Ola… week end intenso sia di attività che di emozioni. Prima di tutto i ringraziamenti e i complimenti vanno agli organizzatori, tutto emozionante e professionale… e i dettagli dei complimenti li hanno già fatti quindi non mi ripeto. Ho apprezzato veramente tanto la possibilità di conoscere Bruno Cathala e Vlaada Chvatiil. Io purtroppo da giovedì ad oggi avrò dormito un totale di 10 ore…. infatti domenica pomeriggio non ce l'ho fatta a trovare le energie mentali e fisiche per testare altri giochi…. se poi considero che domenica mattina mi sono venuti a trovare dei cari parenti di Druento che mi hanno fatto interrompere una partita interessante a Castles di Pozzi devo dire che proprio la domenica su questo aspetto è stata NO ma pazienza. Mi porto dietro il Rammarico di non aver provato i giochi di Filippo, Astro Cargo (di non mi ricordo chi, problemi grossi di memoria) che quando potevo poi l'autore non c'era, di non aver provato GUT di Wentu, 011 di Iz e Rondez Vouz di giudigio. Di giochi non miei ne ho provati circa una decina di cui alcuni non ho neanche finito le partite sebbene mi avrebbe fatto piacere. In particolar modo sono rimasto incuriosito e interessato da Profiler. Per quanto riguar il mio ruolino personale… the kage è piaciuto e ho trovato diverse persone interessate a giocarlo e rigiocarlo…. mi son trovato anche persone che avevo conosciuto 2 anni fa che mi hanno detto “ma come non l'hai ancora pubblicato?” Son riuscito a provare anche altri 2 miei giochi: Inertial f è piaciuto ma è ancora un po' ingessato. Mentre robowars mi ha sorpreso in positivo, a chi l'ha provato è piaciuto, devo raffinare l'ossatura ma pare che non abbia subito fratture. Vedrò, come richiestomi da Paolo di dargli una grafica più dignitosa.
A proposito, cosa più importante di tutte: il ringraziamento più grande va a Paolo e Wallower senza i quali niente di tutto questo sarebbe stato possibile.
Ancora un grazie di cuore avoi e agli organizzatori. A prescindere dalla possibilità di veder pubblicato un proprio gioco avete regalato a tutti noi la possibilità di condividere ma soprattutto vivere il nostro hobby in un contesto stimolante, piacevole, accogliente, rilassato e professionale. Sono sensazioni piacevolissime.
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
Ops chiedo venia ! Allora bravi Francesco e Iz ! Io ringrazio anche il fotografo di repubblica che mi ha fotografato mentre gioco a Crazy Witches mentre sono seduto in posa decorosa invece che in piedi con un foglio sulla testa e voce alla “palloncino di elio”.
Meno male che non è passato quando ero con la testa poggiata sul tavolo, con le braccia tese senza poter piegare i gomiti… e con la faccia spaventata!
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Bilancio positivo per il mio rapporto di playtest, in 25 ore ne ho passate forse 5 al mio tavolo (e solo un paio di volte mi sono concesso di fermarmici per sciacquare la gola in fiamme) purtroppo non riuscendo però a testare tutto quello che volevo, ma una buona fetta. Tanti giochi provati, tanti scambi di idee e impressioni, tante spiegazioni ascoltate. Se non ho provato qualcosa è stato per effettiva mancanza di tempo (100 giochi!!!), sarà per la prossima.
*** Tenete presente che le seguenti impressioni sono da parte di uno che non ha ancora un gioco edito e che ha una netta preferenza per giochi non da gamers estremi ***
– Routes to Timbuctu, di Raist: qualche limata qua e là ed è fatta. al tavolo ci siamo sentiti di dare qualche consiglio per aumentare le scelte. curva di apprendimento rapidissima e puoi giocare il mazzo senza sapere cosa contiene. uno dei migliori giochi che ho provato, se non il migliore. una nota che mi viene in mente adesso è che il titolo potrebbe essere in fracense (vista la zona) con un minimo cambiamento La routes pour Timbuctu.
– Crazy Witches di Giovo: ho ascoltato la presentazione, l'ho giocato l'anno scorso e si sente il lavoro di raffinamento fatto. la direzione è quella giusta per avere un bel partygame. ottime le semplificazioni.
– Espresso di Walter Obert: ho ascoltato la presentazione e assistito a due partite: rapido e intuitivo, cercherei di utilizzare in qualche maniera davvero originale le carte obiettivo, magari legandole a un'azione fatta con gli elementi del gioco. i chicchi di caffè come punti vittoria mi fanno morire.
