Salve a tutti, mi chiamo Leonardo (per gli amici Boulayo), ho 26 anni e insieme alla mia fidanzata ho inventato un gioco nel quale ho intravisto delle potenzialità e per questo ci abbiamo lavorato parecchio. Abbiamo fatto solo una quindicina di test, non solo con amici ma anche con persone estranee, e finora il gioco è sempre stato molto apprezzato da tutti coloro a cui l'ho fatto giocare. Ho anche ricevuto svariati consigli per migliorarlo che ho tenuto molto in considerazione. Per ora ho realizzato un prototipo di carte ritagliate e disegnate a mano e messe in bustine colorate. Non so se per proporlo ad un editore basta una cosa del genere o sarebbe meglio realizzare una grafica amatoriale e stampare un vero mazzo di carte. Mi rendo conto che 15 test sono ancora pochi. La mia intenzione è di continuare ancora un po' a testarlo e a migliorarlo per proporlo poi a qualche editore. Mi piacerebbe ricevere qualche consiglio anche da voi del forum sia riguardo al regolamento (magari a mia insaputa è la copia di un gioco già esistente) sia riguardo alle modalità per proporlo agli editori (dove-come-quando). Pubblico un regolamento semplificato (senza tutte le meccaniche dettagliate).
Il titolo provvisorio del gioco è “La Chiamavano Maturità…” (altro titolo proposto “Ecce Voto”).
Informazioni generali sul gioco:
Da 4 a 8 giocatori Durata partita: circa 45 minuti con 4 giocatori, circa 1 ora e mezzo con 8 giocatori. Componenti: 80 carte Argomento e 70 carte Azione. Genere: Party game / Interpretazione / Survival Horror
Sinossi/Ambientazione:
I giocatori dovranno sopravvivere agli anni delle superiori, cercando di ottenere sufficienze alle interrogazioni e superare incolumi la famigerata maturità.
Il gioco in breve:
Ogni giocatore interpreta a turno il ruolo di un Professore, mentre tutti gli altri sono Studenti. Il Professore, utilizzando una carta Argomento, deve interrogare uno Studente a sua scelta, cercando di calarsi il più possibile nel suo personaggio. Lo Studente interrogato deve rispondere alle domande poste dal Professore non necessariamente in modo corretto, ma anche inventando tutto di sana pianta, cercando però di apparire sicuro di quello che dice. Il Professore, che dovrebbe sempre mantenere un certo grado di pignoleria, indaga dunque se lo Studente ha studiato chiedendogli qualche precisazione o domanda affine. Ogni interrogazione non dovrebbe durare più di 60-90 secondi. Se lo Studente soddisfa il Professore, quest’ultimo potrà concedergli la carta Argomento, che lo Studente esporrà sul tavolo davanti a lui. In caso contrario, il Professore gli darà la carta Argomento girata sul dorso, ovvero un Votaccio. Questa decisione è a insindacabile giudizio del Professore. I giocatori potranno usare delle carte Azione che cambieranno le sorti del gioco e il Professore potrà mettere delle note disciplinari agli Studenti che non gli vanno a genio. Il primo giocatore che arriva a 60 punti fa scattare per tutti una seconda fase del gioco: l’esame di Maturità. In questa fase ogni Studente dovrà portare una tesina su un argomento a piacere da discutere rapidamente ed essere interrogato su un argomento. Il voto finale di un giocatore sarà deciso di comune accordo dalla Commissione, composta da tutti gli altri giocatori. Il voto finale sarà compreso tra 0 e 100 e lode. Vince lo Studente che viene promosso con il punteggio maggiore.
Il punteggio:
Ogni carta Argomento conquistata vale 15 punti. Ogni carta Argomento conquistata con lode vale 15 punti + 3, cioè 18 punti. (La lode viene assegnata dando la carta “tappata”) Ogni Votaccio vale -5 punti. Ogni Nota vale -3 punti. Ogni Credito vale +X punti dove X è il valore indicato sulla carta.
Le carte Argomento:
Poche carte argomento presentano argomenti davvero scolastici (es: “Parlami della Divina Commedia”) La maggior parte delle carte Argomento sono su argomenti semiseri (es: “Dimmi tutto quello che sai sugli astucci”) Alcune carte Argomento presentano argomenti nonsense (es: “Spiegami come funziona la macchina per tagliare il brodo”).
