ho il gioco del secolo!

[denim101]

signori e signori ho il gioco dell’anno!!!, regole mai viste, strategie mai viste, alta giocabilità!
prossimamente nelle migliori scatole da gioco!

[Salkaner]

Questo sì che è marketing!

Dal titolo al testo siamo già passati da “gioco del secolo” ad un + modesto “gioco dell’anno”

:laugh:

--
L'ipse dixit è la tomba del pensiero

[denim101]

sai com’è si spara alto per poi planare in basso!

[Favar]

Qualche indizio? Ormai ci hai incuriosito tutti…

[denim101]

ma secondo voi per fare un gioco originale conviene conoscerne molti o non conoscerne nessuno?
ciao

[PaoLo]

Conoscere molti giochi non serve solo per poter dire a ragion veduta che il proprio gioco è originale (credimi, è una preoccupazione che poi ti passa), ma anche per poter dire che il proprio gioco è decente.

"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."

[tanis70]

denim101 wrote:

ma secondo voi per fare un gioco originale conviene conoscerne molti o non conoscerne nessuno?
ciao

Secondo te per scrivere un buon libro è una buona idea essere semi-analfabeti o è meglio aver letto tantissimo?

[gpet74]

concordo sull’importanza di conoscere molti giochi ma faccio un appunto sulla spasmodica ricerca di originalità:
FOTTETEVENE (scusate il francese ) !!!!
un buon gioco non deve essere originale, non deve sfoggiare meccaniche inedite !
un buon gioco deve divertire, deve far desiderare, terminata una partita, di cominciarne una nuova.

oggi tutti sono alla ricerca dell’originalità come se da essa dipendesse il divertimento e non ci si rende conto che questi due parametri sono scollegati e assolutamente indipendenti l’uno dall’altro.

tira il dado, muovi il segnalino e pesca la carta … quanti giochi si basano su questa meccanica? eppure questi giochi vendono e divertono in alcuni casi (vedi monopoli) da decenni. Personalmente ritengo che l’importante sia non copiare spudoratamente ma accettare che le meccaniche valide siano limitate.
pressochè illimitati invece sono (e qui entra la bravura di un Ideatore di Giochi) le possibili varianti e ibridazioni tra queste meccaniche e le loro applicazioni con le moltitudini di ambientazioni.

in fondo se pensiamo alla letteratura le lettere sono solo 21 e le frasi di senso compiuto limitate, così pure gli archetipi letterari o gli argomenti trattabili … aveva ragione chi disse (era Eco?) che dopo la Bibbia, l’Iliade e l’Odissea tutto quel che c’era da dire era stato detto … eppure ancora oggi si continuano a scrivere libri e, soprattutto, si continua a leggerli.

P.S. ve l’avevo detto che sono logorroico no?

[Wentu]

Da un punto di vista estremamente personale, non sono d’accordo con gpet.
COncordo sul fatto che è possibilissimo pubblicare e vendere un gioco senza meccaniche originali.
Concordo sul fatto che sia decisamente fondamentale che un gioco sia divertente.

Ma dal punto di vista dell’autore (non dell’editore) credo sia estremamente importante ideare qualcosa che non è mai stato fatto.
Non so se riuscirò mai a pubblicare un gioco ma non voglio e non vorrò mai riuscirci con un gioco che sia completamente isomorfo ad un gioco già esistente. Non voglio si dica del mio gioco: “bello ma è il gioco dell’oca” oppure “Bello ma è come Puerto Rico”. Preferisco un rifiuto del tipo “ma che idea balzana è mai questa ! irrealizzabile ma decisamente mai visto prima ! “.
L’obiettivo credo dovrebbe essere ricevere un commento del tipo “bello, non ho mai visto un gioco fatto così ! “.

D’altronde, non tutti noi abbiamo gli stessi obiettivi: se siamo o cerchiamo di diventare autori di giochi, non lo facciamo con lo stesso obiettivo. Io punto, per ora, a pubblicare almeno un gioco, ma che deve essere tutto completamente mio, deve avere qualcosa che nessun altro gioco ha. Pazienza se dovrò metterci molto tempo.

Per questo obiettivo, la risposta alla domanda che gira nel thread è: sì, occorre conoscere quanti più giochi possibili per esserne influenzato in maniera “negativa”, nel senso di cercare di evitare di fare qualcosa di già visto. E sono convinto che sia sempre possibile trovare una meccanica mai vista.

ciao

Wentu

... e adesso vediamo cosa succede.

[magobaol77]

Originalità e divertimento sono due cose legate, anche se non simbiotiche. Se un gioco riprende tutti meccanismi già visti, magari rimpastandoli un pò, difficilmente sarà un gioco che potrà darmi delle buone senzazioni ludiche, soprattutto nella distanza. Che poi non sia necessaria una grande originalità per un buon gioco questo si. Ma almeno qualcosa di nuovo devi dirlo. Se riesci poi a dire qualcosa di davvero nuovo e che funziona davvero bene, allora hai trovato il capolavoro….

[tanis70]

Io la vedo così: creare un gioco è come progettare un automobile.

Non ha senso ogni volta reinventare la ruota, ripensare lo sterzo, ecc… e non ha senso non usare l’ABS solo perchè ce l’hanno già tutte le altre auto ecc…

Detto questo, ci vuole quel 10% di originalità nel design e quel 10% di innovazione nelle meccaniche che permetta a chi lo prova di avere la sensazione che un piccolo passo in avanti è stato fatto.

Alla prova dei fatti, preferisco comunque giocare ad un gioco (come guidare un’auto) che non si schianti contro il muro alla prima curva o che non bruci il motore a metà strada, anche se non brilla per originalità assoluta.

Come già detto, se poi si riesce a coniugare un pò di originalità con un buon funzionamento, quella è la strada per l’eccellenza.

[Linx]

Tanis dice parole illuminanti.

L’unico difetto che ci posso vedere è che al giorno d’oggi si cerca di tagliare il più possibile per mettere insieme un prodotto semplice e breve, dove la profondità viene spesso fatta passare in secondo piano.
Per tale motivo miscelare al meglio elementi già visti non pare poi una gran soluzione perchè tende ad uscirne un gioco ancora leggermente macchinoso.
L’idea modello uovo di colombo, valorizzata da meccanismi già solidi scelti ad hoc (anche in modo non per forza cosciente) fra quelli già visti porta.

Insomma. Come dice Tanis ma al contrario. Prima l’idea brillante e poi gli accessori di moda ottimamente funzionanti a creare il prodotto finito.

Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.

(da Flushed Away)

[denim101]

allora mi mettete in ordine di importanza i seguenti fattori per la riuscita di un buon gioco?

-originalità
-giocabilità
-innovazione
-divertimento
-fortuna

ciao fatemi sapere

[PaoLo]

:blink: :blink: :blink:

Solo se tu mi metti in ordine di importanza questi ingredienti nella ricetta della torta di mele montanara:

– farina
– burro
– uova
– zucchero
– mele

Mi sembra che poni i problemi in maniera errata Denim. Non c’è una ricetta per fare un gioco. O meglio, è come se come dose consigliata di fianco ad ogni cosa ci fosse un “Q.B.”, quanto basta. Solo che azzeccare quanto basta, quanto è poco e quanto è troppo… non è mica sempre facile.

"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."

[denim101]

mamma mia e che è?
sempre li a sindacare, è un gioco! fai prima a metterli in ordine! :rolleyes: :rolleyes:

[Autore]

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