In effetti, concordo con maestrozappa: più che cercare un gioco non trasposto, dovresti realizzare una buona trasposizione. Potresti migliorare un gioco preesistente, o variarlo leggermente, un po' come è avvenuto con Candy Crush (che riprende da Jewels), Ruzzle (che è Paroliere + Scarabeo) o Draw Something (che parte da Pictionary). Ma probabilmente il successo di quei giochi è più dovuto all'interazione con altri giocatori online, che immagino tu non possa gestire attualmente. Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
penso di parlare per molti quando dico che partendo dall'idea originale di un gioco da tavola e arrivando alla conclusione del lavoro, molta roba tocca lasciarla da parte. perché ci rendiamo conto che il gioco stampato avrebbe 10 chili di segnalini, e il regolamento sarebbe a parte, organizzato in trilogie.
ovviamente il gioco al computer non ha di questi problemi, fermo restando potenza del computer ed eventualmente tipo di connessione in rete, uno cerca di metterci dentro di tutto (pensiamo ad assassin creed per dire, che cose come la fisica o altro ce le ha molto ben sviluppate).
tanti si lamentano quando vedono un gioco trasposto e dicono, “oh, hanno tolto il mazzo di carte! che orrore! la trasposizione non è fedele!”. e potrebbero avere ragione. ma proviamo a fare il procedimento inverso, restando fedeli: un gioco di ruolo cartaceo di assassin's creed, trasponendo in un manuale del master ogni virgola del regolamento (così è fedele). il manuale del master, invece di essere una bellissima trilogia, occuperebbe stavolta almeno un paio di enciclopedie. il turno medio di gioco occuperebbe un giorno intero, perchè per ogni azione anche semplice (saltare un fossato, per es.) occorrerebbe trovare sul manuale quale prova deve superare il giocatore, e tirare una cinquantina di dadi, a volte tutti insieme forse, ma più probabilmente uno alla volta (tenendo presente che ogni tiro condiziona il tiro successivo, sia sul tipo di dado che sul valore da superare).
il gioco da tavola dev'essere semplice perché ha poche risorse, il videogioco deve sfruttare al meglio le risorse (a volte infinite) di cuo il gioco da tavola non può disporre. e così come non ha senso trasporre un videogioco fedelmente in un gioco da tavola, avrebbe molto senso reinterpretare a fondo il gioco da tavola di partenza, implementando cose che esistono solo nei videogiochi, cercando di non stravolgere l'esperienza di gioco che ci si aspetta.
poi ripensandoci forse non volevi affrontare un lavoro del genere, ma solo una trasposizione di regole già esistenti, che in effetti è meno fatica e potrebbe pagare di più. ma in generale credo in quello che ho appena detto
Chiedo venia ma non avevo capito bene il significato di troll… si imparano sempre cose nuove
Per quanto riguarda il discorso giochi esistenti/nuovi, adattamenti/revisioni, posso dire che io sono più per gli estremi. Se scarico una app che si chiama risiko, voglio le regole perfette. Se scarico una app che si chiama World War Tactic (nome improvvisato), voglio un gioco che non mi ricordi minimamente risiko, altrimenti griderei al plagio Questo da giocatore e utilizzatore di smartphone.
Da programmatore di app e apprendista creatore di giochi da tavola, posso dire che non mi metterei mai a sviluppare una app basata su un'idea altrui per guadagnarci sopra. Mi dispiace, ma per me questa è una cosa indegna e soprattutto comporterebbe in me un sentore di inferiorità, mi farebbe sentire una persona subdola. Poi ognuno ha le proprie reazioni
avrebbe molto senso reinterpretare a fondo il gioco da tavola di partenza, implementando cose che esistono solo nei videogiochi, cercando di non stravolgere l'esperienza di gioco che ci si aspetta.
bhe in realtà è semplice. sempre parlando di risiko: oggi è un gioco affermato con numerosi affezionati e una storia. ma lo scopo del suo creatore non era (ritengo) costruire un gioco basato sui dadi: era creare una simulazione di guerra divertente e al contempo semplice da realizzare. avendo potuto lui avrebbe fatto giocare battaglie campali vere e proprie tra eserciti con armi nerf. ma quanta gente giocando a risiko si sarà immaginato al comando di un esercito vero? ovviamente ottenere il comando di centinaia di comparse che si menano non è semplice, quindi si trova un compromesso.
