Sfogliando l'elenco dei titoli di Essen, speravo di trovare qualche gioco per bambini o giocatori occasionali. Che ne so, qualcosa tipo Pictomania, Gary Gouda, Ratuki, Monster-falle, Heroica, Trodel, Rio d'oro… Ma forse questi titoli non interessano ai giocatori e aspiranti autori italiani. Peccato Ciao fantavir
PS: 6 giochi su 44 con durata inferiore ai 40 minuti, coerentemente con quanto scritto nell'introduzione: “I titoli scelti sono stati selezionati tenendo in considerazione tutta una serie di fattori, tra cui: le due classifiche della fiera (la Scoutaktion di Fairplay e il BGGBuzz di BoardGameGeek), peraltro quest'anno estremamente volatili e poco significative, l'equilibrio fra autori noti e autori che presentavano il loro primo gioco, il ranking relativo nella classifica di BoardGameGeek, i gusti dei redattori e, non ultima, la ricerca di elementi innovativi.” Del resto, i bambini e i loro genitori non votano su BGG, e come criterio non viene considerato il possibile mercato dei giochi. PPS: peccato anche aver letto “Completa la ricca serie di Prime Impressioni un'intervista a Vlaada Chvatil, uno dei protagonisti del mondo dei giochi da tavolo e della fiera, in cui venivano presentati tre suoi nuovi titoli: Dungeon Petz, Mage Knight Board Game e Pictomania.” e poi vedere la recensione solo dei primi due… e il terzo, almeno in una prima veloce lettura, non comparire neanche nell'intervista.
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Vedi Francesco, come tutti i prodotti editoriali anche ILSA ha, nel suo piccolo, un preciso target. Diciamo che non trovare i giochi che hai elencato su ILSA, o trovarne di simili solo saltuariamente, è un po' come non trovare qui su IDG indicazioni su come produrre un aeromodello giocattolo… Credimi, più di metà della redazione è dotata di prole ludica e non siamo insensibili alla questione del gioco da tavolo per i più giovani o da fare in famiglia, semplicemente non è quello di cui vogliamo scrivere su ILSA che è invece rivolta a giocatori più “maturi”. Se mai avremo ancora più energie e ancora più risorse delle già risicate che riusciamo a dedicare a questo progetto allora magari daremo il via uno spin-off o, perché no, ad una rivista completamente nuova dedicata ai giochi family e per bambini, e quello sarà il suo target. Come spesso ci piace sottolineare il numero di Essen necessariamente lascia degli esclusi. Da cosa questo dipenda è variabile: il nostro impegno è sempre quello di parlare di un gioco giocato quindi potremmo non aver avuto modo di provare gli esclusi in tempo per l’uscita; il nostro motto è dare informazione che rifletta i nostri gusti e il nostro giudizio quindi potremmo aver deciso di lasciar fuori un gioco a favore di un altro in modo del tutto arbitrario. In ogni caso non sarebbe stato possibile parlare di *tutti* i giochi e questo spiega alcune esclusioni come Ninjato ad esempio o Belfort. ILSA non è un catalogo di giochi, nemmeno un database, è una rivista di informazione che è gestita da persone e di conseguenza riflette le loro personalità e che, soprattutto, resta fedele ad un preciso progetto editoriale. Questo ovviamente può piacere o non piacere; noi raccogliamo sempre e con entusiasmo ogni tipo di consiglio e critica (anche quelli che sono fatti con un po’ di sarcasmo ) perché ciò che più vogliamo è fare felici i nostri lettori, senza però derogare all’impronta che è stata tracciata per la rivista (e che, ti assicuro, non ha nulla a che vedere con le leggi del mercato). A presto fab!o
Tutte le volte che ho comprato giochi “per la Moemi e il Mattia”, Fantavir, sono stati soldi buttati: loro vogliono giocare QUELLO CHE GIOCO IO. Ovviamente da me adeguatamente seguiti. Considerato che i giochi che recensisco prima li ho comprati, visto che nessuno me li regala, e che non compro giochi che sò che non giocherei più di una volta è molto difficile troverai mai una MIA recensione di giochi per bambini… Ma tu non vuoi una MIA recensione di giochi leggeri o astratti vero?
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
Ciao Fabio e Linx, grazie per la risposta. La mia era un po' una provocazione e non voleva essere un messaggio sarcastico o mirato: leggo e apprezzo ILSA. Noto solo che in genere i giocatori e autori esperti tendono ad indirizzarsi verso giochi complessi, tralasciando quelli destinati ad un pubblico più vasto. Visto che ultimamente mi sto occupando più di giochi leggeri, ritengo che se si vuole diffondere un po' di cultura ludica, l'1% di persone esperte dovrebbe abbattere un po' di più le barriere, altrimenti c'è il rischio che il 99% continui a conoscere e giocare sempre gli stessi giochi, perché si spaventano anche davanti a giochi che noi riteniamo dei filler. E' solo la mia personalissima idea. Chi può, ad esempio giornalisti o chi fa recensioni online, saprebbe meglio di me cosa e come fare. Per questo ho preso spunto dall'ultimo numero di ILSA, ma nulla di personale: avrei più semplicemente dovuto scrivere questa mia considerazione in un post a parte. Grazie e a presto
Una trasposizione scadente di una licenza in un gioco ha ottime possibilità di uccidere un potenziale nuovo giocatore, di stroncarne sul nascere l’entusiasmo e la volontà di scoprire se ci sono “altri giochi belli come questo” (A. Chiarvesio)
Noto solo che in genere i giocatori e autori esperti tendono ad indirizzarsi verso giochi complessi, tralasciando quelli destinati ad un pubblico più vasto.
Non credo. Semplicemente non si PARLA di giochi leggeri. E non si CHIEDE INFORMAZIONI su giochi leggeri. I giochi leggeri li prendi in mano in negozio, leggi le 10 righe sul retro della scatola e decidi se investire quei pochi euro (di solito). E' quando devi decidere come investire dalle 40 alle 99 euro che è il caso di informarsi bene. E lì serve informarsi.
Io poi sono il primo che consiglia: 1) di non fare l'autore di giochi che tanto non è remunerativo; 2) nel caso proprio volessi di mettervi a fare un gioco leggero, possibilmente per famiglie: è più facile da calibrare, ci si perde meno tempo e se la scommessa va in porto si vende di più
Io sono anche il primo che non segue queste regole. Perchè? Perchè se faccio un gioco lo faccio in primis perchè IO ho voglia di giocare un gioco simile, che sul mercato non c'è e sono disposto a perderci del tempo con la speranza di, almeno, divertirmi nel farlo (fin quando i playtester non mi mandano a remare).
Dove stiamo andando?
Non lo so... ma ci arriveremo molto velocemente.
salve, voglio solo precisare che il lavoro e la lettura di ilsa è sempre molto apprezzato, di certo il “dispiacere” che esprimevo precedentemente aveva il peso di una nota stonata che ho trovata per mio puro gusto personale, niente più, ritengo scontato e ovvio che è improponibile e folle immaginare di vedere recensiti tutti i giochi presenti a Essen ciononostante voi ne abbiate proposti pure in quantità ragguardevole…. probabilmente avrei fatto meglio a evidenziare l'apprezzamento onde evitare che un mio piccolo dispiacere fosse l'unico “colore” espresso.
" Mai giudicare lo sforzo dal risultato soprattutto se il buco e' piccolo"
come accennavo anche sulla tana, penso sarebbero molto interessanti dialoghi di gioco più serrati. con frasi lunghe e paragrafi ancora più lunghi come gli ultimi perde un po' di mordente.