Questo gioco lo inventai al liceo, e per un periodo (due settimane circa) ha funzionato alla grande (poi è degenerato per mancanza di testing).
Il gioco può essere fatto ovunque in qualunque momento anche se c’è da dire che l’ambiente scolastico aveva aiutato. Il gioco rappresenta un periodo durante l’era dei cow boy e dei ricercati. I partecipanti al gioco sono tutti dei ricercati con un certo livello di reputazione. Obiettivo del gioco è naturalmente essere il migliore fuggiasco (quello con la reputazione maggiore). Naturalmente un aumento della reputazione è anche contro producente, sempre più persone vorranno la tua testa. Come? Anzitutto è un gioco che si basava sulla segretezza. chi partecipava non sapeva con esattezza quanti e chi faceva aprte del gioco: venivano da me ad iscriversi, e avevo creato una pagina internet con la foto segnaletica dell’iscritto, con livello di reputazione acquisito, numero di uccisioni e numero di morti (specifico che era un gruppo di circa 20 non di più erano già troppi da gestire giorno per giorno
Quando un giocatore vedeva un altro giocatore (nei corridoii, nel giardino in classe, ovunque all’interno dell’area di gioco che era la scuola) poteva sparargli. Sermplicemente mettendo le mani a pistola e facendo “Bang!” ad alta voce. Queste due cose erano obbligatorie. Il giocatore quindi che aveva sparato per primo, andava dal giocatore ucciso e si faceva segnare una X sul polso a penna. A sua volta lui segnava un cerchio sul polso dell’ucciso. A fine giornata i giocatori venivano da me (lo sceriffo, l’arbitro) e contavo le X e i cerchi. Non c’era modo di barare perchè a parte non essere divertente, il numero di cerchi doveva essere pario al n umero di croci. Io aggiornavo a casa mia il database e poi il giorno sucessivo si continuava.
Questa era la base. Poi c’erano naturalmente tutte le regole “secondarie”. Esempio.
– Mano preferita: chi si iscriveva doveva dichiarare la sua mano preferita. ad un livello basso di reputazione tu possiedi una sola pistola, e puoi sparare quindi solo con la mano preferita. Proseguendo guadagnio poi una seconda pistola e puoi sparare due colpi. (capitava infatti che due si sparassero nello stesso momento diventando un nulla di fatto, ma con un secondo colpo avevi la possibilità di fare un uccisione in più.)
– Zona franca: un posto da dichiarare all’inizio e presente nel database dove non puoi essere sparato. Ognuno può avere la sua zona franca e deve essere limitata da quatro muri (per evitare qualcuno dicesse semplicemente “all’aperto”)
– Bandiera bianca: portando uno straccio al braccio bianco, eri invulnerabile e non potevi sparare. Per chi avesse bisogno di un giorno di pausa. Naturalmente vi erano limitazioni al riguardo. E penalità per chi non le rispettasse.
– Unicum: se in una zona ci si sparava, non era più possibile spararsi nuovamente a meno che non si uscisse entrambi da quella zona e ci si ritrovasse sucessivamente (una zona è ad esempio un corridoio. Se A spara a B, chiunque sia il vincitore, non potranno più spararsi. Questo non toglie che possano sparars con C. E che se uno dei due va in bagno e poi torna in quella zona allora l’Unicum si resetta.)
… e via dicendo le regole erano non troppe ma ce ne erano e io mi occupavo del calcolo dei punti e del livellare i giocatori dand abilità speciali ecc. Ad esempio se la differenza di livello era di almeno 10, il giocatore di livello più alto evitava i primi due proiettili automaticamente( un livello 3 contro un livello 13 non vinceva mai insomma a meno che non usasse cose particolari)
che ne pensate? pensate possa avere un futuro? è fattibile? commentate insomma
Beh mi pare una versione casereccia, più semplice e magari anche più divertente, di Killer, un gioco nato nelle università americane e che ha visto un’edizione pubblicata da Steve Jackson:
Mi sembra un gioco interessante, con la difficoltà inevitabile di formalizzare delle regole, che può avere un senso giocato su una giornata o su brevi periodi. Sicuramente può avere un futuro, e c’è spazio (anche nel marketing) per giochi così.
Nel mio piccolo avevo inventato una volta il “tappo ninja”, niente di più di un tappo di bottiglia dove all’interno era disegnata la figura di un ninja. Se te lo trovavi in tasca, o comunque ti veniva in mano per qualche motivo, significava che eri morto. Ci giocavamo in due, io e quella che è adesso mia moglie. Molto divertente e molto ansiogeno
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
A killer ho giocato infatti e mi é piaciuto molto… far west si basava sul semplice fatto che l’unico modo per uccidere era sparare (evitando molte controversie) e soprattutto il fatto di non avere un obiettivo. Tu sai che la città è piena di famigerati, e puoi decidere di farli fuori
Adesso provo a scriverne delle regole precise! Grazie per il link non pensavo Killer avesse questa diffusione!
simplepassatempo@gmail.com
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