Le carte Azione:
Credito +X Questa carta può essere giocata su sé stessi in qualsiasi momento, oppure può essere assegnata a studenti particolarmente meritevoli da parte di un professore. Aggiunge X punti al voto di ammissione alla Maturità.
Giustifica Permette di evitare un Votaccio se viene giocata immediatamente dopo che esso è stato assegnato.
Cero alla Madonna Permette di ottenere automaticamente una carta Argomento, prendendola dal mazzo degli Argomenti.
Bidello Il Bidello pulisce il tavolo e butta via per sbaglio una carta che è sul tavolo.
Calcinacci L’edilizia scolastica, si sa, lascia a desiderare. Questa carta può essere giocata su di un giocatore in risposta ad un’altra carta Azione o ad un’interrogazione. Dei calcinacci cadono in testa allo sfortunato giocatore impedendogli di giocare una carta Azione (o di completare un’interrogazione se cadono in testa al Professore o ad uno Studente interrogato). Non si possono usare i Calcinacci in risposta ad altri Calcinacci.
Secchione Permette di offrirsi volontario ad un’interrogazione o di interrompere un’interrogazione in corso intervenendo nel discorso. In tal caso l’interrogato diventa il Secchione, a scapito dello studente scelto inizialmente.
Genitori Questa carta è giocabile solo da uno Studente al quale è appena stato assegnato un Votaccio o una Nota. I Genitori si accaniscono contro il povero Professore, e lo obbligano sia ad annullare la Nota o il Votaccio, sia ad assegnare l’Argomento al loro pargolo, se quest’ultimo era l’interrogato. Oltre a ciò il Professore dovrà anche sacrificare tutti i suoi Crediti (se ne ha).
Bullismo Il Bullo ruba una carta a sua scelta da un giocatore (dal tavolo, non dalla mano) e se la prende per sé.
Autogestione Ogni giocatore si auto-assegna una carta Argomento preso dalla cima del mazzo degli Argomenti.
Consigli interpretativi:
Un giocatore che interpreta un Professore potrebbe fare la parte del sadico, del distratto, del bonaccione, dello schizzato o potrebbe fare l’imitazione di un suo vero professore. Un Professore potrebbe chiamare gli studenti per cognome, fare l’appello prima di interrogare, divagare, ma dovrebbe cercare di non risultare mai noioso per gli altri giocatori. Un Professore potrebbe dare del Tu o del Lei agli studenti, a seconda del suo carattere, ma uno Studente dovrebbe sempre dare del Lei al Professore di turno.
Un giocatore che interpreta uno studente dovrebbe cercare di non essere arrendevole di fronte alle domande che gli vengono poste. Ad esempio uno Studente potrebbe benissimo utilizzare sempre una Giustifica per non prendere Votacci facendo scena muta, e conquistare gli Argomenti solo con carte Bullismo, Cero alla Madonna, o Autogestione, ma questo renderebbe il gioco poco coinvolgente. Se, ad esempio, uno Studente non ha la minima idea di che cosa siano i Neutrini, alla richiesta potrebbe dire qualcosa tipo: . Il Professore dovrebbe valutare positivamente l’audacia e la fantasia, ma dovrebbe sempre mantenere la serietà come se lo Studente stesse ripetendo davvero la lezione corretta. Potrebbe replicare.. Al che lo Studente potrebbe continuare dicendo: ; e il Professore dovrebbe lodare lo Studente per la sua impeccabile preparazione.
Coerenza:
Una buona regola che è preferibile seguire è quella di cercare di mantenere una coerenza di fondo durante tutta la partita (e perché no, anche durante le partite successive). Se per esempio uno Studente, parlando di Leonardo da Vinci, afferma che quest’ultimo è stato il grande Leader e fondatore della Corea del Nord, acquisendo così la carta Argomento, allora se in futuro uno Studente viene interrogato sulla Corea del Nord, non potrà dire che essa è stata fondata da Kim Il Sung! Essa, a quel punto, dovrebbe essere considerata una risposta errata dal Professore, per quanto convincente possa essere stato lo Studente. Man mano che vengono utilizzate le carte Argomento, le risposte che gli studenti danno alle interrogazioni diventano quindi le versioni ‘ufficiali’ della storia, se il Professore è compiaciuto. È dunque opportuno stare molto attenti alle interrogazioni degli altri Studenti, per evitare di rispondere in modo scorretto alle domande future! La Lode potrebbe essere assegnata da un Professore proprio quando lo Studente riesce a riallacciarsi correttamente alle risposte che gli altri Studenti hanno fornito prima di lui.
