , o qualche altra assurdità del genere) .

    ==  La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
    ==  Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==

    #38043
    Gourdo
    Partecipante

    Premetto: sono un pivello, e sicuramente chi ha scritto prima di me ha molta più esperienza… Ma secondo me tenerlo “affine” alla realtà spinge molto alla goliardia cercata. D'altronde ci sono sparate fatte da politici reali che superano qualunque fantasia.
    Come idea mi piace molto. L'hai mai provato? Ho visto che lo hai previsto anche per 20+ giocatori, se li regge è una figata.
    Prevedo amicizie infrante e contusioni multiple.

    TUTTI avevamo votato la sua carta che rappresentava un'ancora gigante).

    Spettacolare.

    "La vita umana non dura che un istante, bisognerebbe trascorrerla a fare ciò che piace. In questo mondo, fugace come un sogno, vivere nell'affanno è follia. Ma non rivelerò questo segreto del mestiere ai giovani, visto come vanno le cose oggi nel mondo. Potrebbero fraintendermi."

    #38045
    Jester86
    Partecipante

    Grazie ragazzi,
    già vedere questo interesse e i consigli mi spinge a ragionare più sul gioco :)

    bene, analizzando quello che mi scrivete devo dire che potrei percorrere due strade:
    – mettere delle carte “punti del programma di partito” con delle pure cazzate. Quindi aumentare l'assurdità del gioco con idee bislacche che puntano alla pura risata (il casinò per nani da giardino è un esempio azzeccatissimo)
    – dall'altra parte lasciare questi punti generici e magari renderli più interessanti.
    Sinceramente ho dei dubbi, il gioco che avevo in mente dovrebbe divertire come un party game, però allo stesso tempo non vorrei renderlo una semplice “stupidata”. Intavolare delle discussioni su tematiche che affrontiamo tutti i giorni può essere stimolante, tira fuori il carattere delle persone e il loro pensiero e allo stesso tempo può generare scenette comiche visto che i giocatori sono sempre una comitiva di amici.
    Il mio timore è rendere il gioco un po' banale mettendo tematiche assurde e irreali, difficili da poter giustificare o parlamentare che possono generare discorsi senza senso.

    Mettendo temi attuali come l'omosessualità, in questo gioco con dei punti politici a favore o sfavore dei matrimoni, genera delle discussioni interessanti tra i giocatori, ogni volta diverse e con argomentazioni reali… spiegare ed intavolare un discorso sui casinò per nani da giardino mi sembra limitante (nonostante ammetto che, da Master di GdR, potrei tirar avanti grandi discorsi :) )

    Insomma, sono dubbioso. Non escludo nessuna possibilità, anzi mi metterò subito al lavoro per scrivere qualcosa.
    Non aggiungerei altri materiali (come i gettoni) vorrei tenerlo semplice e veloce visto il grande numero di giocatori.

    Ancora non l'ho playtestato, appena posso provo qualche partita e vi faccio sapere.

    Grazie ancora per gli ottimi consigli.

    #38046
    tinen23
    Partecipante

    Capisco il tuo ragionamento ma mi permetto di contraddirti.. il gioco, in se stesso, è un meccanismo utile per distrarre e far svagare coloro che intraprendono questa attività. Lo scopo principale di un gioco è quello di divertire, non per forza per far scoppiare dal ridere certamente, ma nel significato letterale del termine, cioè 'Divergere-spostare l'attenzione'.
    Di politica se ne parla tutti i giorni, e non credo sia definibile un 'gioco' creare un sistema per continuare a parlarne con lo stesso atteggiamento. Il gioco piuttosto dovrebbe servire a togliere l attenzione dalla realtà, staccare per un attimo la spina.. per questo motivo il tuo gioco potrebbe avere senso in ottica umoristica, si parla sempre di politica, ma tu distrai e la prendi in giro in maniera simpatica.
    Poi la scelta è ovviamente tua sia chiaro :)

    Play is the way to forget the rain.