– The Kage di Roberto: si sente il lavoro che c'è dietro, pochi commenti a un gioco che si lascia giocare ed è perfettamente ambientato. l'idea che i giocatori dopo ogni round possano rinfoltire il mazzo con carte prese da un mazzo speciale mi intrippa (vedi regole avanzate di scarab lords). speriamo che il gioco possa avere futuro accostato alla licenza di una federazione. di snaturarlo e farlo diventare il combattimento tra esseri di un cartone animato non te lo suggerisco… però…
– Astronavi schiccherate di Paolo: bella idea, un dexterity collezionabile con un'ambientazione flessibile. se si potesse fare a meno dei bastoncini per la gittata… da rivedere l'idea del danneggiamento (rimuovere il pezzo, voltare il disco e riposizionare).
– Canterbury di Paolo: interessantissimo formato, … se al posto degli oggetti si pescassero carte da aggiungere alla propria mano? la combo del ladro che ruba il pugnale per primo, mi uccide, poi prende anche un altro oggetto mi ha distrutto la partita.
– Tombulonia di Palo: Sbalorditivo nella sua semplicità. è il gioco in cui se vinci hai fatto le scelte giuste e se perdi è stata sfortuna. fila via liscio ma se si vuole qualcosa in più si potrebbe mettere qualche edificio che quando viene costruito crea un'azione a disposizione di tutti… tombulonia è una città unica, no?
– Pirati in vacanza di Bellalì: ambientazione, bluff, gestione della mano e maggioranze in un unica soluzione per bambini con solo un mazzo di carte… ma chi sei??? niente da dire se non complimentarmi… se avessi avuto più tempo lo avrei provato, insieme a qualche altro della decina di giochi che hai portato (poi mi spieghi come funziona “give me five!”).
– Preso!!! di JVanDick: un family game che promette bene e di cui c'è da specificare che è appena nato. semplice e intuitivo, può tranquillamente arrivare a essere completamente indipendente dalla lingua (ad ora solo il mercato non lo è). qualche scelta, ma non troppe… ci vorranno parecchie partite di limatura. non demordere.
– Drakkar di Vitagliano: (parlo di quello in cui devi afferrare più carte sotto il palmo) partygame casinaro, non l'ho provato ma tra la spiegazione e il vederlo giocare sembra avere futuro… mi ricorda jungle speed. chissà se avrà lo stesso successo?
– Conflitto d'interessi di Rayden: gioco politicamente scorretto ha il maggior pregio nelle carte “carica segreta” oltre al divertimento di leggerle. mi sembra tarato su giocatori che conoscono già le regole e forse dura troppo per l'esperienza che lascia… c'è da lavorare sulle intuizioni che hai avuto. continua così.
– Shadows in the fog di Linx: se non l'avessi giocato alle due di notte forse non mi sarei lanciato di petto contro un'idra… hai un'intelligenza artificiale da paura per la gestione dei mostri (forse un pelo poco intuitiva), fosse così anche per la generazione delle avventure sarebbe più figo. ce la fai a ridurre il numero di segnalini? una scheda del personaggio usa e getta su cui flaggare a matita qualche cosa? non è il mio genere ma l'ho decisamente apprezzato.
– Successione di Linx: deckbuilding veramente interessante, ma ho una lacuna in questo campo. ho vinto per una botta di fortuna in una partita a tua detta anomala. Probabilmente devi pulire un pochino la meccanica.
– La macchina perfetta di luceluce83: un gioco che mi ha preso ma su cui c'è da lavorare tanto. l'idea di base, in quanto puzzle game è buona ma il sistema risulta incontrollabile e troppo lento. è un'incitamento alla paralisi da analisi e ricerca di almeno un posto dove inserire. da sistemare soprattutto le regole di posizionamento delle carte macchinario (severissime tra colore, simboli e sovrapposizioni).
Tra quelli che ho solo visto giocare e mi sono fatto un'idea complimenti a Isaac, S.C.E.M.I, il gioco della divina commedia e la nuova versione del Palio, di tanti altri che ho osservato e che parlano di castelli da difendere o costruire e maghi o astronavi purtroppo non ricordo il titolo.
Sembra proprio che mi sono perso un weekend spettacolare -_- Non sarei potuto comunque venire anche se fossi entrato nella comunità molto prima. Sarà per la prossima?
