Come giustamente detto da Mario esistono macchine che stampano qualsiasi cosa.
Da uno a milioni di pezzi… tu ordini e loro fanno. Ma che devono fare? Che ti serve?
Ho letto in diversi tutorial che bisogna stare attenti alla componentistica per evitare spese eccessive o lavorazioni complicate e nell’esempio delle stampe delle carte stare dentro alle dimesioni delle carte che già sono comunemente in commercio.
Io sto preparando un gioco che prevede dei cartonici stampati e sagomati da entrambi i lati e poi dei segnalini che hanno un buco al centro, io con le macchine con cui lavoro riesco a produrre queste cose ma avevo il timore che per stampare in serie ci fossero problemi o che comunque fosse una cosa costosa e faticosa per gli editori.
Per evitare una figuraccia quando proporrò i miei giochi ho pronunciato la domanda a voi che mi sembrate entrambi esperti.
Credo che nella fortunata ipotesi di un eventuale interesse da parte di qualche editore per i tuoi giochi, i problemi produttivi siano l’ultima cosa di cui tu ti debba preoccupare. Se piace l’idea, saranno loro stessi ad occuparsi dell’ottimizzazione e della produzione di ogni particolare (dalla grafica alla stampa). Tu sei l’ideatore e nessuno può pretendere da te un planning della produzione del tuo gioco… a meno che non preveda sagome di animali a dimensione reale o un tabellone di 20 metri quadrati!!!
Ho letto in diversi tutorial che bisogna stare attenti alla componentistica per evitare spese eccessive o lavorazioni complicate e nell’esempio delle stampe delle carte stare dentro alle dimesioni delle carte che già sono comunemente in commercio.
diciamo che se ci riesci non è una cattiva cosa, ma non è indispensabile, anche perché ormai esistono impianti di stampa per molti mazzi di carte, di tante dimensioni e contenuti.
E poi… Se l’editore vede che il tuo mazzo ha una carta in più della fustella, in qualche modo te la fa togliere
plunk wrote:
Io sto preparando un gioco che prevede dei cartonici stampati e sagomati da entrambi i lati e poi dei segnalini che hanno un buco al centro, io con le macchine con cui lavoro riesco a produrre queste cose ma avevo il timore che per stampare in serie ci fossero problemi o che comunque fosse una cosa costosa e faticosa per gli editori.
Niente di irrealizzabile
Se vale la pena si può fare tranquillamente senza problemi.
plunk wrote:
Per evitare una figuraccia quando proporrò i miei giochi ho pronunciato la domanda a voi che mi sembrate entrambi esperti.
Ma guarda… Se i componenti sono “normali” non puoi fare figuracce. Personalmente mi è capitato di scartare giochi che non mi dispiacevano come meccanica a causa dei loro materiali, però si trattava di giochi che:
-avevano davvero dei componenti troppo strani, oppure troppo numerosi.
-“non mi dispiacevano”, ma neanche erano dei capolavori assoluti per i quali sarebbe valsa la pena di imbarcarsi in un’impresa simile.
Ciao!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Però in quanto grafico mi piace poter dare una soluzione estetica da cui si può partire per un eventuale sviluppo da parte dell’editore. Penso in oltre che se si propone un gioco che funziona e non ha delle spese di produzione esagerate attiri in un certo senso l’attenzione dell’editore.
@Mariov
So per certo che l’inserimento delle miniature tipo “citadel” è una cosa molto dispendiosa … e che ci sono delle accortezze da prendere se si vuole utilizare un dado particolare o un elemento in plastica … ancora peggio quando si inseriscono meccanismi a pile.
Quelle elencate sopra penso siano i limiti (li ho letti in un tutorial) sia per noi che dobbiamo prototipare che per un editore che deve investire sul prodotto.
In più, come dicevo sopra a CarloPlayer io sono convinto che un buon gioco studiato su elementi semplici e riproducibili a basso costo sia qualcosa di interessante per un editore.
Forse sbaglio.
