Da una chiacchierata in chat poco fa è emerso che diversi tra noi hanno nozioni o esperienze utili nel campo dello sviluppo del gioco che potrebbero condividere.
L’idea è quindi di scrivere in questo thread un titolo di una relazione o workshop che vi sentireste in grado di esporre o tenere in un ambiente amichevole (mica lo facciamo all’università).
Credo che se togliete un po’ di modestia potete farcela
C’ è chi ha nozioni di statistica, chi conosce molti giochi e può fare un po’ di storia del gioco, chi è un maestro nell’uso di certe meccaniche o semplicemente chi conosce bene i bambini e sa cosa può piacergli.
Non è necessario essere originali, l’importante è essere efficaci.
Continuando il discorso intrapreso in chat ieri, mi rendo disponibile, sperando di essere seguito presto da altri. Difficile dire le proprie competene senza passare per presuntuoso, quindi facciamo tutti un passo avanti e cerchiamo, per il bene di tutti, di trovare in quali aspetti ci sentiamo piu’ preparati. Come mi piace ultimamente dire, portate e troverete! Io porto, senza un ordine preciso:
– dosare il ruolo della memoria
– analisi statistica di base dei dadi
– analisi della mecacnica di qualche gioco che conosco bene: Cartagena, Kardinal & Koenig, Samurai alla luce dei consigli di Wolfgang Kramer tradotti due mesi fa.
– la grafica, intesa come disposizione degli elementi del tabellone e non estetica
Posso parlare per 15-20 minuti (se vado piano e vengo interrotto, anche mezz’ora!)
Adesso a voi…
Diciamo che ho una propensione naturale a cercare i possibili bachi (+ frasi ambigue ed errori grammaticali) di un gioco quando ne leggo un regolamento. Se poi ci riesco non so
Potrei tenere un seminario dal titolo: ‘Bachi e dubbi relativi ai giochi del primo cimento’.
Ciao,
fantavir
PS: leggo queste frasi…
– Credo che se togliete un po’ di modestia potete farcela
– Difficile dire le proprie competene senza passare per presuntuoso, quindi facciamo tutti un passo avanti e cerchiamo, per il bene di tutti, di trovare in quali aspetti ci sentiamo piu’ preparati
– Ok, ci provo anch’io.
Di solito vale il contrario…. è difficile essere modesti
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
il mio spazio nel corso del seminario virtuale potrebbe intitolarsi:
IL BAMBINO, UN GIOCO DA SCOPRIRE
Non pretendo di essere un esperto dell’universo fanciullesco, semplicemente mi stimola la sfida di realizzare giochi per bambini in quanto credo sia un compito davvero difficile. Difficile perché il bambino stesso è un gioco, anzi IL gioco.
Potrei parlare di quelli che sono i gusti dei bambini, basandomi anche sulle passate esperienze di lavoro (gioco e sport), esperienze che ora provo a mettere a frutto nei giochi da tavolo.
Gli argomenti da trattare potrebbero essere:
– età a cui ci si rivolge
– argomento
– meccaniche
– impiego di memoria
– impiego di altri sensi (udito, tatto, vista)
– grafica e componentistica
– influenza della pubblicità e dei media in generale
– analisi di alcuni giochi
Io posso raccontarvi qualcosa a proposito di:
– Gioco e scelte significative: le idee di Zimmerman (autore di Game Design Fundamentals)
– I giochi seminali: quali giochi hanno portato storicamente nuove importanti meccaniche o addirittura hanno definito nuovi generi.
– Tipologie di giocatori e loro aspettative
– Racconto della nascita e sviluppo di un mio gioco “maturo”: Cage of Stone.
Mi piace molto l’idea di poter sviscerare uno o più giochi noti (proposta di Wallover), così come quella che qualcuno racconti il percorso di creazione di un proprio gioco terminato con successo: capire le trappole nel design/debug e come superarle è importante.
Mi piacerebbe partecipare, tempo permettendo!
Potrei fare il COOKBOOKER… chi e’ avvezzo a internet sa che questa parola e’ usata dai c.d. collezionisti di articoli e guide relative a un determinato argomento.
Potrei anche scrivere un mini corso in C++.
Non sono una spada!!! Ma so quel che basta per simulare le proprie creazioni in C++!