DI seguito un commento sui giochi da me provati con almeno una partita completa all'attivo … non cito quelli provati solo a pezzi o solo visti in azione xche' se no sarei troppo lungo
** Inertial F (Roberto Pestrin): gioco di battaglie spaziali. Mi è piaciuto molto sia il tema che la realizzazione di una componente importante del gioco come l'inerzia. Il gioco appassiona, almeno x chi piace il genere; e' sicuramente da rivedere il meccanismo di fuoco: è già abbastanza difficile inquadrare l'avversario nel mirino, se poi la probabilità di colpo a vuoto sono molto alte (comeadesso secondo me), si rischia di perdere la parte più competitiva del gioco che è quello di mettere colpi a segno sull'avversario. Consiglio inoltre di modificare la plancia di ogni singolo caccia nel modo suggerito (cioè con un buco rotondo al centro dove mettere la pianta del caccia): diventa cosi più facile orientare il caccia e applicare la giusta propulsione ai reattori
** The cage (Roberto Prestin): gioco di combattimenti stile Fight Club molto bello, davvero. Difficile x me trovare qualcosa da modificare: rende bene sia il movimento che l'intensità del combattimento. Mi sembra pronto per una pubblicazione…auguroni
** Fresian (Danilo Sabia): gio co di produzione latte, trasformazione, guadagno … e rush finale sulla composizione dei terreni. Gioco molto lungo e con troppe fasi, bisognerebbe snellire qualcosa per renderlo più appetibile. La fase finale poi è slegata da tutto il resto del gioco: una specie di puzzle davvero carino ma centra poco con il gioco in se.
** Isaac (Wentu): astratto. Molto semplice ma non banale … divertente anche se gli astratti non sono il mio forte.
** Accon (Celodoro): il gioco mi è piaciuto anche perchè ho vinto Alcune cose a mio avviso molto interessanti e originali in un gioco del genere, xo' deve sicuramente essere bilanciato nei punteggi. Serve la possibilità di poter mettere sempre almeno un proprio soldato nel posto 1, altrimenti chi inizia male rischia di non poter più recuperare (o molto difficilmente) con il piazzamento dei propri soldati. Forse all'inizio del gioco diventa mossa obbligata per il primo di turno “reclutare” e magari sarebbe meglio intervenire su questo (tipo i soldi di Puerto Rico sui ruoli meno usati). Grafica strepitosa…team di sviluppo altrettanto
** Espresso (Walter Obert): idea di una semplicità disarmante Gioco divertentissimo … ci avrei subito rigiocato ma c'era la fila che spingeva
** Succession (Lynx): non avevo mai giocato ad un gioco di deck building … quindi non saprei cosa suggerire x migliorarlo. Mi è piaciuto…lo riproverei volentieri, adesso che ho capito le potenzalità di alcune carte. Bella grafica e sistema di icone molto ben pensato.
Torno a casa distrutto e soddisfatto, ma anche con l'amaro in bocca. C'erano troppi giochi ne ho provati solo una frazione… ma avrei voluto provarli praticamente tutti! Come sempre partecipando ad incontri di IdG vedo che c'è tanto da imparare anche solo vedendo la “qualità” irraggiungibile di alcuni prototipi oltre che la “qualità” in termini di gioco, idee, ambientazioni, meccaniche, materiali… Insomma, partecipando ad incontri del genere si fa esperienza (oltre che divertirsi)…
Giochi provati (o a cui ho assistito abbastanza per farmene un'idea) una quindicina:
Dadozzo (Dargon): Affascinante problema matematico…
Chi dorme non piglia pesci (Dargon): Semplice gioco di dadi. Pulito e mi dicono, dopo aver messo due caffè, anche migliore.
Ghost town (Alessandro Dentis, non so il suo nick): Gestionale complesso e tutto sommato originale. Mezza partita non è sufficiente per riuscire a “comprenderlo” in tutti gli aspetti. L'impressione è che ci sia materiale da limare, ma che valga la pena lavorarci su.
Dice & Dragon (Daniele Tascini, non so il suo nick): Bar game funzionante. Da limare qualcosa nella meccanica e sono curioso di riprovarlo!
Torri di dadi (Khoril): Dexterity con dei dadoni grandissimi e bellissimi… che invidia!
Horror house (Khoril): Questo non l'ho provato, ma ammiro l'originalità dei materiali (ed è proprio il caso)!!!
