qualche mese fa sono stato invitato da Tambù (www.tambu.pro) a presentare il prototipo di un mio gioco. Da subito l'idea è piaciuta e la scorsa settimana sono stato ricontattato per farmi la loro proposta editoriale che prevede la stampa di un determinato numero di copie e altri benefit (stand nelle fiere, magazzino deposto gioco, consulenza vendita, promozione…) in cambio del pagamento di una quota delle spese di produzione del gioco stesso (in rapporto alle copie stampate… min. 100 >200>300). Qualcuno di voi ha valutato pro e contro di questa modalità di pubblicazione? Cosa ne pensate? Grazie.
Da subito l'idea è piaciuta e la scorsa settimana sono stato ricontattato per farmi la loro proposta editoriale che prevede la stampa di un determinato numero di copie e altri benefit (stand nelle fiere, magazzino deposto gioco, consulenza vendita, promozione…) in cambio del pagamento di una quota delle spese di produzione del gioco stesso (in rapporto alle copie stampate… min. 100 >200>300). Qualcuno di voi ha valutato pro e contro di questa modalità di pubblicazione? Cosa ne pensate?
Mai vista in ambito di giochi, ma in campo editoriale ha un nome, Editoria a Pagamento, ed è il male assoluto.
qualche mese fa sono stato invitato da Tambù (www.tambu.pro) a presentare il prototipo di un mio gioco. Da subito l'idea è piaciuta e la scorsa settimana sono stato ricontattato per farmi la loro proposta editoriale che prevede la stampa di un determinato numero di copie e altri benefit (stand nelle fiere, magazzino deposto gioco, consulenza vendita, promozione…) in cambio del pagamento di una quota delle spese di produzione del gioco stesso (in rapporto alle copie stampate… min. 100 >200>300). Qualcuno di voi ha valutato pro e contro di questa modalità di pubblicazione? Cosa ne pensate? Grazie.
Ciao, Secondo me se ti offrono quei benefits e se tu senti che ti appaga pubblicare un gioco anche pagando che potrebbe avere un certo successo nel mercato secondo loro , perché non provare una volta nella vita , io lo farei.
" E' quasi sempre il colpo che non vedi arrivare che ti manda KO "
Da subito l'idea è piaciuta e la scorsa settimana sono stato ricontattato per farmi la loro proposta editoriale che prevede la stampa di un determinato numero di copie e altri benefit (stand nelle fiere, magazzino deposto gioco, consulenza vendita, promozione…) in cambio del pagamento di una quota delle spese di produzione del gioco stesso (in rapporto alle copie stampate… min. 100 >200>300). Qualcuno di voi ha valutato pro e contro di questa modalità di pubblicazione? Cosa ne pensate?
Mai vista in ambito di giochi, ma in campo editoriale ha un nome, Editoria a Pagamento, ed è il male assoluto.
Si concordo come per gli altri ambiti (libri e fumetti) il prodotto che ne scaturisce e' per forza di bassa qualita'. Questo perche' se un investitore deve rischiare e spenderci dei soldi mira ad avere un prodotto di qualita' (o piu' precisamente un prodotto che venda), se invece l'investitore mi chiede dei soldi ed azzera parte del suo rischio mettera' sul mercato quello che capita.
Mi accodo a quanto detto, alla fine Tambù è un “acceleratore” non un editore. Purtroppo non ha storia sulla quale basare giudizi. Non ho mai visto un gioco distribuito da tambù, ne un autore che ha realizzato qualcosa con loro, nè autori me l'hanno consigliato. Insomma stai pagando un rischio, per avere un prodotto più simile ad un autoproduzione che ad una edizione. Valuta bene .
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Ciao! Io stavo seguendo a tempo perso l'evoluzione di Tambù, perché poteva essere un'alternativa interessante a the game crafter (qualora mi fosse occorso nel futuro di realizzare tre o quattro scatole ad uso personale di ottima qualità) e per la modalità print on demand da cui, almeno nell'editoria, ogni tanto qualcosa di interessante può uscire.
Quanto scrivi a proposito dell' “offerta” per te autore di partecipare alle spese di produzione però è una doccia fredda.
Non ho nulla contro le persone che scelgono di autoprodursi qualcosa, che sia un libro, un gioco, un software o che altro. Anzi, tanto di cappello a chi ha i numeri per farne una grande impresa. L'editoria a pagamento però non è autoproduzione, perché non è qualcosa sotto il controllo dell'autore. Anzi.
Gli “editori” a pagamento si macchiano di una pratica moralmente deprecabile, che è far credere ad autori inesperti e/o disperati di avere in mano un prodotto valido, di infinocchiarli per bene e spillargli quanti più soldi possibili, distraendoli con presentazioni, distribuzioni e riconoscimenti assolutamente irrilevanti.
Se verrà fuori che Tambù ha davvero intenzione di riproporre nell'ambito dei giochi da tavolo questo cancro morale dell'editoria toccherà cambiare marciapiede ogni volta che li si incontra.
