Questo gioco non ha un'impostazione particolarmente originale, diciamo che rielabora concetti esistenti allo scopo di avere un gioco semplice, family-friendly e, volendo, con un minimo contenuto educativo per bambini. Si gioca con un mazzo di 60 carte, in cui ogni carta ha 1+ simboli di un singolo tipo e di uno specifico colore. In concreto ci sono 3 simboli (cerchio, triangolo, quadrato), 4 colori (blu, rosso, verde, giallo) e valori da 1 a 5 (per cui avremo una serie 1-5 di ogni simbolo/colore). Inoltre c'è una plancia/segnapunti e relativi segnalini da metterci sopra, un dado speciale (forma/forma/colore/colore/numero/numero) e una serie di tesserine bonus. Ogni giocatore riceve inizialmente X carte, una carta viene messa scoperta sul tavolo. A turno, un giocatore può calare dalla sua mano una carta mettendola adiacente (in verticale o orizzontale) a un'altra carta sul tavolo che abbia almeno una caratteristica in comune (forma, simbolo o colore). Poi avanza di 1 sul segnapunti per ogni caratteristica in comune (se riesce a collegare più carte tra loro, meglio per lui). Quando si passano determinate caselle sulla plancia, si riceve una tesserina bonus tra: – cambiaforma – cambiacolore – cambianumero Queste tesserine si possono usare per giocare una carta dove normalmente non potrebbe stare, cambiandole il valore/forma/numero secondo i casi. Se un giocatore non può giocare niente, pesca dal mazzo. Vince chi finisce le carte per primo.
Il gioco si presta a diversi livelli di complessità. 1 – giochi carte una sull'altra anziché a incastro, tipo UNO, adatto per le età più basse 2 – giochi come da regolamento qui sopra, senza le tessere bonus 3 – giochi esattamente come descritto sopra 4 – giochi come sopra con in più il dado. Il dado viene lanciato prima della giocata di ogni giocatore e il risultato è (da definire) obbligo o divieto. Vale a dire che se esce forma devi per forza (o non puoi, secondo i casi) abbinare i simboli e non colore o numero. 5 – giochi a punteggio: ogni giocatore pesca sempre una carta a inizio turno, vince chi arriva alla fine del percorso segnapunti per primo, esaurire o meno le carte in mano è irrilevante.
Non vado pazzo per i giochi con le “versioni”. Secondo me la migliore è quella che hai descritto. Solo che non ho capito una cosa: Se vince chi finisce le carte, a che serve il tabellone? Solo per prendere le tessere bonus? Io farei che vince chi arriva alla fine del percorso segnapunti.
L'idea è avere complessità crescenti. Se giochi con bambini relativamente piccoli è un esercizio, pur limitato, per il riconoscimento di forme, quantità e colori, giocandoci a livello proprio base. Man mano si può incrementare la complessità arrivando a un gioco sempre leggero ma più “solido”. O ignorare il tutto e giocare direttamente nella forma completa.
Se vince chi finisce le carte, a che serve il tabellone? Solo per prendere le tessere bonus?
Sì, è per prendere le tessere.
Io farei che vince chi arriva alla fine del percorso segnapunti.
È una delle possibilità ^__^
Cérto
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