ciao a tutti, in questi giorni stiamo sviluppando un boardgame che ricostruisce la situazione descritta nel libro “la guerra dei bottoni” di Pergaud, un classico della letteratura per ragazzi amato da tutti, che per molti versi può ricordare l’ancora più famoso “i ragazzi della via pal”
noi tra le regole abbiamo ovviamente inserito anche il furto dei bottoni ai prigionieri (se un ragazzino tornava senza bottoni dei vestiti se le predeva dai genitori, ed erano una specie di trofeo per i vincitori dello scontro…)
il quesito è: possiamo chiamare il gioco come il libro, o incapperemmo in problemi di diritti d’autore eccetera? se non lo chiamiamo come il libro e cambiamo il nome dei personaggi, ci sono rischi che, viste le affinità di storia eccetera, qualcuno si presenti protestando perchè abbiamo “copiato” la storia?
Ciao.
Sono abbastanza informato sull’argomento, in quanto ho elaborato una tesi sul diritto d’autore per l’esame di maturità e per motivi lavorativi e di hobby ci sguazzo dentro continuamente.
Purtroppo il grave gap che possiedo è proprio sulla gestione dei diritti per quanto riguarda i giochi, in quanto non sono considerati come “opera dell’ingegno”, secondo il codice civile italiano che fa rientrare nel diritto di autore le opere che appartengono alla musica, alle scienze, alla letteratura, alle arti figurative, all’architettura ed alla cinematografia.
Il problema a cui ci troviamo davanti è “semplicemente” un vuoto legislativo nella trattazione del diritto d’autore per quanto riguarda gli autori di giochi, se qualcuno ne avesse informazioni sarei felice di colmare questa mia lacuna
Ora, il tuo problema al momento è quello di avere utilizzato l’ambientazione ed il titolo di un’opera che, in teoria, non è più soggetta al diritto d’autore da parte di Pergaud, morto nel 1915, per cui più di 75 anni fa (il diritto d’autore rimane all’autore dell’opera fino a 75 anni dalla morte); tuttavia il libro viene tutt’ora ristampato, di conseguenza qualcuno li detiene questi diritti, se non d’autore, almeno di copia. Pertanto la risposta è sì… potrebbero esserci dei problemi se hai usato nomi e titolo dell’opera in causa.
Tuttavia puoi ovviare a questi inconvenienti cambiando il titolo e variando leggermente l’ambientazione e cambiando i nomi o i riferimenti al libro.
Un problema simile lo ebbe Murnau nel 1922, quando girò “Nosferatu”, chiaramente riferito a Dracula, ma con nomi ed ambientazione totalmente differente, causa proprio problemi legati ai diritti.
Questo, almeno vale per le opere che sono soggette al diritto d’autore, per i giochi non so se è diverso; ma per evitare problemi puoi applicare piccole modifiche e tutto sarà più facile
Caro Hastur, tu sei sicuramente più ferrato, ma quello che mi dici mi sembra tuttavia strano. Anche il De Bello Gallico di Cesare viene correntemente ristampato, ma non credo che qualcuno stia pagando i diritti ai discendenti della Gens Iulia… . Il caso della Guerra dei Bottoni è più (appena appena!) più recente e forse qualcosa cambia. Inoltre bisognerebbe anche informarsi su come vengono gestiti i diritti d’autore in Francia, credo… ma io davvero ero convinto della faccenda dei 70 (o 75?) anni dalla morte dell’autore… Bisognerebbe sapere come hanno fatto alla Kosmos con il Giro del Mondo in 80 giorni, ad esempio.
Comunque Bram Stoker era morto nel 1912, quindi nel 22 i diritti di licenza erano ancora ben stretti in mano ai suoi figli, iimmagino!
Comunque mi ispira il gioco sulla guerra dei bottoni, magari in un thread a parte facci un’anteprima .
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
grazie mille! allora terremo solo la meccanica dei bottoni (che alla fine sono solo dei punti per la vittoria, potrebbero anche essere monete o altro…) e cambieremo il titolo! per i persnaggi no problem, tanto li avremmo dovuti inventare praticamente tutti perchè nel libro ne compaiono troppo pochi; probabilmente cambieremo anche la nazione in cui si svolgono le battaglie, quindi i nomi cambieranno!
contavo di aprire il thread appena finiremo di scegliere tra le 100000 idee che ci frullano per la testa quindi quando il gioco sarà più definito anche per noi non mancheremo di rendervi partecipi!
Caro Hastur, tu sei sicuramente più ferrato, ma quello che mi dici mi sembra tuttavia strano. Anche il De Bello Gallico di Cesare viene correntemente ristampato, ma non credo che qualcuno stia pagando i diritti ai discendenti della Gens Iulia…
Sì, vero, le opere di autori già da secoli nell’ade continuano ad essere ristampate, ma in questo caso entrano in gioco una serie di dinamiche che non conosco perché riguardano la gestione di grosse imprese come case editrici o etichette discografiche e non essendomi poi specializzato in gestione aziendale, ma rimasto fermo alla maturità non conosco bene.
Rimane il fatto che se si hanno dubbi in tal senso o si chiede ad esperti del settore (io, purtroppo, non ne conosco) oppure per evitare ogni possibile problema si prende qualche accorgimento modificando leggermente l’ambientazione…
Visto che Scoclol aveva accennato alla possibilità di cambiare nomi e titolo, probabilmente è fattibile per il suo gioco, e se la struttura non ne risente particolarmente potrebbe essere una buona idea farlo
P.S.: Veri gli anni sono 70.
Sono più arrugginito del previsto