Bisogna capire a che livello intervengono. Esiste già la realtà di consulenza editoriale che da tempo fa Post Scriptum Games, se è una cosa del genere non ci trovo niente di male, anzi. Il problema si pone se non si tratta di consulenza ma di editoria a pagamento.
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Bisogna capire a che livello intervengono. Esiste già la realtà di consulenza editoriale che da tempo fa Post Scriptum Games, se è una cosa del genere non ci trovo niente di male, anzi. Il problema si pone se non si tratta di consulenza ma di editoria a pagamento.
Certo.
Le modalità descritte da Ciocca però, se confermate, direi che sono abbastanza limpide da non lasciare dubbi.
Ciocca, per curiosità. Si sono fatti avanti per dungeon tris?
Bisogna capire a che livello intervengono. Esiste già la realtà di consulenza editoriale che da tempo fa Post Scriptum Games, se è una cosa del genere non ci trovo niente di male, anzi. Il problema si pone se non si tratta di consulenza ma di editoria a pagamento.
Per come appare la proposta, è EaP pura e semplice (resta da capire l'entità del contributo, ma la logica alla base si direbbe quella). Vero è che da fuori loro si propongono come una sorta di sostegno all'autoproduzione, fornendoti i servizi di stampa, realizzazione grafica ecc, che mi sta anche bene, ma allora non ha senso che mi chiedi di mandarti prototipi e mi fai offerte, al più io devo contattare te per stampare/realizzare il mio prodotto.
Tambù è un progetto nuovo, si propongono come produttori e distributori, ma non editori.
A titolo personale posso dire che dopo anni e tentativi a vuoto di far pubblicare il mio gioco (che più editori hanno trovato interessante e valido, ma non si arriva mai alla pubblicazione… sigh!), mi sono detto e che cavolo, questi mi cagano! Il blocco è sui soldi chiesti (non pochi…), ma pensavo equi per una autoproduzione. Fare un KS, senza esperienza, ad esempio è stato un'emorragia… L'offerta comprende la stampa di 200 copie, royalties fino al 15% (50% per le copie vendute in fiera all'estero e 100% in Italia). Consulenza grafica 5 copie a reviwer italiani Magazzino deposito copie Area dedicata durante Lucca e Essen (pass fornito da loro, alloggio e viaggio a mio carico).
A titolo personale posso dire che dopo anni e tentativi a vuoto di far pubblicare il mio gioco (che più editori hanno trovato interessante e valido, ma non si arriva mai alla pubblicazione… sigh!), mi sono detto e che cavolo, questi mi cagano!
Non trovi abbastanza curioso che siano gli unici illuminati al mondo?
Mi sono permesso di andare a leggere un po' la storia di dungeon tris. Si vede che è un lavoro a cui tieni tanto e si vede anche che, dopo averlo sottoposto a tutte le case editrici italiane, alle straniere e al crowdfunding, se lo lasci così com'è non ci sono motivi per cui improvvisamente dovrebbe avere successo.
Se il tuo obiettivo è avere finalmente delle scatole del gioco di bella presenza da poter portare alle fiere locali come autore (ammortizzandole forse in una quindicina di anni o giù di lì) e scattarti qualche foto nello stand a lucca e a essen da usare come specchietto per riuscire a smaltire un pelino più velocemente le scatole, l'offerta di tambù fa al caso tuo. Valuta bene quante copie fai stampare in base quante unità puoi riuscire personalmente a smaltire. 200 copie, se personalmente ne piazzi 7, sono un po' tante. Soprattutto se tambù sceglie di imitare l'editoria a pagamento anche in altri aspetti, ad esempio quello di costringere l'autore, una volta scaduti i termini, ad acquistare personalmente tutte le copie rimaste invendute oppure vederle mandate al macero “perché serve lo spazio in magazzino”.
Se il tuo obiettivo è stamparti un paio di copie da tenere come reliquie e metterci una pietra sopra, lascerei stare le duecento unità e mi rivolgerei al servizio di stamperia per tenerne giusto una decina.
Se il tuo obiettivo è di distribuire dungeon tris come gioco con una sua dignità, mi andrei a riprendere il topic del 2015 e proverei ad applicare qualcuno dei suggerimenti lì riportati. Magari, se sei legato così tanto a questo progetto da volerci spendere sopra dei soldi, e visto che le meccaniche di base da quanto sembra paiono solide, forse un'idea migliore sarebbe quella di rivolgersi a dei servizi di consulenza veri e propri (tipo quello citato da mrpako) e provare a vedere se ci sono delle potenzialità inespresse da tirare fuori.
Però tutte queste sono ovviamente le mie opinioni personali e confesso che ho un po' di difficoltà a calarmi nella tua situazione. Quando creo qualcosa che mi piace molto e che non incontra i favori degli altri, me la tengo per me, buona e passo oltre.
Ora, perdonami se sono risultato un po' brusco. Una copia di dungeon tris però me la sono scaricata e appena ho due minuti tranquilli vedo di stamparla.
Tambù è un progetto nuovo, si propongono come produttori e distributori, ma non editori.
