Ancora una bella IdeaG. Bella la location, più funzionale il primo giorno come detto. Bella la compagnia, lo stare insieme, gli scambi di opinione. Ho giocato più ai giochi degli altri che ai miei ma avevo portato due cagatine più proconsules con Paolo che qualche cosa buona ce l’ha. Quindi a fronte di 2 partite alle cagatine durate un’oretta tutte e due e tre partite a PRoconsules (che metto sul conto di Paolo così sembro più altruista) ho provato:
Chicago di Fanta e Paolo (non vale perchè erano i compagni di viaggio):
ci sono idee buone e il funzionamento è discreto ma è piattino. Ci vorrebbero delle cartine personali e degli agguati pianificati nell’ombra….
Mandriani e 1-4 di Fanta: entrambi ottimi giochi, già ad un ottimo livello di lavorazione.
Santo Graal di Zizzi e Tanis: l’atmosfera c’è, il tema pure la meccanica va ancora lavorata di scalpello parecchio….
Il gioco sardo di Rifo: buone idee ma punteggi troppo cattivi e scelte in alcuni casi rese aride da questo tipo di punteggi.
Il gioco delle evoluzioni di Rifo: l’idea intriga ma c’è troppo controllo in un gioco di quel tipo. Rifo Facci lanciare un pò di Dadozzi! Basta con queste azioni pianificate!
Bella la reazione a catena!
Il gioco degli sci con la calamita: Bello! solo che ho inforcato!
Dojo Di Bauza: leggero e carino ma la scelta di fondo era obbligata!
Il giochino del Calcio di Philippe: di base divertente, i punteggi sono troppo aridi!
Il gioco delle astronavi di Mainini: bellissima l’idea, straordinario il proto (come solito) ma l’obbiettivo a mio avviso lo rovina: basta co ste eliminazioni!!
Il gioco degli Dei di Linx: le idee sono buone, ma allegerirlo le renderebbe più evidenti! LAscia questo popolo fare i fatti suoi, meno controllo!!!
Boh mi pare tutto! spero di rincontrarvi a Berceto
e speriam che non mi sono dimenticato nessuno!
Ciao, vorrei dare anche io io la mia sul mio primo IDEAG.( ho partecipato solo domenica)
Innanzitutto non essendoci mai stato vi dico cosa mi aspettavo:
mi immaginavo un posto con tanti tavoli a disposizione degli autori senza partecipazione del pubblico ” normale ” senza una ludoteca di giochi già pubblicati, in cui gli autori provassero i loro giochi e quelli degli altri con un certo ordine e con la possibilità programmata anche per i nuovi di far provare le loro creature, e il tutto con vari editori che giravano fra i tavoli con un elenco dei giochi presenti brevemente descritti che asoltassero in breve le regole o i meccanismi/ ambientazione e nel caso li provassero.
quello che ho trovato invece è stato un ambiente un pò confusionario in cui tutto è lasciato all’iniziativa del singolo….essendo nuovo dell’ambiente non sapevo cosa dovevo fare, quindi prima sono rimasto un po al tavolo ( io ero quello col gioco sulle moto GP RACING appena dentro a destra) poi ho cominciato a girare tra i tavoli.
ho ascoltato le regole e visto iniziare la partita al gioco di gestione dei treni ( a cui erano seduti tanis e Zizzi ) poi mi sono seduto ed ho fatto una quasi intera partita a Mecenati , ho ascoltato le spiegazioni delle regole di NAScar di Zizzi il quale è stato il primo a rompere il ghiaccio e a chiedermi del mio gioco, ha ascoltato le regole e mi ha dato i suoi pareri.
dopo pranzo sono riuscito a fare fare un giro a due autori presenti , e poi a tre ragazzi ” occasionali ” ed in entabe i casi a parte qualche remora sull’instabilità dei pezzi( che tra l’altro non si è verificata ) ho ricevuto buoni apprezzamenti.
ho seguito un pezzo di partita di Re riccardo alle crociate di Tanis attirato dagli entusiastici apprezzamenti ed infine ho seguito il gioco di philippe ( grainstorming?) al piano superiore…a cui giocava il mio compagno di viaggio ( che ha provato e rendicontato altri 3 giochi).
