Ciao a tutti,
io stavo “progettando” un gioco molto facile ma (spero) divertente per giocatori non “estremi”…insomma, una cosa per famiglie.
Il gioco sarebbe un mix tra scala quaranta, dernier (uno) e famiglia (qualcuno di voi lo conosce???).
E qui sorge il mio problema…un mazzo standard di carte da ramino è composto da 52 carte e due jolly (54 carte in tutto) ma ho visto che su Spielmaterial (o come si chiama…) vendono le carte (dimensioni poker) in blocco da 55!!!
I conti non mi tornano…nel mio gioco volevo sfruttare due mazzi…ma è meglio fare i conti su 110 o 108 carte??? Qual’è il vero standard???
Mmmmmm…i punteggi…ah…giusto, quella carta che di solito va a finire nelle pieghe più recondite dello spazio tempo perchè nessuno riesce a decifrarla!!! ))
Grazie mille Rifo!!!
Allora sto anche già messo bene…questo week end provo a comprare delle carte da sacrificare ci incollo sopra quello che mi serve…
E magari poi, una volta finito mi piace anche!!! ))
Perchè invece non consideri l’idea di comprare quelle bustine proteggi-carte (usate dai giocatori di Magic e simili) e ci metti dentro direttamente le stampe delle tue carte?
Risparmi e in caso di modifica alle carte (se stai facendo un prototipo, potresti aver bisogno di cambiarle più volte) semplicemente butti via la carta e riusi la bustina senza dover incollare più strati o correggere con gomma e matita
Rifo…ti dirò…ci avevo pensato. Però, “creando” un gioco io credo che sia importante anche avere in mente una sua possibile commercializzazione. E, dato che il mio gioco, vorrebbe (in un futuro ipotetico) essere rivolto alle famiglie, preferivo stare su una forma fisica già nota. Credo che, almeno in un gioco di carte, anche l’aspetto “tattile” del gioco sia importante.
Ovviamente, in fase di playtest con persone conosciute anche dei semplici fogli di carta con delle scritte a penna possono andare bene. Così si possono testare le meccaniche del gioco…poi però bisogna sfornare qualcosa di molto simile al prodotto finito!!!
Su SpielMaterial ho fatto i conti che dieci mazzi costerebbero circa 16 euro…io ne ho bisogno di due per il mio gioco…riuscirei a fare 5 prototipi decenti con pochi eurini!!!
(ovviamente solo dopo aver testato le meccaniche in maniera approfondita)
Ma, secondo voi, in fiera a Lucca ci saranno produttori di queste cose da cui comprare (in modo da non spendere nulla di spedizione)???
Ciao,
leggendo la descrizione del tuo gioco ho pensato a me a circa un anno fa, quando le mie ideazioni erano soprattutto espansioni di giochi (inventati da me) che si potevano fare con carte napoletane, con l’aggiunta di qualche carta speciale.
Quando ho proposto questi giochi in giro al di fuori della cerchia degli amici, ho spesso ricevuto questo commento:
– se vuoi fare un gioco con un mazzo speciale, distaccati dalle tipiche carte numerate (napoletane e ramino);
– in genere semplici varianti di giochi noti come scacchi o scala 40 non vengono prese in considerazione dagli editori;
– giochi che si basano su una sola meccanica difficilmente saranno pubblicati. Occorre considerare più meccaniche e inglobarle in un unico gioco, magari in maniera originale e senza ovviamente bachi e situazioni di stallo.
Riguardo ai materiali, io utilizzo la tecnica proposta da rifo.
Qualcun altro stampa i disegni su cartoncino (grammatura 200g circa) e poi li ritaglia. Vanno bene per i vari playtest.
Riguardo al materiale da inviare ad un editore, non sono molto importanti nè la grafica nè il materiale, purché ovviamente il gioco possa essere giocato più volte e non ci siano dubbi di interpretazione dei disegni, delle scritte e dei colori.
Altro non so dirti.
Cmq se vuoi mettere nell’area download il regolamento del gioco o inviarmelo via email posso provare a darti il mio spassionato parere. Nel caso…..fantavir (at) gmail (punto) com
Ciao,
fantavir
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Ciao,
hai ragione, forse mi sono espresso male.
All’inizio i miei giochi si basavo principalmente su una sola meccanica, tipo: avanza se trovi una carta più alta, gioca delle carte la cui somma faccia 10, muovi di tante caselle quanto il numero indicato sulla carta….con l’aggiunta di qualche regola/eccezione per rendere il gioco un po’ più vario. In Scala40 la meccanica principale è pesca e scarta una carta, in UNO è gioca una carta con numero o colore uguale.
Qualcuno mi ha consigliato di prendere le meccaniche e le idee di 2/3 miei giochi e inglobarle in un unico gioco.
Non volevo dire che un gioco che si basa su un solo elemento non verrà pubblicato (a meno che non sia originale o geniale), ma forse che un gioco con più elementi incastrati in maniera ottimale ha sicuramente più chances di essere pubblicato o soltanto è più bello da giocare.
Se poi ho detto una scemenza, qualcuno mi smentisca, please
Ciao,
fantavir
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
No, no, ma che scemenza!!! Anche io credo che tu abbia ragione (e qui mi dò una zappa sui piedi)…però sono alle prime (anzi primissime) armi…mettiamola così…diciamo che questo è un “test” insomma…se si riesce a fare un gioco che “gira” con una meccanica sola…e poi se ne fa un altro che “gira” con un’altra meccanica…a quel punto sei a cavallo…unendo le due meccaniche avrai un gioco che, quasi sicuramente girerà…ma se non riesci a farlo girare con un solo meccanismo semplice allora è meglio appendere le carte al chido…no??? Tutte le cose si imparano partendo dalle basi, a mio avviso!!! Inoltre non credo che l’esperienza di giocatore renda necessariamente dei bravi inventori…altrimenti di giochi nuovi stupendi ne uscirebbero a migliaia!!! Ma sto divagando, vero???
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