War of Wonders (Magobaol): Gioco finito. Funziona e mi è piaciuto parecchio (specie nella seconda metà della partita dopo aver imparato tutte le icone) anche se non conoscevo l'ambientazione su cui è basato (credo sia un GdR).
Conflitto di interessi (rayden): L'ambientazione è sia il punto di forza del gioco, ma anche la sua maggiore debolezza… molto politicamente scorretto! Il gioco in se, ha ancora margini di miglioramento, ma promette bene.
Isaac (Wentu): votatelo! Non mi piacciono gli astratti, ma per questo faccio un'eccezione! La cosa che mi ha impressionato maggiormente è che c'era sempre qualcuno a giocarlo e che sono stati tutti sinceramente soddisfatti di averlo giocato.
Andy walloria (magocharlie): Sicuro ho sbagliato il titolo… Secondo me il nuovo pictionary!
La macchina perfetta (luceluce): Ho solo assistito alla spiegazione e a mezza partita. L'idea è carina e mi ricorda qualche prototipo che ho ne cassetto… …avrei voluto provarlo dal vivo.
Tombulonia (paolo): finalmente paolo è riuscito a sfruttare i pezzi avanzati della tombola cannibalizzata per vasco! La prima volta che trovo una “tombola” divertente!!!
Canterbury (paolo): Uno dei giochilli che lo provi… e dici… cavolo avrei voluto pensarci io ad un'idea del genere. Veloce, semplice e non banale. Insomma l'ho trovato molto elegante. Già prevedo espansioni fino al mazzo Z.
Quello delle astronavi (paolo): Ho avuto l'onore di provarlo in prima mondiale. Semplice e divertente. Certo che se paolo evitasse di suicidarsi…
Espresso (wallover): Affascianante come si possa giocare con tre tazzine e qualche chicco di caffe! Magie del pensiero laterale! Secondo me c'è ancora qualcosa di migliorabile nello score…
Sono poi soddisfatto delle 3 partite e del feedback ricevuto a Timbuktu e la prova dei Neanderthal. Sono già in cantiere miglioramenti da testare!! Spero di finirli per Play o Berceto.
Per finire un po di feedback per gli organizzatori:
Cosa ha funzionato: Mi sembra tutto. E non lo dico per fare bella figura…
Cosa non ha funzionato: La nebbia a torino… arrivare a roma con 5 ore di ritardo con tratta torino-genova fatta in pullman! Però temo che non sia colpa vostra… o no?
Per essere stata la mia prima volta devo dire che mi è piaciuta ideag e che mi è sembrato di essere in ….famiglia.Ho giocato a tanti giochi tutti molto divertenti e ben fatti ed è stato un piacere giocarci.Ringrazio un pò tutti per queste 2 belle giornate “full immersion” . Per quanto mi riguarda questa ideag2011 è riuscitissima,peccato sia durata solo 2 giorni.
Finalmente riesco a scrivere un post dopo un lunedì passato a letto, distrutto e senza voce ma contento (e si, spiegare per due giorni i propri prototipi può essere faticoso!).
Contento di aver fatto un'esperienza nuova (è stato il mio primo IDEAG) e di aver imparato molto (sia dagli ospiti internazionali che da tutti gli altri Autori). spero di non dilungarmi troppo ma vorrei descrivere le sensazioni che ho provato sin dal mio ingresso nell'OPEN 011.
La prima impressione che ho avuto entrando nelle due sale dedicate agli autori è stata quella di sentirmi inadeguato e decisamente impreparato ad affrontare l'impatto con dei giochi esteticamente davvero belli (è la prima cosa che salta all'occhio!): tabelloni estremamente definiti e funzionali con componentistiche artigianali non indifferenti, “gioconi” strategici con una quantità notevole di «risorse varie» e multicolori, carte di ogni tipo, dadi e accessori.
Dopo aver preparato il mio tavolo, ho iniziato a fare un giro per osservare l'opera degli altri autori e devo ammettere che, se non fosse stato per il vademecum preparato dagli organizzatori e le discussioni sul forum precedenti l'evento, probabilmente sarei rimasto al mio tavolo in attesa dell'«occasionale avventore»: sarebbe stato un errore ENORME! Ho visto realizzate tante idee interessanti, alcune davvero geniali e molte mi hanno entusiasmato sia come giocatore, sia come autore partecipe della gioia di un collega (se mi si passa il termine) [un saluto particolare a zx21 e alla sua simpatica signora e all'amico spagnolo di cui non ricordo il nome].
