Ciao a tutti. Qualcuno sa quale iter occorre seguire se non si trova un editore per il proprio gioco? E’ possibile riuscire a distribuirlo ugualmente (ovviamente a proprio rischio e pericolo)?
Ciao
Intanto bisogna chiedersi perchè tutti gli editori hanno scartato il gioco. Una volta che la risposta a questa domanda è stata formulata in modo molto critico si può proseguire.
Ci troviamo con un ottimo gioco tra le mani.
Le possibilità sono lasciar perdere o autoprodursi.
Autoprodursi significa investire soldi e tempo in qualcosa in cui si crede veramente.
In pratica si tratta di diventare casa editrice a tutti gli effetti.
Devi, a grandi linee:
0) capire chi potrà essere il target del tuo gioco, bambini, adulti, gamer o giocatori occasionali e decidere per i punti successivi di conseguenza
1) Stabilire un budget. Il budget deve comprendere la realizzazione vera e propria (stampa e imballaggio del gioco fisico ma anche la grafica) e la promozione
2) Definire i materiali con cui produrre il tuo gioco
farti fare i preventivi dai vari produttori, ad esempio carta mundi per quanto riguarda la parte cartacea, plastic4games per i pezzi.
3) A questo punto probabilmente dovrai ridefinire i materiali da usare per stare nel budget previsto
4) punto 2 e 3 finchè budget>preventivo
5) realizzare o far realizzare una grafica accattivante per il tuo prodotto.
6) passare alla produzione
ora ti trovi con diciamo un minimo di 1000 copie del tuo gioco da vendere.
Qui arriva il difficile.
Stabilisci il prezzo di vendita tenendo conto che più o meno ogni passaggio che il tuo gioco incontrerà prima di raggiungere l’utente finale il prezzo di vendità aumenterà QUindi tu vendi al distributore a 5 questi lo rivende a 10, il giocatore lo pagherà 15 + iva
Devi trovare canali distributivi validi. In italia questi canali sono pochi. Ci sono alcuni distributori che potrebbero mettere il gioco nel loro catalogo ma…
…la cosa più importante è far conoscere il gioco.
DEVI andare nelle varie convention/fiere italiane e presentare il tuo gioco. Finito con quelle italiane DEVI presentare il tuo gioco nel mercato europeo più proficuo, cioè quello tedesco (quindi il gioco deve essere comprensibile anche dai tedeschi e dagli inglesi come minimo). Per il mercato tedesco essen è la fiera aperta al pubblico più importante.
A quel punto se sei riuscito a vendere le tue 1000 copie puoi dichiararti contento. Ma non è per nulla facile.
Questo in breve è quello che dovresti fare. Se vuoi dettagli alcuni dei più importanti autoproduttori italiani bazzicano da queste parti. Chiedi pure.
Grazie mille per la risposta. Ora mi sovvengono però altre due domande: è in teoria possibile (intendo ovviamente dal punto di vista legale-burocratico) prodursi un gioco e venderlo direttamente via internet con un proprio sito senza quindi passare per distributori e grossisti? E presentarlo direttamente a siti di vendita on-line?
Poi volevo chiedere un’altra cosa riguardo la strada opposta, ovvero quella di presentare il proprio lavoro ad un editore. In pratica cosa bisogna inviargli? Basta la descrizione del gioco con tanto di regole e un progetto di realizzazione pratica, oppure richiede di solito anche un prototipo pronto da giocare?
Per prima cosa devi selezionare i produttori ai quali proporre il tuo gioco secondo la loro tipologia. Ad esempio, non inviare un gioco di simulazione ad un produttore specializzato in giochi per bambini. Normalmente basta una scheda che riassuma i dati essenziali (durata, eta’, livello di difficolta’) accompagnata da una descrizione dei meccanismi del gioco e l’elenco del materiale che il tuo progetto prevede. Questo dovrebbe essere sufficiente al produttore per farsi un’idea abbastanza chiara di cosa puo’ offrire il tuo gioco e quanto costera’ eventualmente produrlo. Alcuni produttori ti chiederanno anche il regolamento.
Se la cosa procede per il verso giusto ti chiederanno di inviargli anche il prototipo completo e giocabile. Non e’ necessario che sia perfetto dal punto di vista grafico, ma che sia funzionale, comprensibile e (consiglio) testato a fondo.
Ciao, WO
Grazie mille per la risposta. Ora mi sovvengono però altre due domande: è in teoria possibile (intendo ovviamente dal punto di vista legale-burocratico) prodursi un gioco e venderlo direttamente via internet con un proprio sito senza quindi passare per distributori e grossisti? E presentarlo direttamente a siti di vendita on-line?
E’ possibile tutto, ma in ogni caso dovrai aprire una partita iva per permettere le varie operazioni fiscali.
Poi volevo chiedere un’altra cosa riguardo la strada opposta, ovvero quella di presentare il proprio lavoro ad un editore. In pratica cosa bisogna inviargli? Basta la descrizione del gioco con tanto di regole e un progetto di realizzazione pratica, oppure richiede di solito anche un prototipo pronto da giocare?
Ha due opportunità. O rivolgerti alla casa editrice o dare il tuo gioco in mano agli agenti.
Nel primo caso devi selezionare la case editrici che potrebbero prendere in considerazione il tuo gioco.
Manderai loro una breve descrizione del gioco.
Poi se sono interessati ti chiederanno prima il regolamento completo, poi un protipo giocabile.