Grazie ad entrabi per i consigli e per aver scolto alcuni dubbi che si erano annodati tra le mie sinapsi
Però in quanto grafico mi piace poter dare una soluzione estetica da cui si può partire per un eventuale sviluppo da parte dell’editore. Penso in oltre che se si propone un gioco che funziona e non ha delle spese di produzione esagerate attiri in un certo senso l’attenzione dell’editore.
Sì, ma non fissarti troppo su questo aspetto. Di norma ogni editore si affida a grafici e disegnatori di fiducia (ovvio che se gli porti un capolavoro, può darsi che lo accetti)
plunk wrote:
So per certo che l’inserimento delle miniature tipo “citadel” è una cosa molto dispendiosa …
Mah, non necessariamente… Dipende da che prezzo di mercato avrà il gioco una volta edito. E dipende da quanti tipi di miniature diverse ci sono dentro, perché sono gli stampi che costano.
Per esempio nel gioco SATOR che abbiamo pubblicato nel 2008 ci sono 24 miniature, in 3 diversi disegni, e l’abbiamo pubblicato a un prezzo ragionevole. Sto parlando di miniature in plastica. Quelle in metallo non so, però nei giochi da tavolo di norma non si usano.
plunk wrote:
e che ci sono delle accortezze da prendere se si vuole utilizare un dado particolare o un elemento in plastica …
Ma no, assolutamente. Gli elementi in plastica non mettono fuori budget un gioco. Sono un componente normalissimo, ormai.
I dadi personalizzati costano parecchio di più di quelli normali, ma si parla sempre di cifre non certo spropositate.
plunk wrote:
ancora peggio quando si inseriscono meccanismi a pile.
Eh, su questi mi sa che hai ragione
plunk wrote:
Quelle elencate sopra penso siano i limiti (li ho letti in un tutorial) sia per noi che dobbiamo prototipare che per un editore che deve investire sul prodotto.
In più, come dicevo sopra a CarloPlayer io sono convinto che un buon gioco studiato su elementi semplici e riproducibili a basso costo sia qualcosa di interessante per un editore.
Ovviamente c’è del vero.
Se tu mi proponi un gioco BELLO che mi costa poco, è ovvio che hai più possibilità di vederlo pubblicato che non proponendomene uno che costa tanto.
Però se il gioco è BELLO e ne vale la pena, non preoccuparti dei materiali.
Ovviamente, se il gioco è brutto, non basta che costi poco produrlo
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Sì, ma non fissarti troppo su questo aspetto. Di norma ogni editore si affida a grafici e
disegnatori di fiducia (ovvio che se gli porti un capolavoro, può darsi che lo accetti)
Sarebbe fantastico poter gestire in fase ditoriale la grafica del proprio gioco, visto che sono un grafico e un disegnatore, magari non uno dei più bravi però ci provo.
Mi farebbe piacere se tu dassi un occhiata hai miei giochi … li trovi qui:
Ho visto i topic, ma non sono riuscito a leggerli con attenzione a causa dei mille impegni del periodo. Era (ed è) comunque mia intenzione darci un’occhiata
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Ciao plunk… ho dato uno sguardo ai tuoi lavori.
Per quello che riguarda le meccaniche di gioco e i regolamenti
c’è chi meglio di me può darti un consiglio.
Per quello che riguarda la grafica invece, materia per la quale mi sento più ferrato,
avrei un paio di consigli:
il primo, fai dei PDF più leggeri… minchia pesano un sacco
il secondo, hai una bella mano come disegnatore mentre per la grafica ti suggerirei di abbandonare l’helvetica (o Arial) che usi sempre per ricercare un font più consono al gioco e meno rigido. Ho visto ad esempio le carte di alcuni giochi della Giochix… sono fatte molto bene e hanno una grafica elegante e divertente nello stesso tempo. Le icone sono simpatiche così come i colori… prendi spunto da lì.
Dimenticavo… pensa anche al logo del gioco… in fondo sei un grafico, no?