Un altro elemento che ha contribuito a rendere memorabile questa esperienza è stata sicuramente la sorpresa di vedere avvicinarsi altri autori interessati a provare i miei due Party Game. Dico “sorpresa” perché, rispetto ai molti giochi complessi e di qualità, i miei lavori erano sicuramente meno d'impatto e rivolti al giocatore inesperto. Pur tuttavia, non sono state poche le persone che hanno provato i miei giochi, li hanno graditi e che hanno contribuito indubbiamente a migliorarli (colgo l'occasione per ringraziarli sentitamente dei consigli dati, autori ed editori!).
Un'altra sensazione che ho provato già dal primo pomeriggio di Sabato (superata quella di inadeguatezza) è stata quella di sentirmi in un ambiente amichevole e non competitivo (cosa che avevo erroneamente presupposto data la presenza degli editori): è bello ritrovarsi in un ambiente ricco di «fermenti positivi», di «scintille di creatività» e consigli disinteressati. Davvero GRAZIE a TUTTI!
I momenti educativi con gli Autori Professionisti sono stati per me molto interessanti e decisamente formativi (oltre che divertenti!). Tuttavia mi permetto di dire che hanno tolto un po' di “magia” a quella che era la mia, ovviamente personalissima, idea del gioco da tavolo. Cerco di essere più chiaro. Come autore alle prime armi, nel momento in cui mi accingo a ideare un gioco, parto da un'idea, cerco di determinare una meccanica di gioco e provo a sviluppare un aspetto grafico appropriato. Ma da questo a “…trasformare un Gioco in un Prodotto…“, beh… si perde un po' di “magia”.
Un'altra piccola incongruenza che ho verificato ascoltando le parole di chi è più esperto di me e quella fra la necessità degli editori di trovare un gioco «originale» (nel senso di miscela coerente di meccanica, estetica e divertimento) e la necessità degli stessi di trovare un gioco «sicuramente vendibile» (un'idea o una meccancia già consolidata). Frasi del tipo: “…se un gioco è davvero originale c'é il rischio che possa non piacere o non essere compreso…” contrapposte a frasi del tipo “…è molto importante introdurre elementi unici e originali perché di giochi ce ne sono tanti…“, beh… possono lasciare davvero perplessi! Se mi si consente un'estrema sintesi, riporterei un'espressione significativa che ho captato da un autore in questi due giorni e che ben riassume il “sapore” che rimane in bocca a chi, credo, abbia il desiderio di veder pubblicato il proprio gioco:
“… Il primo Gioco è a culo… gli altri no… ma il primo… ti deve andare bene!…“.
Ciò non significa che non abbia apprezzato gli interventi, anzi: con gli appunti presi durante i dibattiti sono sicuro di poter migliorare le mie creazioni passate e future.
Per quanto riguarda l'organizzazione dell'evento non posso fare altro che complimentarmi con Paolo, Wallover, Tinuz, Paoletta e tutti gli altri di Giocatorino per la disponibilità e la cortesia dimostrate in ogni circostanza. La scelta dell'OPEN 011 è stata a mio parere molto intelligente perché ha dato la possibilità ad autori come me, provenienti da più di 1000 KM di distanza, di alloggiare nella stessa sede dell'Evento. In questo modo ho potuto ottimizzare i tempi e i costi, sfruttando al massimo l'esperienza di gioco!
C'é solo un appunto che avrei da fare all'organizzazione: sarebbe stato interessante avere un piccolo opuscolo con il nome degli autori associati alle proprie creazioni e una breve descrizione delle stesse (così come richieste all'atto dell'scrizione del prototipo). In questo modo sarebbe stato possibile ottimizzare anche le sessioni di playtesting, oltre ad avere dei riferimenti per i giochi che ci hanno maggiormente interessato.
A parte questo, non ho davvero nient'altro da dire se non COMPLIMENTI A TUTTI e AL PROSSIMO APPUNTAMENTO!
La Logica è solo la premessa della Verità, non il suo epilogo!
Rispondo a Predicatore: – gioco originale, ma in linea con mercato… gioco che si trasforma in prodotto e si perde la magia… il primo gioco ti deve andare bene…
Da anni sento queste “contraddizioni”. Secondo me tutto si può riassumere in “cerca di fare un gioco BELLO”.
