Il PREMIO ARCHIMEDE 2006 e` bandito da studiogiochi, ed ha per tema l’ideazione di un gioco da tavolo.
Il Premio e` dedicato al grande Alex Randolph, che ne e` stato presidente per le prime 7 edizioni.
La partecipazione e` aperta a tutti, senza limiti di residenza o di eta`.
Gli autori devono essere dilettanti (cioe` non devono svolgere questa come attivita` prevalente ovvero non devono essere gia` noti a livello internazionale, ecc.).
Gli autori potranno partecipare in maniera singola o in gruppo.
Oltre al Premio Archimede, la giuria assegnera` la menzione speciale Sebastiano Izzo e numerosi altri riconoscimenti speciali, trofei e premi di categoria.
Il Premio godra` del patrocinio della fondazione J.P. Halvah , fondata dallo stesso Randolph e presieduta da Herbert Feuerstein. La fondazione offrira` un contributo di EUR3.500 ai vincitori, sotto forma di viaggi di studio, stage, contributi alla
pubblicazione, ecc.
Trofeo Speciale Carta Mundi per il miglior gioco di carte. Carta Mundi produrra` gratuitamente 1.000 copie del miglior gioco di carte presentato al Premio Archimede e ne fara` dono all’autore; il gioco dovra` consistere in 1 o 2 mazzi di carte e
sara` prodotto con regole e astuccio; l’autore dovra` comunque fornire la grafica.
Per concorrere bisogna far pervenire un prototipo entro il 30 giugno 2006 .
Essendo un vero neofita nel campo concorsi, ma avendo una certa esperienza (amatoriale) nel creare giochi (il mio primo risale a quando andavo alle elementari, e da allora non ho più smesso, passando anche alla creazioni di videogiochi), vorrei avere qualche suggerimento da chi sicuramente è più esperto di me in questo settore.
Ovviamente lo dico in quanto ho scoperto da poco l’esistenza di questo Premio Archimede, la scadenza per l’iscrizione è a ridosso, ed io gradirei partecipare.
Sto finendo di realizzare il mio gioco, ma vorrei evitare gli errori dei neofiti.
Ringrazio chiunque abbia la voglia e la pazienza di darmi il suo supporto e di condividere le sue esperienze con me.
Hai dei problemi particolari o cerchi un discorso generico? Nella sezione risorse c’e’ il manuale di Tom Werneck che potrebbe toglierti qualche dubbio. Ciao, WO
Grazie, stavo proprio girando il sito in cerca di qualche cosa come il manuale che mi hai segnalato, ora lo leggo .
Comunque direi che il mio gioco gira, è l’evoluzione di un altro che avevo realizzato qualche mese fa, ma che aveva delle pecche (oltre ad avere una base di partenza di un gioco già noto).
In questo (ambientato nello spazio, gioco ad obiettivi con razze diverse, il nome è Via Lattea, e la plancia di gioco rappresenta appunto la nostra galassia) ho cambiato il sitema di combattimento e molti altri aspetti del gioco, so che non è sicuramente un gioco innovativo, ma è divertente e penso ci siano alcune trovate strategiche nuove… ma queste sono solo mie opinioni che vorrei confrontare con altre persone
Resto sul generico perchè non so quanto sia consentito parlare di un gioco che dev’essese inedito prima del concorso… e poi, vedi mai che ho tirato fuori un paio di idee “folgoranti”, non vorrei giocarmele così
Non per smontarti, ma di cose nuove se ne vedono molto ma molto poche. Diciamo che uno non ha mai visto niente di simile, e questa e’ una affermazione legata alla esperienza ludica personale. Giocare i giochi degli altri serve anche a questo. Una volta un autore affermato mi disse che se ti e’ venuta una ottima idea, allora stai certo che almeno altri 100 l’avranno gia’ avuta. Ma se trovi la tua idea davvero geniale, allora stai tranquillo che saranno in… mille quelli come te. Se poi ci cedi veramente e ci lavori e la proponi bene, forse ce la farai.
>ma queste sono solo mie opinioni che vorrei confrontare con altre persone
IDG e’ qui per questo!
>Resto sul generico perchè non so quanto sia consentito parlare di un gioco che dev’essese inedito prima del concorso… e poi, vedi mai che ho tirato fuori un paio di idee \”folgoranti\”, non vorrei giocarmele così
Considera il fatto che “inedito” non significa che il gioco non sia mai stato visto, semplicemente non deve mai essere stato pubblicato (il che e’ molto facile!). Su IDG parecchi autori si confrontano sui propri progetti consigliandosi vicendevolmente nel tentativo di migliorare i propri giochi e accrescere la propria esperienza. Molti giochi hanno dei concetti che si ritrovano in altri, editi e non, e il fatto di parlare liberamente del tuo in un certo senso ti tutela da plagi voluti o involontari, visto che tutti sanno che il tuo gioco e’ stato elaborato e descritto da te. Paradossalmente, hai mai pensato che il tuo gioco potrebbe contenere regole e meccaniche gia’ viste in altri giochi precedenti e che tu non conosci?
Vai tranquillo Wallover, so benissimo che con tutte le teste che ci sono in giro è davvero praticamente impossibile tirare fuori un’idea davvero nuova, ma come dice Tom Werneck “non è necessario che l’idea sia nuova, basta che sia messa giù in un modo diverso ed accattivante”… o comunque ha detto una cosa simile, sto leggendo il manuale da te consigliato, molto ma molto interessate, tratta in effetti di molti miei dubbi
E fra i vari dubbi c’è proprio anche il fatto che magari la mia idea sia già stata realizzata in maniera molto simile… vado un attimo nel dettaglio:
la plancia di gioco rappresenta la via lattea vista dall’alto, con mappa esagonata, è divisa in 6 quadranti differenti fra loro, e contiene una 40ina di pianeti strategici il cui controllo determina il possesso di carte risorsa necessarie per svolgere le azioni base nel proprio turno (esempio: una carte per attaccare, una per muoversi, una per costruire unità…).
