Ho alcuni dubbi che mi perplimono già da un po' per quanto concerne la grafica dei giochi da proporre agli editori e spero che qualche buon'anima possa illuminarmi a riguardo non avendo esperienza in merito.
Poniamo di aver un gioco il cui prototipo ha superato positivemente (a nostro avviso) la fase di playtest (dopo le mille modifiche del caso).
A questo punto qual' è il livello grafico a vostro avviso necessario per poterlo presentare ad un editore che si è dimostrato interessato in seguito all'inoltro di un nostro sell sheet? Basta un prototipo chiaro, magari utilizzando illustrazioni prese da internet (solo a titolo esemplificativo ovviamente) o dovremo necessariamente rivolgersi ad un illustratore? O magari ci verrà richiesto dall'editore solo l'invio del regolamento e quindi il problema neanche si pone?
Un sentito tnx per l'aiuto.
La Carta è sgravata... la Forbice va bene cosi'. Firmato: Sasso.
Il prototipo deve essere fondamentalmente “funzionale”. la grafica, se il gioco piacerà, verrà definita dall'editore ( o da chi per lui ) , le immagini possono essere prese da internet, e utilizzate a piacimento. anche il dettaglio grafico non deve essere eccellente, l'importante è che il prototipo sia giocabile, senza bug, e che non necessiti di spiegazioni ulteriori ( tipo ho usato l'icona con la galilna per indicare il serpente perchè il serpente non l'ho trovato… )
e' più importante ( ad esempio ) che un testo sia collocato nel punto giusto della carta e che sia molto leggibile, che il font non renda incomprensibili i numeri, o che il colore o il simbolo (se importante ai fini del gioco ) sia presente e facile da capire .
gli editori sono professionisti, devono valutare prima di tutto se il gioco funziona e il regolamento è comprensibile, POI viene il resto, poi viene la grafica
detto questo buona fortuna con il tuo prototipo
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
O magari ci verrà richiesto dall'editore solo l'invio del regolamento e quindi il problema neanche si pone?
rispetto a questo posso aggiungere che sì, potrebbero chiedervi per cominciare di inoltrare solo il regolamento. anche in questo caso la grafica conta poco. sono molto importanti invece chiarezza, strutturazione delle informazioni, esempi esplicativi, spiegazione dei materiali, etc. per trovare un buon esempio di manuale delle regole, ultimamente molti citano quello di Russian Railroads
il sell sheet non serve, basta una mail di presentazione in cui descrivi in poche parole ambientazione, scopo del gioco, meccaniche principali e dati tecnici. a queste aggiungi un paio di foto (non troppo pesanti) del prototipo intavolato pronto per essere giocato e durante la partita.
se sei riuscito a interessarli ti chiederanno il regolamento
Sostanzialmente, ogni editore fa caso a sé. Qualcuno ti chiede direttamente il prototipo, qualcuno una breve descrizione, qualcuno vuole che gli invii direttamente il regolamento, generalizzare è abbastanza impossibile.
Sostanzialmente, ogni editore fa caso a sé. Qualcuno ti chiede direttamente il prototipo, qualcuno una breve descrizione, qualcuno vuole che gli invii direttamente il regolamento, generalizzare è abbastanza impossibile.
vero, ma a grandi linee il suggerimento di Khoril è quello più universale, diciamo che è il “biglietto da visita. In base a quello poi gli editori sceglieranno se snobbarti, chiederti, appuntamento, il regolamento, il prototipo ecc .
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
vero, ma a grandi linee il suggerimento di Khoril è quello più universale, diciamo che è il “biglietto da visita. In base a quello poi gli editori sceglieranno se snobbarti, chiederti, appuntamento, il regolamento, il prototipo ecc .
Quello di Khoril è un ottimo suggerimento, mai messo in dubbio. Finché non trovi l'editore la cui politica è “mandaci direttamente il regolamento come primo contatto” Ma poi, quello che descrive Khoril, alla fine è proprio quello che dovrebbe esserci nel sell sheet.
vero, ma a grandi linee il suggerimento di Khoril è quello più universale, diciamo che è il “biglietto da visita. In base a quello poi gli editori sceglieranno se snobbarti, chiederti, appuntamento, il regolamento, il prototipo ecc .
Quello di Khoril è un ottimo suggerimento, mai messo in dubbio. Finché non trovi l'editore la cui politica è “mandaci direttamente il regolamento come primo contatto” Ma poi, quello che descrive Khoril, alla fine è proprio quello che dovrebbe esserci nel sell sheet.
se dobbiamo ragionare sui casi che escono dalla media e dalla comune prassi allora tanto vale che ognuno faccia quello che piu' gli piace e festa finita. E' giusto considerare i casi estremi e' sbagliato considerarli come una regola.