– piccolo opuscolo con i giochi presenti
E' stato postato sul forum il link ad un elenco in stile excel. Il post forse si è perso tra gli altri e non tutti lo hanno visto. Io mi sono stampato l'elenco, perché “dovevo” provare prevalentemente determinati tipi di giochi (tra cui Verbalmente), ma penso di essere stato l'unico a farlo. L'elenco era disponibile in segreteria in forma cartacea (lo avevano annunciato qualche giorno fa sul forum). Qualcuno aveva però detto che forse non era il caso di pubblicare online le descrizioni dei giochi per motivi di privacy.
Si vedrà per il prossimo anno. L'organizzazione troverà la soluzione migliore.
Qualcuno in passato (tra cui io) lamentava il fatto che gli ospiti speciali e gli editori partecipavano, ma l'autore medio non sapeva neanche che faccia avessero. Quest'anno ci sono state la presentazione ufficiale con carrellata, e 2 seminari interessanti (anzi, ne erano previsti 3). Un doppio bravo all'organizzazione!
Quindi si andrà sempre meglio
Ciao
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Ribadisco l'esperienza ESTREMAMENTE positiva; sono tornato a casa ricco di emozioni, e questo credo sia l'aspetto più importante della manifestazione: ho conosciuto tanti “Einsten” come me che godono nel proporre un momento ludico agli altri, ho scambiato opinioni (positive / negative) e informazioni sui miei giochi traendo utili consigli, ho provato alcuni giochi davvero interessanti. Ho avuto qualche difficoltà nel poter accedere ad altri tavoli (… e meglio …. erano spesso occupati! Vuol dire che piacevano) e in effetti anche i miei sono stati testati soprattutto dai miei colleghi “limitrofi”.
Vorrei ringraziare l'organizzazione al completo (!) : location adeguata e comoda, informazioni esaustive oltre che persone gentili e disponibilissime. Un ringraziamento particolare a Luca Cerrato (?) e signora, per la piacevole serata di playtesting “incrociato” oltre che la squisita gentilezza nell'accompagnarci al treno …. anche con “ospiti” ))) La “gang” di Taranto capitanata dal vulcanico Predicatore Rinnegato è stata una piacevolissima compagnia e il suo WishLust molto interessante (… soprattutto da provare in coppia !!!) eheheheh. L'amico Roberto (vicino almeno geograficamente, con il quale ho condiviso il viaggio di ritorno …. 7 orette), mi ha fatto incrociare i pugni nel suo Cage
Il gioco che mi ha colpito di più, però, è stato (e non solo per vicinanza … infatti l'ho provato appena domenica sera) Shining di Matisse; non tanto per la meccanica ma per il grande messaggio che cerca di portare. Molti non l'avranno apprezzato perchè ho visto spesso chiedere “ma come si vince?” …. ed è esattamente qua il punto : tutto sommato non è affatto importante vincere, l'importante è mettersi in gioco e soprattutto “comunicare” … cosa che troppo spesso non si fa. Magari sarà più un prodotto da NewAgeShop che da negozio specializzato in giochi, ma è stata una piacevole sorpresa.
L'unico appunto che mi sento di fare (forse anche perchè neofita di IdeaG) è che ho parlato con tatissime persone, e nonostante i cartellini con i nomi, non riesco ancora a collegare molti nick (del forum) alle facce. Avrei voluto dare un volto ai molti con i quali ho il piacere di imbarcarmi nelle più astruse discussioni. Pensare forse a una “presentazione” ufficiale (nome e nick) con microfono a un'ora prestabilita? o il nome+nick sul tavolo? … idee in libertà
E non vorrei dimenticare un ringraziamento per Wentu per avermi dato una “dritta” sulle foto … aspetto le altre.
Ecco i miei brevi commenti ai giochi provati, sperando di non avere dimenticato qualcosa.
Torre di dadi (Khoril) E' stato bello vedere un gioco nato dall'idea di un altro ragazzo (Salkaner) per un Cimento, e sviluppato con i pareri degli altri utenti del forum. E' stato bello anche giocarci. Immediato e divertente, secondo me con i materiali giusti (e Khoril è all'avanguardia in questo) può davvero trovare la sua strada verso gli scaffali. Complimenti!
Successione (Linx) Un figlio bastardo di Dominion, nato in occasione del concorso di Lucca Games 2010. Il gioco senza dubbio funziona, conservando il flusso del progenitore, e comprimendo tutto nel formato 110 carte. La nostra è stata una partita un po' lampo, senza molti pv, e quindi difficile da giudicare (forse bisogna regolare un po' meglio l'intervallo della durata… rimettere le carte scartate sotto i mazzetti può essere pericoloso?), ma se una casa fosse interessata in un deck building economico, sicuramente questo è da prendere in seria considerazione!
