ho sottomano un gioco astratto a cui sto lavorando da molti anni, infatti avevo scritto proprio qui per illustrare la prima versione.
Le regole sono semplicissime: si richiede di mettere 4 pedine in fila del proprio colore, su una scacchiera esagonale (allego un'immagine del prototipo). La novità rispetto ai classici giochi di allineamento è che entrambi i giocatori hanno a disposizione dei “domini” costituiti da due pedine, una per colore. Quindi ogni giocatore ad ogni mossa è costretto a posare sul piano di gioco oltre alla propria pedina anche quella dell'avversario.
Due regole aggiuntive hanno reso il gioco bilanciato ed evitato che esista una vittoria forzata per il secondo giocatore (almeno, per quanto io sia riuscito ad analizzare al computer), se interessa posso parlare anche di quelle.
Visto che mi trovo temporaneamente negli Stati Uniti l'ho presentato ad un evento tipo “IdeaG” che si chiama Protospiel, e un publisher mi ha dato un feedback interessante su cui vorrei il vostro parere. Ha detto che anche se il gioco gli piace molto lui non se la sente di prendersi il rischio di pubblicare un astratto, che è un mercato difficile. Mi ha suggerito invece di renderlo “open source”, pubblicare le regole, rendere pubblici anche i modelli con i quali con una stampante 3D ho modificato un set di gioco di Gomoku per realizzare il prototipo. Sostiene che se si creasse una comunità di giocatori il gioco diventerebbe anche “pubblicabile”, perché molti di questi sarebbero interessati a comprare una confezione del gioco realizzata professionalmente quando questa fosse disponibile nei negozi (fisici o online).
Finora io pensavo a questa come una soluzione di ripiego nel caso non fosse andata in porto la pubblicazione del gioco con un editore, mi ha quindi sorpreso sentire ribaltati i termini del problema. Ora la mia domanda è: ha un senso quello che ha detto?
Ciao Marco, è stata una vera sorpresa vedere questo tuo gioco a Ideag domenica. Alcuni giorni fa ti stavo già rispondendo qui, ma poi, per mia distrazione, ho rinviato. Averti conosciuto di persona e scoprire che abbiamo così tanti interessi in comune è stato davvero bello! Per quanto riguarda il tuo gioco astratto, come ti dicevo, rispetto al feedback di quell'editore, potrebbe anche essere un discorso giusto. I giochi astratti non hanno quel mercato che potrebbe avere un gioco tradizionale, a meno che non “spacchi” davvero, mi vengono in mente per esempio Abalone oppure Quoridor. Come ti ho già detto a Parma, il tuo gioco con quella scacchiera e soprattutto con quelle tessere “domino” mi ricorda molto Geniale (di un certo Knizia) il quale forse, dopo esser passato da un astratto puro, tipo il tuo, ha cambiato approccio virando su un gioco diverso, con elementi più “board”, e l'ha reso meno astratto, per quanto possibile… In fondo oggi è sempre più così anche nell'editoria tradizionale. Per esempio pubblicare un e-book su un sito di selfpublishing, dove l'autore mantiene i diritti di proprietà intellettuale, e qualora si avesse successo, e hai tot rece positive ecc… puoi avere possibilità per un discorso commerciale con un editore (una cosa del genere è avvenuta con “50 sfumature di grigio”). Anche se a quel punto l'editore ha un ruolo direi diverso, e certo non si può dire che non sia discutibile prendere un prodotto che comunque si sa già che funziona, per quanto lo si possa sempre migliorare… Nel tuo caso poi, dove hai già un programma così forte e anche un'interfaccia già pronta, non dovrebbe esserti difficile fare un'app o inserirlo in un portale tipo Tabletopia (vedi ad esempio: https://tabletopia.com/games/reversi) e poi chiaramente promuoverlo attraverso social e community. Spero potremo rivederci presto, e fare anche una partita magari! Francesco
Ciao Francesco, Nessun problema come vedi anch'io scrivo qui solo quando ho tempo. Da scacchista, è fondamentale valutare correttamente il valore della propria posizione, allo stesso modo è fondamentale avere una valutazione oggettiva del proprio gioco, rifuggendo la tentazione di autoesaltarsi per le proprie creature. Io credo che Hextra al momento attuale sia impubblicabile. All'interno del mondo già difficile degli astratti, appartiene al genere più classico, quegli astratti che non concedono nulla all'occhio (hanno una definizione? potremmo chiamarli iperastratti?). Tuttavia non intendo cambiarlo. Rilasciato freeware (come app, server online ecc.) sono certo che avrà un buon appeal per i giocatori di Gomoku / Renju e similari, così come potrebbe essere ammesso alle computer game olympiad. Dalla stessa idea potrebbero essere ricavati altri astratti meno essenziali e più pubblicabili, ma il destino che vedo per Hextra è lo stesso che ha avuto Connect6, se lo conosci. Ciao e grazie
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