Tirando le somme misono divertito e l’esperienza mi è piaciuta, non avendo però un carattere molto intraprendente non sono riuscitoa contattare gli autori ” Famosi ” ( tranne Zizzi…che ringrazio davvero tanto per la cortesia , la simpatia , l’attenzione ed i consigli) per avere consigli sia sul gioco sia su come ci si deve mouvere in questo ” mondo ” di editori…e di questo mi rammarico un pò……vedevo passare vicino al tavolo Obert , Mori , Tanis ecc..ecc.. ( che finalmente oltre a rappresentare delle scatole di cartone prendevano anche un volto), ma non sapevo se era il caso di fermarli per chiedergli un parere ….mea culpa….la prossima volta sarò più sveglio!
( io ero quello col gioco sulle moto GP RACING appena dentro a destra) poi ho cominciato a girare tra i tavoli.
Cavoli l’ho visto e volevo chiederti qualcosa a riguardo… poi devo essermi distratto (ancora le scimmiette di Homer nel cervello, suppongo) e non sono più tornato… la prossima volta, volentieri!
.
per linx: per caso ti riferivi a noi 2 e alla nostra chiacchierata di domenica?
Se intendi nel concetto che viaggiamo in 2 target diversi sei un buon esempio, ma il mio discorso è generalizzato. Se hai un gioco di stile europeo te la cavi sempre, essendo la media fra i 2 tipi di giochi, ma se presenti un americano… i difetti che la gente troverà e ti citerà in quanto per loro più evidenti e fastidiosi spesso non sono veri difetti se paragonati alla media del genere. E viceversa.
Nella eventuale divisione a gruppi bisognerebbe tenere conto anche di questo in effetti.
Parlando di editori e presentazioni credo sarebbe utile a tutti una presentazione di qualche parola da parte degli editori/agenti presenti dove dicano chiaramente che tipo di gioco stanno cercando. Così gli autori li riconoscono ed evitano di scocciarli se il gioco non rispetta le loro richieste. Il palco era perfetto, a questo scopo
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Dopo una dura giornata di lavoro, Venerdì torno a casa dal lavoro e mi ritrovo a incollare, stampare e tagliare i miei prototipi per il giorno dopo…dopo tutto è la mia seconda IdeaG…devo cercare di fare il massimo!
Alle 2,45 finisco, inscatolo tutto e cado in fase rem sul letto.
Sabato 16.
La sveglia non suona, o meglio, non la sento suonare.
Mi alzo, mi lavo, mi vesto (meno male ho fatto tutto in quest’ordine)…
Mando un SMS a Walter di scuse per il mio “ritardo” mattutino, mi precipito in auto con destinazione Piossasco.
Entro finalmente nella fiaba: varco il cancello de “Il Mulino” di Piossasco addobbato per l’evento ludico con grandi loghi della manifestazione.
Spengo la cicca e sono dentro davanti a Paoletta che mi saluta calorosamente, finalmente ci sono!
Faccio il Check-in di rito e sono dentro la sala: bella, luminosa, viva.
Dopo diverso tempo mi trovo di nuovo immerso nel mondo ludico che ogni giorno cerchiamo.
Molte facce note e molte facce nuove.
Prototipi in bianco e nero, coloratissimi, tridimensionali o sommersi da cubetti di legno.
Trovo un tavolo libero, mi preparo.
Tiro fuori le mie scatole e “imbandisco” per avventori i miei giochi.
Tempo pochi secondi una faccia conosciuta arriva e chiede di giocare; veloce partita a GEMS (un astratto di piazzamento molto light). 20 min di gioco e mi affianco al mio amico Philippe Lerquin; una testaccia per i boardgame.
Bella partita al suo GRAINSTORM, ottimo gestionale semplice da spiegare e bello spesso da giocare.
