Vi racconto la mia DISASTROSA esperienza a Modena, giusto per farvi fare due risate:
Avevo portato De Bello Bacterico per ricevere consigli e critiche. Mi avvicino al tavolo e Paolo non appena lo vede, mi guarda ed esclama “questo è il prototipo più brutto che abbia mai visto!”… 😡 …ripensandoci aveva ragione, il tabellone in fogli A4 stampati con qualche riga in b/n e scritte e correzioni a penna. Insomma era (ed è tuttora) inguardabile!
Ma questa NON è la parte peggiore della storia.
Un consiglio a tutti i novellini (come me) che vi sembrerà banale: quando volete testare un gioco ricordate di portare con voi tutti i pezzi e non lasciate le carte in albergo!!!!
Ebbene si… sono riuscito a dimenticarle in albergo. :rolleyes:
Questo dimostra come una volta toccato il fondo c’è sempre la possibilità di cominciare a scavare!!!
Quindi il risultato del playtest è stato solo una ricchissima figura di ***** :laugh:
…ed un po di esperienza… d’altronde è noto che l’esperienza è la cosa che ottieni quando non riesci ad ottenere quello che vuoi.
Vi racconto la mia DISASTROSA esperienza a Modena, giusto per farvi fare due risate:
Avevo portato De Bello Bacterico per ricevere consigli e critiche. Mi avvicino al tavolo e Paolo non appena lo vede, mi guarda ed esclama “questo è il prototipo più brutto che abbia mai visto!”… 😡
Perché non ha visto ‘Le pietre della fede’
Almeno in questo c’era qualcosa stampato al computer….
Simpaticamente,
fantavir
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Il prototipo era orribile ed il gioco ancora di più; e a pensare che all’unico test partecipavano calibri come Alf e Rossi. Immagina che figura barbina a fargli perdere tempo con un gioco così mal fatto.
Ma prima o poi ci rimetto mano a quel gioco e ci tirerò fuori qualcosa di buono!
Vi racconto la mia DISASTROSA esperienza a Modena, giusto per farvi fare due risate:
Avevo portato De Bello Bacterico per ricevere consigli e critiche. Mi avvicino al tavolo e Paolo non appena lo vede, mi guarda ed esclama “questo è il prototipo più brutto che abbia mai visto!”… 😡 …ripensandoci aveva ragione, il tabellone in fogli A4 stampati con qualche riga in b/n e scritte e correzioni a penna. Insomma era (ed è tuttora) inguardabile!
Non ti devi preoccupare delle mie critiche sui prototipi.. Qui in giro sanno che io normalmente non faccio molto di meglio (ti raccomando ad esempio i pennarelli a mano libera su carta da macellaio), ma il tuo proto mi ha veramente toccato nel profondo . E io che pensavo di aver visto il peggio con quelli degli Acchittocca… che a confronto sono dei grafici nati.
Sul resto… beh dai, non è stata una gran figura di *****. Era peggio se lo giocavo e il gioco mi faceva schifo . Invece spiegato così mi ha intrippato abbastanza, quindi a posto così . Ti consiglio comunque di cercare informazioni su EVO e URSUPPE che mi sono sembrati davvero molto simili come concetto al tuo.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Non ti preoccupare se Paolo dice che il tuo prototipo è il peggiore che abbia mai visto.
Intendeva dire ” Questo è il peggior prototipo che io abbia mai visto dopo quello di Alien Hexperiment che il Wentu ha portato la prima volta al nostro circolo.”
Paolo (in fondo, giustamente ) non si fa molti problemi ad accoltellare il tuo ego
Io penso sempre che il prototipo, sino a quando è giocabile, può essere brutto sinchè si vuole. Però in effetti per “rispetto” (chiamiamolo così…) a chi te lo prova, un minimo di impegno nel proto forse è meglio metterlo. Non fosse altro per predisporli al meglio.
Sempre parlando di Alien Hexperiment, una volta criticato così ferocemente non solo da Paolo ma da tutti i Parmagamers che lo videro, mi rimisi al lavoro e tirai fuori qualcosa di decisamente carino. A quel punto la gente quasi non lo riconosceva ed almeno era spinta a provarlo.
Cerca di trovare il giusto mezzo fra il tempo che hai e il desiderio di partire con un proto sufficientemente appetibile.
Ti consiglio comunque di cercare informazioni su EVO e URSUPPE che mi sono sembrati davvero molto simili come concetto al tuo.
Beh ma se i paragoni sono Ursuppe e Evo allora c’e’ molto di buono sul fondo della pentola. Io ho visto solo il proto di Fanta, quello sulla stitichezza… complimenti per il tema
Come regola io consiglio di non eccedere in formalismi, soprattutto quando questi sono un faticoso ostacolo all’evoluzione del design. Poi e’ comprensibile che se ad uno piace fare le cose belle, e’ vero che a parita’ di valore lo stesso gioco se si presenta bene e’ accolto meglio.
Dal canto mio, come non ricordare il disastroso ma esemplare esordio a IDEAG 07 di Strada Romana? Paolo, Tanis, Fede Feanza, Luke the Flaming e il sottoscritto a ridere fino alle lacrime per un gioco totalmente broken… Poi Piero Cioni e Luca Pansecchi mi hanno dato qualche dritta e assieme alle altre osservazioni e un bel po’ di revisione e bilanciamento l’anno dopo il gioco c’era, e qualche soddisfazione l’ha gia’ pure data.
D’altra parte i nostri incontri servono a questo, no?
