Porterò 2 prototipi, entrambi sono un pò indietro nella fase di sviluppo, insomma vorrei capire se ha senso continuare nel loro sviluppo, cercare nuove idee…Ma soprattutto voglio provare più giochi possibili!
Taaaxiiiiii!!!
Gioco di Carte con Tabellone.
Ogni giocatore guida un taxi per la città al fine di guadagnare il più possibile nella giornata lavorativa.
Elaborazioni e scontri oltre la legalità accompagnano il gioco.
Per 2-6 giocatori
Tempo : 1 ora e mezza circa
E’ Pronto?
Gioco di carte.
Ogni giocatore deve preparare un pasto completo. a prepararlo sono però degli stregoni con ingredienti non comuni…
Per 2-6 giocatori.
Io non porterò nulla di completamente nuovo, purtroppo
Il buio mentale degli ultimi 8 mesi ha portato a questo pessimo risultato.
Comunque porterò:
TROLLANDIA CARD GAME. Il gioco già presentato come boardgame ora fatto esclusivamente con carte. Poichè uno dei principali limiti del boardgame era la vastità di materiale che, a prescindere dalla valutazione sul gioco, faceva scappare eventuali propositi editoriali, ora con solo carte la cosa è diversa. Lo ammetto: l’ho fatto solo con obiettivi editoriali
LIGHTHOUSE. Gioco sviluppato a Berceto e poi testato un paio di volte. Ora attendo un giudizio definitivo se metterlo nel cassetto o farci affidamento.
ESAWAR. Gioco provato “mezza volta” a Berceto e poi abbandonato.
Vale quanto detto per Lighthouse.
Cattle Valley: 30 minuti, per 2 giocatori… si tratta di spingere delle mandrie fuori da una valle e riportarle ai ranch… regole semplici ed un po’ di strategia.
Bulldog’s Heir: 45 minuti, da 2 a 5 giocatori… già presentato ad Essen ad un paio di editori e successivamente rivisto. I giocatori sono poliziotti che, muovendosi su una città formata da carte, devono sgominare delle bande di ladri, facendo attenzione al tipo di furto, allo scopo di ottenere una promozione a sergente per colmare il vuoto lasciato nel distretto dal pensionamento del sergente “Bulldog” Turner… tattico e dipendente dalla pesca di carte…
Tutti e due sono piuttosto definiti, ma ogni suggerimento è, come sempre, molto gradito
Sono molto incuriosito dai 2 titoli di Crisi: mi son sempre piaciuti i platform e i boardgame che cercano di simulare situazioni da videogiochi. Sarà una cosa che mi è rimasta da quando ero piccolo.
Se hai un regolamento di Quarantena, invece, me lo leggerei volentieri a casa, anche senza poterlo giocare.
Anche il gioco bucolico pastorizio di Bigal mi ispira simpatia
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Il gioco che vorremmo portare si intitola
“Neo Dalcora : la terra dei labirinti”
e come già accennato si tratta di un gioco di ruolo da tavolo senza master. Il master viene infatti sostituito da mazzi di carte che ti dicono cosa succede via via che giochi. Si gioca all’interno di un labirinto nel quale ogni giocatore a turno si muove liberamente e qui ovviamente come un classico gioco di ruolo potrà trovare mostri da sconfiggere, oggetti,missioni, oppure potranno succedere degli imprevisti inattesi.
Lo scopo del gioco è quello di sconfiggere il mostro finale per poterlo liberare dalla possessione del male (ma detto così sminuisce molto la storia che c’è dietro) e comunque ogni giocatore è libero di intraprendere la strada che preferisce vista le varie cose che può fare e vista anche la vastità stessa del labirinto.
Il numero massimo di giocatori è 4 e per finire il gioco ci si mettono diverse ore; per divertirsi e far trovare il gioco si troverà comunque un compromesso.
Questo vorrebbe essere il primo dei numerosi labirinti della terra di
Neo Dalcora e la storia che abbiamo scritto come trama sembra essere ottima.
Non saprei cos’altro dire, comunque ci abbiamo giocato più volte e sempre con ottimi risultati.
SUSHI BAR.
E purtroppo forse slitteranno gli altri 2 miei giochi: In alternativa porterò due giochi di carte:
Borikèn: Con vecchio regolamento.
Keylords: Con nuovo regolamento.
ALEEE!
Questo lo voglio provare!
Mi incuriosiscono anche Urban Golf dell’Angelone (il tema stimolava anche me, avevo pure scritto al Berzoni e altri che non ricordo. Speriamo che gli impegni organizzativi mi permettano di provare qualcosa di bello, senza dover abbandonare i test a meta’ (cosa che detesto e per la quale chiedo anticipatamente scusa fin d’ora).
Anche il gioco bucolico pastorizio di Bigal mi ispira simpatia
Bene… perchè io volevo chiederti di prenotarmi un posto per provare Lalonde e Deadwood… Sono incuriosito soprattutto perchè, come spesso succede, anch’io avevo delle idee simili :ohmy:(anche se a me, più che un Caylus western, stava uscendo un incrocio tra Cuba e Tower of Babel:blink: ).