Mi alzo e vado in giro in cerca di nuovi stimoli e nuovi giochi.
Per pranzo mi ricordo di un “appuntamento” preso via mail con Christian Beiersdorf. Cacchio! non l’avevo ancora salutato! Ok, pranziamo insieme e poi nel pomeriggio mi dedico un po’ ai miei giochi.
La Domenica fila liscia, tra tavoli e lieti incontri sia con i miei giochi che con quelli degli altri.
Posso capire le obiezioni dei più “vecchi” autori su questa IdeaG.
Ma quest’anno ho notato una cosa che non era mai emersa nelle ultime 3 edizoni: il gusto del gioco.
Forse mi sbaglio io, ma gli altri anni era molto più “chiuso” come giro di autori e playtester.
Questa edizione è stata più dinamica e coinvolgente. Per tutti.
Ci sono sempre delle obiezioni e delle osservazioni per migliorare l’evento: ben vengano! Si può solo migliorare!
Ma qualcuno si è lamentato direttamente? Qualcuno ha fatto notare a qualcuno che il suo gioco è stato lasciato da parte? Non mi risulta…anzi, gli scrupoli sono venuti soprattutto da alcuni organizzatori (ricordi Paoletta la nostra discussione davanti al calice di bianco con Mariano di WYG?).
Non capisco invece delle provocazioni su questo forum.
Costo elevato per un banchetto? In altri posti il tavolo è gratis? Bene, se l’altro posto allora secondo il vostro punto di vista è molto più competitivo di IdeaG andateci!
Il costo del tavolo è ovviamente “simbolico” per coprire le spese di nolo della struttura e altre spese accessorie che una manifestazione come questa ha.
Costasse anche il doppio, io e credo anche molti altri sarebbero ben lieti di prenderlo lo stesso.
IdeaG non è un posto commerciale. Non vado ad IdeaG per piazzare i miei giochi; non voglio venderli al migliore offerente.
IdeaG può arricchirvi di idee, non di soldi.
(ogni riferimento a persone è assolutamente voluto…)
Il piacere di giocare ad un prototipo che forse non vedrà la luce, o ad un gioco che verrà pubblicato, al quale VOI avete consigli che risulteranno nel regolamento, è impagabile.
Siediti, capisci, gioca e DISCUTI. Quante volte vi capita di poter ri-discutere un gioco? Mai.
L’apporto di chiunque nello sviluppo di un gioco è preziosissimo: dall’autore più blasonato (vedi Antoine) al giocatore più occasionale che ci sia (vedi gente di passaggio).
Ci sono stati piccoli problemi logistici sulla location e sul pranzo. Cose dal mio punto di vista migliorabili, ma non così influenti sull’occasione.
Vorrei ringriaziarvi tutti per l’enorme sforzo e per la gioia che ci mettete sempre, in particolare: Walter, Tinuz, Paoletta.
Grazie per le enormi occasioni che avete creato con l’ottima conduzione di IDEAG 2010.
Linx wrote:
i difetti che la gente troverà e ti citerà in quanto per loro più evidenti e fastidiosi spesso non sono veri difetti se paragonati alla media del genere. E viceversa.
Nella eventuale divisione a gruppi bisognerebbe tenere conto anche di questo in effetti.
Un “vecchio” autore dai capelli bianchi come Walter o grigi come i miei è in grado di capire la tipologia di gioco che ha di fronte e di valutarlo per quello che è, american, german, astratto, partygame, ecc…
Continuo a ritenere l’idea del sorteggio come i gironi dei mondiali molto più divertente 😆
Tu lo fai ma sei onnivoro come me.
Di contro sarei curioso di vedere Walter davanti ad un american game (ma pure uno edito eh) e sentire che giudizio ne dà (dopo le canoniche 4 ore di gioco, ovviamente) 😆
Comunque non ho obiezioni per il sorteggio (soprattutto se semplifica la parte organizzativa).