A titolo personale posso dire che dopo anni e tentativi a vuoto di far pubblicare il mio gioco (che più editori hanno trovato interessante e valido, ma non si arriva mai alla pubblicazione… sigh!), mi sono detto e che cavolo, questi mi cagano! Il blocco è sui soldi chiesti (non pochi…), ma pensavo equi per una autoproduzione. Fare un KS, senza esperienza, ad esempio è stato un'emorragia… L'offerta comprende la stampa di 200 copie, royalties fino al 15% (50% per le copie vendute in fiera all'estero e 100% in Italia). Consulenza grafica 5 copie a reviwer italiani Magazzino deposito copie Area dedicata durante Lucca e Essen (pass fornito da loro, alloggio e viaggio a mio carico).
Mi consigliate quindi di lasciar perdere?
Una domanda che mi sorge spontanea: royalties su cosa? Tu paghi per la stampa, tu paghi (o in forma percentuale sulla vendita o in forma diretta) per i servizi forniti, quindi mi chiedo dove stiano le royalties.
Inoltre anche ipotizzando che al netto dei costi dei servizi applicati ti rimanga il 15% del prezzo di vendita, questa percentuale è infima – infatti al contrario dell'editoria tradizionale qui il rischio d'impresa non è sulle spalle dell'editore ma dell'autore e tale rischio deve essere adeguatamente compensato: facendo il tuo esempio il 15% del prezzo stimato moltiplicato per le 200 copie può coprire il costo di produzione (sapendo anche che per le copie vendute in fiera all'estero percepiresti il 7,5% e non il 15%)? Hai possibilità di raggiungere il Break Even Point (sia nel best-sellout-case ovvero 200 copie al 15% che nel worst-sellout-case ovvero 200 copie al 7,5%)? Con quante copie (ricorda: più sei vicino ai numeri di produzione più sei a rischio)?
Se vuoi lanciati su questa possibilità fallo, il mio consiglio è quello di fare le valutazioni di cui sopra prima di buttarmi a pesce.
A titolo personale posso dire che dopo anni e tentativi a vuoto di far pubblicare il mio gioco (che più editori hanno trovato interessante e valido, ma non si arriva mai alla pubblicazione… sigh!), mi sono detto e che cavolo, questi mi cagano!
Non trovi abbastanza curioso che siano gli unici illuminati al mondo?
Mi sono permesso di andare a leggere un po' la storia di dungeon tris. Si vede che è un lavoro a cui tieni tanto e si vede anche che, dopo averlo sottoposto a tutte le case editrici italiane, alle straniere e al crowdfunding, se lo lasci così com'è non ci sono motivi per cui improvvisamente dovrebbe avere successo.
Se il tuo obiettivo è avere finalmente delle scatole del gioco di bella presenza da poter portare alle fiere locali come autore (ammortizzandole forse in una quindicina di anni o giù di lì) e scattarti qualche foto nello stand a lucca e a essen da usare come specchietto per riuscire a smaltire un pelino più velocemente le scatole, l'offerta di tambù fa al caso tuo. Valuta bene quante copie fai stampare in base quante unità puoi riuscire personalmente a smaltire. 200 copie, se personalmente ne piazzi 7, sono un po' tante. Soprattutto se tambù sceglie di imitare l'editoria a pagamento anche in altri aspetti, ad esempio quello di costringere l'autore, una volta scaduti i termini, ad acquistare personalmente tutte le copie rimaste invendute oppure vederle mandate al macero “perché serve lo spazio in magazzino”.
Se il tuo obiettivo è stamparti un paio di copie da tenere come reliquie e metterci una pietra sopra, lascerei stare le duecento unità e mi rivolgerei al servizio di stamperia per tenerne giusto una decina.
Se il tuo obiettivo è di distribuire dungeon tris come gioco con una sua dignità, mi andrei a riprendere il topic del 2015 e proverei ad applicare qualcuno dei suggerimenti lì riportati. Magari, se sei legato così tanto a questo progetto da volerci spendere sopra dei soldi, e visto che le meccaniche di base da quanto sembra paiono solide, forse un'idea migliore sarebbe quella di rivolgersi a dei servizi di consulenza veri e propri (tipo quello citato da mrpako) e provare a vedere se ci sono delle potenzialità inespresse da tirare fuori.
Però tutte queste sono ovviamente le mie opinioni personali e confesso che ho un po' di difficoltà a calarmi nella tua situazione. Quando creo qualcosa che mi piace molto e che non incontra i favori degli altri, me la tengo per me, buona e passo oltre.
Ora, perdonami se sono risultato un po' brusco. Una copia di dungeon tris però me la sono scaricata e appena ho due minuti tranquilli vedo di stamparla.
semplicemente se un editore professionista non trova profittabile pubblicare il tuo gioco… perché lo dovrebbe essere per te? il ritorno sarebbe solo per il tuo ego? rispettabile, ma forse poi non è la stessa soddisfazione e hai cmq il rischio di vendere solo ai tuoi parenti.
soluzione? passa oltre, metti nel cassetto e sforna nuove idee.