Note: Per questo gioco mi sono ispirato un po' a Sì Oscuro Signore e un po' a Bang.
Scusa il commento fine a sé stesso, mi leggerò tutto per bene dopo ma, ti prego, cambia quel “Giustifica” in “Giustificazione”, che in italiano “Giustifica” è solo terza persona del verbo giustificare.
Anch'io ho sempre usato l'italiano corretto “giustificazione”. Chiamare la carta “Giustifica” per dire “uso la GIUSTIFICA” mi è stato suggerito da più di una persona, visto che è gergo studentesco! Però prenderò in considerazione l'idea di ricambiare il nome alla carta
Allora, tolta la parentesi da grammar nazi (scusami ma quella è una parola inesistente contro cui lotto da una vita), devo dire che onestamente il gioco mi fa venire qualche dubbio. Io personalmente non ci giocherei, ma questo è un problema mio che ho sempre odiato le interrogazioni. Tolto questo, però, trovo che sia un po' troppo dipendente dalla volontà dei singoli giocatori e che l'unico modo per impedire che una partita vada a donnine allegre sia il “sì ma non dovresti fare così”, tant'è che tu stesso ti sforzi di mettere dei consigli di comportamento (pessima idea, se me lo consenti) e sottolinei che tecnicamente un giocatore potrebbe andare avanti di sole carte senza mai partecipare davvero al gioco come si suppone che faccia, il che non va bene, non ci dovrebbe proprio essere come possibilità. È vero che si tratta di un party game e quindi ci può stare che le regole siano relativamente elastiche, ma se non lo stai giocando in una comitiva rodata finisci per avere qualcuno che non si diverte, qualcuno che fa il bastardo e al suo turno interroga sempre la stessa persona assegnandole votacci qualunque cosa faccia, perché tanto può e quella persona gli sta sulle balle, qualcuno che non viene interrogato mai per qualche ragione e in generale una certa disparità di trattamento (e, di conseguenza, divertimento). L'interazione tra i giocatori mi sembra che si limiti fondamentalmente al duo professore di turno/interrogato con poche possibilità di intervento tramite carte (tra l'altro, quali/quante carte si hanno e come?)
Riguardo proporre il gioco a un editore: il prototipo puà anche andare bene come ce l'hai ora, finché è giocbile e comprensibile, ma dipende anche dall'editore a cui intendi sottoporlo. Trova quelli che hanno giochi simili in catalogo e guarda le loro modalità di invio proposte, possono cambiare anche notevolmente da uno all'altro.
PS: ma quel “survival horror” nel genere è una battuta? ;
La possibilità di intervento durante un'interrogazione in corso si avrebbe con la carta Secchione (è la carta più presente nel mazzo dopo i creditini).
Riconosco che questo gioco se giocato “male” potrebbe non essere divertente, e forse serve qualche paletto in più per impedire comportamenti come quelli che hai descritto, ma anche a Bang!, per esempio, volendo uno si può accanire contro una persona. In Sì Oscuro Signore poi il 99% delle volte finisce in caciara perché le occhiatacce arrivano a caso!
Riconosco che questo gioco se giocato “male” potrebbe non essere divertente, e forse serve qualche paletto in più per impedire comportamenti come quelli che hai descritto, ma anche a Bang!, per esempio, volendo uno si può accanire contro una persona. In Sì Oscuro Signore poi il 99% delle volte finisce in caciara perché le occhiatacce arrivano a caso!