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Scusate se intervengo, come sempre da novellino, ma dopo aver letto tutte le cose che sono state dette mi sento di dover intervenire …non voglio appiattirmi su posizioni di vassallaggio come qlcuno potrebbe pensare o di ingenua accodiscendenza…ma per quanto mi riguarda io non cambierei nulla di quanto è avvenuto a IDEAG2010. Primo: 20 euro per provare una propria idea ed aver qlcuno che l’ascolta, la commenta e magari ti aiuta a migliorarla non li trovo una spesa, certo averli in tasca è meglio, ma anche avere la moglie ubriaca e la botte piena …, credo che occasioni così si hanno in ben pochi casi nella vita quotidiana,
Secondo: è evidente che niente è facile, qlcosa in più di aiuto potrà anche venire dall’organizzazione, ma bisogna contare anche sulla propria intraprendenza e quindi andare a provare per poter chiedere di provare le proprie cose…sbaglio?!
Terzo: il pranzo, forse qlcuno gira poco nel mondo, ma quanti posti trovate oggi come oggi che vi danno da mangiare a meno di 12/14 euro?
Ok, ora picchiatemi pure ma io trovo che l’organizzazione è stata grande, instancabile e disponibile..nulla da dire e la location è stupenda, certo meglio il teatro ai ns. fini…ma benissimo anche l’altra sistemzaione…forse più raccolta, intima che permette la concentrazione…rispetto ad una sala sterminata e caotica, ma questi sono gusti personali.
Poi tutto è perfettibile e ogni esperienza deve essere tesoro per sperimentare nuove possibilità… quindi discutere va’ bene, ma sempre con attenzione al grande lavoro fatto e senza picconate.
Scusate l’intervento …io sono stato bene e attendo impaziente il prossimo. Grazie
Provo a chiarire alcuni equivoci che sono stati generati anche a causa di alcuni miei interventi:
– IDEAG è sempre un’esperienza bellissima e utile, che favorisce lo scambio di conoscenze umane e professionalità;
– i messaggi scritti in questo post (parlo per me, ma penso anche a nome di altri frequentatori del sito da vari anni) non sono critiche nei confronti dell’organizzazione: siamo consapevoli del mazzo che una persona si deve fare per stare dietro eventi di questo tipo. Anche io insieme a karl e romendil organizziamo IDG^3, che è poca cosa a confronto, e sappiamo quanto lavoro c’è dietro. Massimo rispetto per loro.
– la quota di iscrizione non è un problema. Ho introdotto io questo argomento per primo, ma ahimè senza contare fino a 10 usando parole non appropriate (di questo ho chiesto scusa privatamente e lo faccio ora pubblicamente). E’ la quarta volta che partecipo e ne è la dimostrazione. Il mio voleva essere un modo per dire: ‘come possiamo dare un valore aggiunto alla manifestazione’? Quindi, per me problema risolto: cerchiamo di parlare di altro e magari dare proposte in tal senso.
Quindi, il consiglio che mi viene da dare è: piuttosto che leggere i messaggi come critiche e provare a difendere l’evento che non ha bisogno di essere difeso perché non messo in discussione, cerchiamo di leggere le frasi come proposte costruttive.
Al contrario, chi scrive suggerimenti o critiche costruttive, me compreso, dovrebbe pensare che magari non si trova a parlare in privato con gente che conosce da anni e capisce cosa c’è dietro un messaggio che può sembrare di accusa, ma pensare che questo è pubblico e letto da tutti, e potrebbe essere male interpretato.
Di proposte di miglioramento ho già parlato altrove…. nel mio prossimo post tornerò a parlare di giochi
Ciao,
fantavir
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Non posso che associarmi in pieno da quanto detto da Fantavir.
Non credo di aver criticato granchè nell’organizzazione. Di base stavo chiacchierando con Paolo di alcuni nei che hanno offuscato la perfezione dell’esperienza… e a quel punto mi sono sentito ipocrita a parlarne in privato. Io auspico che chiunque abbia qualche cosa da dire di me me lo faccia sapere (perchè non è facile apparire come ti senti) e l’unico modo per creare un rapporto aperto e esserlo a mia volta.