ma se l'inventore di risiko avesse provato a creare un gioco di guerra oggi, al computer, probabilmente avrebbe fatto qualcosa di più simile a starcraft. certo, ovviamente un classico è sempre un classico, per cui ben vengano le trasposizioni fedeli. ma ci sono migliaia di ragazzini che non hanno alcun interesse a provare lo stesso gioco inutile e – per loro – noioso anche sulla playstation. si scaricano un gioco di guerra, con il taglio che preferiscono, e ci giocano ore con gli amici.
risiko era o no una simulazione di battaglia, ottimizzata per le risorse di allora? bene: il 'risiko di oggi' deve simulare una guerra con le risorse di un computer (neanche lontanamente paragonabili per capacità ad una scatola con dadi) coloni di catan? gestionale con setting simile basato su baratto e commercio. le risorse saranno prodotte sempre secondo una semplificazione, ma molto più avvincente e verosimile. mi fermo qui con gli esempi perchè credo di aver approfondito il concetto a sufficienza
Maestroappa, non sono d'accordo completamente con quello che hai scritto, seppure in larga parte abbia senso, e ti spiego il mio punto di vista. Come alcuni sapranno, oltre a fare ogni tanto qualche regolamento di gioco e gdr, principalmente lavoro come illustratore e grafico per i giochi da tavolo, e mi capita anche di farlo per i videogiochi a volte (purtroppo ancora poco, perchè è un mercato molto “chiuso” e preferiscono chi ha già fatto giochi per computer, anche se alcuni tipi di giochi, come le trasposizioni di quelli da tavolo, gioverebbero mille volte di una grafica più decente di quella che mediamente si vede sui cellulari. Dico mediamente, perchè ci sono anche giochi molto belli). Inoltre sono sempre stato un videogiocatore, ma ho sempre amato anche i giochi di strategia su computer e per me (e molti altri videogiocatori) strategia = gioco a turni. Un gioco in “realtime” (come Starcraft) a me, ed a tutta una categoria di giocatori a cui piace il gioco “ragionato”, non piace. Perchè se devo giocare ad un gioco frenetico preferisco un'avventura, gusto personale ovviamente. Ma quello che voglio dire, e arrivo al punto, è che ci sono ANCHE giocatori come me (e sono molti, basta che vediate quanta gente ha ripreso a giocare giochi a turno come VGA planets play.planets.nu e tanti altri), che spenderebbero volentieri i loro soldi sui giochi di strategia a turni. Bene, devo dire che su Android per lo meno (non so se su iPhone è diverso), NON CI SONO GIOCHI DI STRATEGIA A TURNI DECENTI. I rarissimi che ci sono, sono spesso trasposizioni di boardgames, ed hanno anche un discreto successo. Ma in questo caso, più la trasposizione è fedele, meglio è! Alcune cose certamente si possono e si devono anche semplificare per sfruttare il computer, al posto di un mazzo di carte si può avere un'animazione con “l'evento casuale”, ma questo non significa stravolgere il gioco o rifarlo del tutto, ma solo adattarlo al mezzo su cui gira ed al tipo di pubblico. Provate a vedere ELDER SIGNS: OMENS su android per esempio, è una trasposizione di Arkham Horror, molto semplice da giocare anche per chi non conosce il gioco da tavolo, che dà però proprio l'idea di giocare ad un gioco da tavolo e non ad un videogioco “tradizionale”. Certo non è identico al gioco originale, meglio ancora, perchè è ottimizzato per giocarlo da solo.
E questi sono i giudizi che ha preso, a monte di un numero di download attorno alle 25.000 unità: “GAME OF THE WEEK” – G4TV.com TOUCH ARCADE – 4.5 out of 5 148APPS.COM – 4.5 out of 5 GAMEZEBO- 4.5 out of 5
A mio avviso, delle BELLE trasposizioni di giochi da tavolo, possibilmente con una AI decente E la possibilità di giocare online, come avviene su boardgamesarena per esempio, hanno un loro mercato, perchè il mercato delle app è enorme ma anche saturo di cavolate simili fra di loro. Proporre l'ennesimo RTS fatto male, o la 15esima trasposizione del gioco degli scacchi, o qualsiasi altro prodotto che “c'è già”, significa creare un prodotto in concorrenza con altri già presenti da più tempo, e se il prodotto non è eccezionale e ben pubblicizzato, è un buco nell'acqua. Invece i giochi da tavolo sono pochi, e quindi secondo me garantiscono un ritorno sicuro,se si fa un minimo di pubblicità e ovviamente se il prodotto è fatto bene!
