… allora .. di primo ci sono gli agnolotti burro e salvia, secondo coscette di pollo con spinaci e patate … eh? fuori tema??? no no … adesso dovrete inventarvi un gioco gestionale che simuli la mia IDeA G!!! :laugh:
Scherzi a parte, signori miei, che weekend!
Sono proprio felice di vedervi soddisfatti della due giorni trascorsa insieme e non posso che condividere che il clima, la location ed i rapporti personali fra tutti siano stati davvero eccellenti … in pieno stile IDG .. e GiocaTorinese aggiungo io che qualcosa ne sò
.. e sappiate che per il prox anno abbiamo già in mente di migliorare ancora …. e per forza … con tutti gli stimoli che ci date!
a presto e buon de-briefing dei prototipi!
cià
TinuZ
ps : Paolo ha già i PDF degli articoli usciti sulla Stampa, poi manderò anche qualche foto.
Sono d’accordo con Rifo: non facciamone una nicchia. Anche un incontro tra autori può avvicinare maggiormente al mondo ludico i
cosiddetti “barbari”.
Approfitto anch’io per ringraziare l’Organizzazione, le Associazioni (GT, Giochinvalle, Terre selvagge, treemme,…) e i Giocatori che hanno permesso lo svolgimento di questa Con.
….e grazie dei molti consigli per il mio prototipo (la battaglia delle chiuse), soprattutto a Massimo, Miro, i “rubianini” e il trio di Giochinvalle. franco rossi
Eccoci al mio terzo IDeaG
La disponibilità di Tinuz e Paoletta, le attenzioni di Walter, gli instancabili Giocatorinesi hanno reso IDeaG l’evento ludico dell’anno! 9 ore di viaggio non sono nulla!
10 Giochi provati (molti gestionali). Come al solito non sono riuscito a giocare ai giochi a cui invece avrei tanto voluto. Un esempio il gioco di Maini & socio.
Ringrazio in particolar modo Tinuz e Willy per la loro disponibilità nei trasferimenti Piossasco-Stazione.
Dopo i ringraziamenti con cui ho iniziato questo thread, ecco alcune note sui giochi provati.
DAKOTA
Buono e originale, mi è piaciuto (tanto da farci 2 partite).
L’interattività è così presente che in entrambe le partite si sono sviluppate delle discussioni (…anche accese…) all’interno delle fazioni di gioco.
Piero, affrettati a verificarne le bilanciature e dallo alle stampe.
TROLLANDIA Card Game
Carino, l’abbiamo provato cambiando delle regole al volo durante la partita.
Sinceramente mi convinceva di più con le regole originali, togliendo le 3 carte speciali di cui nessuno sentiva il bisogno.
ISOLA DI PASQUA
Per la componentistica andava giocato assolutamente.
La partita mi ha lasciato alla fine spiazzato: dalla grandezza del gioco, dei componenti, delle possibilità di sviluppo e di scoring mi ero predisposto ad un gioco che mi avrebbe dato tempo di espandermi e pianificare la mia strategia.
Invece, appena iniziato a vedere qualche insediamento, un lancio di dadi andato male mi ha spazzato via, seguito da 2 crolli consecutivi di mezza isola e prima che il turno tornasse a me la partita era finita.
Il finale così repentino mi ha lasciato l’amaro in bocca.
Il gioco del Sushi
Splendido, elegante.
Credo sia il gioco in assoluto che è un piacere da vedere anche senza parteciparvi.
Va acquistato (ma prima prodotto!).
Ho assistito poi a diversi altri giochi, Urban Golf (vedere una carta piegata a mo’ di ponte mi fa un po’ soffrire…), il gioco del Rally (ho visto alcuni “strani” momenti, in cui il giocatore per scarsità di carte in mano non riusciva a far altro che testa coda turno dopo turno…), quello dei dadi negli anelli di legno (ma quanti dadi ci vogliono?!?)…
Una considerazione finale: la qualità realizzativa e grafica di sempre più prototipi sta aumentando vertiginosamente.
Questo è un bene, perchè gratifica i playtester.
E’ anche pericoloso, perchè iniziano ad esserci confronti penalizzanti: io in primis, ad esempio, potendo scegliere di avvicinarmi a Trollandia Card Game o ad un altro gioco di carte in cui sulle carte vedevo soltanto “A”, “B”, “C” mi sono diretto senza indugi sul primo…
…mmm, che mi tocca abbandonare i miei feltrini per passare anch’io agli ordini di carriolate di cubetti colorati?