Isaac (Wentu) Probabilmente il gioco più acclamato di IDEAG 2011, con tutti gli elementi in regola per esserlo: gioco per due persone da quindici minuti, regole da tre minuti, possibilità di scelte davvero interessante. La mia pressoché assoluta incapacità di vedere due mosse avanti mi rende un giocatore piuttosto scarso, ma questo non toglie che il gioco è davvero fatto bene (anche fisicamente). Bravo Wentu.
Hostaria (Magobaol e Virginio) Cosa succede quando l'uomo dei family-45-minuti incontra mr.foglioexcel? Scopritelo giocando ad Hostaria, un gioco di gestione di taverne medievali. I calcoli ci sono ma sono ben nascosti dietro l'ambientazione. Mi ha lasciato sensazioni positive, di un gioco da esplorare, ma non spaccacervelli. Bello che non ci siano PV, ma che sia puramente un gioco economico. Proto osceno come tutti i proto di Magobaol, ma va bene lo stesso
Neanderthal vs Cromagnon (Raist) Piazzamento lavoratori, con base piuttosto classica, ma un paio di twist (scelta della specie e età dei lavoratori) che lo rendono secondo me davvero gustoso. Il gioco è ancora un po' arido (sono un cavernicolo, non posso vincere per l'alimentazione sana, diamine!), anche per il solito proto raistiano che non aiuta. Ma da portare avanti (alla svelta… non si possono fare wp per sempre) decisamente.
Accon (Celodoro) Base molto solida (con una selezione ruoli alla Puerto Rico non poteva essere diversamente), per un gioco che si svolge in maniera molto classica, forse troppo, e forse anche un filo troppo matematica. La meccanica più interessante è quella del reclutamento, che potrebbe forse diventare la vera base del gioco. Comunque un gran bel gruppo di autori!
Giro Mino (Jose Manuel Guimera Marti) Variante del domino, circolare e a più livelli. Giochino rapido rapido, con un po' di tattica e molta fortuna. E' il genere di giochi che mi piacciono in questo momento (magari con appena meno casualità), quindi ho apprezzato davvero. Forse sarebbe interessante distribuire sempre tutte le tessere tra i giocatori.
Espresso (Wallover) Astratto per due giocatori, con regole elementari e un gran colpo d'occhio. Era al primo test in assoluto e a dire il vero è sembrato fin troppo facile fare punti, ma mi pare di capire che con il cambiamento di una semplice regoletta sia diventato molto più godibile. Quindi so già che lo si troverà presto in giro, conoscendo Walter.
Dice & Dragons (Daniele Tascini) Gioco di dadi e tessere molto easy, con componente di push-the-luck che me lo rende già di per se interessante. Un po' da accentuare appunto la parte di scelta e rischio, che sennò lo lascia un gioco puramente di fortuna, a chi tira meglio la prima volta. Pochi aggiustamenti ed è pronto. Magari un tema, anche vago, aiuterebbe.
Witty Pong (Cathala) Giochino di “pattern recognition”, nome altisonante per dire che bisogna guardare le carte e dire che parola gridare tra TING, PONG, KING KONG, o stare zitti. Per me un gioco che fa sbarellare la testa peggio che fare un coniglio che si finge alce. Ma indubbiamente divertente. Se fate il campionato del mondo però mi chiamo fuori.
Ninfee (Cathala) Gioco astratto per due persone, con regole semplici semplici ma niente affatto scontato. Se fosse più scontato forse avrei vinto, invece ho perso ignominosamente. L'unico gioco astratto dove mi difendo è il tris, dove di solito riesco a strappare un pareggio. Comunque bellino davvero, sono certo che entro ad Essen lo troveremo in giro.
Conquistador (Cathala) Si parte dal mercato di Mare Nostrum, per un gioco sul commercio delle spezie con il nuovo mondo. Meccanismo molto interessante ma un po' da bilanciare, sia per la durata (dopo un po' diventa ripetitivo, e non ti permette di fare scelte differenti), sia per la scelta delle merci che a volte è poco tesa e significative.