Con le agenzie invece il discorso è diverso, presenti il gioco all’ agenzia e se loro decidono di investire tempo sul tuo prodotto saranno loro a redarre i documenti, tradurli, contattare le case editrici etc etc. Gli agenti in genere vogliono essere pagati solo se il gioco viene effettivamente pubblicato. Perciò per un’ autore che vuole fare l’ autore e non perdere tempo in altre beghe burocratiche è secondo me la strada più comoda. Soprattutto se è agli inizi.
Interessante il discorso delle agenzie, non sapevo ci fosse anche questa possibilità. Ma chi sono di fatto queste agenzie, e (soprattutto) come si possono trovare? C’è una lista da qualche parte?
Ciao e grazie ancora per i preziosi consigli!
La piu’ famosa agenzia italiana e’ Studiogiochi, che bandisce ogni due anni il concorso Archimede (che scade proprio fra due settimane). Credo che anche la daVinci proponga giochi non adatti al proprio stile editoriale ad altri editori per conto di autori. Normalmente le condizioni sono il 50% delle royalties se il gioco viene pubblicato. Va anche detto che il gioco prima di essere preso in consegna viene testato e se non supera i criteri dell’agenzia non viene accettato.
Poi vi sono altre agenzie straniere come Seven Towns. Chi ne conosce altre?
Che io sappia non sono molte; una è Studiogiochi – http://www.studiogiochi.com (che io rappresento). So che anche la daVinci – http://www.davincigames.com – era intenzionata a offrirsi come agente visto che, come casa editrice, non può assorbire tutti i buoni giochi che le vengono presentati. Inoltre so di qualche autore che ha iniziato a farlo sporadicamente come Andrea Angiolino (l’e-mail
però non la so) e qualche altro (Wallover?).
Per quanto riguarda Studiogiochi (al di là dei vari codicilli più o
meno irrilevanti) il contratto standard prevede questi punti salienti:
– nessun anticipo dato (nè richiesto – ci mancherebbe
– nessuna garanzia di successo
– viene fatto comunque un filtro preliminare sulla base delle regole (o un riassunto di queste); in altre parole non accettiamo qualsiasi gioco, ma solo quelli in cui crediamo
– una volta accettato il gioco, studiogiochi si occupa anche del suo eventuale sviluppo (buona parte dei giochi presentati, oserei direi
un buon 80%, ha bisogno di essere risistemato affinchè sia presentabile\vendibile); questo è un servizio che viene fatto “a gratis”
– in caso di pubblicazione il 50% dei profitti va a studiogiochi
Direi che è tutto – se hai bisogno di altre info chiedi pure, o qui o direttamente a me (la mia mail è carlo@cogitostudio.it)
Ciao,
Carlo
Solo per puntualizzare: io non faccio l’agente. Sporadicamente ho accettato di proporre agli editori i giochi di amici che non potevano andarci di persona o che non se la sentivano di farlo. In altri casi, ho condiviso con loro un appuntamento gia’ preso, senza chiedere nulla in cambio. Questo perche’ la mia non e’ una ativita’ professionale, e poi perche’ il mio intervento era così limitato da non giustificare un eventuale compenso
E’ gia’ abbastanza difficile seguire i propri giochi, senza dover seguire anche quelli degli altri!
Vorrei ancora aggiungere che le condizioni di StudioGiochi mi sembrano migliori rispetto ad altre agenzie di rappresentanza estere, visto anche l’ottima percentuale di giochi effettivamente pubblicata ogni anno. D’altra parte un buon filtro ai giochi accettati dall’agente e’ indispensable, per mantenere alto il livello di qualita’ delle loro proposte e non rovinarsi la reputazione presso gli editori. Ciao, WO
ciao a tutti, avevo fatto delle domande inerenti la pubblicazione di nuovi giochi in un’altra sessione, non avendo ancora letto la vostra; adesso ho molte informazioni in più, grazie.
Grazie mille per la risposta. Ora mi sovvengono però altre due domande: è in teoria possibile (intendo ovviamente dal punto di vista legale-burocratico) prodursi un gioco e venderlo direttamente via internet con un proprio sito senza quindi passare per distributori e grossisti? E presentarlo direttamente a siti di vendita on-line?
Ciao. Io sono uno degli autoproduttori che bazzicano qui, il mio sito è http://www.psgiochi.com
Quoto in tutto e per tutto la risposta di rincewind. Riguardo a questa domanda ti posso dire che, sì, burocraticamente è possibile, ma in realtà bypassare distributori e grossisti è ben difficile, soprattutto se sei agli inizi, perché:
a-Nessuno ti conosce
b-Hai un solo gioco in catalogo
Da ciò consegue che:
a-se il tuo gioco non è presente presso i siti dei distributori avrà molta meno visibilità, quindi il compito di farlo conoscere è tutto sulle tue spalle. Il che implica un’ENORME presenza su internet e in convention. Però nonostante questa presenza ti precludi la possibilità che la gente veda il tuo gioco frequentando un negozio (perché il negozio compra dal distributore)
b-chi compra in negozio non sa neanche che il tuo gioco esiste. Chi compra online difficilmente viene a prendere il gioco su un sito che vende solo quello, perché ci sono le spese di spedizione, il pagamento online per una somma piccola ecc ecc. La gente preferisce andare su un sito di un negozio o distributore e fare un bell’ordine di tanti giochi diversi. Noi ovviamente abbiamo venduto un po’ di scatole online, ma altri nostri clienti che hanno il sito ne hanno vendute MOLTE più di noi. Ovvio che se riuscissi a vendere tutto tu avresti un ricarico più alto, ma sinceramente mi sembra un’utopia.
In conclusione: o hai davvero in mano il gioco del secolo e la gente se ne accorge, oppure per autoprodurti da zero e vendere 1000 copie solo col tuo sito internet ci metti vent’anni
Ciao!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
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