Ragazzi, sono stati due bellissimi giorni di gioco e divertimento. Mi
dispiace solo di essere stato obbligato ad andare via prima di cena entrambe le sere, perché sarei rimasto davvero volentieri.
A parte i giochi e i prototipi in sé, mi piace moltissimo rivedere amici che arrivano da tutta italia, dare un volto ai nickname conosciuti in rete e incontrare nuove persone con cui condividere
l’hobby del gioco da tavolo.
Complimenti vivissimi agli organizzatori, agli inventori, ai playtester e a tutti quelli che hanno contribuito a mettere in piedi
l’ambaradan!
Dopo i complimenti di rito, devo purtroppo dispiacermi di non aver – immagino – vinto alcun gioco all’estrazione dei playtester. Ero già andato via quando è avvenuta e ora vorrei essere qui a raccontare ai giornalisti curiosi come io abbia ricevuto comunicazione della vittoria con una chiamata al cellulare mentre ero in autostrada, cosa che fa sempre figo e non impegna.
Purtroppo nessuno mi ha comunicato un bel palo di niente, quindi
andate al diavolo e strozzatevi coi giochi che avete vinto alla
faccia mia.
Ciò detto, faccio un breve resoconto dei prototipi che ho provato,
senza andare troppo nei dettagli perché non so mai quanto si possa e quanto non si possa riportare dei giochi in cerca di pubblicazione.
Il primo gioco che ho provato è stato Agincourt, di Walt e devo dire che è stato un ottimo inizio. Mi è decisamente piaciuto e la partita è rimasta tesa fino alla fine, quando Walt mi ha pareggiato il punteggio andando a vincere sul filo di lana per maggior quantità di denaro rimasto. Mi pare che il tutto funzioni piuttosto bene, se non che richiede un piccolo affinamento per:
1. evitare il caso limite in cui, ad un certo punto della partita,
sia evidente la matematica vittoria di un giocatore (siamo andati
vicini a questa eventualità);
2. evitare che qualcuno rimanga bloccato senza carte e senza soldi.
Sistemati questi due nei, direi che siamo a posto!
Poi sono passato a The Butterlfy del cinghialone Favar, che però non mi è piaciuto.
Occhio! Si parla di un gioco di maggioranze in cui bisogna ragionare parecchio e pertanto non è un genere che mi diverta granchè (mentre ad esempio a Sara è piaciuto molto). A prescindere dalle mie inclinazioni personali, devo però dire che l’idea è ben sviluppata e implementa delle modalità di scoring piuttosto originali.
Il fatto che Lord Lycaone abbia vinto la partita mi sembra un baco
non da poco, ma a parte non farcelo più giocare non saprei quale
altro miglioramento suggerire.
Altro test: War Creed di MartyParty.
Innanzitutto mi devo scusare col buon MartyParty perché, avendo
dovuto terminare la partita anzitempo, sara ed io avevamo giurato e spergiurato che ne avremmo fatta un’altra, completa, la domenica.
Poi domenica lei non è riuscita a venire e io, subito dopo pranzo,
sono stato pinzato per la ludoteca.
Pertanto niente partita completa e niente MartyParty in assoluto,
perché non l’ho proprio neanche visto!
Mi dispiace perché eravamo sinceramente interessati a fare un test intero di questo gioco, che è un fantasy con una parte di gestione risorse e una di combattimento. Sicuramente è un prototipo da testare ancora molto, perché ripulire questo genere di giochi (con tante carte e tante azioni possibili) da combo sbilanciate, cul-de-sac, carte inutili, tattiche sicuramente vincenti e via dicendo è un
lavoro lungo e delicato. Però per quello che ho protuto provare mi è piaciuto. Manderò a MartyParty in privato il mio giudizio dettagliato, ma così a occhio e croce, quello che manca di più al
gioco è secondo me una caratteristica di originalità che lo contraddistingua decisamente da altri prodotti similari.
Anno Domini, di non mi ricordo il nome, è un veloce gioco di carte ispirato
al poker, ambientato nel mondo dell’omonimo fumetto, giocabile in 2 o 4. Ho fatto una partita 1 contro 1 con Mad-ax, con lui che
rappresentava il bamba mangiacinghali e io la gnocca senza senso.
