Sigh sob strasigh strasob
ci sono stato solo l’anno scorso e già ne sento nostalgia….
Purtroppo o perfotuna quest’anno non ho potuto esserci in quanto dal 29\12 ho raddoppiato la prole quindi i santi doveri paterni mi hanno trattenuto…. ma non per molto Buah ah ah ah!!! Tremate stolti umani!!!! (tutto a posto…. tranquilli qui la gente vestita in bianco mi dice che è tutto a posto)
Ad ogni modo mi è dispiaciuto leggere del fatto che c’era poca gente disposta a giocare….
personalmente l’anno scorso ho giocato parecchio a tanto e spesso per il semplice piacere di giocare… chi è quel bastardo che sta dicendo che mi è successo questo perchè il mio gioco faceva £$%&%&are??? The Kage conquisterà il mondo!!!!! Buahahahah!!!! …..
qua la gente vestita di bianco suggerisce che certe voci le sento solo io…..
riprendendo quanto detto prima… girando i tavoli e confabulando qua e la a prescindere dai giochi ho avuto modo di conoscere soprattutto tante persone piacevoli per poi scoprire a Berceto, che altrettante “me le ero perse” (A proposito prenoto un posto sin d’ora per Berceto). Certamente ci tenevo pure io che il mio gioco venisse provato e per questo ero ben messo. infatti ero in compagnia di un amico che si alternava con me a tenere il fortino con tanto di comode schede di valutazione, inoltre il mio gioco richiedeva 5′ di spiegazione e30′ di partita. in questo modo mi son portato a casa una ventina di test.
Personalmente poi, lo stare tutti i giorni davanti al mio gioco e veder giocare solo quello probabilmente ne sarei uscito pazzo……. qua mi dicono di usare l’indicativo e non il condizionale ma non capisco a cosa facciano riferimento…….
perchè questa pagina di libro cuore? perchè il tutto mi suggeriva un’ipotesi che vi giro: per quanto possibile e compatibile con la complessità di un gioco suggerirei di fare amicizia con il proprio compagno di tavolo scambiarsi reciprocamente un playtest e poi alternatamente uno si presta a tenere il doppio fortino con schede di valutazione spiegando sia il suo che l’altrui gioco mentre l’altro scorazza in giro, a Ravenna mi son trovato causa forza maggiore a fare questo e non era terribile anzi… certamente non ci si deve approffittare in nessuno dei due ruoli….
qua stanno parlando della fine di una fantomatica ora d’aria, beh mi tocca salutarvi!!1
ci vediamo a Berceto!!!
con insetti e\o auto e\o robot….
mandi mandi
Gli altri anni erano presenti 4/5 ospiti, quest’anno mi sembra solo 2. Immagino si dovrà pagare la struttura del Mulino, i cartelloni, la campagna pubblicitaria per far venire giocatori e qualche altra cosa che mi sfugge. Ma quale beneficio trae l’autore dal pagare la quota di iscrizione?
Chiedo l’intervento dell’admin. Se rispondo io mi autobannerei. Non si capisce se sia ingenua provocazione o genuina stupidita’, ma in entrambi i casi e’ meglio che non sia io a rispondere.
e un saluto da lontanissssssimo a linx… che non mi ha visto.
mia moglie ha fatto amicizia con la moglie di uno di noi, al bar, lei con un bimbo piccolo e una bambina sui 5/6 anni… con possibile appuntamento a berceto
Azz… mi dispiace. Non è che fossi carente di tempo per chiacchiere.
Può essere che tua moglie abbia conosciuto mia moglie comunque, visto che teneva i miei 2 fgigli di 3 e 5/6 anni
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
io purtroppo non c’ero
ma da quello che leggo mi sembra che succede a IDEAG ciò che succede qui sul forum.
Ognuno sta attento solo al suo orticello … escluse le rare eccezioni.