Ovviamente questa è una mia idea che mi sono fatto guardando un po' le app scaricate, i numeri di vendita e il tipo di applicazioni che ci sono sul market, ma non è un'indagine statistica matematica Giusto un'opinione
Gio
Grafico, Illustratore, Web Designer, creatore di boardgames e Giochi di ruolo - TOSCANA http://www.erebus-art.com/[/url] Illustrazioni: http://erebus74.deviantart.com/gallery/[/url]
in realtà condivido la gran parte di quello che hai detto forse mi sono espresso male, ma non intendevo “risiko va trasposto in rts” o “catan va trasposto in minecraft” (lo so, pessimo paragone, ma non m'è venuto altro in mente ora). non necessariamente!
il mio punto è che una trasposizione iperfedele non sempre funziona, per vari motivi. quindi sì giochi da tavolo su app, ma sfruttando le risorse che il cellulare o pc danno e che non sono presenti in un gioco da tavolo. che in effetti può voler dire tutto e niente
per dire, sono anni che non gioco a rts, mi piacciono ma ogni volta rischio una crisi epilettica! invece l'altranno ho conosciuto wesnoth, un ottimo gioco di guerra, ma a turni, sempre sul pc. è una sorta di via di mezzo tra un rts e uno strategico da tavola, a mio avviso. ancora “troppo esagerato” per un cellulare forse, ma il senso di massima è quello.
sarei anche per cose semplici, per es. il videogioco non necessariamente è costretto a mettere un tetto massimo a segnalini e pedine, che in un gioco da tavola sono per forza di cose limitati
Si, anche a me gli RTS fanno lo stesso effetto, e poi li trovo noiosi in generale, perchè la frenesia non ti lascia tempo per pensare in modo strategico, e alla fine mancano, appunto, di strategia. Dovrebbero chiamarli RTT (real time tactics) al massimo
In effetti devo aver frainteso quello che avevi scritto, pensavo intendessi proprio una trasposizione più totale appunto, anche perchè è un pensiero che evidentemente hanno la maggior parte dei creatori di videogiochi e quindi molto diffuso. A onor del vero, devo dire che le “Novità” vere nei videogiochi sono poche e spessissimo vengono dai piccoli sviluppatori, i grandi preferiscono puntare sulle serie affermate in genere, o su grafica e tecnologia e meno su storia e idee nuove.
Grafico, Illustratore, Web Designer, creatore di boardgames e Giochi di ruolo - TOSCANA http://www.erebus-art.com/[/url] Illustrazioni: http://erebus74.deviantart.com/gallery/[/url]
io sono molto tentato dal provare a proporre un gioco da tavolo con affiancata una app da tablet.
pensate sia una cagata pazzesca?
secondo me in alcuni casi ti riduce il costo dei materiali e contribusice a ridurre i tempi morti (ne è un esempio secondo me emblematico il poker dove la mescolata online avviene in un secondo)
ad esempio immaginiamo un gioco con un mazzo da mescolare spesso e pescare per determinare un evento potrebbe benissimo essere sostituito da una app scema scema che rappresenti il “mazzo”
basta mettere nella scatola un codice numerico per accedere al sito e scaricarsi la app gratuitamente oppure rilasciare l'app gratuitamente comunque e segnalare solo il link a cui è possibile scaricarla.
tanto oggi il cellualre figo c'è lo hanno tutti (e magari anche qualche tablet) lo piazzi a lato della plancia e lo “integri” nel gioco randomizzatore, pescatore di carte, generatore di eventi, riproduttore di immagini, di suoni, di video… le possibilità sono infinite!