A Bang hai dei limiti sulle persone che puoi bersagliare, per cui sì, ti puoi accanire ma non su uno qualunque (e poi potrebbe non essere proprio una buona idea, perché ad accanirti sulla persona sbagliata rischi di perdere). In Sì, Oscuro Signore può andare tutto in caciara, ma quello è un gioco caciarone, non ci sono da fare punti, calcoli, interventi che vadano oltre lo scaricabarile o l'azione di disturbo dell'altro, quindi ci può stare (e poi è difficile restare fuori dai giochi e farsi i cavoli propri).
ho letto anche io le regole che hai postato. Condivido con te qualche consiglio dato da un po' di esperienza con qualche casa editrice e di mercato dei giochi di questo periodo: i giocatori (non parlo di amici o di estranei al quale tu inventore spieghi il gioco, intendo la massa) nell'ultimo periodo desidera giochi guidati, nella quale “il gioco dice cosa devono fare”. Paradossalmente se oggi si proponesse “Si oscuro signore” ad una casa editrice, quasi nessuno lo accetterebbe. Detto questo nessuno ti vieta di tentare per questo stile di gioco storytelling ma un mio consiglio è: dagli una struttura. Così come è, come già ti è stato detto, il gioco è troppo libero. Capisco l'interpretazione tipica dello storytelling, ma il sistema di voto deve essere imparziale, un punteggio che viene assegnato in maniera “matematica” e non “interpretativa-casuale”. Poi nota sugli argomenti: il tuo gioco è causal e party. Devi renderlo tale al 100%: togli gli argomenti “veri” dal gioco. Storia, geografia, dipendono troppo dalla cultura e dagli insegnamenti dei singoli giocatori (nonchè dalla loro età), e non a tutti piace essere deriso perchè non conosce l'autore della Divina Commedia o non sa la capitale della Polonia. Considera inoltre che il gioco non sarà per forza giocato solamente in italia, quindi evita domande che solo gli studenti italiani conoscono. Altro consiglio, fai una ricerca accurata di tutti i giochi story telling usciti recentemente. Vedi quanti sono, come sono, leggi i loro regolamenti e recensioni. Tra gli altri ti consiglio “The hobbit Tales”, potrebbe darti qualche spunto.
Grazie dei consigli! Cercherò di renderlo più indipendente dalla nazione (attualmente ci sono argomenti come “Parlami del Molise” o “Dimmi tutto quello che sai su Nino D'Angelo”). Sul togliere gli argomenti “veri” non sono molto convinto, dato che non dovrebbe dipendere comunque dalla cultura generale dei giocatori, bensì dalla loro parlantina. Sul rendere il voto calcolabile in modo matematico al momento non vedo come sarebbe possibile. Nei test fatti finora c'è sempre un confine abbastanza intuitivamente chiaro tra chi merita il votaccio e chi no, ma magari in test successivi verrà fuori che non sempre è così. Vedrò di recuperarmi The Hobbit Tales!
Pongo una domanda che forse mi farà prendere un po' a pesci in faccia dai più esperti: Ma in giochi del genere è un punto a favore per le case editrici la possibilità di ottenere degli “sponsor”? Ad esempio, se esistesse una carta “Parlami dell'ingrediente segreto della Coca Cola”, sarebbe possibile per la casa editrice ottenere lo sponsor della coca cola che aiuta a produrre il gioco? Oppure i giochi dovrebbero rimanere totalmente liberi da qualsiasi pubblicità?
Non si parla di sponsor ma di copyright. Se parli di Coca-cola, devi pagare i diritti a lei per poter adoperare il suo marchio all'interno del tuo gioco. I diritti per utilizzare un nome sono alti, molto alti, e nessuna azienda ha intenzione di mettersi in ballo per questo. Ti consiglio vivamente di rimanere sul generico e astenerti completamente dall'utilizzare marchi o nomi registrati (cartoni animati compresi). Se proprio vuoi parlare di cola-cola (non te lo consiglio) parla di Cola o di Coka.
Per il sistema matematico ci sono diverse vie. Assegnare dei colori alle domande e i giocatori devono indovinare quei colori (ogni colore è un argomento); puoi definire un punteggio di difficoltà base alla domanda, che il giocatore ottiene se risponde; puoi fare domande con risposte oggettive invece che soggettive, aumentando poi il risultato in base a “come è stato risposto” oltre a “cosa”, ecc.ecc. Il mio consiglio rimane quello di informarti su come altri giochi di story telling creano un vincitore (tralasciando “si oscuro signore”) per farti un'idea e trovare il metodo migliore per il tuo caso.
Per rendere il voto calcolabile sotto ogni domanda metti 5 parole chiave la quale ognuna vale 2 punti. In base a quante parole l interrogato riesce a dire nel suo discorso per rispondere si assegna il voto.
Yuri
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