(senza voler fare polemica inutile, ma per stabilire un punto d’inizio per il futuro del forum e di ideag)
La presenza di diverse critiche e suggerimenti per cose da migliorare non può fare dimenticare anche l’eccezionalità di una risorsa come IDEAG. Mi sembra giusto dirlo. Solo sei anni fa, il vostro prototipo lo avreste fatto provare solo ai vostri amici, vi sareste convinti che era il nuovo MONOPOLY, lo avreste brevettato, portato alla SIAE ed al notaio, ed avreste inviato una lettera alla Editrice Giochi dicendo che se volevano il vostro nuovo RISIKOPOLY EXTREME dovevano prima firmare un contratto di massima riservatezza. Per poi denunciarli alla pubblicazione di Monopoly Topolino perché accidenti, questa era proprio la vostra idea e sicuramente ve l’avevano rubata in qualche modo.
Non voglio fare di tutta l’erba un fascio. Ma questo è per dire che IDEAG non si misura solo in giochi provati e fatti provare, ma in una serie di relazioni, informazioni, idee… difficilmente quantificabili. Dopo sei anni, certamente queste cose ad alcuni servono di più e ad altri di meno. Gli autori crescono, a volte cresce la disparità di esperienze, e accontentare tutti diventa difficile.
Riguardo la quota di iscrizione, credo non ci sia bisogno di giustificare. La manifestazione è sempre sull’orlo tra il pareggio e la perdita di denaro (naturalmente senza nessun compenso per gli organizzatori), per cui il discorso è piuttosto semplice: se qualcuno pensa di riuscire a fare di meglio lo faccia e saremo ben lieti di aggregarci; se qualcuno trova che la propria quota di iscrizione sia eccessiva o fuori luogo, cioè non percepisce un valore aggiunto rispetto ad un playtest casalingo con gli amici, è libero di non partecipare. Lo dico un po’ schiettamente, ma davvero si riduce a questa scelta.
Alla prossima!
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Non per piaggeria nei confronti di qualcuno, e sono andato a rivedere il mio primo post sull’argomento per vedere se x caso mi ero dimenticato di ringraziare (ma non me ne ero dimenticato ) …. ribadisco davvero i ringraziamenti e la mia stima x chi organizza tutto questo: sia x l’evento in se, sia per tutto il lavoro invisibile ma sicuramente presente nel corso dell’anno.
Le critiche, spero costruttive, servono a migliorare un qualcosa che se vogliamo è di tutti noi, non a distruggere o demotivare le persone.
IdeaG è una Idea (scusate il gioco di parole) davvero stupenda per tutti, non roviniamola
Chiedo l’intervento dell’admin. Se rispondo io mi autobannerei. Non si capisce se sia ingenua provocazione o genuina stupidita’, ma in entrambi i casi e’ meglio che non sia io a rispondere.
Forse entrambe le cose
Chiedo scusa… a volte non riesco a spiegarmi al meglio Cmq avete risposto sia tu che paolo, e a me va bene così.
…e, come ho scritto all’inizio e alla fine del mio post, ringrazio tutti e non vedo l’ora di tornare.
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Davvero trovo interessanti e motivati molti degli interventi fatti, e invito a continuare con le osservazioni senza remore. Leggendo mi sembra che si possano rintracciare una serie di tematiche che si possono riassumere in alcuni punti da sviluppare, elencati secondo un personale criterio di importanza:
– autori soli
– crescita di presenze
– editori invisibili
– divario autori junior / senior
– ludoteca si / no
Appena possibile riportero’ anche le mie riflessioni su questi temi; se qualcuno vuol iniziare si accomodi pure.
– autori soli
Fin dalla sua nascita lo scambio di playtest e’ stato la base di IDEAG, e lo ripetiamo alla noia in ogni comunicato. Alla base di cio’ c’era l’esigenza di confrontarsi con calma fuori da conventions affollate e tra gente piu’ o meno del settore, tra autori alle prime armi. Sei anni fa praticamente era un altro mondo: a Lucca Games si stentava a trovare candidati per il Best of Show, pochissimi editori e autori significativi, ma grande voglia di fare e spirito collaborativo. Qualcuno dice che forse era quella la vera dimensione. Avevamo messo su un cartellone con i giochi esposti e il numero di partite fatte per monitorare la situazione in modo che tutti avessero la giusta attenzione.