Proprio come nella vita reale! E’ piuttosto semplice ma sono ancora un po’ da sistemare le meccaniche, almeno nel gioco a 2. In particolare, imho, il modo in cui si può intervenire sulle
combinazioni di carte giocate dall’avversario andrebbe rivisto un po’ meglio. Decisamente, è un gioco che beneficerà molto della grafica definitiva, ispirata a quella degli albi.
Infine, l’ultimo test prima del pranzo, è stato Mida, portato da
Rifo. Inizialmente risulta un po’ ostico entrare nel meccanismo, ma come dicevo all’autore pernso che sia un problema generato in larga parte dalla grafica un po’ confusa. Per il resto, mi è sembrato molto ben pensato e giocabile. Con un’aspetto grafico corretto secondo me è già bello che pronto per la pubblicazione.
Prima di esser rapito da una masnada di bambini inferociti nell’area ludoteca, ho ancora avuto tempo per farmi coinvolgere dall’Angelone Porazzi in una divertentissima partita live di Ultimate Frisbee,
gioco che sicuramente cercherò di riproporre agli amici GiocaTorinesi. Ora che il calcetto per noi non ha più segreti è
giunto il momento di passare ad altro!
Sperando di fare cosa gradita ecco le mie sincere impressioni sui giochi provati. THE BUTTERFLY – Favar (solo spiegato)
Caro Piero Cioni mi spiace ma dovrai vedertela con me. Quel gioco mi ha già fatto nascere tante di quelle idee che ci stanno 8 giochi dentro, magari te ne regalo uno…
Solo 8 giochi?
Pfui… a me ne sono venuti in mente 10…
FAVAR!!!
Tutta colpa tua!!!
A questo punto l’incontro fra me e Paolo sara’ sicuramente fatto e Favar, vieni anche tu (da Pisa prendi le montagne e ci sei in un attimo) e poi lo facciamo a 6 mani!
Dai, dai!
Facciamo un gioco assieme!!!!!
Comincio a commentare per esteso. Spero non mi interrompano.
Vado in ordine di prova.
SPLATFORM
Sabato ho dato a Crisi gli stessi consigli dati da Paolo prima perchè ho avuto le stesse impressioni. Con l’aggiunta del fatto che un tabellone piccolo rende più facile far interagire i giocatori fra loro.
Inoltre non mi piace il sistema da rubamazzetto dove spesso vince l’ultimo che ammazza il più ricco più che chi ha fatto un buon lavoro.
Ho proposto a Crisi un sistema dove non muori ma ti cadono le sfere.
Comunque è un’ottima idea.
Ecco… devo già scappare. A dopo.
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
LA GENESI DELL’ISOLA DI PASQUA di Mainini
Bello. Veramente bello. Un gioco dalle scelte intense: posizionando un testone devi star attento a:
-quanti punti fai o potresti fare
-dove potresti fare eruttare lava
-cosa permetti agli altri di affondare con uno o due piazzamenti ad hoc
Moltiplicato per il numero di omini in gioco che puoi gestire fanno veramente una moltitudine di cose da valutare.
Per questo ho detto in loco che secondo me è pienamente un gioco da gamers (che magari contesteranno giusto il dado; io no di sicuro)
e non un family. Ero confuso io, figuriamoci un bambino per quanto cresciutello.
L’unico vero dubbio che ho è quello di una non contrastabile interferenza degli altri giocatori nei propri piani. Già ora se metto una statua verso il tuo territorio tendo a metterne una seconda… e una terza… e una quarta, visto che ogni volta faccio più punti. E ciò vuol dire che ogni territorio in realtà ha il terrore della sua fine fin dal primo testone che si affaccia alla sua casellona.
Una volta che il processo inizia difendersi è quasi impossibile e puoi solo capitalizzare al meglio.
Ma può anche darsi che invece una risposta si trova, nei meandri delle possibilità, anche se io non ci sono ancora arrivato.
Lo compro quando esce.
ENRICO IL NAVIGATORE (o qualunque altro nome il caro Paolo voglia tentare di rifilarci, tipo IDE)
Un gioco che ha finalmente trovato la sua quadratura in un turbinio di semplificazioni e approfondimenti strategici.