Come regola io consiglio di non eccedere in formalismi, soprattutto quando questi sono un faticoso ostacolo all’evoluzione del design. Poi e’ comprensibile che se ad uno piace fare le cose belle, e’ vero che a parita’ di valore lo stesso gioco se si presenta bene e’ accolto meglio.
Condivido. Credo che da questo punto di vista occorra distinguere ESTETICA e FUNZIONALITA’. Cioè un prototipo non deve essere BELLO, ma deve essere USABILE. Alcuni prototipi dei già citati Acchittocca, pur essendo OSCENI, erano perfettamente utilizzabili, con tabellone comunque di cartone, pedine con consistenza solida, carte comprensibili e mescolabili nelle loro buste. Al resto pensa l’editore.
Un altro conto è presentare una plancia fatta di quattro fogli di carta accostati e delle pedine fatte da quadratini di carta leggera. Su queste ci possono essere tutte le più belle illustrazioni del mondo (nel caso di Raist, NON c’erano), ma il prototipo per me è pessimo comunque. Un prototipo potrebbe paradossalmente essere bellissimo ma magari poco funzionale (e ne ho visti anche di questi).
A proposito poi della faccenda “playtest da dimenticare”, ricordo per esempio i primi playtest di Hammurabi, alla mia prima Berceto. E’ brutto vedere le persone che si interrogano con faccia persa o visibilmente annoiata al tavolo (a volte succede anche coi giochi editi, fateci il callo). In questi casi ricordate due cose:
– che questi playtest danno forse indicazioni più degli altri (fosse anche l’indicazione di lasciar perdere);
– che non è scritto da nessuna parte che in un playtest le partite vanno portate a termine. Se i playtester sono così gentili/dementi da continuare a giocare senza dir nulla nonostante le migliaia di problemi, dimostratevi abbastanza saggi voi da interrompere, fare due chiacchere sulla partita fatta e tirare fuori un gioco decente per rifarsi il palato.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Quasi tutte le “prime” dei miei giochi possono essere divise in due categorie, solitamente a seconda di quanto ispirata è stata l’idea di base e di quanto l’ho sviluppata prima di fare il primo playtest.
Le due categorie sono “piacevole” e “disastro su scala planetaria”.
Fra i disastri, vediamo…
Il primo di Wake Up!, e anche il primo del gioco di duelli che ha provato Paolo.
Però il più divertente è stato quello di un diceless a tessere, in cui avevo mal calibrato le condizioni di fine partita per cui il gioco… non finiva!
Abbiamo ceduto al sonno e alla fame (però ci stavamo ammazzando dal ridere, anche io che dentro di me pensavo a come concludere il tutto).
Di rimpallo, aggiungo ancora che un proto senza inutili orpelli e schiamazzi da parte dell’autore, ma con una presentazione “sobria” e’ anche piu’ onesto nei confronti della sua valutazione. Se piace e funziona così, allora sara’ sicuramente migliore in una realizzazione finale fatta come si deve.
A sostegno della tesi, ecco i proto di Oklahoma / Metropolys e Les Croises du Temps / Khronos, puliti e efficaci nella sua presentazione:
—> http://www.ludotheque.com/spip.php?article130
I miei prototipi non avranno mai l’estetica… …è per come sono fatto io, non ne sono dotato e di conseguenza non la reputo cosi importante.
Anzi mi ha stupito da morire il prototipo di fantavir 1099 che aveva le carte fatte con i disegnini a colori e imbustate, e il gioco aveva anche la sua scatolina! :blink:
Devo dire che Paolo ha ragione riguardo a De Bello Batterico, che oltre ad essere indicibilmente brutto, è anche non funzionale. Ma a mia discolpa (parziale) posso dire che l’ho finito giovedi sera, e che fino all’ultimo non ero sicuro di riuscire ad ultimarlo. (in pratica non l’ho ultimato)
Insomma io classificherei i prototipi come il software, il mio è ancora ad uno stadio pre-alpha e quindi è soggetto a molti cambiamenti… Quando sarò abbastanza sicuro e piu esperto (stadio beta) cercherò di fare un qualcosa di piu funzionale…
Di contro i primi playtest fatti con amici hanno dato risultati soddisfacenti (piacevole nella terminologia di Iz) e non disastrosi, nonostante la schifezza del prototipo. E anche Paolo che ne ha solo sentito parlare si è detto “intrippato”!
In fondo, dal mio punto di vista, se accetto di fare un playtest so di essere di fronte a qualcosa ancora in sviluppo e dell’aspetto estetico me ne frego… e anche sulla mancanza di funzionalità posso far finta di niente.
Inoltre ho davvero apprezzato la sincerità di Paolo, insomma come quando ti parlano di una ragazza e ti dicono: “è simpatica” invece di dire “è un cesso”. Meglio la sincerità!
La mia domanda per Paolo è: come estetica è peggio De Bello Bacterico o Alien Hexperiment?
La mia domanda per Paolo è: come estetica è peggio De Bello Bacterico o Alien Hexperiment?
E’ una dura lotta, ora che ci penso. Vince di mezza lunghezza il tuo De Bello Bacterico . Comunque ripeto: come diceva Walter, il punto non è essere maniacali con il proprio gioco, ma di rendere più piacevole o meno spiacevole la faccenda per i poveri tester.
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Ideona.
Farò un prototipo brutto e sgraziato e insulso ma in cui alla fine di ogni turno i playtester devono mangiare un cioccolatino.
PFUI!!!!
I playtester seri, come per esempio Pa°L°, pretendono ben altro!
Per esempio ai giochi in cui alla fine di ogni turno devi bere un bicchierino!!!
Ahahahahahah
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
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