Se io gioco il tuo gioco, tu poi giocherai al mio.
Questo e’ lo spirito d IDEAG. Che sottintende altre cose: io posso imparare qualcosa anche giocando al tuo gioco, forse anche di piu’ se sei un autore bravo, di quanto possa crescere giocando al mio. E se riesco a migliorare il tuo gioco sara’ come se l’avessi realizzato un po’ anche io. Infatti se guardiamo all’elenco dei credits degli ultimi giochi troviamo un sacco di autori nei ringraziamenti, se gli autori/editori hanno la sensibilita’ di inserirli. E’ il segno di una comunita’ che cresce e i risultati si sono visti.
Quest’anno per la prima volta c’e’ stato un litigio per lo spazio ai tavoli, e per me e’ una cosa grave. Forse e’ anche colpa nostra che non siamo stati abbastanza bravi da comunicare le condizioni della partecipazione: un tavolo piccolo o meta’ di uno grosso da dividere con un altro autore, facilitando la comunicazione. Lo spazio e’ risicato ma sufficiente, bastava guardarsi attorno per vedere che spesso erano occupati meno della meta’ dei tavoli nelle sale, perche’ finisce che ci si aggrega naturalmente ad un tavolo solo lasciando gli altri vuoti (ma occupati). Finito un gioco si ritira e se ne prende un altro.
Con questo principio non dovrebbero mai esserci autori seduti da soli (scene tristissime viste ad Haar o Gottinga) o a passeggiare. E’ il segno di uno spreco di tempo che non riesco a spiegarmi. In franchezza: davvero di questi autori non si capisce il senso della loro presenza. Chi viene a IDEAG per giocare al suo gioco e basta ha sbagliato posto, punto. Non a caso la domanda che faccio piu’ frequentemente e’: “A cosa hai giocato di bello?” invece di “Come va il tuo gioco?”.
Il prezioso aiuto che danno giocatori esperti e informati, e che spesso vengono dimenticati nei ringraziamenti, non dovrebbe essere necessario ma diventa un apprezzato surplus. Se pero’ si ripiega su questi come unica risorsa allora il meccanismo si rompe e non e’ facile ripararlo se non ritornando ai principi di cui sopra.
Ho scritto troppo? Prossimamente gli altri punti.
Ciao Ragazzi, io sono appena tornato a palermo!
Queste le mie impressioni al mio primo anno a IDEAG, sono arrivato il sabato primo pomeriggio e andato via la domenica alle 18.00
Location : condivido quello che hanno detto tutti o quasi, stare tutti nello stesso piano è molto più agevole. ma purtroppo è successo di doversi spostare. Non credo che Wallover o Tinuz abbiamo chiesto di spostarsi, sicuramente siamo stati costretti. pazienza. Il posto cmq era molto bello e caratteristico, ma ne serviva uno + luminoso.
Giocatori : ho trovato diversi giocatori, senza doverli chiamare al tavolo, disposti a giocare al mio primo vero gioco, ho trovato molta collaborazione creativa e dei complimenti che fanno sempre piacere. oltre a ragazzi non autori che passavano di là per giocare, si son seduti al mio tavolo altri autori che ringrazio tutti, tra i tanti gentilissimi e disponibilissimi Andrea Chiarversio (tanis) e Pierluca Zizzi che mi hanno infarcito di consigli utilissimi. Non pensavo che mi avrebbero prestato così tanta attenzione. Li ringrazio vivamente nuovamente e ufficialmente qua. A tutti gli altri grazie mille, (sarebbero troppi per nominarli tutti) L’egoismo di cui parlate non l’ho notato fortunatamente. Purtroppo il tempo era poco per provarli tutti. Sono riuscito a provare exit pool di riccardo guerra, poi sono andato un pò in giro ad interessarmi di alcuni progetti che avevo sentito essere presenti, come quello del dott.house che avevo visto in embrione a giocatorino e poi quello dei ragazzi di cranio creation sulle catastrofi. purtroppo ho fatto solo in tempo a farmeli spiegare, ma avrei voluto provarne di altri… ammetto pure di essere stato seduto al mio tavolo parecchio, il mio gioco era impegnativo da un punto di vista esplicativo e poi non durava poco, ed ero pure emozionato , mi sentivo in esame
La ludoteca : forse è vero che la ludoteca ha tolto giocatori all’incontro, ma era anche una buona occasione per far giocare le famiglie e farle conoscere i gdt
Il mangiare : si 12/15 € eran troppi per troppo poco, (il caffè si pagava pure a parte, almeno quello…..) ma anche qui i ragazzi organizzatori non possono farci nulla.