    #38050
    Thoozee
    Partecipante

    Premessa: io adoro i Party Games, soprattutto Wherewolf/Lupus in Tabula, quindi è possibile che i miei suggerimenti vertano troppo in quella direzione, che però mi sembra tu non voglia intraprendere (e ci sta, non intendo discutere di questo). Semplicemente volevo scriverti questo post sperando di darti una visione diversa del gioco, magari più simile a quella dei giocatori sporadici con cui -chissà- finirai a fare il playtest ;)

    Una delle tante cose che adoro di Lupus, così come di tanti altri giochi di società, è l'ambientazione: questa permette di dare un senso ad azioni che, se il gioco fosse ambientato nel mondo “reale”, avrebbero un carattere molto meno affascinante. Mi spiego meglio: l'idea di un villaggio in cui, di notte, alcuni cittadini si trasformano in lupi mannari per uccidere senza pietà altri cittadini, ha una potenza immaginaria nettamente superiore al “apri gli occhi e indicami chi vuoi eliminare dal gioco”. Che poi le due cose siano la stessa è indubbio, ma ritengo che l'ambientazione faccia la differenza fra un gioco a cui voglio giocare e un gioco che “sì carino ma niente di che”. Per questo, secondo me (tutto il post è un grossissimo SECONDO ME, non è mia intenzione spiegarti la teoria dei giochi da tavolo, anche perché -dal tuo post- non sembri averne bisogno :P), il tuo gioco è ancora troppo legato alla realtà. Ho letto velocemente regolamento e carte, e mi trovo d'accordo con Tinen23: mi è sembrato che sia le meccaniche sia i temi non siano trattati come mi aspetterei da un “party game”. Non fraintendermi: apprezzo davvero davvero tanto l'inserimento di topic quali l'economia o la criminalità, l'omosessualità o l'ecologia, così come apprezzo che il gioco si prefigga di creare dibattiti fra i giocatori; semplicemente in questo modo ritengo si tolga molto al divertimento. Perché non parlare, invece che di matrimoni fra persone dello stesso sesso, di matrimoni fra persone con lo stesso colore di capelli? (Siamo ad Eutopia, i biondi si sposano con biondi e i mori con mori, ma c'è aria di cambiamento. Chi è favorevole e chi contrario? etc etc…) Ok, non è certamente l'esempio più calzante (al momento non me ne vengono altri), ma è tanto per rendere l'idea, per aggiungere quel tocco di assurdità in più. (Ovviamente non intendo banalizzare l'argomento dell'omosessualità, ma metaforizzarlo. Spero fosse ovvio).
    Infine, leggendo velocemente, ho prestato poca attenzione alle meccaniche, pertanto non mi esprimo su quelle. C'è solo una cosa che non mi è chiara: spingendo al dibattito su temi attuali, non c'è il rischio di metagioco? Ossia, non si rischia che un giocatore discuta dal suo punto di vista e non da quello del suo personaggio?

    Detto ciò, chiudo il paragrafo da amatore di Lupus per una semplice considerazione personale. Mentre leggevo la tua descrizione non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza di Demagogia con un altro party game, chiamato Two Rooms And A Boom (per ora disponibile solo in inglese, ma esiste una versione ridotta Print&Play in italiano, e anche io sto provvedendo ad una mia traduzione più completa). Entrambi sono ambientati nel mondo della politica, entrambi richiedono di interpretare un ruolo, entrambi nascono dal desiderio di migliorare i difetti di Lupus e entrambi garantiscono a tutti i giocatori di arrivare a fine partita. Le meccaniche, però, sono molto diverse. Se non lo conosci (so come ci si sente quando si scopre che qualcuno ha gia avuto la stessa idea prima di te, ti chiedo scusa) ti linko un articolo che ne parla: http://www.lastessamedaglia.it/2015/08/two-rooms-and-a-boom/ (sperando di non andare contro le regole del forum).