Le carte risorsa sono di 3 tipi, possono dar luogo fino ad un paio di azioni diffferenti, e possono essere combinate in coppie o tris; ogni giocatore alla fine del proprio turno ne può giocare fino a 4, ipotizzando quelle che saranno le sue mosse nel turno successivo.
Le razze hanno peculiarità che le differenziano fra loro, con obiettivi diversi (ogni razza ne ha 6, ma ne sarà scelto solo uno a caso all’inizio del gioco, e non sarà noto agli altri giocatori) ed una unità speciale che le caratterizza, e che può essere costruita solo a certe condizioni.
In ogni esagono (settore) possono esserci fino a 3 unità, ed il combattimento è il risultato delle forze messe in campo più un fattore casuale determinato dal dado: chi attacca indica un settore (esagono) obiettivo, tutte le sue unità nel raggio (stesso settore o quelli adiacenti) metteranno a disposizione il loro bonus (+1 o +2 di norma) per determinare la forza dell’attacco, lo stesso faranno le unità nemiche presenti nel settore (quindi al massimo queste saranno 3). Ci potranno essere facilmente differenze numeriche fra attacco e difesa, quindi il bonus attacco potrebbe essere superiore al bonus difesa più il numero più alto del dado (6), ma in ogni caso, un 6 in difesa determina la fine dell’attacco senza perdite dalle due parti. In caso di pareggio sarà l’attacco a perdere una sua unità, altrimenti, ovviamente, sarà la difesa.
Queste le idee a grandi linee, il regolamento ovviamente è dettagliato, ed è praticamente già pronto, stavo sistemando il tabellone ed alcuni aspetti secondari del gioco, ma soprattutto pensavo se valeva la pena spendere 100€ per provare a iscriverlo al premio Archimede.
Ciao Rokker
Innanzi tutto benvenuto in IDG. Fa sempre piacere conoscere gente nuova.
Leggo che sei interessato a partecipare al premio Archimede con una tua creazione, ma non sai se ne vale la pena.
Al di la del costo di iscrizione (e del fatto che io faccio parte di Studiogiochi), partecipare ad un concorso è sempre una buona cosa. Ti serve per misurarti con altri inventori oltre che con te stesso, con la tua creatività.
Come già ti ha fatto capire l’esperto Wallover, il premio Archimede tende a premiare soprattutto l’originalità dei meccanismi, che non vuol dire necessariamente inventare qualcosa di mai visto (e tu hai giustamente citato Werneck). L’importante è non presentare cloni di giochi noti, cosa che ancora succede.
Ti invito a prendere parte alle discussioni in chat, così potrai ricevere (e dare) suggerimenti e scambiare idee sui giochi.
Spero quindi di incontrarti a Venezia per la fase finale del concorso.
ciao
Alex
Diciamo che il mio problema non è quello di misurarmi con gli altri, anzi, mi fa piacere e lo ritengo molto utile, il mio problema è legato al tempo a disposizione.
Praticamente sono venuto a conoscenza del premio Archimede da una decina di giorni, ed il mio approccio con la creazione di giochi è sempre stato piuttosto amatoriale, quindi avere a disposizione poco più di un mese per realizzare il prototipo, provarlo, farlo provare, e sistemarlo, senza poi non avere neanche mai avuto un approccio “serio” con molti di questi aspetti mi potrebbe indurre a fare un lavoro in fretta, con errori grossolani, e senza anima, mentre potrei lavorarci un po’ di più, e cominciare con un approccio “soft”, presentandolo magari proprio in questo forum
In chat verrei molto volentieri, ma questo PC mi blocca tutte le chat, magari qualche volta nei weekend…
* AD DEORUM GLORIAM di Francesco Berardi
* ALEA di Giorgi Mauro
* ESAGEK di Claudio Gelosa
* INFESTO di David Santo
* LA GRANDE AVVENTURA di Luca Borsa
* SCOOM di Mauro Giorgi
* SHOGUN di Francesco e Luisa Cognetti
* SIRENE di David Santo
* STAR SYSTEM di Walter Obert
* THE MUDDLE MAZE di Enrico Pesce e Federica Rinaldi
* UR di Paolo Mori
* URK!TECT di Walter Obert
Ma ahimé anch’io faccio casotto con i nick, quindi vi prego di scusarmi e di aggiungervi alla lista..
Di questi giochi, alcuni vengono dagli appuntamenti di Berceto e Piossasco, la qual cosa naturalmente mi rallegra .
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
* AD DEORUM GLORIAM di Fantavir
* ALEA di Grigio
* ESAGEK di Gek
* INFESTO di David Santo *
* LA GRANDE AVVENTURA di Mesaverde
* SCOOM di Grigio
* SHOGUN di Cognetti
* SIRENE di David Santo *
* STAR SYSTEM di Wallover
* THE MUDDLE MAZE di Enygma
* UR di Paolo
* URK!TECT di Wallover
* Pare che David Santo, nonostante abbia partecipato a Piossasco, non si sia ancora registrato, a meno che non sia ‘david’.
Ci sarebbero anche altri che sono iscritti qui, ma che forse non hanno mai scritto…magari adesso è l’occasione giusta per farlo
Ciao e complimenti a tutti,
fantavir
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Auguri anche a voi, quest’anno ci sara’ una bella rappresentanza! E poi una gita a Venezia si fa sempre volentieri… Ci raccontate un po’ dei vostri giochi? Dei cugini Cognetti mi ricordo ancora quello stranissimo tabellone verticale con le calamite.
Walter Obert
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