Distribuire un gioco

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  • #3643
    MauroPeroni
    Partecipante

    salve a tutti
    ho terminato il prototipo di un mio gioco di carte e l'ho testato per forse più di un anno con ottimi risultati. adesso ho terminato tutta la parte grafica e illustrativa e quindi l'ultimo passo che manca è la pubblicazione e la distribuzione.

    per la pubblicazione (speravo di farne 5000 copie, tutti mi dicono che di meno non ha senso) penso mi appoggerò ad una campagna di crowdfunding, (giochistarter, indiegogo, kickstarter, et similia) e per riuscirci a breve comincerò una campagna di marketing apposita.

    il punto ancora da risolvere per me è la distribuzione. avete qualche consiglio su distributori italiani con cui prendere contatto?

    #37800
    Mr_Pako (P.Facchini)
    Partecipante

    Purtroppo non posso aiutarti. La distribuzione di solito è “roba da editori” ;). Magari qualcuno di loro può aiutarti in questo senso.
    Di base posso dirti che in caso di crowdfunding più di un distributore ti serve uno spedizioniere affidabile e un luogo da adibire a magazzino per lo stoccaggio delle scatole prodotte e da spedire.

    ==  La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
    ==  Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==

    #37803
    MauroPeroni
    Partecipante

    per la produzione al momento il preventivo migliore è della carta mundi, e nella produzione è compresa la spedizione in italia. questo significa che se trovo un distributore basta che i pacchi li faccia arrivare ai loro magazzini.

    #37848
    Emiliano74
    Partecipante

    [cut]a breve comincerò una campagna di marketing apposita.

    Ciao Mauro, sono interessato allo sviluppo della campagna marketing. Diciamo che sono quasi al tuo punto, ho un'azienda che mi ha dato un preventivo, e occorrono un minimo di 500 copie per la prima tiratura. Farai tutto da solo o ti appoggi a qualche consulente?

    #37849
    MauroPeroni
    Partecipante

    ciao
    io ho parlato con diversa gente e tutti mi dicono che in italia devo stampare come minimo 5000 copie, che mi paiono tante, ma forse perché lo vedo da acquirente e non da produttore. per la stampa ho richiesto diversi preventivi ad aziende grosse, anche estere, e per il momento la carta mundi è quella con il preventivo migliore. il marketing sono costretto a pagarlo in anticipo di tasca mia, appoggiandomi a dei professionisti, e di certo non è cosa da pochi soldi…. ma lo metto in conto nel crowdfounding, così se parte almeno so che sono rientrato di quella cifra. ma è comunque un rischio perché se non parte  sono soldi che comunque ho speso… ma avendo comunque impiegato più di un anno per fare la grafica e tutte le illustrazioni a colori lo considererei il meno.
    come ho già detto, mi mancano solo i contatti per la distribuzione e più ne ho meglio è. al momento ho mandato richiesta di preventivo ad alcune case italiane, ma devono ancora arrivarmi i preventivi. se vi viene in mente qualche nome non siate timidi ;)

    #37850
    Khoril
    Moderatore

    perché scegliere la via dell'autoproduzione?

    #37852
    Mr_Pako (P.Facchini)
    Partecipante

    Mauro, ho visto alcune delle illustrazioni che hai fatto per Warage… mi chiedo, perchè non chiedere qualche dettaglio a loro (district games credo ) sulla distribuzione…. magari avendo collaborato per altre ragioni possono essere disposti a condividere un po' di know-how.

    ==  La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
    ==  Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==

    #37853
    MauroPeroni
    Partecipante

    Khoril, perchè scegliere l'autoproduzione? ci sono principalmente 2 motivi. il gioco secondo me è molto buono, ma un editore può decidere che per motivi di listino invece di un gioco di pirati debba diventare mucche contro alieni, e tutte le illustrazioni, icone, grafiche fatte finora finiscono nel cesso. l'altro è che spesso l'editore vuole una fetta importante del ricavato, e se va bene all'ideatore arriva forse un 6% del prezzo per ogni scatola venduta. e considerando tutto il lavoro che ho svolto a me pare un po' pochino.
    tuttavia autoprodursi è davvero pesante…. è un lavoro a tutti gli effetti, al punto che alle volte mi chiedo chi me lo fa fare….

    mrpako, la districtgames è una delle aziende che ho contattato, e al momento sono in trepidante attesa di una risposta.

    #37866
    confucio
    Partecipante

    boh, questione di filosofia…

    tuttavia tieni presente che sull'autore, non ricade nessun rischio.
    il tuo è un 5% pulito. Il gioco va bene prendi un pelo di più, il gioco va male prendi poco o nulla.
    Ma non rischi nulla. Non hai speso niente o quasi, se non il tuo tempo/lavoro (che si suppone sia senza prezzo ovviamente ^_^ in tutti e due i sensi possibili). L'editore, o peggio l'autoproduttore investe una mole di tempo CONSIDEREVOLMENTE maggiore in una serie di aspetti (come la distribuzione ad esempio) che nulla o quasi hanno a che vedere con il gioco in se.