    Spero di essermi spiegato in modo sufficientemente decente. In pratica ho solo riscritto le cose dette da altri, ma tant'è. Complimenti per la creazione, in ogni caso, e facci sapere come evolve!
    Ciao :)

    (to.be()) || !(to.be())

    #38052
    Jester86
    Partecipante

    Molto bene, escono messaggi molto interessanti.
    Ho postato il gioco su questo forum proprio perchè avevo bisogno di un confronto con persone che non conosco e che fanno parte di questo mondo ludico. Alla fin fine non sono qui perchè voglio sentirmi dire solo “bravissimo!” XD :D

    Anzi, le critiche mi fanno capire che il gioco potrebbe migliorare, che può andar bene ma serve lavorarci… rende tutto più umano e mi tiene con i piedi per terra :D

    Inizialmente ero molto scettico sull'indirizzare il gioco verso “l'assurdo” … poi ovviamente, quando vai a letto e non prendi sonno i pensieri frullano veloci nella teste e tutti i consigli che mi avete dato iniziano a prendere forma…scusate ma ho sempre bisogno di assimilare le informazioni prima di dare risposte di getto.

    L'idea di fare un gioco più bizzarro inizia a piacermi, anche nell'ultimo esempio del “matrimonio per i biondi” e roba simile mi ha fatto ridere e mi piace. Ora però ho un dubbio:
    facciamo finta di tirar fuori delle assurdità. Come faccio a definire un mondo dove l'assurdo è la norma?
    Mi spiego meglio: se in questo ipotetico mondo solo quelli alti 1,80 si possono sposare…come faccio a farlo capire ai giocatori? Dovrei fare un decalogo di una mini costituzione?
    In alternativa potrei semplicemente dire che il mondo non si stupisce a leggi bizzarre ed inserirle sulle carte.
    Non so, forse mi sono spiegato male.

    Per quanto riguarda il gioco segnalato da Thoozee, non ho nessuna delusione. Se dovessi scoprire un gioco uguale a questo semplicemente lo comprerei risparmiandomi il lavoro :)
    Leggendo il link che hai postato, vedo che il gioco è a squadre (rossa e blu) mentre in Demagogia ci sono i 3 leader e gli elettori che scelgono liberamente chi appoggiare. Inoltre vedo che ognuno ha un leader e c'è un forse scopo finale (ovvero salvare o uccidere il presidente). Nel mio gioco, c'è una simulazione di elezioni, un giocatore si sente vittorioso se vota il leader che va a vincere, però allo stesso tempo altri giocatori potrebbero sentirsi soddisfatti se, nonostante non abbia vinto il loro leader, sono rimasti con le loro idee senza dover cambiare bandiera per vincere o senza essere influenzati dalle idee degli altri.

    #38054
    Thoozee
    Partecipante

    Dunque, ho finalmente letto il regolamento e devo ammettere che, se prima non avrei dato alcuna possibilità ad un gioco ambientato nel mondo della politica (assurdo o meno che fosse), ora sono più che interessato :D
    Mi piace molto la meccanica del voto sotto influenza, appare come il fulcro del gioco e giustamente nel regolamento è spiegato abbastanza bene (forse perché c'è l'unico esempio? :P ). Mi piacciono anche le carte elettore e come sono state contestualizzate nella meccanica di gioco: “Discorsi da bar”, “Scambio di opinioni”, o anche l'azione “Insabbiare lo scandalo” sono geniali!
    Il regolamento, in generale, è un po' da rivedere; ad esempio non mi è chiaro cosa significhi e come funzioni il “ruotare le carte per lo scorrere del tempo”, oppure come debba essere il luogo in cui si gioca. (Non che quest'ultima sia fondamentale, ma -avendo solo Lupus nella testa- mi chiedevo come si facesse a gestire tutte quelle carte stando seduti su delle sedie disposte a cerchio. Errore mio :D )

    Poi, e qui probabilmente faccio la figura di quello che ha letto senza capire, ho una domanda: quando si discute? O meglio, mi sembra di comprendere che, anche senza discutere, il gioco possa andare avanti da solo, magari perché i votanti sono talmente influenzati da non poter proprio votare in base alle loro naturali preferenze, rendendo inutile qualsiasi precedente o futura arringa. E' vero che si possono scartare le carte influenza, ma se si è a fine della fase 1 e non c'è più tempo? (Probabilmente mi sfugge qualcosa, dovrei rileggerlo una seconda volta).