Comunque l’accoglienza è stata splendida. il prossimo anno ci torno senza dubbio!
per me è un 9 pieno come novellino.
Brevissimo report della mia IdeaG 2010: ho giocato molto, e molto più a giochi di altri che ai miei… alla fine se tutti facciamo così funziona. Poi è ovvio che mi viene più spontaneo giocare a qualcosa di un autore che già conosco, ma ho giocato anche a giochi di autori nuovi, per cui mi autoassolvo
In particolare ho provato (due volte!) Proconsules, di cui una volta insieme a Favar come già da lui detto, sul quale ho avuto le stesse vibrazioni positive che ebbi su Enrico il navigatore (il futuro Vasco da Gama).
Un gioco di gangsters di… uhm non so chi fosse l’autore tra i presenti al tavolo, spunto interessante, c’è da lavorarci molto.
Locomotiva dei ragazzi della ludoteca La Zucca Vuota di Palermo (promettente, da snellire un pò ma comunque piacevole),
Asgard di Zizzi (in via di pubblicazione e quindi praticamente finito, davvero un bel gioco e non lo dico solo perchè sto sviluppando due giochi insieme a lui).
Il giochino di carte sul calcio di uno degli ospiti francesi (mi sfugge il nome): simpatico e divertente.
Exit Poll di Riccardo Guerra: davvero un altra bella idea dopo il Cuoco di cui sono già fan.
Il gioco “monopolesco” sul calcio dei ragazzi siracusani… loro sono simpaticissimi, sul gioco ci sarebbe da lavorare davvero tanto.
Venetia, un gioco di carte stile Bang! di due ragazzi di Biella (Sasha e, mi pare, Roberto). Molto ben ambientato, qualche meccanica è da limare e non è certo un gioco per il mercato tedesco, ma ai giocatori di ruolo dovrebbe piacere.
A fronte di otto partite a giochi di altri finito con il provare una volta sola Graal (che sto sviluppando con Pierluca Zizzi e che ha ancora bisogno di tanto tanto lavoro, ma lo spunto originale continua a piacermi) ed il mio “Re Riccardo alle Crociate”, che dimostra la mia tendenza a trovarmi bene con i reali (dopo re Tritus di Kingsburg)… avrò dell’insospettabile sangue blu?
Comunque 8 giochi di altri e 2 miei, mi sembra una proporzione eticamente corretta
Finito il resoconto, e ribadendo la bellezza e l’importanza di IdeaG nonchè il ringraziamento agli organizzatori, veniamo a qualche opinione (come spesso mi capita, talvolta andrò controcorrente) sulle cose migliorabili e sui giudizi che ho letto prima.
1) sul catering siamo tutti d’accordo che è migliorabile. E che la location migliore è il teatro, dove si sta tutti assieme. La mia personale opinione è che l’anno prossimo IdeaG dovrebbe trovare una sede più comoda da raggiungere ed ospitale. Se per fare questo si deve traslocare nelle vicine Pinerolo o Orbassano o addirittura a Torino, secondo me è un passo che ormai va affrontato.
2) playtesters. Mi spiace, ma penso che i giocatori occasionali come playtesters sono INUTILI. Quindi le lamentele sui giocatori risucchiati dalla Ludoteca non le condivido affatto.
Se partiamo dal presupposto che si viene ad IdeaG per fare del playtest serio ed avere pareri da persone competenti, magari anche pareri severi ed impietosi, ma che possono aiutare i nostri giochi a migliorare e far capire qualcosa a noi stessi, allora far provare i prototipi ai giocatori occasionali è perfettamente inutile.