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
se dobbiamo ragionare sui casi che escono dalla media e dalla comune prassi allora tanto vale che ognuno faccia quello che piu' gli piace e festa finita. E' giusto considerare i casi estremi e' sbagliato considerarli come una regola.
Non è tanto un caso estremo, è la DV, per dirne una, ma al di là di questo io sto solo affermando che c'è di tutto in giro, non vedo perché prenderla come una critica (a chi, poi?). Né vedo la logica di “ognuno faccia come gli pare”, semmai è “ognuno faccia come pare all'editore di turno”. È la stessa logica dell'editoria classica, non parti da “agli editori serve questo” perché non lo sai, parti dal guardarti editore per editore, escludere quelli che proprio non c'entrano, vedere cosa vuole il singolo e comportarti di conseguenza, il che spesso significa dover avere pronti una sinossi, una presentazione breve, una presentazione lunga, un estratto di X capitoli, un estratto di X pagine, una lettera di presentazione che a volte va acclusa e altre non sia mai ti permetti di mettercela, e che a volte deve contenere cenni biografici e a volte no, e a volte deve elencare le tue pubblicazioni precedenti in vario grado di dettaglio, altre chissenefrega. Ah, e qualche volta tutto questo lo devi mandare per posta, altre per e-mail. Raccontarlo per telefono ancora non mi è mai capitato, ma mai porre limiti alla provvidenza. Bisogna essere pronti a tutto, tutto qui. E, sottolineo, è importantissimo mandare all'editore quello che lui richiede, se non altro per dimostrare che ti sei preso la briga di leggere le sue raccomandazioni del caso (e se non ne ha? Chiedi!)
Nei giochi, le poche volte (tre) che ho avuto contatti con editori per cercare di piazzare un gioco, ho avuto tre esperienze del tutto diverse: uno ha voluto direttamente il prototipo, uno il regolamento, l'altro una presentazione (e, per inciso, di questi solo il secondo ha effettivamente dato riscontro sia alla ricezione del regolamento che poi con il responso della valutazione).
Beh fatti qualche ideaG in più e poi ti renderai conto che il sell sheet è un'americanata, e un gioco “veramente buono” ( qualcosa che poi diventa un gioco edito, intendo ) non ha realmente bisogno di un sell sheet ma di essere semplicemente spiegato bene per quello che è.
In secondo luogo, sia Khoril che Roberto come si dice a Bari “ci passano a una ruota” a numero di giochi pubblicati, quindi già solo statisticamente direi che possiamo fidarci senza controbattere dei loro consigli.
In terzo luogo chiedo a Khoril e Roberto se posso mandar loro via MP una bozza di mail da mandare agli editori, magari mi aiutate a snellirla
== La macchina del capo ha un buco nella gomma. Hai bisogno di 3 segnalini Mc-Gyver e un token Cewingum per ripararla. ==
== Fatti non foste per viver come bruti, ma per piazzar omini e cubettame ==
Beh fatti qualche ideaG in più e poi ti renderai conto che il sell sheet è un'americanata, e un gioco “veramente buono” ( qualcosa che poi diventa un gioco edito, intendo ) non ha realmente bisogno di un sell sheet ma di essere semplicemente spiegato bene per quello che è.
Ehm… e questo che cosa ha a che fare col mio discorso? ^__^; Io del sell sheet non ho fatto menzione se non en passant.
In secondo luogo, sia Khoril che Roberto come si dice a Bari “ci passano a una ruota” a numero di giochi pubblicati, quindi già solo statisticamente direi che possiamo fidarci senza controbattere dei loro consigli.
Mai. Di nessuno. Al mondo. E a parte la boutade paranoica, non sto controbattendo nessun consiglio, ho anzi ribadito che ciò che ha detto Khoril è perfettamente sensato, fintantoché ciò che l'editore ti chiede è una presentazione del gioco, perché se ti chiede altro devi dargli altro, ergo abbi pronto TUTTO, che sia prototipo, regolamento o app per smartphone (magari quella no, ma non si sa mai). In che modo questo sarebbe non fidarsi di un consiglio?
Grazie della stima mrpako ma non sono questo granchè comunque forse CMT ha semplicemente travisato perchè si parlava sostanzialmente di “quel primo contatto” ovvero delle mail che ha spedito agli editori. Perchè poi si da per scontato che devi essere pronto a spedire anche il prototipo con regolamento, le reazioni degli editori possono essere le più disparate ma un buon modo di presentarsi all'inizio, nel “first contact”, è importante.
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
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