    Per quanto riguarda la “Costituzione di Eutopia”, ti sei spiegato bene, e sappi che ho avuto lo stesso identico dubbio quando ti stavo suggerendo quella cosa dei matrimoni. Secondo me l'ideale è lasciare che ogni carta parli da sé: se un Leader gioca la carta “A favore dei matrimoni eterocapelluti”, i cittadini sono portati a pensare che la norma sia matrimonio Moro-Mora e Biondo-Bionda, e che la novità sia Biondo-Mora. E un altro potrebbe ribattere con la carta “Contrario ai matrimoni eterocapelluti”. L'importante dovrebbe essere non creare contraddizioni, ad esempio con “A favore dei matrimoni omocapelluti”, che confonde solo le idee.
    Tutto questo mi fa venire in mente il gioco The Great Persuader, dall'impostazione vagamente simile, ma con argomenti molto più stupidi :D

    Ps. Mi fa piacere che non sia stata una delusione la scoperta dell'altro gioco, come meccaniche sono sicuramente diversi.

    (to.be()) || !(to.be())

    #38061
    Jester86
    Partecipante

    Rispondo a Thoozee per far chiarezza sul regolamento

    1) è previsto che il gioco debba essere giocato intorno ad un tavolo, sono presenti dei mazzi da pescare e delle carte da giocare quindi serve almeno un piano d'appoggio. In alternativa solo i leader dovranno avere una superficie dove mettere e mostrare le carte del programma politico. Gli elettori avranno solo 3 carte in mano e un piccolo mazzetto coperto.

    2) essendo di forma rettangolare, le carte possiedono 4 lati. Avevo bisogno di un contatore di turni (variabile in base al numero di giocatori). Considerando ogni lato della carta leader come un turno, avremo 8 (4+4)turni in una partita a due leader e 12 (4+4+4) turni in una partita a tre leader. Per tenere il conto, un leader ruota di 90° la sua carta leader per tenere il conto del passare del tempo, quando è stata ruotata 4 volte inizia a ruotarla l'altro leader. Volevo risparmiarmi un segnalino per i turni.

    3) in Wherewolf esistono dei momenti dedicati alle discussioni, qui no. Ogni momento può essere utile. Sicuramente un elettore, all'inizio della partita non sarà schierato con nessun Leader, quindi starà a lui fargli le domande sui vari punti politici che gioca davanti a se. Ogni punto del programma politico può generare discussioni tra elettore-leader ma anche tra i vari elettori che tentano di dire la propria opinione su ogni argomento. Anche le carte che infangano i politici potrebbero generare simpatiche discussioni…so che è andato con un escort, in quel momento potrebbero iniziare interviste sui dettagli di quella infamia e il leader potrebbe generare delle divertenti scuse.

    Ora mi metto giù a pensare a dei programmi politici simpatici che rendano il gioco bizzarro.

    Il gioco segnalato l'ho scaricato e presto lo proverò con il mio gruppo :)

    #38070
    Thoozee
    Partecipante

    Jester86, ti ringrazio davvero per aver speso del tempo a spiegarmi alcune meccaniche, i miei erano semplici suggerimenti per cercare di aiutarti (nel mio piccolo) nello stilare il regolamento, non pretendevo affatto tutto questo :D In ogni caso, non posso che apprezzare sempre di più questo gioco!

    La parte delle discussioni ora mi è chiara, e capisco anche perché hai voluto lasciare un'ampia libertà di interpretazione nelle carte. C'è il rischio che (magari con giocatori alle prime armi) renda il gioco poco veloce, ma immagino che con una compagnia ben testata questo non faccia che aumentare il divertimento in modo esponenziale ;)

    Beh, buon lavoro, e facci sapere come vanno i primi playtest!

    (to.be()) || !(to.be())

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