Piuttosto, va incentivato e recuperato lo spirito per cui si viene ad IdeaG in primo luogo per provare i giochi degli altri.
Io vengo ad IdeaG per far giocare i miei prototipi ad altri autori ed a pochi playtesters competenti, e li prego di essere il più critici possibili, perchè con i complimenti fatti tanto per fare non si cresce e non si va da nessuna parte. Il parere della casalinga di Piossasco o dei suoi pargoli, con tutto il rispetto, in questa sede non mi interessa.
3) Professionalità. Andrebbero secondo me a tutti i costi inseriti dei momenti seminariali, magari approfittando della presenza degli ospiti. Non solo per favorirne la riconoscibilità e dare un senso alla loro presenza, ma anche per contribuire alla crescita degli autori stessi. Perchè è imbarazzante provare dei giochi e provare a parlarne in termini tecnici, sia pur semplici, e renderti conto che l’interlocutore non ti capisce (o non è disposto a capirti). Alla fine le “caste” a cui qualcuno ha accennato forse sono solo il tentativo di parlare di giochi con qualcuno che parli la tua stessa lingua (e la mia personale memoria è così labile che non riesco dal nick che leggo sul cartellino a capire se sto parlando con qualcuno che è già passato da questo sito e quindi ha almeno alcuni principi di base piuttosto chiari, oppure no).
4) gli editori. Anche qui, andando controcorrente, penso che dobbiamo fare un pochino di “mea culpa”. Perchè gli editori, specialmente quelli di un certo livello, vengono se sanno di avere la possibilità di provare giochi presentati professionalmente e sviluppati con un certo criterio. Mentre se l’aspetto generale di IdeaG è quello della “fiera del dilettante” con “autori” che presentano la propria riedizione di Monopoli o di Risiko, allora posso anche capire l’editore che nel dubbio non viene o che se viene si rivolge mirando agli autori che già conosce (e così magari facendo torto agli autori esordienti che hanno prototipi sviluppati come si deve e con concetti moderni, ma che rischiano di essere confusi nel baillamme generale.
Scusate se, al solito, sono stato brusco e poco diplomatico ma credo sia il caso di dire le cose come stanno senza nascondersi dietro diplomatici giri di parole…
I momenti seminariali sarebbero davvero interessanti da vivere. Magari fatti di sera dopo che si è giocato. oppure ragazzi bisogna passare a fare anche il venerdì.
Cmq lo spostamento a torino sarebbe ideale anche per molti che vengono da fuori. è più agevole ed immediato arrivare ad una delle stazioni di to.
grazie tanis.. sto già lavorando sui tuoi consigli e sopratutto adesso ha cambiato nome! RAILWAY MANAGER !
bigdrugo wrote:
grazie tanis.. sto già lavorando sui tuoi consigli e sopratutto adesso ha cambiato nome! RAILWAY MANAGER ! :)Post edited by: bigdrugo, at: 2010/01/19 16:44
Figurati, non ti ho citato per nickname solo perchè (mannaggia alla memoria, a volte penso che nel mio cervello ci siano le scimmiette di Homer che sbattono i gong) non me lo ricordavo… :laugh:
2) playtesters. Mi spiace, ma penso che i giocatori occasionali come playtesters sono INUTILI. Quindi le lamentele sui giocatori risucchiati dalla Ludoteca non le condivido affatto.
…Il parere della casalinga di Piossasco o dei suoi pargoli, con tutto il rispetto, in questa sede non mi interessa.
Su questo non mi trovi d’accordo.
Trovo che siano inutili i playtester che NON SONO IN TARGET col gioco che sto sviluppando!
Ma se io sto sviluppando un gioco PER la casalinga di Piossasco e i suoi pargoli?
Perchè non dovrei essere interessato ai loro pareri?
Sarebbero forse più preziosi di quelli di altri esimi autori (che non compreranno il mio gioco.
Estenderò il concetto dall’altro verso.
