chi ha notato tra le interviste lo scambio di seguito parafrasato: – a che punto è il gioco? – finito – pronto per essere sottoposto a un editore, quindi? – si, ci abbiamo fatto un paio di partite e va tutto bene…
chi ha notato tra le interviste lo scambio di seguito parafrasato: – a che punto è il gioco? – finito – pronto per essere sottoposto a un editore, quindi? – si, ci abbiamo fatto un paio di partite e va tutto bene…
ragazzi, vi prego non fate queste cose…
Magari è solo un misunderstanding. Magari, dopo mesi di sviluppo, decine di playtest e diversi tester coinvolti, il gioco è stato considerato “finito”. Da quel punto in poi un paio di partite non hanno fatto altro che confermare le certezze derivanti da anni di lavoro e di centinaia di match accaniti fra decine di volontari, per cui il gioco è pronto per gli editori. Dopo tutto, decenni di sviluppo e migliaia di partite non sono mica bruscolini… in fondo sono secoli che il gioco viene testato da centinaia di playtester professionisti, e gli editori questo lo capiranno e…
Scherzi a parte, bisogna capire se quella indicata è proprio una tipica sparata da “newbie” (ed effettivamente la persona è convinta di quello che dice) o se si tratta solo di un uso sbagliato dei termini. Magari è davvero finito lo sviluppo e le due partite fatte a IDEAG hanno confermato davvero agli autori che il gioco funziona, anche se personalmente ne farei comunque qualcuna (dove “qualcuna” è un numero più grande di 15) in più…
OK, bisogna far capire ai newbie che servono tanti test prima di proporre un gioco ad un editore. D'altro canto, però, esisteranno alcuni giochi semplici, di carte o con una sola regola, che dopo una decina di partite, o un paio di mesi dalla loro ideazione, sono presentabili…. e poi sono stati pubblicati. Ovviamente si tratta di eccezioni, e di certo ci pensa l'editore a fare tante partite prima di pubblicarlo. Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
OK, bisogna far capire ai newbie che servono tanti test prima di proporre un gioco ad un editore. D'altro canto, però, esisteranno alcuni giochi semplici, di carte o con una sola regola, che dopo una decina di partite, o un paio di mesi dalla loro ideazione, sono presentabili…. e poi sono stati pubblicati. Ovviamente si tratta di eccezioni, e di certo ci pensa l'editore a fare tante partite prima di pubblicarlo. Ciao
Decine, non “un paio” Comunque è vero, magari basta una base solida e la parte “test e sviluppo” viene fatta con (o da) l'editore.