E’ una bella storia se si pensa che si risparmia un po’ sul play test!
Se puo’ servire a qualcosa!!!!
Ho appena finito la simulazione in C++ del mio “WALL STREET AFFAIR”, migliaia di simulazioni in poche ore… che mi hanno permesso di apportare le giuste modifiche.
Lavorando anch’io con C++ mi hai incuriosito con la tua idea.
Sono interessato a quello che intendi per simulare sessioni di playtest.
Sono un po’ dubbioso sulla possibilità di simulare in modo affidabile le dinamiche, le scelte, i ragionamenti che un umano può compiere durante il gioco.
O per lo meno, senza dover creare un programma mastodontico di intelligenza artificiale o con reti neurali…
Però se ci vuoi spiegare un pò di più sarei interessao a capire.
Nella fattispecie mi riferivo alla mia ultima creazione.
E non intendevo una simulazione completa.
E’ un gioco che punta molto sull’economia, sulla borsa.
Anche se il gioco e’ molto semplice nella fase di creazione ho dovuto bilanciare le possibili “azioni di borsa”,”le obbligazioni”, fare dei test per vedere dopo ogni giro di tabellone quanti soldi possono essere guadagnati o bruciati da ogni giocatore, stabilire il costo di ogni azione e vederne l’andamento, cercare di capire dopo quanti lanci e giri di tabellone potrebbe finire la partita, considerare di stabilire i prezzi in centinaia o migliaia……
ATTENZIONE: il gioco che sto creando non usa in alcun modo il computer, il programma serve solo per simulare.
Dimenticavo: potrei anche “spaccare” un gioco che conosco bene e cercare di esporne i punti migliori (non ho detto che ci gioco bene). Avevo in mente di farlo con i Coloni di Catan, hanno un sacco di spunti interessanti per generare una discussione a carattere tecnico, si capisce perche’ hanno avuto questo grande successo.
Io non sono certo in grado di insegnare a qualcuno. Quindi mi metto dalla parte di chi potrebbe fruire questa cosa.
E trovo tutte le idee inserite molto interessante.
Spero si riuscirà a concretizzare qualche cosa di questa idea.
A quando la prima lezione?
Ho già pagato la tassa di iscrizione all’economato
Magnifico rettore Javest… dacci notizie, please
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Il “seminario ideale” si profila come un elenco di possibili incontri a tema da distribuire in occasione dei prossimi incontri per autori; penso in particolare a IDeA G e Berceto.
Quali fare quando?
Suggerisco:
– di ordinare i possibili incontri per ordine di interesse della comunità degli IDGini. L’ideale sarebbe una piccola votazione tipo cimentino, ma per semplificare poteste aggiungere in questo thread le vostre preferenze.
– in base alla presenza dei “relatori” agli incontri suddetti, mettere in calendario i seminari più interessanti possibili secondo l’elenco di cui sopra.
Gi incontri dal vivo sono i migliori per immediatezza e ricchezza di informazione.
Per rendere però fruibili alcuni argomenti anche a chi non può venire agli incontri per inventori, invito chiunque possa scrivere un articolo sui temi citati a farlo e consegnarlo agli admin (Rincewind, Wallover o Paolo). Anche sul forum si può sviluppare una piccola discussione.
L’obiettivo è: esporre i temi più interessanti nel modo più efficace al maggior numero di persone.
Io posso scrivere ad esempio un articoletto sul tema “il gioco e le scelte significative”. Lo farò presto come seconda puntata della rubrica “le maitre de jeu”.
l’idea del seminario é molto interessante come forse avete notato manco un po’ da IDG in questo periodo ma purtroppo impegni lavorativi mi porteranno nel prossimo mese spesso in Austria dove avrò veramente poco tempo da dedicare al gioco in più come molti sanno a metà dicembre la famiglia si ingrossa, spero nonostante ciò di riuscire a scrivere qualcosa che possa essere interessante e di stimolo ( sapete che amo parlare )
un saluto a tutti
Mesa
Cosa intendi per magazine?
Per il resto credo che un buon articolo, come è successo per gli articoli di javest, possa avere la giusta visibilità nelle news ed avere col tempo il proprio spazio riservato, da un certo punto di vista il forum può apparire un po’ effimero.
Attendo suggerimenti da tutti
Ciao
Luca
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