Il gioco fila bene e non sembra neanche troppo complicato per assere apprezzato da un pubblico vasto.
Rimangono un paio di regolazioni da fare per dare il giusto valore ai vari progetti di navi costruibili (se uscisse pubblicato ora vi consiglio di comprare solo navi da PV ) e per capire se valga la pena scervellarsi per i doni da fare ad Enrico che sono utili solo all’ultimo turno.
Al di là di queste facezie risolvibili in un battibaleno è venuto fuori un gran bel gioco.
Se non compro anche questo è perchè forse me lo regalano.
OLIMPICARDS di Paolo Mori
Si il gioco è carino, divertente, leggero e costa poco produrlo. Ma siamo sicuri che il mondo abbia bisogno di un altro giochino di carte?
Se mi trovassi a comprarlo è solo perchè mi figlia non possiede ancora una copia di UNO.
WAR(QUALCOSA) di Martyparty
Un giocone con troppa roba.
I gioconi mi piacciono, la varietà di scelte non mi spaventa ma Marty ha voluto infilarci un pò troppa roba. Una volta che ci toglie la parte Shogun e la parte Leonardo secondo me scoprirà che gli è rimasto un gioco ricchissimo che attende di essere affinato (sappi però che la barca della pubblicazione è molto difficile da afferrare per questo tipo di giochi da noi amati).
Ci ho trovato però (al di là delle singole carte ed edifici che non abbiamo potuto veramente apprezzare) un paio di scelte o spunti davvero interessanti di cui non sono riuscito a trovarne il gioco ispiratore, se esistesse (spero di no): un sistema di scoring davvero molto valido a parer mio e l’idea di utilizzare direttamente gli omini/soldati come risorse equivalenti al terreno dove sono poste.
Concludo con le mie scuse a Bigal e Elder. Il mio lunghissimo test sull’intera partita a Shadows in the Fog mi ha tolto il tempo di far provare Lalonde al primo (non l’ho provato nemmeno io
) e di scambiare quattro pareri sulle nostre concezioni di gioco fantasy coi secondi.
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Un grazie a tutti quelli che con il loro duro lavoro e la passione fanno in grado che sia così.
Brevissimo report sui prototipi provati:
DAKOTA (Cioni):
Bravo Piero… sembrerebbe difficile tirare fuori qualcosa di originale dai soliti area majority-gestionalcubettosi. Invece Dakota è divertente, interessante, e funziona anche abbastanza bene per avere una settimana di vita.
Ci metterei qualche cosa in più da costruire di 4 edifici e 3 totem, ovviamente i costi sono da bilanciare, ma macellare cavalli e bisonti è davvero divertente!
BUTTERFLY (Favar):
Mi unisco ai commenti generali, però è stato uno dei più giocati, il che vuol dire che l’idea di base c’è. La mia impressione infatti è che vada “ridotto” all’idea di base, diventando un bellissimo e facile gateway.
POCKET ARMAGEDDON (Mori):
wow… meglio di Battlelore, ampiamente tascabile, rapido e divertente ma strategicamente non banale. Un altro centro di Paolo secondo me. Chissà se è più originale con tessere/piccole carte o con delle miniaturine.
IL GIOCO CHE CAMBIA SEMPRE TITOLO (Mori):
non ho giocato ma ho sentito l’aggiornamento delle regole. Ora il gioco c’è tutto, è solo da bilanciare bene. Quando esce lo compro di sicuro
SHADOWS IN THE FOG (Linx):
Sono rimasto estasiato ed esterefatto. Di solito questi gioconi fantasy che mischiano Talisman, Heroquest, Descent e WoW (tanto per citare titoli correlati famosissimi) risultano dei mattoni ingiocabili. SitF invece è divertente, complesso al punto giusto senza essere complicato oltremisura, lungo il giusto per questo tipo di gioco, vario, ancora sbilanciato ma correttibile facilmente, ecc… ho pregato in ginocchio Linx di cedermi il prototipo e devo ringraziarlo per aver detto di sì. Ha talmente tanto materiale che in Italia è impubblicabile, suggerimento: autoprodursi 80 copie e fare felici gli 80 gruppi di giocatori in tutta italia che sono potenzialmente interessati ad un titolo del genere. Oppure tradurre tutto in inglese e farlo vedere alla Fantasy Flight che è l’unica ditta al mondo che può pubblicare una cosa del genere (ma hanno già Descent).