diciamo che i tentativi fin'ora sono stati un pò delidenti ma si trattava di supporti esterni meno “funzionali” parlo dei vhs di Atmosfear e robe del genere per capirsi… Diciamo che un appa fatta bene ti può dare molto. Mi domando se i giocatori sono pronti per giocare INSIEME con un tablet aperto davanti a loro (senza fuggire ogni secondo a controllare gli agggiornamenti di faisbuc)
Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato la carta va bene così, ben playtestata firmato: le forbici
Programmare un app a sostegno o in sostituzione di un gioco da tavolo è tutt'altro che semplice e richiede doti che vanno oltre il semplice gamedesign… qualche passo lo stanno facendo e probabilmente il primo che si sposterà in questo campo sarà Knizia (l'ha dichiarato più volte)…
Qui in Germania è uscito Monopoly zAPPed da usare con un tablet che fa fare minigiochi stupidi, tiene conto dei soldi e altre diavolerie… http://www.youtube.com/watch?v=oTXJEqILpl0
La Hasbro vuole applicare il concetto zAPPed su altri suoi classici (credo abbia fatto anche LIFE) e se funziona anche altri editori magari si adatteranno…
ahahahah! un mio amico ci aveva pensato prima della hasbro! comunque, tra le mille cose che ci si possono fare, mi pare che questa del monopoly sia la peggiore!
dovete sapere che io sono un umile contasoldi ma gioco principalmente con un gruppo di agguerriti programmatori javatori, e onanisti del computer di vario titolo e forma costoro cagano codice dalle mani con la facilità con cui io mi lavo i denti e mi chiedono pressochè ad ogni play test di integrare con un programmino la tal azione, la tal cosa ecc…
“ma perchè tirare un dado, facciao un programmino?”
ecco io sono di quelli che ritiene che tirare un dado sia intrinsecamente figo in se, e mai lo farei tirare da un computer epperò magari la NEW generation si potrebbe affacciare al mondo ludico con un piccolo aiutino. in effetti un computerino che ti aiuti a volte sarebbe davvero provvidenziale specie nei collaborativi imho, (mi sembra che Space ad esempio giochi con un ciddì che è già qualcosa ad esempio)
certo che l'integrazione non è semplice ma potrebbe essere un opzione interessante
mi chiedevo principalmente se secondo voi il pubblico “è pronto”
Il sasso è troppo forte, va meglio bilanciato la carta va bene così, ben playtestata firmato: le forbici
…ma gioco principalmente con un gruppo di agguerriti programmatori javatori…
Che invidia. Hai idea se qualcuno di questi potrebbe essere interessato a realizzare giochi su piattaforme mobile? Io ci credo fermamente ma programmazione e game design sembrano abitare su pianeti diversi.
guarda, essendo io stesso un programmatore (e trovandomi in mezzo a millemila amici programmatori) ti dico che – apparte il fatto che parecchi sono nerd, e come minimo a qualcosa ogni tanto giocano – praticamente tutti i programmatori nella loro vita attraversano la fase “quasi quasi mo programmo pure un bel videogame!”
finora questa cosa raramente aveva un seguito concreto, per mille motivi. Uno in particolare è che qualsiasi videogioco richiede alle spalle molto lavoro, quindi anche un team. dato che nessuno ti pagava per una cosa del genere (almeno da quel che ho sempre visto, forse fuori dall'italia è diverso), ed essendo “il tempo denaro”, si combinava poco.
ora le cose sono un po' diverse: gli strumenti a disposizione degli sviluppatori si sono di molto evoluti, semplificando la vita; e grazie a varie cose web si può anche cercare di ricavarne un qualche guadagno. ancora oggi si fa fatica a notare questo cambiamento, ma credo sia solo questione di tempo prima di veder fiorire ancor più videogame di ogni tipo sviluppati “for fun”.
per le app di supporto ai giochi da tavola: già ora ai tornei di carte si vedono spesso quelli che tengono conto di cose come i punti vita, con lo smartphone sul tavolo. ad un gioco di ruolo dal vivo, un mio amico aveva sviluppato per il suo cell un lancia-dadi (a vampire nel cartaceo ne devi tirare una marea ogni volta, al live o fai col cellulare o con la morra cinese perché interrompere il gioco per lanciare secchi di dadi è poco opportuno)
con un po' di fantasia, di app per giochi da tavola se ne potrebbero fare una marea. una volta però ho sentito uno sviluppatore della sun che parlava di “killer app”: i programmi che alla fine veramente sfondano sul mercato sono solo quelle che hanno davvero un'attrattiva per il cliente. si, puoi fare tante cose carucce, ma poche hanno quel WOW che serve davvero. quindi credo “app Sì”, ma ci vuole un motivo forte
Ancora tu!!
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