E devo fare vivissimi complimenti all'organizzazione (quindi Stef e Gabriele) perché sembrava di essere alla decima edizione di IDEAG Roma, da quanto i meccanismi parevano oliati. A meno che ci siano stati tafferugli di domenica, visto che ho potuto partecipare solo il sabato!
Di giochi non parlerò troppo… Non ho giocato cose mie ma solo provato cose altrui (di Flaminia, Luigi, Dario, Giansimone, Martino… forse altri?) e spero di aver dato feedback utili o almeno comprensibili.
Fiori all'occhiello della manifestazione:
– la tavola rotonda con gli editori, che hanno approfittato della manifestazione per chiarire alcuni aspetti 'base' del rapporto tra autore e casa editrice (presentazione dei giochi, contratti, ecc). Sono usciti anche un paio di aspetti controversi (i più interessanti per chi ha già un po' di esperienza), e cercheremo di approfondirli. – i locali veramente belli e adeguati, all'interno della cornice del MACRO. Anche il buffet del pranzo è stato davvero oltre gli standard e particolarmente apprezzato, per quanto mi riguarda
Unico neo, a mio avviso: la manifestazione non era a prova di coglione. Lo dimostra il sottoscritto, che è riuscito a sbagliar strada e finire al MACRO del quartiere Testaccio
Piacerebbe anche a me avere qualche racconto in più da chi ha partecipato in maniera più piena al weekend. Per quanto mi riguarda, direi di iniziare a fissare le date in calendario per IDEAG ROMA 2017.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Condivido con Paolo la disavventura del Macro sbagliato…per il resto, ottima manifestazione ed utilissima tavola rotonda! Speriamo che il prossimo anno l'evento cresca ulteriormente, ma mi sembra già partito alla grande!
Io c'ero. Bella esperienza e ottima organizzazione! Sarebbe stata interessante anche una tavola rotonda con i ragazzi di Famocose sulla stampa 3D. Intanto aspettiamo con ansia le slide del seminario di Stefano!…
Io c'ero. Bella esperienza e ottima organizzazione! Sarebbe stata interessante anche una tavola rotonda con i ragazzi di Famocose sulla stampa 3D. Intanto aspettiamo con ansia le slide del seminario di Stefano!…
io sono passato il sabato ed ho assistito alla tavola (che non era rotonda) con gli editori. per trovare il Macro giusto non ho avuto problemi, ma per il meteo si, porca miseria: ogni volta che vado la' piove, e nemmeno poco, e io a Roma mi muovo in Vespa ! per l'evento in se' mi sono potuto trattenere talmente poco, ed era la mia prima volta nel contesto degli inventori di giochi da tavolo, che un mio giudizio non avrebbe molto senso; dalla prospettiva per la quale invece le mie parole possono essere pertinenti, ho osservato: 1) ribadisco una certa affinita' di problematiche concernenti i rapporti tra committenti e designers rispetto a quanto si verifica nel mondo del design di prodotto, solo che qui ho colto un'atmosfera piu' leggera: sicuramente il PIL del settore sara' piu' basso e questo allenta certe ” tensioni” rispetto alla diffidenza o all'esigenza di assicurazioni, o alla cattiva fede di speculatori: in senso buono significa che si percepisce un atteggiamento piu' amichevole o alla pari tra committenza e designer; dal lato cattivo si legge invece un po' di sprovvedutezza da parte di chi e' meno tutelato, e traspare qualche spazio grigio dove la furbizia potrebbe trovare terreno (mi riferisco al mettere in fila, se ho capito bene, che le royalties sono corrisposte ad un inventore sulle “sue” regole + l'editore si riserva il diritto di apportare tutti i cambiamenti desiderati (corretto), + le royalties non sono dovute sui “cambiamenti” apportati (ecco, un po' nebbioso, perche' se uno volesse agire in mala fede sarebbe facile condizionare un percorso al ridimensionamento dei diritti dell'autore quasi azzerandoli). Il mio modesto parere e' che ogni singolo autore, gioco, circostanza, determina specificita' contrattuali diverse. 2) da neofita del mondo dei giocatori ho trovato un'atmosfera dove sembrano prvalere di gan lunga le saghe epiche di battaglie/scontri/di civilta'/di guerre storiche/di universi paralleli….insomma roba “nerd-issima” dove gli ingenuotti del Monopoli a Natale come me si sentono completamente estranei. Ho visto solo un gioco, innocentemente etologico / naturalista, con le ranocchiette che devono saltare il fiume, e lo ho trovato bellissimo (rif. formikaio.it); ripeto: non e' una critica contro un certo tipo di giochi, e' solo la sensazione 'di getto' che mi ha fatto avvertire il settore come abbastanza fondato su certe tipologie, e mi ha fatto chiedere se sia realmente cosi anche il mercato (del genere che un gioco da tavolo sulla vela non tira)…
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