Se hai un regolamento di Quarantena, invece, me lo leggerei volentieri a casa, anche senza poterlo giocare.
Eh… un regolamento… il regolamento c’è, ma si basa su una “vecchia” versione di Q., ovvero quella che emerse dalla giovevolissima esperienza piossaschese di un anno fa.
Come spiegavo, però, da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, e solo ultimamente mi sono messo a revisionare il regolamento (visto che il gioco sembra aver imboccato la strada di una forma e sostanza definitive). Non ce la farò mai a portarlo a Piossasco, ma posso sempre spedirtelo una volta ultimato.
E poi stavo anche pensando di portare Q. ad un prossimo incontro, se non ricordo male e la scaletta annuale è autoreplicante, dovrebbe esserci qualcosa di più tranquillo e primaverile a cui l’anno passato non partecipai… vedremo.
@ elder29: a parte il fatto che ho la tua stessa età ma non mi considero particolarmente anziano, a questo punto mi incuriosisce anche il tuo progetto di Neo Dalcora. Mi incuriosisce proprio.
"Ci sono almeno due tipi di giochi. Uno potrebbe essere chiamato finito, l'altro infinito. Un gioco finito si gioca per vincerlo, un gioco infinito per continuare il gioco. (…) Non c'è che un solo gioco infinito."
Leggermente OT: ci sono più di 30 autori con oltre 60 prototipi… Non ce la farò mai a provarli tutti… E a spazio/tavoli come siamo messi? E quanti playtesters ci saranno?
Leggermente OT: ci sono più di 30 autori con oltre 60 prototipi… Non ce la farò mai a provarli tutti… E a spazio/tavoli come siamo messi? E quanti playtesters ci saranno?
In effetti abbiamo problemi di crescita, e chi viene dovra’ forzatamente imporsi una selezione. Era uno dei motvi per cui insistevo a limitare a uno massimo due giochi a testa, purche’ davvero buoni. Poi mi sono arreso alla massa
Per questa edizione sono stati chiamati a raccolta tutti gli appassionati disponibili, anche fuori regione. Ci saranno editori e loro collaboratori. La Ludoteca attirera’ qualche casual player che potrebbe essere ottimale con certi test.
Considera anche che spesso non e’ necessario fare una intera partita per poter capire i difetti di un gioco, basta qualche turno per avere gia’ buone indicazioni. Addirittura in certi casi mi e’ stato sufficiente spiegare le regole e fare un turno dimostrativo per capire cosa non andava.
IDEAG pero’ rimane soprattutto un confronto tra autori, che si impegnano a provare prima di far provare, a vicenda. Un buon accordo puo’ essere la collaborazione con i vicini di tavolo, uno scambio di PT.
Con Tinuz e gli amici di GiocaTorino abbiamo messo a punto un metodo che dovrebbe consentire a tutti di provare almeno due volte il proprio gioco. In pratica si terra’ conto di quanti playtest vengono effettuati per ogni gioco, e si fara’ in modo che alla fine non restino giochi inesplorati sul tabellone. Chi ha lamentele deve comunicarle tempestivamente alla segreteria in modo da predisporre un qualche rimedio.
Ci sara’ probabilmente anche un qualche meccanismo semplice che incentivera’ i PT (non solo giocatori, ma anche autori) a provare i giochi non ancora testati e i giochi lunghi. Ma soprattutto contiamo sul buon senso e sul fairplay degli iscritti, come sempre.
[…]
Ma soprattutto contiamo sul buon senso e sul fairplay degli iscritti, come sempre.
Quello è il minimo. A me basta fare un paio di partite a ciascuno dei miei due prototipi (due per giorno) e poi mi concentrerò il più possibile su quelli degli altri per provare ad essere di qualche aiuto…
Del resto, fortunatamente, ho divese occasioni di playtest dalle mie parti e quindi non posso lamentarmi…
In effetti abbiamo problemi di crescita, e chi viene dovra’ forzatamente imporsi una selezione. Era uno dei motvi per cui insistevo a limitare a uno massimo due giochi a testa, purche’ davvero buoni.
Nel mio caso il poter portare più titoli è un modo per testare anche l’appeal dei giochi a scatola chiusa. Il poter far scegliere un gioco dal titolo sulla scatola è un modo per capire dove vanno a parare i gusti e per non giocare un titolo con le persone sbagliate.
Comunque occupiamo sempre un tavolo anche portando 3 giochi o più.
Se il problema era invece di riuscire a testare un certo numero di volte ogni GIOCO portato per equità, si poteva tranquillamente assegnare il numero di playtest minimo all’AUTORE. Così poteva tranquillamente gestire lui i playtest ad un gioco o all’altro.
Non si arrivava a soddisfare capra e cavoli?
Se invece parli di qualità dei prototipi non è necessariamente vero che se io porto 3 giochi li porto più raffazzonati per mancanza di tempo. Anche perchè se non sei un autore pubblicato hai un certo “carico” di gioco che magari ti porti dietro e sviluppi negli anni senza presentare a nessuno. O almeno questo è il mio caso.
Scusate la lungaggine del post. Mi piacciono le discussioni :laugh:
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
(da Flushed Away)
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