WIZARDS TOWERS (credo… Acchittocca).
SI può definire… Mago Leonardo in vacanza a Caylus. Ovvero il “solito” gioco Acchittocca, profondo, bilanciato, di assegnazione lavoratori (ma con più “cattiveria” ed interazione rispetto a Caylus). Il gioco è praticamente perfetto e pubblicabile così, unico appunto: se ho già Leonardo e Caylus, e non mi intrippa più di tanto l’ambientazione fantasy perchè dovrei comprarmelo?
OLIMPIADI (mori):
Altro piccolo gioiellino. Moooolto più vario ed intrigante da giocare di Uno, Solo ecc… pur essendo equivalente. Di giochi di carte sul mercato ce ne sono mille, ma questo merita. Certo, pubblicarlo con i cinque cerchi sopra la vedo difficile…
Grazie anche a tutti quelli che hanno provato WoMickey e Kingsburg:l’espansione, ed a Pauchon per avermi fatto provare il bellissimo family Jamaica!
Unica nota negativa il rapporto “qualità-prezzo-velocità-cortesia” del ristorante… magari il prossimo anno avrà cambiato gestione
La cosa più bella di IdeaG comunque è incontrarvi tutti, scambiare idee ed impressioni, e fare festa insieme!
Finalmente ho (forse) un po’ di tempo per scrivere la mia opinione sui giochi provati:
-KINGSBURG ESPANSIONE (Tanis/LtF): beh… su kingsburg c’è poco da dire che non sia già stato detto. Personalmente penso che i mostri siano troppo facili da battere, col risultato che tutti i giocatori a fine partita avevano avanzato il gettone da 4… giusto perché erano obbligati a giocarne uno tutte le volte! Io se avessi potuto avrei giocato 0 tutte le volte e mi sarei tenuto gli altri come punti vittoria finali. Personalmente lascerei questa possibilità (in pratica, se gioco lo 0 poi lo riprendo in mano), così se uno punta più sui punti durante la partita e meno sulle battaglie, almeno avrà speso qualche gettone/punto in più.
Altra cosa: il sacerdote è fortissimo. L’idea della benedizione è bella, ma andrebbe mitigata… Per es: potrebbe avere un +1 o un +2 al dado bianco (senza eccedere il 6). Boh, comunque il 6 fisso sembra davvero forte.
Per gli altri giochi, appena ho tempo mi esprimo!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
DAKOTA (Cioni):
Bravo Piero… sembrerebbe difficile tirare fuori qualcosa di originale dai soliti area majority-gestionalcubettosi. Invece Dakota è divertente, interessante, e funziona anche abbastanza bene per avere una settimana di vita.
Ci metterei qualche cosa in più da costruire di 4 edifici e 3 totem, ovviamente i costi sono da bilanciare, ma macellare cavalli e bisonti è davvero divertente!
Grazie. Ne sono anch’io soddisfatto.
Se pensi che la partita che hai fatto tu era la seconda di tutta la storia del gioco…
direi che sta nascendo sotto buoni auspici.
In effetti occorrerebbe costruire qualcosina di piu’. Ci sto lavorando.
BUTTERFLY (Favar):
Mi unisco ai commenti generali, però è stato uno dei più giocati, il che vuol dire che l’idea di base c’è. La mia impressione infatti è che vada “ridotto” all’idea di base, diventando un bellissimo e facile gateway.
Sono daccordissimo.
Secondo me tanto quanto non va bene cosi’ com’e’ (le critiche di LtF sono centratissime, as usual) tenendolo piu’ semplice salta un gran gioco.
Grazie anche a tutti quelli che hanno provato WoMickey e Kingsburg:l’espansione, ed a Pauchon per avermi fatto provare il bellissimo family Jamaica!
Noooooooooo!!!!
Avevi dietro Mickey?
Non lo sapevo!
Lo avete giocato?
Me lo sono perso?
P***a V***a!
La cosa più bella di IdeaG comunque è incontrarvi tutti, scambiare idee ed impressioni, e fare festa insieme!
Esatto.
La cosa meravigliosa e’ incontrare tutti quanti e condividere questa passione.
Ciriciao
Piero
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