Se così sono nei playtest non devo esserlo anche nel dire la mia su un evento?
Io trovo ne sia uscita una bella discussione. Spero solo questi miei post non siano visti come pubblicità negativa e non abbiano provocato troppi turbamenti nella felicità di Walter e Tinuz. Non era veramente mia intenzione. E’ che son fatto così…
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Volevo chiedere scusa per la veemenza che sembrerebbe risaltare dal mio post (non voluta)..l’unica cosa che temo è che un criticismo (che non dica sia giusto) e magari solo percepito da me, un po’ spinto, possa tagliare le gambe a questa manifestazione che trovo di grande intelligenza e di non poco rilievo sopratutto per il panorama italiano o induca a spostarsi verso formule così complesse di gestione che poco invoglierebbero alla partecipazione gli autori.
Poi, che alcune cose potrebbero essere migliorate Ok, tipo: gli editori dovrebbero in qualche modo essere più facilmente individuabili, la ludoteca Ok ma magari trovare il sistema di far percorrere al “pubblico” il “percorso” dei giochi da testare prima di arrivare alla ludoteca non sarebbe male perchè anche il parere dei non “addetti ai lavori” non è meno utile, secondo me. Anche perchè alla fine saranno loro gli utilizzatori finali e poi cmq io credo che la cosa di fondo sia sempre la diffusione del gioco intelligente e anche play testare può cmq diventare un veicolo di diffusione e di discussione su questa realtà…
Cmq vorrei ritirarmi con la vs. comprensione, scusandomi con i “vecchi” ed esperti del sito e di questa realtà per l’eccesso, grazie.
Piccolo report del primo IdeaG vissuto da autore:
devo dire che per quanto mi riguarda lo spirito della manifestazione credo di averlo centrato, ovvero prova giochi di chi ti sta intorno e trova qualche momento per mostrare il tuo, tipo gemellaggio. L’unico problema che ho dovuto affrontar da novellino è stato però il tempo: avendo potuto partecipare solo la domenica con un gioco, per come si diceva sopra, molto all’americana e quindi lungo per sua natura, i momenti per farlo vedere sono stati per forza di cose pochi, riassumibili in qualche spiegazione delle regole e in due partite alla versione accorciata e prive di alcune regole per recuperare (ringrazio nell’occasione Mr. Pozzi per i consigli sul tabellone e tutto il resto ). Altra breve questione sta nella saletta di esposizione, piuttosto buia come si diceva e aggiungerei un po’ strettina, cosa che crea qualche difficoltà di movimento all’interno. Per il resto ho trovato come sempre persone simpaticissime e alla mano, che magari riuscirò anche a scocciare in futuro per continuare il labor limae sul mio ludo dell’università, sperando nel frattempo di riuscire a completare anche quello della vita reale… :laugh:
Permettetemi di comunicarvi la soddisfazione nel constatare la dose di “automoderazione” che ha contraddistinto questi ultimi interventi. Sicuramente chi segnala difetti o suggerisce correzioni di rotta lo fa in buona fede e non deve sentirsi limitato in tal senso. Forse non sono tutte praticabili ma avere i vostri feedback e’ il principale mezzo per migliorare.
Sta sedimentando tutto il flusso di proposte e osservazioni, anche contraddittorie, che caratterizza da sempre il post iDEAG ma che quest’anno sembra particolarmente ricco di spunti e partecipazione. Un variegato mix di argomenti che non sara’ facile sintetizzare, ma spero di farcela per questo weekend.
così, mi è venuto in mente che potrebbero portare un berrettino bianco da puffo. non ho idea di come mi sia venuto in mente. preoccupante?
Secondo me la cosa più giusta sarebbe che gli autori mandassero i loro regolamenti agli editori qualche giorno prima di IDeA G, così da mettersi d’accordo prima…
Purtroppo quest’anno non c’ero per cause di forza maggiore, ma di norma procedo sempre così e poi, se avanza tempo, guardo anche i giochi di altri autori. Però così facendo so già quali giochi mi interessano e quali no