(L’ho postato su IHG, ma lo ripeto anche qui. Potrebbero nascere discussioni di taglio diverso e poi non so se tutti gli iscritti a IDG leggono anche IHG)
Da bravo autoproduttore sono sempre interessato alle sorti dei “miei simili” e quindi sono andato a vedermi il sito http://www.fairplaygames.com perché Porazzi mi aveva detto che gli avevano ordinato i suoi giochi.
Beh! Devo proprio fare i complimenti ad Angelo, perché, come si vede in home page, su 47 recent addictions tutte e tre le sue creature sono nei primissimi posti della classifica. Personalmente penso che questo dato sia incoraggiante anche per gli altri autoproduttori (e autori) italiani. Io sono convinto che gli Italiani sappiano fare dei bei giochi e sono sempre più contento di essermi lanciato personalmente (insieme a Matteo Panara) in questa avventura. Forse sono troppo ottimista, ma vedo delle ottime cose: autori pubblicati e distribuiti all’estero e in particolare il caso di Angelo, che DA AUTOPRODUTTORE riesce a farsi apprezzare in Europa e America, è una bella iniezione di fiducia.
Speriamo che da it.hobby,giochi e da siti come https://www.inventoridigiochi.it possano uscire prodotti meritevoli di vedere la luce, perché secondo me i numeri ce li abbiamo! Voi che ne pensate?
Complimenti ad Angelo e in bocca al lupo a tutti gli altri!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Certo che gli italiani sanno fare i giochi, perché non dovrebbe essere così? :laugh: Niente complessi di inferiorità, vi prego: da noi ci siamo semplicemente accostati più tardi al mondo (ed al mercato) del gioco da tavolo… io la vedo così, con tutto il mare di potenzialità che ci sono davanti. :rolleyes:
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."
Direi proprio che qualcosa di buono gli autori italiani lo sanno fare.
Anche il successo di Oriente di Luca Kunz per la DaVinci (Bang ormai non fa più notizia), della Guerra dell’ Anello e Wings of War di Nexus tanto per citare i primi che mi vengono in mente è indicativo sulla salute dell’ italia creativa.
Una cosa di cui si sta discutendo ultimamente in chat è, autori e giochi ci sono, a mancare sono forse le persone che possano apprezzarli, i giocatori.
Scusate se mi intrometto, ma cosa intendete con “giochi autoprodotti”? E’ davvero possibile autoprodursi? A quali costi? Con amici abbiamo messo a punto un “giocone” e vorremmo mostrarlo …. ma autorodursi è affascinante….!
Scusate se mi intrometto, ma cosa intendete con “giochi autoprodotti”? E’ davvero possibile autoprodursi?
Sì. Siamo in molti ad averlo fatto: noi, Porazzi, Vallerga, Papini, Ornella…
PeppeV wrote:
A quali costi?
Dipende dal gioco. Ma non sono solo i costi il problema. Il problema principale è quello di pubblicizzare e distribuire
PeppeV wrote:
Con amici abbiamo messo a punto un “giocone” e vorremmo mostrarlo …. ma autorodursi è affascinante….!
Se riesci a vendere tutte le copie che stampi sicuramente guadagni di più.
Personalmente ti consiglio di leggere la pagina “chi siamo” su http://www.psgiochi.com/. C’è la descrizione dell’avventura di Post Scriptum, dalle prime idee fino all’autoproduzione.
Inoltre ti consiglio di tenere d’occhio questo sito (intendo inventoridigiochi), perché a giorni dovrebbe arrivare qualcosa che ti può interessare
Se hai dubbi o domande non esitare a chiedere. Puoi farlo in privato (la mail la trovi sul sito psgiochi), ma credo sia meglio se lo fai qui, visto che può interessare anche ad altri.
ciao!
Mario Sacchi - Post Scriptum http://postscriptum-games.it Il mondo è bello perché è Mario
Presto poi – nel pomeriggio o massimo domani – pubblicheremo anche l’affascinante resoconto degli esordi dell’avventura di questa nuova micro-casa-editrice . Stay Tuned! 😆
"E' grazie a questi sodi principii che di continuo riesco a regalarmi alla fantasia invisibili pagine meravigliose che scritte sarebbero sciupate."