Grazie per gli auguri! per quanto riguarda i nostri giochi il primo a vedere la luce ufficialmente è stato Collection (gioco di carte), presentato al Premio Archimede 2002 e pubblicato da Dal Negro col suo nome originale e da Piatnik col nome Minestrone. Poco dopo è stato pubblicato Tamatete da Artè (gioco di carte e tabellone). Dopo ci sono stati altri prototipi poco apprezzati ma forse è anche colpa nostra che abbiamo veramente poco tempo per testare i giochi e soprattutto, problema molto diffuso, non abbiamo molte cavie a cui propinarli. Mi piacerebbe riuscire a partecipare a qualche incontro tipo Berceto per poter sottoporre i nostri prototipi ad un pubblico più interessato ….. per ora spero di conoscere più IDG possibile per scambiarci qualche idea e darci una spinta a vicenda per non abbandonare questa passione meravigliosa nonostante qualche delusione!
Ciao, ci vediamo a Venezia!
Luisa
volevo dirti che una copia di Collection regalatami direttamente dal Leo è nella mia ludoteca personale.
il problema del playtest ( vero Walter! ) è un problema comune, Berceto e Piossasco sono diventati quindi due “must” per noi idgini, incontri stimolanti, piacevoli,divertenti e soprattutto utili.
Ciao !
Rispondo a Cognetti riproponendo una sorta di appuntamento periodico a cadenza mensile in una qualche città comoda per un numero sufficiente di persone. Il giorno dovrebbe essere una domenica ed è necessaria tutta la giornata per provare seriamente diciamo 3 o al massimo 4 prototipi (si parla di una partita o due ciascuno ).
Io personalmente sto lavorando a due giochi che non riesco a presentare a Modena più un terzo gioco che intendo invece mostrare. Al solito, trovare vittime è un problema e la soluzione è davanti ai nostri occhi, incontrarci.
Ciao Fabio! Ricordo a tutti gli interessati a trovare playtesters che sulle pagine della “Tana dei Goblins” si possono trovare un sacco di appassionati in tutta italia. http://nuke.goblins.net/
Anche su http://www.eventiludici.it e’ possibile ottenere degli elenchi di giocatori divisi per provincia.
Ad esempio a Pisa vive e lavora Andrea “Sargon” Cupido, espertissimo giocatore e grande conoscitore di giochi: sempre interessato a provare giochi nuovi, ringraziamenti a lui indirizzati sono presenti in molti recenti successi di autori italiani.
Nel Lazio in generale vivono molti aderenti ai Goblins che organizzano riunioni periodiche, come ad Orte.
Ciao, WO
l’idea di incontri periodoci “locali” per testare giochi fra IDGini della stessa area e’ buona. C’e’ qualcuno interessato dalle parti di Latina?
Fabio
ciao Fabio, ci sono diversi IDG-ini dalle parti di Roma e in generale nel Centro Italia. Se vi fosse una sufficiente partecipazione e un impegno da parte di tutti, non sarebbe impossibile organizzare un incontro fisso annuale dalle nostre parti simile a quello di Berceto. Più difficile effettuare degli incontri molto frequenti: per questo devi trovare dei playtestes in zona e il consiglio di Walter di guardare nella Tana dei Goblin è ottimo
non sapevo se dovevo/potevo esultare con voi per avere avuto la fortuna di essere uno dei finalisti del Premio Archimede, con la mia prima creazione: “Esagek”.
Sono super-neofita e non volevo “disturbare” (tra virgolette perchè, leggendo i vari post, ho notato che ogni commento è sempre ben accetto e le risposte sono sempre equilibrate ed incoraggianti).
Sono onorato di essere in finale con autori così noti e che da tanti anni sono in questo mondo.
Non vedo l’ora di incontrarvi a Venezia, dove potremo conoscerci e scambiarci idee e suggerimenti (scambiarci nel senso che voi li darete e io, da buon “allievo”, li ascolterò).
carissimi, non sapevo su quale forum postare.
Qualcuno sa come posso contattare David Santo, autore di Sirene. Mi piacerebbe chiedergli il regolamento, dato che al premio archimede mi hanno detto che si basava su un meccanismo simile a Dragonland (o Dragonlord o dragonvattelapesca)
Un anno fa scriveva da questo indirizzo. Quest’anno non l’ho visto a IDEAG, spero almeno che sia stato informato.
iarii chiocciola inwind punto it
Ciao, WO
Riesumo questo topic. Nessuno sa niente del premio Archimede 2009? sul sito non ne parlano.
Tra le decine di post qui su IDG ho notato che c’è un’allusione a giochi che secondo il genere sono avvantaggiati rispetto agli altri… la semplicità mi pare?
Qualcuno ha voglia di parlare di questo concorso, di quando si terrà il prossimo, di cosa è meglio proporre, di quanto vale la grafica, etc
una bella panoramica per noi nuovi.
L’Archimede si tiene ogni due anni, quindi il prossimo è nel 2010 (normalmente la scadenza è a fine primavera, con la premiazione in autunno).
Il premio è organizzato da Studiogiochi in collaborazione con una serie di realtà (vengono coinvolti anche numerosi editori europei ed americani) e si rivolge a giochi da tavolo di ogni genere. Negli ultimi anni tuttavia l’indicazione è stata quella di lavorare su giochi di durata e complessità non eccessiva (diciamo giochi da non più di un’ora e mezzo). Questo oltre alle indicazioni che valgono per qualsiasi concorso o presentazione ad un editore, come tenere conto che i giochi devono essere valutati ed apprezzati già dopo la prima partita, perché molto spesso non c’è tempo per un’altra).
Solitamente la preferenza è, proprio per questo motivo, per giochi in stile ‘euro’, con regolamenti non eccessivi e con una buona profondità e rigiocabilità.
L’unica cosa che mi sento di dire è che se volete partecipare con il “nuovo monopoly”, lasciate perdere… risparmierete denaro voi e risparmieranno tempo i giurati.
Ah, riguardo la grafica, conta come conta in tutti i prototipi: l’importante è che sia funzionale al gioco, piuttosto che esteticamente curata.
Nel complesso, un’esperienza più che consigliata.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Direi quasi del tutto ininfluente. Se il gioco si basa che contengono lunghissime istruzioni di testo il problema potrebbe essere un altro, ma non la dipendenza dal linguaggio.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Direi quasi del tutto ininfluente. Se il gioco si basa che contengono lunghissime istruzioni di testo il problema potrebbe essere un altro, ma non la dipendenza dal linguaggio.
Se il gioco si basa che contengono?…
Il problema qua non è la dipendenza dalla lingua, mi sa che è direttamente la lingua