    Provo a vendertela usando un esempio!

    Vedila con il concetto di costo opportunità:

    ipotesi a) vai da un editore: hai lavorato ipotizziamo 20 ore (in cui hai pensato e predisposto il tuo gioco e lo hai playtestato e limato). Ora è pronto per essere proposto.
    A questo punto:
    – L'editore lo prende e lo produce e tu guadagni il 5%.
    – L'editore/(gli editori) lo rifiutano hai buttato 20 ore di lavoro

    ipotesi b) Autorpoduci. Dovrai investire ancora almeno 80 ore per seguire il tuo gioco nel suo sviluppo (grafica produzione, post vendita ecc…).
    -il gioco va bene e lo vendi alla grande guadagnandoci il 30%.
    – il gioco va male, hai perso altre 80 ore e qualche soldino in +

    la differenza a mio parere, trascurando l'aspetto economico, la fanno quelle 80 ore.
    In quelle 80 ore dedicate ad un gioco “finito” avresti potuto realizzare altri 4 giochi…(tra cui magari si annida un vero capolavoro!)
    questo è uno dei motivi per cui anche gli autori +o- affermati non si prendono la briga di autoprodursi.

    Questa è la teoria. A livello personale secondo me l'autoproduzione è comunque una bella avventura. Occorre solo investirci un SACCO di tempo! Se ne hai a disposizione, potrebbe anche rivelarsi un interessante hobby!

    Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato
    la carta va bene così, ben playtestata
    firmato: le forbici

    #37869
    MauroPeroni
    Partecipante

    confucio, in effetti non ti nego che alle volte non ci dormo la notte per l'ansia… è la prima volta che seguo tutto e sebbene io sia convinto della bontà del prodotto, ed anche giocatori incalliti lo sono, questo potrebbe non bastare.  in passato ho proposto il gioco ad editori, ma senza nessuna risposta. anche per questo mi sono deciso a tentare l'autoproduzione.
    ma al solito commenti e consigli sono sempre i benvenuti.

    #37870
    Folkwine
    Partecipante

    ma al solito commenti e consigli sono sempre i benvenuti.

    Potresti provare a postare qui il regolamento, così da avere un feedback anche da chi frequenta il forum.

    Presidente associazione ludica DADODADODICI di Orzinuovi (BS)
    www.dadodadodici.it

    #37871
    CMT
    Partecipante

    Secondo me, per quel poco che può valere, la scelta di autoproduzione dovrebbe nascere da una qualche necessità pratica e non da “gli editori non me lo pubblicano”, perché se così è sarebbe il caso di farsi venire il dubbio che il gioco possa non essere buono quanto sembra (ovvio che gli editori possano sbagliare, ma “qualche” idea sul mercato ce l'hanno) o che si sia puntato sull'editore sbagliato, e sia il caso di impiegare il tempo a cercarne un altro, piuttosto che a tentare di autoprodursi, che non è semplice.
    Ti faccio un esempio “parallelo”. Io ho intenzione di autopubblicare una serie di racconti fantasy/umoristici (ammesso che riesca a trovare un copertinista, ma questo è un altro discorso). Ora, perché li voglio autopubblicare? Perché le case editrici in italia tendenzialmente non pubblicano racconti o raccolte di racconti se non in casi particolari. Quelle che lo fanno si contano sulle dita di una mano, e per quelle tra queste che pubblicano quel tipo di racconti basta la protesi di Capitan Uncino. Ma il genere vende? Sì. Ai lettori piacciono i racconti in questione? Sì. Per cui delle due l'una, o li passo alla “mia” casa editrice, che però li metterebbe solo in eBook e io vorrei il cartaceo per questa serie, o autopubblico (che è comunque molto più semplice che autoprodurre un gioco), da cui la scelta. Poi ho i racconti di Urban Fantasy, e su quelli il dubbio non me lo pongo proprio, perché la pubblicazione la trovo.

    Cérto

    #37873
    Khoril
    Moderatore

    persino Wallace ha deciso di abbandonare l'autoproduzione, ha chiuso la casa editrice e lavorerà solo per editori… e lui vendeva automaticamente e è riuscito nella gallata di prevendere triplette di giochi senza nemmeno comunicare tema, meccaniche, illustratore, regolamento.

    #37876
    MauroPeroni
    Partecipante
    #38725
    LoP
    Partecipante

    Ragazzi, che storia: sono qui da ieri sera e già ho un turbine di sentimenti che si agita dentro…
    Una domanda: c'è qualcuno che sta ragionando sulla propria autoproduzione? mi piacerebbe esplorare l'ipotesi di sinergie.

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