Dungeonpets (Chvatil) Il… prequel di dungeonlords. Alleva cuccioli di mostri da vendere ai malvagi signori del sottosuolo. Un piazzamento lavoratori con alcuni elementi che lo rendono godibilissimo (vedere come crescono i propri piccoli draghi è davvero fantastico). Un briciolo di bilanciamento e ci siamo. Ad Essen sarà mio.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
… Hostaria (Magobaol e Virginio) Cosa succede quando l'uomo dei family-45-minuti incontra mr.foglioexcel? Scopritelo giocando ad Hostaria, un gioco di gestione di taverne medievali. I calcoli ci sono ma sono ben nascosti dietro l'ambientazione. Mi ha lasciato sensazioni positive, di un gioco da esplorare, ma non spaccacervelli. Bello che non ci siano PV, ma che sia puramente un gioco economico. Proto osceno come tutti i proto di Magobaol, ma va bene lo stesso …
Eccomi! Tutto molto bello e ben organizzato, l'assegnazione dei tavoli è stata una cosa fondamentale . I complimenti vanno a walter e paolo , tinuz e paoletta e tutti i ragazzi del gioca torino che hanno collaborato!
I miei giochi:
Ho portato The noble experiment, gioco gestionale sul proibizionismo che è piaciuto e ne sono contento. Da un editore ho avuto un suggerimento davvero importante per movimentare delle situazioni … adesso ci lavorerò su. The river side, gioco gestionale con indiani. Ai giocatori è complessivamente piaciuto, agli editori invece non piace l'ambientazione. evidentamente gli indiani sono un rischio editoriale. Non male, ho avuto idee per riprogettarlo con una ambientazione diversa ed un nuovo meccanismo che secondo me lo renderà migliore.
I giochi degli altri:
Anche io come molti non sono riuscito a provare tutto quello che avrei voluto, ma ho sentito molte spiegazioni… ho provato espresso di walter che mi è piaciuto parecchio, secondo me pronto per la vendita! si può tranquillamente giocare in 4 a mio avviso. Poi ho provato quello dello striptease . Gioco simpatico che può risultare molto piccante se giocato full! ho provato quello della torre dei dadi, quello dello sciatore con calamita, quello nuovo dei cranio , babaleu delle lingue (notevole) e ho sentito altre spiegazioni in giro..
Cosa non va:
Voglio chiaramente essere costruttivo e cercare da qualche parte qualcosa che si poteva far meglio…
Le conferenze sono state interessanti, però a me sarebbe piaciuto ascoltarne una terza con gli editori protagonisti. Leggere sul forum di come si presenta un prototipo, di come si costruisce, di quanto tempo necessita per essere playtestato mi va bene, risentirlo in conferenza mi interessa meno e non quanto un editore che non interviene sul forum e può spiegarci, cosa valutano in un gioco, quanto sono legati alle scelte della propria azienda, quali sono le ambientazioni di maggior interesse etc etc… Diciamo che una conferenza con gli editori sarebbe stata molto bella da seguire ed appassionante. Sempre ambito editori… Sono stati presentati sabato mattina alcuni editori, perchè non ripresentare la domenica quelli che non c'erano sabato? Io fortunatamente li conosco quasi tutti ed era facile sambiare due parole, quelli che non conoscevo li andavo a pescare, ma molti ragazzi un pò per timidezza un pò perchè proprio non li conoscevano non li andavano a cercare per presentare un prototipo, forse anche un pò intimiditi insomma. Una cosa che ho molto apprezzato, a questo proposito, alla play dell'anno scorso è che c'erano proprio dei momenti segnati in calendario dove alcuni autori incontravo gli editori per proporre il loro gioco, con un tempo massimo di 15/20 minuti. Secondo me è da fare per dare spazio a tutti , una mattinata o un pomeriggio dove gli editori si impegnano a visionare alcuni autori, chiaramente con abbinamenti fatti ad hoc da chi di dovere. (non proporrei mai un gestionale alla clementoni.. ad esempio)
Spero che queste riflessioni siano d'aiuto. ribadisco che l'ideag 2011 mi è piaciuta davvero tanto! la location perfetta, anche se sarebbe sempre bello avere tutti in un unica stanza… ma è dura con questi numeri. e speriamo di crescere ancora.
Grazie Bigdrugo, osservazioni molto utili! Concordo su tutto, anche se la questione delle presentazioni “editori – autore” è oggettivamente difficile da organizzare. Credo che la cosa più sensata sia piuttosto rendere disponibile con anticipo sufficiente lista e contatti degli editori che interverranno, con la possibiltà di contattarli per chiedere direttamente un incontro.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
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