Se sto sviluppando (guardacaso) un fantasy con forte componente di ambientazione e american style, con regole che non stanno in 5 pagine A4 non mi saranno utili NEANCHE i consigli di un autore, per quanto esimio, che ama e gioca soprattutto astratti, snobbando gli americani.
Viceversa se un autore di un gioco astratto mi fa provare il suo gioco… faccio spesso fatica anche io a essergli utile. Mi viene difficile scindere i miei gusti da quelli che sono i reali difetti del gioco.
Ripeto che i 4 giocatori che ho ospitato domenica al tavolo ritengo mi siano stati più utili della partita fra esperti del sabato.
E’ poi ovvio che un autore esperto è spesso poliedrico e sa dare consigli più “costruttivi”. Ma il responso del MIO target è sempre importante.
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Anche io ritengo che il playtest da parte di giocatori occasionali non sia paragonabile a quello di un giocatore/autore/editore. Quando nel mio precedente post ho accennato alla suddivisione in 2 eventi con IDEAG da una parte e Ludoteca+Giochi con l’autore dall’altra (sulla falsa riga di Giocatorino) intendevo anche che la ludoteca non solo toglie giocatori occasionali al playtest dei prototipi ma anche il playtest da parte delle persone che si occupano della gestione della ludoteca, quindi immagino Tinuz e gli altri di giocatorino, che ritengo siano giocatori esperti.
D’altra parte, come dice linx, all’autore potrebbe intessare il parere del giocatore occasionale: in tal caso Giocatorino o creare un evento a parte a Piossasco può essere una buona opportunità. Io ho partecipato a Giocatorino qualche mese fa sia per provare giochi editi sia per provare i giochi a vicenda i giochi con gli altri autori presenti. Alla fine metà del tempo ho provato giochi editi, l’altra metà, visto che gli altri autori erano impegnati a far provare i loro giochi al pubblico passante nell’area Giochi con l’autore, a quel punto ho lasciato sul tavolo l’unico mio gioco adatto all’occasione (che si spiega in 5 minuti e si gioca in 20) e mi sono cimentato per la prima volta in questa cosa, facendolo provare a 2/3 famiglie che passavano vicino al mio tavolo. Ovviamente la grafica e l’approccio dell’autore con la gente fanno la loro parte… e io, al di là del loro classico ‘carino’ e delle domande sulla mia attività creativa, cercavo di cogliere quanto si stessero effettivamente divertendo attraverso i loro sguardi e il loro atteggiamento, e se il gioco era di facile apprendimento.
Riguardo il playtest da parte degli autori: pare che la proposta di dividere gli autori in gruppi per il solo sabato pomeriggio abbia ricevuto una certa adesione sull’altro post. Mettere 6 autori su 2 tavoli, con l’aggiunta di giocatori ed editori che si muovono a piacere può essere ok. Speriamo nella sua fattibilità o in un’ipotesi ancora migliore. Del resto c’è un anno di tempo per pensarci.
Riguardo la presenza di editori e ospiti, provo ad esprimere un mio precedente concetto in maniera diversa e migliore: ho la sensazione che all’atto pratico per l’autore medio/novizio non ci sia molta differenza tra piossasco e berceto. Colpa dell’autore che non sa sfruttare l’occasione al meglio? Se uno non si interessa di chi siano Bauza e Boelinger e non prova a scambiare 2 chiacchiere con loro o a testare i loro giochi o mostrare i propri… peggio per lui? I seminari di cui parlava Tanis o il corner alla lucca games potrebbero dare un valore aggiunto alla manifestazione. Sulla loro effettiva fattibilità, vedrà l’organizzazione.
Riguardo i pasti, come Paolo, anch’io consiglio la pizzeria cinese.
Rispondendo agli altri:
per khoril: tra fantavir e favar si trattava del sottoscritto.
per tanis: il gioco sui gangster (chiamato Malavita) era di karl. Chigaco outfit è un altro gioco con un’ambientazione simile.
per linx: per caso ti riferivi a noi 2 e alla nostra chiacchierata di domenica?
Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
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